Tour Australia in minivan fai da te

Diario di viaggio dal 17 ottobre al 18 novembre 32 giorni / Km 12.500 / Voto 7

di Paola Borciani

 

Partecipanti: Paola, Mara e Paolo / Speso per ogni persona € 4.000

 

ITINERARIO: Melbourne, Twelve Apostles, Mr. Gambier, Adelaide, Kangaroo Island, Uluru, Ayers Rock, Kings River Canyon, Darwin, The Kimberley, Broome, Exmouth, Perth, Volo per Sydney 

 

ITINERARIO in breve:

17/10 mer: Volo da Bologna h 20:35 con Lufthansa scalo a Monaco e Hong Kong (tot 25 h 40 m)

18/10 gio: Volo Hong Kong a Melbourne (11 h) -------------------------------------- O/N volo

19/10 ven: Melbourne, Ritiro del camper, Great Ocean Road, Port Cambel - (Km 308)

20/10 sab: G.R.Road,  Cape Jervis, traghetto------------------------------------------ (Km 770)

21/10 dom: Kangaroo Island -------------------------------------------------------------- (Km 293)

22/10 lun: Kangaroo Island- Cape Jerwis, Top Five per vigneti ------------------ (km 279)

23/10 mar: Adelaide In viaggio per Coober Pedy ------------------------------------ (Km 847)

24/10 mer: visita di Coober Pedy, Yulara, Uluru-------------------------------------- (Km 813)

25/10 gio: Yulara-Kata Tyuta-Watarrka Np, King’s Canyon ----------------------- (Km 400)

26/10 ven: King’s Canyon- Alice Springs ------------------------------------------------ (Km 530)

27/10 sab: Alice Spring verso Elliot, Dunmarra (p 1315) --------------------------- (Km 887)

28/10 dom: Dunmarra a Mataranka, sede dell’Elsey N, Pine Creek, ----------- (Km 533)

29/10 lun: Pine Creek, Kakadu Park, Adelaide River ------------------------------- (Km 620)

30/10 mar: Adelaide River – Katerine -------------------------------------------------- (Km 400)

31/10 Mer: Katherine - Hals Creek ------------------------------------------------------ (Km 893)

01/11 gio: Hals Creek – Derby – Broome ---------------------------------------------- (Km 792)

02/11 ven: Relax a Broome ---------------------------------------------------------------- (km 0)

03/11 sab: Broome - Port Hedland ------------------------------------------------------ (km 670)

04/11 dom: Port Hedland- Karijini N.P. Tom Price, Nanutarra ------------------ (Km 765)

05/11 lun: Nanutarra, Exmout, Cape Range N.P. Kurrajong ---------------------- (Km 390)

06/11 mar: Kurrajong, Coral Bay --------------------------------------------------------- (Km 280)

07/11 mer: Coral Bay, Carnarvon, Hamelin Pool ------------------------------------- (Km 750)

08/11 gio: Hamelin Pool, Monkei Mia, Denham ------------------------------------- (Km 178)

09/11 ven:  Denham, Monkey Mia, Kalbarry, Gregory, Geraldton -------------- (Km 615)

10/11 sab: Geraldton, Indian Ocean Drive, Cervantes ------------------------------ (Km 237)

11/11 dom: Cervantes, Namburg N.P. --------------------------------------------------- (Km 78)

12/11 lun: Cervantes, Namburg N.P. Perth --------------------------------------------- (Km 270)

13/11 mar: Volo da Perth a Sydney

14/11 mer: Arrivo a Sydney da Perth h 06:25

15/11 gio: Tour Sydney.

15/11 gio: Tour Sydney.

17/11 Sab: Volo h 15:50 con scalo Hong Kong e Monaco (totale h 27 h 20 m)

18/11 dom: Arrivo a Bologna h 09:10

 

 

 

Spese fatte  Australia

 

   

dove e per che mitivo

data

€ x 3 p

€ x 1 p

volo Bo> Melbourn / Sydney>Bo

08/08/2018

€ 2.890,00

€ 963,00

Assicurazione completa volo intercontinentale

08/08/2018

€ 207,00

€ 69,00

volo da Perth a Sydney  (h 04.25)

31/08/2018

€ 273,21

€ 91,00

Noleggio Camper x 26 giorni- € 90,61 al giorno

04/09/2018

€ 2.356,00

€ 785,00

hotel a Sydney x 4 notti

09/09/2018

€ 378,00

€ 126,00

Spese varie per il viaggio

 

 

€ 1.900,00

 

 

 

 

TOTALE

 

 

€ 3.934,00

 

Questo viaggio era da 3 anni che lo tenevo pronto nel “cassetto” perché non trovavo nessuno che avesse tanti giorni a disposizione. Poi finalmente con un vecchio e affidabile compagno di viaggio e un’amica ritrovata dopo anni, riesco a farlo. Diciamo che l’Australia è sicuramente un paese bello e molto vivibile ma sicuramente non ci rifarei un viaggio, prima di tutto per la distanza e poi non mi ha entusiasmato più di tanto. 

Parliamo dell’Australia.

1)Abbiamo scelto come periodo la loro primavera (per noi l’autunno) prima di tutto perché Paolo aveva tempo solo in questo periodo e poi perché volendo visitare sia il sud che il nord è la stagione migliore.

2) Abbiamo scelto di viaggiare in Minivan per essere autosufficienti al 100%. Scelta che alla fine si è rivelata per molti aspetti ottima, ma per altri, un po’ restrittiva col fatto di non poter andare su strade sterrate.

3) Ho voluto vedere il più possibile di questo enorme continente e perciò abbiamo fatto moltissimi km. Il mio consiglio è di prendere un fuoristrada con le tende sopra la capotta e restringere il tour

4) Cosa da non sottovalutare le mosche e le zanzare, veramente tante e fastidiose

5) Tra gli aborigeni è molto diffuso l'abuso di alcol e droghe, la loro aspettativa di vita è di 10 anni in meno rispetto alla media.

