WAKE UP WAKE UP ……..AND SMELT THE SOUND OF BORNEO !

Malaysia

Racconto di viaggio 2011

di Sabivo

 

 

 

 

 

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Il Borneo è la terza isola più grande al mondo (dopo Groenlandia e Nuova Guinea) e la maggiore dell'arcipelago malay- indonesiano.

I suoi numeri sono da record, cosi citano le molteplici guide turistiche.

Qui vi si trovano le grotte più ampie al mondo, il punto più alto del Sabah il Monte Kinabalu con oltre 4.000 mt. ; il maggior sistema fluviale con il fiume Kapuas ; milioni di specie animali , protette e non ... scoperte e ancora da scoprire !!

Il Borneo presenta una grande biodiversità; si trovano innumerevoli specie di fiori, alberi, la foresta pluviale è l'unico habitat esistente per il bellissimo Hornbills, per gli orang-utan, per l'elefante asiatico e il rinoceronte di Sumatra.

 

Politicamente l'isola è divisa in tre parti: la parte settentrionale tra Sarawak e Sabah , che appartengono alla Malaysia e che noi abbiamo visitato, con in mezzo il minuscolo stato del Brunei (ex colonia inglese).

E' la seconda volta che esploriamo questa Nazione (mai successo) e mi son fatta un'idea... qui si è davvero ,realmente, protesi alla ricerca delle caratteristiche che uniscono.

In questa bellissima terra non si fa troppa distinzione tra popoli, religioni e culture differenti. Ve ne sono di compatibili e di ogni, tra le quali le interessantissime tribù della foresta i Penan, Dayaks, Orang Ulu o i famosi Iban.

Le razze si mescolano senza confondersi, mantenendo tradizioni usi e costumi nei secoli .

Si congiungono gli intenti religiosi, commerciali, politici, si convive pacificamente. Non come da noi in Italia, che tendenzialmente evitiamo l’accoglienza, sottolineiamo negativamente le diversità di popoli, colore della pelle, dialetti , provenienze e dove ahimè ancora e purtroppo, si riscontra pochissima apertura mentale !!

 

IN MALAYSIA C’È MOLTO DA CONDIVIDERE, ed è per questo che ci siamo ritornati.

 

Per approfondire la conoscenza di un Paese , splendido, dove tutto è un enorme * gigantesco * colorato * profumato melting pot .

VIVERE UN VIAGGIO IN BORNEO È ....VIVERE E VIAGGIARE LIBERI !

 

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ROUTING SABIVO BORNEO – SUMMER 2011

 

31/07

MILANO * MUSCAT

 

01/08

MUSCAT * KUALA LUMPUR

 

02/08

KUALA LUMPUR

 

03-07/08

DAMAI * KUCHING

 

07-09/08

KUCHING * MIRI

 

10/08

MIRI * KOTA KINABALU

 

11-17/08

KOTA KINABALU

 

18/08

K.K. * K.L.

 

19/08

K.L. * MUSCAT * MILANO

 

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Ivo and I , abbiamo prenotato autonomamente via internet sia i voli che tutti gli hotel prescelti. L’affidabile signora Antonietta della Anywhere Viaggi nostra agenzia di fiducia da anni, ha invece provveduto al volo intercontinentale.

L'ultimo giorno di luglio decolliamo con Oman air, di tutto celeste vestita, direzione Muscat. Breve scalo nel middle east per poi raggiungere KUALA LUMPUR dove ci tratteniamo solo i primi 2 gg. considerato che ci siamo già stati in altri viaggi precedenti.

Ci gustiamo nuovamente la capitale del paese.

Questa città trabocca di gioielli culturali che meritano di essere visti e ri-visti.

E’ una sapiente miscela di architettura contemporanea e di influenze coloniali.

La città cosmopolita (una delle mie preferite al mondo, insieme a Londra e il Cairo) oscilla in bilico tra passato e futuro grazie ad alcuni luoghi impedibili : i grattacieli di cristallo delle torri Petronas, Merdeka Square, l'imponente quartiere cinese, Little India, il mercato centrale, il parco degli uccelli, le Batu Caves.

Giunti a K.L. ci accoglie ovviamente anche il tipico caldo dei paesi asiatici ….

