Attrazioni nascoste e misteri di Olbia da scoprire

 

La bellissima Olbia, località turistica situata a Nord della Sardegna, è senza dubbio un luogo da vivere e da scoprire a pieno. Oltre alle meraviglie naturali, storiche e archeologiche, nei dintorni della città è possibile scoprire anche attrazioni nascoste e meno conosciute dai turisti, nonché misteri che caratterizzano alcune delle principali ville o luoghi di culto.

 

Il Porto di Olbia e l’aeroporto rappresentano i centri più attivi di tutta la parte nord-orientale della Sardegna, perché sono perfettamente collegati con il resto del territorio nazionale. Può capitare, quindi, di atterrare ad Olbia o arrivare con un traghetto per poi visitare l’intera Sardegna.

 

Olbia accoglie tutti i turisti con le sue spiagge caraibiche, la sua storia e le attrazioni meravigliose. Scopri gli orari e offerte sui traghetti Civitavecchia Olbia e delle altre numerose tratte che collegano l’isola con la terraferma e continua a scorrere l’articolo per scoprire i luoghi più misteriosi e meno conosciuti da visitare. 

 

I misteri di Olbia

 

Tutti i grandi esperti di turismo e di viaggi, consigliano di camminare a lungo all’interno delle città per scoprire tutti quei piccoli tesori nascosti non riportati all’interno degli itinerari online più comuni. Spesso, aiuta molto parlare con gli abitanti del posto per conoscere a fondo la cultura, la storia e i misteri di una città, in particolare di Olbia che presenta un enorme bagaglio storico-culturale molto antico.

 

Oltre ai principali luoghi di interesse, come il centro storico di Olbia, il Nuraghe Riu Mulino, il Museo Archeologico o la Tomba dei Giganti, la città presenta anche dei misteri nascosti dietro ad alcuni luoghi di culto e strutture imponenti.

 

Chiesa di San Simplicio

 

La Chiesa di San Simplicio è una delle poche chiese romaniche ancora visitabile e conservata nel miglior modo possibile. Secondo gli esperti, questo luogo è anche il più completo rispetto ad altri siti archeologici dislocati nel resto dell’Europa.

Bene, questa chiesa rappresenta il luogo di culto più antico della zona, che testimonia il primo luogo in cui si è sviluppato il Cristianesimo.

 

Questa chiesa fu realizzata in tre fasi e in tre epoche diverse: durante la seconda metà del XI secolo, durante i primi decenni del XII e infine durante la metà del XII secolo. Molti misteri sono legati alle figure rappresentate su alcune facciate della struttura, come quella del cane e del cavaliere: la figura è situata sotto una piccola arcata, a sinistra della facciata, e secondo alcuni rappresenta l’entrata di Gesù a Gerusalemme o una battaglia di un’epoca molto antica tra i cavalieri del posto.

 

Sempre all’interno della struttura, fu ritrovato un busto in legno di San Simplicio con all’interno il relativo reliquario. Qualche anno dopo, tutte le ossa furono ritrovate durante degli scavi e questo evento mobilitò l’intera regione. Tutte le reliquie vennero ridistribuite sul territorio.

 

Villa Tamponi e la sua storia

 

Villa Tamponi è un’attrazione che non sempre appare all’interno degli itinerari di Olbia, si tratta di una palazzina in stile liberty costruita nel 1870 da un ricco proprietario, Giovanni Antonio Tamponi.

 

La villa e il suo parco sono immensi, regalano una gioia visiva da immortalare con alcuni scatti. Il parco comprende ancora oggi circa 3 ettari di alberi secolari di specie diverse, un patrimonio naturale formato da centinaia di piante ed alberi che potrebbero raccontare secoli di storia, assieme agli incredibili resti della città antica posizionati nel giardino.