6) Il carburante meglio farlo appena si può e non aspettare di andare in riserva

7) fare il visto online gratis

8) abbiamo fatto la patente internazionale, ma nessuno l’ha chiesta

 

Ostello a Sydney:   Highfield Private Hotel

166 Victoria Street, Potts Point, Sydney, 2011, Australia - Telefono: +61293269539

 

ITINERARIO DETTAGLIATO:

17/10 mer: Volo con Lufthansa da Bologna h 20:35 scalo a Monaco e Hong Kong (tot 25 h 40 m)

Ore 16, mio marito ci porta all’aeroporto di Bologna. Check-In ore 18: 10 e partenza ore 20:30 per Monaco di Baviera. Un trenino interno ci porta all’imbarco dove alle ore 22:15 saliamo sul 380 a 2 piani. Speriamo che gli inquilini del piano di sopra non girino con gli zoccoli. Ceniamo e riusciamo a dormire fino alle ore 7. 

 

18/10 gio: Volo Hong Kong a Melbourne (11 h) --------------------------------------------------- O/N volo

Arrivo a Hong Kong h 15:25. Dovremmo ripartire h 19:05 ma abbiamo parecchio ritardo, dal televisore nel sedile di fronte a noi, vediamo, con una telecamera sotto all’aereo, il decollo e l’atterraggio a Melbourne.

 

19/10 ven: Melbourne h 07:15 Ritiro del camper, Great Ocean Road, Port Cambel. (Km 308)

Arriviamo alle ore 08 circa, stanchi ma emozionati per l’avventura che ci aspetta. Alla dogana un cane annusa la mia valigia e trovando 4 mandaranci, mi fanno un verbale di preavviso di circa €250. anche all’interno dell’Australia ci sono diversi check point della quarantena, dove ti costringono a buttare via tutto pena multe salatissime, quindi è perfettamente inutile comprare molta frutta o verdura se poi si deve passare uno di questi punti. Con un taxi andiamo a ritirare il minivan noleggiato con Auto-Europe. Sono molto gentili e veloci. Chiamano un loro dipendente che parla Italiano e ci spiega tutto dettagliatamente. Ci raccomandano di non andare in strade sterrate perché l’assicurazione non copre eventuali rotture o incidenti. C’è compreso un navigatore TOM-TOM con 5 giga di internet. Raggiungiamo un supermarket per rifornirci di provviste alimentari. Decidiamo di non visitare Melbourne, preferiamo dedicare più tempo all'interno dell'Australia, ci avviamo subito verso sud ovest verso la Great Ocean Road, la raggiungiamo a Geelong. Si tratta di un tratto di costa magnifica, vi sono parecchi belvedere e parcheggi, dai quali si può raggiungere il mare. Il paesaggio è verde e rigoglioso, costeggiamo il mare alla nostra sinistra e notiamo alcuni serfisti che si divertono sulle onde dell’oceano. Attraversiamo carinissime località, dopo Apollo Bay raggiungiamo il magnifico sito di Twelve Apostles. Si tratta di una serie di 7 faraglioni scolpiti dall'oceano, forse un tempo erano 12. Una delle attrazioni più belle dell’Australia. Peccato che sia nuvoloso ma riusciamo ugualmente ad apprezzare questa meraviglia della natura. Dormiamo in un camping molto bello a Port Cambel.

 

20/10 sab: G.R.Road,  Cape Jervis, traghetto------------- (Km 770)

Sveglia alle 7 e decidiamo per comodità, di lasciare il letto sempre fatto. Per mangiare useremo il tavolino smontabile che danno in dotazione. Partiamo alle 8 e pochi km dopo vediamo 2 canguri che attraversano la strada. Siamo tutti eccitati per i primi avvistamenti di animali locali. Siamo circondati da ranch dove pascolano migliaia di pecore e mucche. Nei dintorni di Naracoorte Km e Km di vigne. Ci fermiamo a mangiare delle piadine a pochi km dal confine tra Victoria e Australia meridionale dove non vediamo nessuna dogana e perciò nessun controllo. Regoliamo gli orologi indietro di mezz’ora +8,30 rispetto all'Italia. Dopo 400 km arriviamo appena in tempo per prendere il traghetto delle ore 18 per Kangaro Island (nessuna prenotazione in anticipo). Il mare è calmo e in 45 minuti attraversiamo il tratto di mare che ci separa dall’isola. Nel costo del biglietto c’è compreso il 1° pernottamento in campeggio. Siamo molto stanchi e perciò mangiamo tonno e fagioli e poi a letto. Alle 3 ci svegliamo tutti e 3 e racconto la musica che c’è dentro al van tra russare, frigo e zanzare.

 

21/10 dom: Kangaroo Island -------------------------------------------------------------- (293 km)

Sveglia h 7e partiamo alla visita dell’isola. Le strade principali dell'isola sono asfaltate, le diramazioni sono sterrate ma in ottimo stato. 1° tappa Murray Lagoon ma non si può visitare. Successivamente raggiungiamo poco lontano il cosiddetto Little Sahara, dove alte dune di sabbia creano un ambiente desertico, ci sono giovani che praticano “sand board” noi facciamo una bella passeggiata su e giù per le dune. Lungo la strada iniziamo a vedere dei canguri morti. Tappa successiva il Flinders Chase National Park, prima di entrare nel parco ci fermiamo, apparecchiamo fuori dal van visto la bellissima giornata e mangiamo le salsicce.  Alle 14:15 entriamo dopo aver pagato $11 pp Dopo circa km 11 arriviamo al faro.  Poi tramite delle passerelle di legno arriviamo al mare e vediamo l’Admirals Arch dove risiede una colonia di otarie neozelandesi poi Remarkable Rocks blocchi di granito scolpiti dall’acqua. Al ritorno lungo la strada su un albero, dormono 2 koala. Spettacolo inatteso e fortunato. Arriviamo fino a Parndana dove ci fermiamo in un camping.

 

22/10 lun: Kangaroo Island- Cape Jerwis, Top Five per vigneti ------------------ (km 279)

Mattina dedicata alla visita della costa nord. Percorriamo la North Coast Road con sosta a Stokes Bay dove attraverso delle insenature nelle rocce arriviamo ad una spiaggia deserta e stupenda dove il mare color turchese si infrange con le sue imponenti onde. Dopo una bella passeggiata, riprendiamo il van e percorriamo la strada sterrata ma ben tenuta “Table 88”. Arriviamo a Kingscote, 2° città più grossa dell’isola dove andiamo a pranzo in un ristorantino molto rustico però con un ottimo fish and chips. Arriviamo al traghetto e stanno caricando, ma ci dicono che dobbiamo aspettare il prossimo perché sono al completo. Ne approfittiamo per riordinare il van e Paolo per riposarsi. All’h 16:30 partiamo e arriviamo a Cape Jervis all’h 17:30. Direzione nord attraverso paesaggi verdeggianti e vigneti spettacolari dove Paolo li fotografa per poi farli vedere ai suoi colleghi viticultori. Ci impieghiamo circa un’ora per attraversare Adelaide in un traffico intenso ma scorrevole, senza sentire nessun clacson. Arriviamo al campeggio, ma visto l’orario, è chiuso e perciò dormiamo fuori. Cena veloce e alle 21 a letto.