Umidità e calore quasi soffocano…

In più, la novità dell’anno è che il Ramadan....E’ appena iniziato.

Proseguirà per l’intero mese di agosto, per concludersi con Hari Raya la grande festa (una sorta del ns. Natale). Come aveva annunciato il capitano in aereo, è severamente proibito/vietato mangiare e bere in pubblico, per rispetto dei credenti muslim.

Dal KLIA in poco meno di un ora ci trasferiamo a Jalan Chulan dove sta il nostro hotel, che è di nuovo l’Equatorial Hotel, proprio dietro le Petronas tower a due passi dal city center. Le 2 splendide torri sono visibili dall’alto della nostra camera ma anche da ogni angolo della città .

La mattina seguente, senza per nulla risentire del fuso orario, partiamo per le Batu Caves. Sono delle enormi grotte di formazione calcarea, situate ad una quindicina di km da K.L e la cava principale viene raggiunta solo dopo aver scalato la bellezza di 272 scalini .

Vi è un grande tempio Hindu e all'entrata la statua dorata più alta al mondo di Murugan figlio di Shiva, accompagnato dall’immancabile pavone.

Intorno negozi, numerose sculture e dipinti dai colori accesi .

Al top della montagna altri piccoli templi seminascosti nelle caverne, dove molti fedeli in adorazione cantano i loro mantra. Pace incredibile, con incensi fiori e le consuete scimmiette color rosso-oro che incorniciano il contesto.

Fuori dalla grotta principale è possibile visitare a pagamento anche le Bats e spiders cave.

Rientriamo a K.L direzione Petaling street una delle più suggestive e caratteristiche, pranziamo al Pavillon all’ingresso di chinatown, che è essenzialmente un’enorme strada pittoresca sempre animata sia di giorno che di notte.

Dopo pranzo la via diventa pedonale e accoglie il chiassoso bellissimo mercato notturno che attira sempre molti turisti ma anche locali. Qui si può trovare ogni specie di frutta, pesce, succhi, scarpe, vestiti ma il top rimane l'artigianato locale che offre prodotti originalissimi .

Tutte le piccoli luci rendono l'atmosfera particolare e intanto si fa sera.

E’ l’ora del tramonto.

Ci avviamo al vicino central market, antico luogo di scambi e commercio fondato nel 1888 , meglio conosciuto come “multi-racial culture point” .

La zona si raggruppa all’incrocio delle 3 principali strade : Lorong Melayu, Straits Chinese and Lorong India, che riassumono le differenze delle 3 grandi razze presenti in Malaysia.

Alla sera è bello cenare all’ultimo piano del Suria KLCC (Kuala Lumpur City Center).

Questo centro raggruppa, su sei livelli, la maggior parte delle grandi marche occidentali e tanti ristoranti etnici. In prossimità, si trova la piscina pubblica circondata da un parco verdeggiante dove alla sera fanno spettacoli di suoni e luci...... sarà perché siamo appena arrivati noi ! Chiusura della giornata ad ammirare le torri.

Sono sempre ipnotiche, magiche, immense! Ancora più belle di notte: una volta illuminate, offrono uno spettacolo superbo, colorato nelle sfumature dell'oro e d'argento.

L’indomani partenza per il SARAWAK, la regione conosciuta come regno dei "buceri", ricchissima di meraviglie naturali, che è stata soprattutto il regno di James Brooke il primo "Rajah bianco" colonizzatore.

 

Primo volo interno, lasciamo K.L per Kuching. Imbarco al LCCT via Sepang. Con l’ottima Airasia , da 3 anni la miglior compagnia low cost al mondo, arriviamo all’aeroporto e ci spostiamo direttamente verso il mare, puntando a Damai, nel nord della penisola del Santubong. Qui le strade sono in condizioni eccellenti e non è difficile trovare un minibus che ci porta alle destinazioni più importanti. Siamo nel cuore della foresta e non possiamo che visitare il Sarawak Cultural Village, il museo vivente di tutte le etnie del Sarawak, che sta a fianco del ns. hotel Holiday Inn Damai Beach Resort.

In seguito dedichiamo le giornate al trekking nella giungla, una delle meglio preservate del paese. Devo ammettere che qs. regione è particolarmente tranquilla, qui si viene o a fare i percorsi oppure per starsene in santa pace in riva al mare.