 

23/10 mar: Adelaide In viaggio per Coober Pedy ----------------------------------- (Km 847)

Sveglia ore 6 e partenza ore 06:30. La strada ottima ci permette di ammirare le distese interminabili di frumento e allevamenti di maiali, mucche e pecore. Passato Port Augusta ai lati della strada diritta c’è solo sterpaglia e terra rossa. Ogni tanto incontriamo camion con 3 o 4 rimorchi e animali morti ai lati della careggiata. Nel pomeriggio arriviamo a Coober Pedy paese famoso per l’estrazione dell’opale. Infatti intorno al paese per molti km notiamo montagne di terra. A Coober Pedy in estate la temperatura può raggiungere i 50 gradi, nelle notti invernali può raggiungere zero gradi, per questo motivo sono state scavate abitazioni e chiese sotto terra. Ci sono 3 chiese: la cattolica di St Peter and Paul's Church, la prima ad essere costruita, un piccolo scrigno di bellezza, poi la Revival Underground Church, infine la Serbian Orthodox Church, assai suggestiva sia all'esterno che all'interno per la presenza di una volta ondulata, ma qui chiude tutto alle h 17 e perciò troviamo tutto chiuso. Riusciamo a visitare la Tom's Working Opal Mine una miniera in funzione. Andiamo al camping nuovo e molto bello. Oggi giornata intensa, soprattutto per Paolo che ha guidato.

 

24/10 mer: visita di Coober Pedy, Yulara, Uluru----------------------------------------------- (Km 813)

Sveglia alle 5 e partenza alle 6. Ottimo orario perché essendo ancora notte ci permette di vedere i canguri in movimento e un’alba strepitosa. In un autogrill compriamo le retine per le mosche che si riveleranno molto utili durante tutto il viaggio. Varchiamo la linea di confine tra South Australia e Northern Territory, dove c’è una grandissima Rest area. Ripartiamo verso nord alla volta di Erldunda che è il luogo da cui si dipana la strada che dalla Stuart HW conduce dopo km 300 a Yulara. Arriviamo alle ore 15 in campeggio, base di partenza per le escursioni nel parco. Alle ore 17 andiamo al sunset point of view, da cui ammirare il tramonto sull’ Uluru – Ayers Rock, C’è molta gente ed è nuvolo, ma al momento giusto le nuvole si aprono e permettono al sole di illuminare il monolite simbolo dell'Australia. Si prova una strana amozione e pur essendo fra tantissima gente, sembra di essere soli a contatto con non si sa chi. Torniamo in campeggio alle 20 e fa molto caldo 

 

25/10 gio: Yulara-Kata Tyuta-Watarrka Np, King’s Canyon -------------------------------- (Km 400)

Tolto piumone e dormito con porte aperte per il caldo. Ci svegliamo alle 5 con l’intenzione di andare a vedere l’alba su Ayrs-Rock ma pive e c’è un temporale, perciò rimaniamo a letto fino alle 7. Andiamo direttamente a “Kata Tjuta” (in lingua Pitjantjajara: “molte teste”) Uno spettacolare gruppo di 36 rocce a cupola, situate a 32 km ad est di Uluru (50 su strada). Nel tornare con il Van facciamo il giro del monolite. Salutiamo Kata Tyuta e Uluru per muoverci in direzione del King’s Canyon: ci aspettano circa 200 km per giungere ad un’area di sosta dove abbiamo in programma di fermarci per la notte. Il viaggio scorre via liscio, con una sosta a Curtin Springs per il rifornimento. Qui è tutto più caro, benzina a $ 2,13 e campeggio a $ 80. Caldo e zanzare

 

26/10 ven: King’s Canyon- Alice Springs -------------------------------------------------------- (Km 530)

Anche stamattina temporale perciò ci alziamo alle 6,30. Facciamo la camminata di 2 km A/R dentro al Canyon. Poi facciamo Kathlen Springs (2KM) per vedere un laghetto. Ho letto in alcuni diari che King Canyon è meglio di Uluru ma per me i 500km A/R non ne vale la pena. Alle 9:30 ripercorriamo la strada e arriviamo ad Alice Spring alle 15:30. Facciamo benzina e spesa in un centro commerciale. Notiamo che la polizia controlla molto i nativi perché molti si ubriacano. vediamo un gruppo di giovani bianchi che offrono cibo ad un numeroso gruppo di aborigeni, sono malmessi, spettinati, malvestiti, le donne sono quasi tutte obese, non alti di statura, pelle scura, i tratti del viso poco aggraziati, hanno lo sguardo triste. Ci sembrano anime vaganti.  Vediamo la costruzione più antica della città, risale al 1909. Andiamo in un campeggio ma tra il caldo, le mosche e le zanzare, non ci decidiamo ad entrare nel van per dormire. Fortuna che a mezzanotte un temporale rinfresca e la temperatura da 38° scende a 20°.

 

27/10 sab: Alice Spring verso Elliot, Dunmarra (p 1315) ----------------------------------- (Km 887)

Sveglia alle ore 05:00 e partenza alle ore 6:00. Il temporale di stanotte ha rinfrescato un po’ l’ambiente. Giornata di trasferimento verso nord, fatti pochi km ci fermiamo a fotografare il passaggio del tropico del Capricorno. Nel lungo trasferimento, ridiamo delle disavventure della notte appena trascorsa, tipo di prendere i materassi e dormire fuori per il caldo

Ci fermiamo a far rifornimento a T-Tree, annesso al distributore c'è un bar assai caratteristico, come del resto tutta la costruzione in legno, sembra di essere nel Far West. Percorriamo dei lunghissimi rettilinei di cui non si vede la fine, si perdono a vista d'occhio. In alcuni punti ci sono km di vigneti e mi viene da dire che il vino sarà un prosecco, visto il clima. Un centinaio di km prima di Tennant Creek, improvvisamente si giunge a “Devils Marble” (palle del diavolo “) nel raggio di circa due km sono ammassati a gruppi, degli enormi massi di granito dalle forme cubiche, sferiche, cilindriche, ellittiche, uno spettacolo veramente originale, alcuni massi stanno in bilico appoggiati appena su altri massi, alcuni sferici sono spaccati a metà come una pesca. Il colore è sempre il rosso. Secondo la cultura aborigena, si tratta di un luogo sacro, ritengono che le rocce siano le uova del serpente arcobaleno. Termitai immensi ai lati della strada. Giungiamo a Tennant Creek una bella cittadina, fu scelta come sede di una stazione telegrafica nel 1872, ma si sviluppò grazie alla scoperta dell'oro nel 1932. Alle ore 13 ci fermiamo in un laghetto dove ci facciamo il caffè, ma rimaniamo poco a causa del caldo e delle mosche. Incrociamo tanti camion con 4 o 5 rimorchi. Arriviamo al camping di Dunmarra. Molto carino in mezzo al verde. Finalmente riusciamo a vedere un bellissimo tramonto e il cielo stellato. Un cane del campeggio ci farà compagnia tutta la notte dormendo su una delle nostre sedie. Per il clima asciutto e caldo che persiste qui, durante la notte si è asciugato tutto il bucato.

 

28/10 dom: Dunmarra a Mataranka, sede dell’Elsey N, Pine Creek , ----------- (Km 533)

Sveglia sempre alle 5 ma ormai non avvio nemmeno più la sveglia. Finalmente ammiriamo una bellissima alba e troviamo il cane a dormire su una delle nostre sedie. Lungo la strada Il paesaggio è più verde, ma continuiamo a notare numerosi animali morti ai fianchi della strada e parecchi ettari di boscaglia completamente bruciata. Alle 09 circa arriviamo a Mataranka, sede dell’Elsey NP la nostra meta del pomeriggio. In questo piccolo NP, quasi totalmente sconosciuto, vi sono diverse piscine termali create dallo scorrere del Roper River nella lussureggiante foresta tropicale.

Proseguimento per Daly Waters per poi arrivare a Mataranka e le piscine termali. Ci rilassiamo per un’oretta nelle verdi acque a 30°. Torniamo al van alle 10:15 e via verso Nitmiluk. Pochi km prima ci sono le grotte di Kutta Kutta espressione jawoyn che significa molte stelle, secondo le popolazioni aborigene entrare nelle grotte era considerato tabù perché credevano fosse il luogo in cui le stelle si ritiravano durante il giorno, vorremmo visitarle, ma ci dicono che non è più possibile. Raggiungiamo Katherine, proseguiamo fino alle Katherine Gorge, nel Nitmiluk National Parc. Si parte alle 14 dall'imbarcadero, c’è molto caldo e ci consigliano scarponi berretto e molta acqua, siamo solo in 4 passeggeri. Il fiume è incorniciato da boschi lussureggianti, entriamo nella prima gola, lo spettacolo è fantastico, alte rocce dal colore roseo con pareti verticali, boschi, spiaggette con dune di sabbia, canaloni, anse, canyon stretti, piccole caverne nelle rocce dove si annidano pipistrelli, l'acqua che assume colori dal verde al blu a seconda dell'illuminazione, il riverbero della luce, rocce che affiorano. Il battello avanza lungo il fiume in questo paradiso di natura, finché non troviamo delle rocce che ne ostacolano l'avanzare. Scendiamo, proseguiamo a piedi fra le rocce, arriviamo alla seconda gola, c'è un altro battello ancorato ad attenderci, vi saliamo e continua la navigazione lungo il budello incorniciato fra le altissime pareti, dietro ad ogni ansa c'è uno spettacolo che ci attende. Altro passaggio a piedi, in questo però durante la stagione delle piogge si dovrebbe passare navigando, a giudicare dal segno lasciato dall'acqua sulle pareti rocciose. Poco avanti troviamo un terzo battello ancorato, si procede ancora, stesso scenario da incorniciare, poi inizia il ritorno, ora il sole è più basso, le rocce sono meno illuminate.  Durante il ritorno incontriamo parecchie canoe che procedono in senso contrario. Dopo 2 ore in questo scenario fantastico scendiamo a malincuore. Nel parco ci fermiamo a guardare i numerosi wallaby. Alle ore 16 torniamo al van e andiamo verso Pine Creek. Ci fermiamo per rifornimento, una bottiglia di acqua da lt 1,5 costa Aud 5 costa più del doppio della benzina. Ci sono 2 campeggi uno peggio dell’altro. Quello in centro è chiuso e contornato da baracche di aborigeni. Decidiamo per quello fuori dal centro, è situato in un circolo ippico, sulla strada per il parco di domani. Alla fine stiamo benissimo, il proprietario è disponibile e simpatico, c’è una leggera brezza.

 

29/10 lun: Pine Creek, Kakadu Park, Adelaide River - (Km 620)

Lasciamo ancora la Stuart verso nord est ed entriamo nel Kakadu Park questo parco nazionale, ampio e molto noto, è costituito in larga parte da una fitta rete di fiumi, paludi e billabong che modellano il paesaggio in funzione dell’alternanza tra stagione secca e stagione umida. In questo periodo essendo la stagione secca, ci ha molto deluso perché i fiumi e le cascate sono praticamente secche. Ci fermiamo a Cooinda, visitiamo il Warradjan Aboriginal Cultural Centre la cui ambientazione è pregevole. Prima di Jaburu deviamo verso destra e dopo circa 30 km c’è un laghetto praticamente asciutto. Mara ed io cerchiamo di fare il giro del lago (circa 3 km) a piedi, ma essendo caldo e non essendo proprio niente di interessante, tagliamo attraverso il lago con i cartelli che ci avvisano della presenza dei coccodrilli, ma essendo completamente secco non ci allarmiamo. Ripreso il van andiamo al Nourlangie Rock, un gruppo di rocce con caverne dove si trovano pitture rupestri risalenti fino a 20000 anni fa. Riflettono la vita e le credenze religiose degli aborigeni. Sono raffigurati anche animali ora estinti, molte sono state ridipinte per mantenerle. Il percorso fra le rocce e caverne è suggestivo, pensare alle genti che le hanno eseguite per testimoniarci la loro vita, le loro conoscenze, ci obbliga al ringraziamento. Raggiungiamo e visitiamo l'interessante “Bowali Visitor Centre” imperniato sulla cultura, sugli animali e geologia di questi luoghi, vi è esposta una antichissima piroga in legno, all'ingresso, su di una grande pietra è stato disegnato l'anno, con la comparazione delle stagioni. L'anno aborigeno è diviso in sei stagioni: “Gunumeleng”, da ottobre a dicembre - “Gudjewg” da gennaio a marzo – Banggerreng aprile - “Yegge” da maggio a giugno - “Wurrgeng” da giugno a metà agosto - “Gurrung” da metà agosto a settembre. Riprendiamo il van e ci dirigiamo verso sud a Adelaide River. Arriviamo in campeggio alle ore 19. È già buio perciò ceniamo e poi a letto.