Visitiamo anche il minuscolo villaggio di Buntal, che prende il nome dal'orribile pesce spinoso (brutto ma buono da mangiare) e poi , sempre via terra, raggiungiamo Kuching , la graziosa capitale , che piace da subito per i suoi bellissimi giardini, palazzi antichi, mercati all'aperto, templi , pagode cinesi e moschee.

La città si sviluppa intorno al lungofiume, dove ci sono la big Astana, Fort Margherita, tante statue dei gatti, simpatiche ma alquanto kitch, qualche piccolo centro commerciale , il museo del Sarawak , altra chinatown e altro night bazar .

IN KUCHING ci sono molte escursioni interessanti da fare.

La prima sicuramente è il centro di riabilitazione degli orang-utan, la riserva naturale di Semenggoh, che ha come scopo il recupero e la reintroduzione degli oranghi nel loro habitat naturale. In una giornata , immersi nel verde umido effettuiamo lunghe passeggiate lungo i sentieri del Parco, avvistando animali tipici come gli istrici, molte cicogne, macachi e scimmie cuccioli. Ma il must in assoluto è all’ora del pasto , quando quasi in rigoroso silenzio ci incamminiamo sulla piattaforma di avvistamento e piano piano vediamo avvicinarsi gli orang-utan che si prendono per mano o volano tra le liane.

Non capita tutti i giorni l’opportunità di vedere questi animali liberi nel loro habitat. E' essenzialmente un' emozione indescrivibile, vale la pena ammirarli, anche se solo per poche ore.

 

Un’altra interessante escursione è al Bako National park, che noi abbiamo prenotato con la locale Interland travel . Il parco nazionale del Bako è molto piccolo, quasi sconosciuto ma ha la caratteristica di avere una grande varietà di vegetazioni in un paesaggio unico, visto che la foresta si incrocia con paludi che si confondono in spiagge per poi diventare spigolose rocce.

I panorami sono paesaggi contrastanti, infatti ci sono insenature nascoste, altopiani rocciosi e alti scogli. Alla base degli scogli il mare ha scavato archi , tunnel e grotte, levigate dall’ azione costante delle onde. Scegliamo di girarlo con una guida, un uomo della tribù degli Iban, tutto tatuato, vigoroso, forte e instancabile camminatore, his name is LLoyd.

Con lui e una coppia di francesi iniziamo un intenso trekking avvistando le Proboscis Monkey dormienti sulle cime degli alberi (gli iban le chiamano anche Dutchman monkey perchè hanno grandi nasi, pelle chiara e pelo rosso proprio come i primi coloni provenienti dall’Olanda) enormi vipere verdi, gli scoiattoli volanti , i macachi color argento, famiglie di cinghiali, varani , conigli e piante carnivore ma non la rafflesia !!

LLoyd tra le tante cose ci spiega che questa pianta rossa, la più grande al mondo, non ha tronco, ne foglie nè vere radici, ha il fiore più pesante che necessita 9 mesi per nascere, 3-4 giorni di fioritura per poi tristemente appassire , dissolvendo nell’aria una terribile puzza di carne putrefatta !

I simboli per eccellenza di questo N. P sono : il Bako (un bacco da frutta rossa ) e il faraglione.

 

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Il 07 agosto domenica, passaggio a Miri ma prima di lasciare Kuching visitiamo i suoi colorati Sunday Market , folle levataccia ma ....la rifarei subito !

Da Kuching a Miri il volo è breve, sempre con air asia. Arrivati all’aeroporto di Miri , la città del petrolio ci sistemiamo all hotel Parkcity everly , che si affaccia sulla spiaggia del South China Sea e cerchiamo di organizzare i 3 giorni per il Niah N.P. e le Mulu Caves.

Da subito la cosa sembra difficoltosa.

Niah è un parco molto originale perchè le caverne non illuminate ospitano antiche pitture rupestri e i famosi nidi di rondine.

Tentare di andarci autonomamente diventa penoso, non c’è taxi o bus o privato che accompagni il viaggiatore indipendente, perché ogni richiesta viene deviata alle agenzie turistiche locali, che hanno solo necessità di vendere gli esosi pacchetti.