 

30/10 mar: Adelaide River – Katerine (Km 400)

Partiamo alle 6 che fa già caldo ci saranno 42° partiamo alla scoperta dello splendido Litchfield, un parco famoso per quattro cascate che precipitano dai bordi di un altopiano tra la foresta pluviale. Durante il percorso facciamo una sosta presso le Magnetic Termite: sono dei termitai giganteschi, alti fino a 3 metri, che sembrano un ammasso di pietre tombali. La nostra prima sosta rigenerante la facciamo presso le Buley Rockhole, dove piccole cascate alternate a laghetti creano un idromassaggio naturale davvero rilassante. Arriviamo alle Wangi Falls dove è possibile immergersi per un rigenerante bagno fino alla cascata. L’acqua è davvero trasparente e l’ambiente è circondato da una lussureggiante foresta pluviale, davvero un angolo idilliaco. Non vorremmo più uscire dall’acqua ma dobbiamo proseguire. Questo parco si è rivelato il più bello della zona di Darwin. Il parco è visitabile solo durante la stagione secca, da maggio ad ottobre. Durante il resto dell’anno molte strade sono impraticabili ed in tutto il parco vige il divieto di avvicinarsi alle cascate.  Arriviamo a Katerine e anche se sono solo le ore 15, decidiamo di fermarci in campeggio. Prima di tutto perché sulla Victoria Hingway non troveremo campeggi secondo siamo molto stanchi soprattutto Paolo, terzo ne approfittiamo per riordinare il van e fare il bucato che in mezz’ora si asciuga dal caldo e vento che c’è. Mara dorme su 2 sedie all’esterno del van e io faccio avanti e indietro per trovare un po’ di fresco.

 

31/10 Mer: Katherine - Hals Creek -------------------- (Km 893)

Alle 6 partiamo verso ovest sulla Victoria Hingway nella regione del Kimberly. Zero traffico, in mezzo alla strada molti canguri morti. Vediamo praterie con migliaia di mucche al pascolo. Sono le 8 e accendiamo già il condizionatore. Sono quasi 600 km in mezzo al nulla, però il paesaggio è infinito, e la strada scorre comunque veloce, facciamo sosta alla Victoria River roadhouse, il fiume scorre placido quasi un ruscello popolato però da coccodrilli estuarini, quelli grossi e pericolosi, ma noi non ne vediamo nemmeno uno.  Impensabile immaginare che nel wet (la stagione delle piogge), il livello delle acque superi il livello del ponte !! e che la strada si interrompa. Il paesaggio cambia e anche la vegetazione fino ad ora ricca di eucalipti; festeggiamo la vista del primo baobab con una sosta. Dopo i controlli alla frontiera tra il N.T. E il W.A. Che riguardano esclusivamente i generi alimentari freschi ed i vegetali compresi i contenitori, dato che è vietato attraversare il confine con queste cose, potenzialmente pericolose per le grosse ed importanti coltivazioni dell’Ord River, fortunatamente non trovano niente anche perché avevamo gettato prima i datteri.  Portiamo indietro l’orologio di un’ora e mezza. Ci avviamo così verso Kununurra e sulla strada c’è un piccolo gioiello, Mirima N.P. Detto anche i piccoli Bungle Bungle : Ci aspettiamo di vedere cupole di rocce stratificate arancioni e nere, invece un grosso incendio ha distrutto tutto e con molto dispiacere lasciamo quell’inferno.

Per informazioni sui parchi nazionali : www.Calm.Wa.Gov.Au

Apro una parentesi nella definizione di città, al di fuori delle capitali l’Australia è veramente poco popolata ed i centri abitati molto distanti tra loro, un paese di 3.000 abitanti in questo paese è una città !!! Kununurra con i parametri “down under “è già una grossa città perché ha oltre 5.000 abitanti. Decidiamo di non andare a Windam perciò prendiamo la strada verso sud. Il caldo ci sta rovinando un po’ il viaggio oggi 42°. Arriviamo a Hals Creek alle ore 16:45 ci sono molti aborigeni. Nuvoloni neri finalmente rinfrescano un po’ l’aria. Essendo 1 ora e mezzo indietro alle ore 18 ceniamo e alle 19 siamo a letto, contenti di festeggiare così Halloween. In compenso davanti al campeggio festeggiano fino alle 3 di notte.

 

01/11 gio: Hals Creek – Derby – Broome ---------------------Km 792)

Stanotte abbiamo dormito, ma alle 4 ci svegliano le mosche e perciò decidiamo di partire. Imposto il Tom-Tom per Derby e sullo schermo dice che ci sono km 500 al primo incrocio, Paolo dice che è una bella prospettiva. Giornata solo di transito, anche perché ci vorrebbe almeno un 4x4 per le varie escursioni. Alle 9 siamo a FitzRoy-Grossing. Fatto 500 km senza che il navigatore dica una parola. Siamo vicini a dei parchi ma ne visitiamo solo uno perché il caldo è opprimente e il paesaggio è secco. Proseguiamo per Derby. L’unica cosa degna di nota della cittadina di Derby è il famoso Prison Tree , un gigantesco baobab cavo che fungeva da cella per gli aborigeni colpevoli di reati. Arriviamo fino al mare dove la bassa marea cala fino a 10 Mt. Ma qui la spiaggia è orrenda. Ci fermiamo a mangiare in un localino sul mare dove ci gustiamo Fish and Chips buonissimi. Ci avviamo verso Broome, la capitale della coltivazione delle perle in Australia, pratica introdotta dai primi Giapponesi che emigrarono a fine secolo. Sistemati in un bel campeggio, andiamo, attraversando dune di sabbia, a vedere Il tramonto a Cable Beach, diversi chilometri di sabbia bianchissima che si tuffa in un mare blu cobalto. Si può anche andare in macchina sulla spiaggia... Oppure farsi una bella corsa in dromedario sulla sabbia. Noi ci accontentiamo di gustarci i colori di un cielo infuocato che ci mostra tutte le tonalità del rosso. Decidiamo di rimanere un giorno intero qui a Broome perché il clima è ottimo, il mare caldissimo e abbiamo anche bisogno di riposo. Come al solito Paolo ed io facciamo vita notturna e alle 20 siamo a letto, mentre Mara rimane fino alle 23 davanti al Van.

 

02/11 ven: Relax a Broome --------------------------------------------------------- (km 0)

Sveglia con tranquillità e dopo aver sistemato il van andiamo a fare benzina e poi girovaghiamo per China Touw, dove ci sono negozi che vendono le perle. Notiamo anche gruppi di aborigeni ubriachi che schiamazzano per le strade. Torniamo in campeggio e ci riposiamo all’ombra. Pomeriggio in piscina e poi al mare per rivedere uno splendido tramonto. Nel tornare ci fermiamo a prendere 3 pizze. 

 

03/11 sab: Broome - Port Hedland ----------- (km 670)

Ormai spegniamo la sveglia delle 5 ancora prima che suoni. Ripartiamo e davanti a noi abbiamo 600 Km in mezzo al nulla, solo bush e bush, anche se devo dire che la vegetazione è mutevole si passa dai cespugli di spinifex alle distese di piccoli alberi. La fauna è sempre presente e ogni tanto un canguro sbuca all’orizzonte. Sosta alla Sandfire Roadhouse posto caratteristico dove facciamo benzina e poi una piccola deviazione dalla HWY verso il mare: eighty miles beach è a soli 8 km di strada sterrata, la spiaggia bianchissima ed infinita, il mare blu cobalto, una sosta e una passeggiata sulla spiaggia sono salutari dopo tanto asfalto. Ripresa la strada si arriva verso tardo pomeriggio a Port Hedland, che si vede già da lontano grazie ad una candida montagna di sale che biancheggia alle porte della città. Una montagna altissima che raccoglie il sale prodotto nelle vicine saline. La città è coperta da un velo rugginoso, è infatti dominata da infinite distese di minerale di ferro, che viene esportato in tutti i paesi orientali, la città vive di porto e sono anche organizzate visite guidate all’area portuale. Unica cosa degna di nota Pretty pool, una piccola laguna che a bassa marea offre la possibilità di una bella passeggiata e una buona quantità di conchiglie lasciate dal mare. Salutare dormita.

 

04/11 dom: Port Hedland- Karijini N.P. Tom Price, Nanutarra -------------------------------Km 765)

Stanotte abbiamo avuto quasi freddo, partenza ore 5:45. Mentre lasciamo Port-Hedland vediamo i famosi Road Train, alcuni con anche 6 rimorchi, 2 motrici per trainare trattori enormi per lavorare nelle miniere. Stamattina il panorama è molto vario però notiamo sempre i moltissimi incendi che hanno devastato il territorio. Proseguiamo ed arriviamo al Karijini N.P, sicuramente nella stagione giusta deve essere un bellissimo parco ma anche qui le cascate sono scarse e il caldo fa desistere a qualsiasi scalata per avvicinarsi a qualche poccia d’acqua. Perciò dopo aver visitato le Fortescue Falls e la vicina Circular Pool raggiungibili con una facile passeggiata, proseguiamo e alle ore 14 siamo a Tom Price e invece che seguire quella asfaltata per Paraburdoo, prendiamo una scorciatoia di terra battuta che ci fa risparmiare 50 Km e ci permette di respirare un po’ di aria di outback. La strada è orrenda al massimo si va ai 40 all’ora e ci vuole 1 ora e mezza. Non essendoci campeggi nelle vicinanze, Paolo guida fino a Nanutarra. Siamo tutti stanchi ma cela facciamo e arriviamo alle ore 18. Inutile dire che alle 20 siamo in branda

 

05/11 lun: Nanutarra, Exmout, Cape Range N.P. Kurrajong --------------------------- (Km 390)

Finalmente Stanotte abbiamo dormito con le portiere chiuse e coperti. Al risveglio fotografo un’alba fantastica. Alle 6 partiamo verso il mare. Alle 8 ci fermiamo per una sosta e c’è freddino, ridiamo perché Mara ha i pantaloni corti, l’infradito, la maglia di lana e il giubbino imbottito. Siamo in mezzo al nulla e il cielo è azzurro senza una nuvola. Festeggiamo i 10.000 km percorsi dalla partenza. Alle ore 9:30 arriviamo a Exmout facciamo benzina e un po’ di spesa tra cui delle caldissime e buonissime baguette. Arriviamo al faro e il panorama è fantastico. Poi prendiamo la strada verso Cape Range N.P. Un luogo incontaminato, un “santuario marino” dove la barriera corallina in certi punti è a soli 50 mt dalla riva, il mare è blu e numerosi accessi al mare permettono di gustarne i colori e i profumi. Ci fermiamo anche per un bagno a Torquoise Bay, ma l’acqua davvero fredda e le correnti ci fanno presto rinunciare, il sole è caldo e perciò rimaniamo per un paio di orette. Arriviamo fino a Kurrajong dove ci fermiamo per la notte. Stasera vorrei vedere le stelle ma il freddo ha prevalso e perciò a letto alle ore 19:30. Ebbene sì è vero, una volta troppo caldo un’altra volte troppo freddo, o qui il clima è molto mutevole o io sono incontentabile. Mara rimane fuori a fumare fino alle 23 con maglia di lana e kiwai e rimane vestita uguale anche a letto. Deciso, domani torniamo a rimettere il piumone a letto

 

06/11 mar: Kurrajong, Coral Bay ------------------------------------------------------------------- (Km 280)

Stamattina ci vestiamo veramente a cipolla: costume da bagno, canotta, maglietta, pile, kiwai, calze e infradito. Ancora verso sud sulla penisola e vediamo ancora tanti canguri. Arriviamo fino a Yardie Creek dove torniamo indietro perché per proseguire ci vuole un 4x4. Ieri sera abbiamo conosciuto una famiglia e la madre è di origini italiane e ci ha suggerito di andare dalle ore 8 alle 10 a Oyster Staks perché in questo periodo è l’unico orario che permettono di fare Snorkel ed è la zona migliore di tutta la costa ovest. Noi andiamo a vedere, ma l’acqua è troppo fredda senza la muta perciò rinunciamo e proseguiamo. Ripassando per Exmout, ricompriamo le baguette. Sempre direzione sud in mezzo al nulla, arriviamo a Coral Bay un paesino molto turistico con una spiaggia bianchissima e il mare turchese. Chiediamo di fare un’escursione in mare per vedere le Mante e le balene ma ci dicono che possono andare solo esperti sommozzatori per vederle. Perciò un po’ amareggiate torniamo in campeggio a riposare. Alla sera andiamo fuori a cena dove mangiamo gamberoni e gamberetti.

 

07/11 mer: Coral Bay, Carnarvon, Hamelin Pool ------- (Km 750)

Stamattina ci svegliamo comodamente e senza fretta andiamo verso Carnarvon, ma una ventina di km prima ci fermiamo a Blow Holes, un fenomeno della natura, le onde si infrangono su un’alta scogliera e l’acqua esce da fori sulla parte superiore delle rocce provocando altissimi spruzzi con fragorosi fischi. Gustato a lungo lo spettacolo raggiungiamo la città noto centro agricolo e porto dedicato alla pesca, una cosa caratteristica l’One Mile Jetty, un molo di legno lungo appunto un miglio, ci facciamo una bella passeggiata e respiriamo un piacevole odore di salsedine. Proseguiamo ed arriviamo a Hamelin Pool dove vivono rari esemplari di stomatoliti, una formazione batterica vecchia di milioni di anni, vero fossile vivente che vive qui grazie all’elevatissima salinità delle acque che non permette ad altri esseri viventi di attaccarle il posto non è un gran che soprattutto per le mosche che sono infernali si infilano ovunque nel naso, orecchie e dentro agli occhiali. Mara ed io mangiamo un mango comprato oggi e buonissimo. Stasera battiamo tutti i record, andiamo a letto alle ore 19:20.

 

08/11 gio: Hamelin Pool, Monkei Mia, Denham ------------------------ (Km 178)

Costuma che quando prenoti nei campeggi, danno le chiavi della toilette e trattengono dei dollari che poi restituiscono alla riconsegna. Prima tappa di oggi è Shell Beach una lunghissima e larghissima spiaggia, formata da una miriade di conchiglie piccolissime e tutte a dune è stupendo, la profondità dello strato di conchiglie è di molti metri e vengono utilizzate tra le altre cose come mangime per le galline e, quando si compatta con il tempo, come materiale da costruzione, continuiamo e dopo  Denham, ci fermiamo al Little Lagoon, un bellissimo specchio d’acqua con la spiaggia accessibile dalle auto, ci divertiamo sulla sabbia e ad un certo punto arriva un Emu che entra in acqua per fare il bagno, rimaniamo a contemplarlo con grande piacere per quasi mezz’oretta. Arriviamo a Monkei Mia. Paghiamo l’ingresso di $ 15 ma vale anche per domani. Lo spettacolo di questo posto sono I delfini che si avvicinano alla riva, ma solo al mattino. Mentre stiamo a gustarci lo splendido mare conosciamo 2 ragazzi di Brescia che lavorano da 2 anni qui in Australia e mentre lavorano, visitano i vari luoghi turistici. Torniamo a Denham in un bel campeggio dove rimaniamo in relax tutto il pomeriggio. Mara ed io andiamo a fare una passeggiata sul lungomare, ma troviamo chiuso ovunque, sembra di essere nella nostra costa fuori stagione. Notiamo anche diverse barriere in legno per ripararsi dal vento. Stasera volevamo andare a mangiare al ristorante ma essendo tutto chiuso cerchiamo di finire un po’ di roba della dispensa visto che sono gli ultimi giorni. Cuociamo patate e cipolle e le uniamo con fagioli e carne in scatola, meglio che al ristorante.

 

09/11 ven:  Denham, Monkey Mia, Kalbarry, Gregory, Geraldton ---------------------- (Km 615)

Stamattina non facciamo acqua perché in questo posto è molto scarsa e poi la fanno pagare. Torniamo a Monkey Mia per vedere i delfini. Fortunatamente arriviamo un po’ presto e riusciamo a gustarci i delfini dal pontile dove li vediamo dall’alto nuotare avanti e indietro, ammiriamo anche un’enorme tartaruga, la baia è molto bella ma molto turistica. Alle ore 9 arrivano i Ranger e danno dei pesci ai delfini, la gente si ammucchia per vedere lo spettacolo. Riprendiamo il Van e arriviamo fino a Kalbarry dove ci fermiamo per un paio di orette nella stupenda spiaggia a crogiolarci al sole mentre Paolo riposa in Van. Proseguiamo fino a Gregory dove ammiriamo un lago completamente rosso. Mentre maciniamo l’asfalto ammiriamo ai lati della strada interminabili campi di frumento. Arriviamo a Geraldton e ci sistemiamo in campeggio. Questa località è famosa per l’allevamento delle aragoste e speravo di cenare con quelle ma siamo lontani dal centro e un temporale ci obbliga a rimanere in campeggio.

 

10/11 sab: Geraldton, Indian Ocean Drive, Cervantes (Km 237)

Lasciamo il campeggio e andiamo in centro per fare shopping ma non troviamo niente di interessante a parte alcune calamite. Ripreso il Van continuiamo verso sud e ad un certo punto vediamo delle mietitrebbie al lavoro, ci fermiamo a fotografarle sono enormi. Imbocchiamo la Indian Ocean Drive o strada costiera e inizia a piovere dopo 23 giorni di sole. Ci fermiamo ad ammirare il color turchese che ha l’oceano a Jurien Bay. Arriviamo a Cervantes in un bel campeggio e notiamo che i bambini giocano nelle pozzanghere di acqua piovana in canottiera e scalzi con un freddo pungente.

 

11/11 dom: Cervantes, Namburg N.P. --------------------------------------------- (Km 78)

Anche stamattina pioviggina e con calma andiamo al Namburg N.P. Dove ci sono i famosi Pinnacoli, bellissime colonne di roccia immerse in una sabbia giallo-oro, sembra di camminare sulla farina gialla. Poi inizia a piovere e i colori cambiano ma l’atmosfera rimane sempre affascinante non rinunciamo per il maltempo a fare ancora due giri lungo il percorso tra i pinnacoli che hanno assunto una colorazione bruna e la sabbia color bronzo, l’atmosfera è irreale, quasi magica, sembra di essere su un altro pianeta. Prima di uscire dal parco vediamo un cucciolo prendere il latte da mamma cangura e poi saltellando si inoltrano tra i pinnacoli. Andiamo poi a Hangover Bay ma ci sono molte mosche e c’è freddo. Facciamo un giro per Cervantes e notiamo molte villette lussuose ad un piano, residenze estive dei cittadini di Perth. Torniamo in camping che nel frattempo si è svuotato dai turisti dell’week end. Visto che qui i ristoranti sono aperti solo a mezzogiorno, andiamo a mangiarci 3 buonissime aragoste. Pomeriggio in relax

 

12/11 lun: Cervantes, Namburg N.P. Perth ---- (Km 270)

Visto che stamattina c’è il sole ritorniamo a Namburg N.P. Con il cielo azzurro e le nuvole bianche è ancora più bello e direi che per me è il posto più bello che ho visto in Australia. Riesco anche a filmare 2 pappagalli mentre sulla cima di un pinnacolo stanno tubando, meraviglioso. Riprendiamo la strada costiera che continua ad essere bellissima con pezzi si sabbia bianca che risaltano in mezzo a distese verdi. Il sole rende tutto brillante. Sosta a Lancelin per riempire la bombola di GPL. Ultima sosta in una spiaggia meravigliosa per un paio di ore mentre Paolo riposa. Alle ore 16 ultimo tratto verso Perth. Il traffico è aumentato parecchio ma scorrevole, col nostro affidabile navigatore arriviamo fino al campeggio vicino all’aeroporto e all’agenzia dove restituiremo il Van domani. Mara prepara un risotto con le ultime cose rimaste.

 

13/11 mar: Volo da Perth a Sydney

Tempo nuvoloso. Puliamo il Van dentro e facciamo il bucato prepariamo le valigie e alle 9:30 lasciamo il campeggio per andare al lavaggio per pulirlo fuori. Ci fermiamo in un parco a pranzare e poi alle ore 14 andiamo all’agenzia per consegnare il minivan che per 26 giorni e 12.500 km è stato il nostro compagno di viaggio, facendoci trascorrere giornate fantastiche. Ci danno l’ok nessun danno e tutto in ordine, quindi con un taxi andiamo all’aeroporto di Perth. Mentre aspettiamo le 23 per l’imbarco notiamo che molti operai usano l’aereo per trasferirsi sul luogo di lavoro visto le distanze enormi.  

 

14/11 mer: Arrivo a Sydney da Perth h 06:25

Arriviamo a Sydney e con un taxi ci facciamo portare all’ostello prenotato 2 mesi prima tramite internet. L’ostello è misero ma pulito, ma soprattutto è vicino al centro. Infatti alle ore 10 andiamo a piedi fino all’Opera House. Pioviggina perciò prendiamo l’occasione per visitare all’interno il simbolo di Sydney e direi che è un capolavoro di ingegneria. Nel tornare visitiamo anche la bellissima cattedrale. Alle 18 rientriamo in ostello ci corichiamo per riposarci ma ci addormentiamo tutti e 3

 

15/11 gio: Tour Sydney.

Dormito ben 10 ore, ne avevamo bisogno. Mentre Mara scende per fumare conosce una ragazza di Treviso che gestisce da 2 anni un bar di fronte all’ostello. Oggi col metro andiamo fino alla stazione centrale poi a piedi fino a Chinatown dove compriamo parecchi souvenir a prezzi bassi. Sempre a piedi arriviamo al Fish Market dove pranziamo. Più tardi Paolo ed io torniamo a Chinatown e poi in metro all’ostello, mentre Mara va all’acquario. A cenare stasera andiamo alla “friggitoria” un locale gestito da un simpaticissimo napoletano che ci racconta tutta la sua vita da giramondo, molto fruttuoso.

 

16/11 ven: Tour Sydney gita in battello nella baia

Stamattina a piedi andiamo prima al giardino botanico molto bello, poi torniamo all’opera House, poi alla ruota girevole dove alle 13:30 ci imbarchiamo sul battello prenotato ieri che ci porta a fare il tour della baia. Ripassiamo davanti all’Opera House che però vista dal mare è ancora più affascinante. Passiamo sotto il ponte Sydney Harbour Bridge. Facciamo 2 soste, nella prima ci offrono paste e caffè e nella seconda a piedi andiamo a vedere una scogliera sull’oceano. Il tour dura 3 ore. Al rientro le nuvole lasciano posto al sole e il panorama è ancora più suggestivo. Attraversiamo il centro di Sydney dove stanno allestendo l’albero di Natale. Con il metro rientriamo all’ostello e alle ore 19 torniamo a cena dal nostro amico napoletano

 

17/11 Sab: Volo h 15:50 con scalo Hong Kong e Monaco (totale h 27 h 20 m)

Come ogni viaggio arriva l’ultimo giorno, prepariamo i bagagli e li lasciamo in uno scantinato dell’ostello in custodia, mentre noi andiamo a fare un giro nei dintorni, solo negozi. Pranziamo con dei cavatelli al pesto genovese dalla nostra amica di Treviso e poi recuperato i bagagli. Con UBER ci facciamo portare all’aeroporto dove alle ore 15:40 abbiamo il volo per Hong Kong. Sia il 1° che il 2° volo partono con un’ora di ritardo penso a causa di lavori tecnici. Riescono poi a recuperare durante il tragitto. Mentre distribuiscono la colazione una grossa turbolenza fa rovesciare i bicchieri con caffè e bibite. Mi guardo ben 3 film e riesco a dormire abbastanza.

 

18/11 dom: Arrivo a Bologna h 09:10

Arrivo prima a Monaco di Baviera e poi a Bologna in perfetto orario. Recuperiamo i bagagli e usciamo alle ore 09: 10 dall’aeroporto dove ci aspetta mio marito per portarci a casa.

 

FINE DEL VIAGGIO

 

 

Paola

borcianipaola@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

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