La stessa cosa , anzi peggio, vale per il Mulu National Park uno dei più spettacolari parchi dichiarato patrimonio Unesco . il Gulung Mulu N.P. è una vetta di arenaria, e nei suoi confini si possono esplorare i villaggi dei tagliatori di teste, i Pinnacoli e le grotte, che costituiscono il passaggio sotterraneo più vasto al mondo, alternando millenarie stalattiti e stalagmiti.

Un esempio veloce di trattativa privata :

Per una partenza al mezzogiorno e rientro alle 9. a.m del giorno successivo (solo pernotto, senza possibilità di visitare le Clear water e volo escluso) ci viene richiesta la cifra minima di 320 euro – non dollari - a persona.

Che truffa, una vera rapina senza pistola!

Considerato che abbiamo preso contati molti presi prima via @ e in loco le condizioni cambiano drasticamente... a nostro sfavore, a saperlo prima, avremmo escluso questa tappa, evitando di spendere o meglio sprecare, 3 giorni a Miri.

Ci è indispensabile visitare un altro parco, cosi optiamo per il minore Lambir Hills N.P.

Questo è uno dei parchi meno conosciuti, ma ci è piaciuto per le sue piscine naturali. Ci stiamo una giornata intera, raggiungendo la vetta il Bukit Lambir per poi riposare , davanti alle belle cascate color oro- rosso . Pochi animali, pochi turisti ma all’uscita il ranger si complimenta con noi perché siamo i primi italiani dell’estate 2011 !

Miri è una cittadina piccola e decisamente concentrata su 2 fronti , il mercato del pesce e il mercato del petrolio. Qui era stato scavato il primo pozzo petrolifero, ovviamente per conto della Petronas Petrolium, la compagnia delle torri.

Dopo la parentesi a Miri, facciamo l’ultimo spostamento interno, salutiamo la regione del Sarawak, ci spostiamo in Sabah .

 

SELAMAT DATANG KE SABAH !!

La regione del Sabah occupa la punta più orientale del Borneo e sta proprio sotto le Filippine.

E’ molto più povera e sobria della prima, ma decisamente vivace.

Già il fatto di essere al mare ..…beh tutto cambia!

Voliamo su Kota Kinabalu, che i malesi chiamano semplicemente K.K.

La capitale del Sabah ed è una città molto moderna, su cui svetta una grande torre di trenta piani in acciaio e vetro: non potrebbe essere più forte il contrasto con la giungla alle sue spalle, che si avvolge alle pendici del monte Kinabalu e abbraccia il mare sul lato opposto, impeccabilmente blu, bellissimo.

Dopo il primo tour orientativo a piedi, raggiungiamo Jesselton point il porto e , con le calde luci e il mare davanti ci godiamo un bellissimo tramonto, il primo di tanti.

Quale modo migliore per iniziare la nuova parentesi di divertimento e meritato relax alle isole.

La parte più suggestiva è senz’altro il lungomare, che collega il porto alla zona dei negozi, al mercato filippino, dove sta l'hotel D’Borneo , che abbiamo contattato su Tripadvisor.

Abbiamo preferito questa zona perché è un ottima alternativa alle esclusive Sipadan , Lankayan o Mataking . A K.K infatti c’è il vicino parco marino Tunku Abdul Rahman Marine Park , ricco di isole da sogno , un vero santuario marino, circondato da un’ ampia barriera corallina.

La nostra intenzione di base è cambiare ogni giorno isola.

L' arcipelago comprende 5 isole principali : Pulau Gaya, Sapi, Manukan, Mamutik e Sulug, tutte raggiungibile in barca quotidianamente in meno di 10-20 minuti .

Le abbiamo viste tutte tranne Gaya.

Le isole sono circondate da acque ancora cristalline, splendide spiagge con sabbia rosa o bianche e una grande varietà di coralli e di pesci tropicali.

A nostro parere Sapi , decisamente piccola è deliziosa, ma troppo spesso intasata da coreani e cinesi isterici, armati di maschere, materassini, pinne e ridicoli enormi salvagenti . Questi se ne stanno a riva urlando per ogni cosa, disturbano al massimo l’ecosistema, per cui è impossibile fare snorkel in tranquillità, sembra di ritornare alle isole Redang... c'è troppa confusione.

Manukan e Mamutik sono le migliori per concedersi giornate di relax lontani dalla città nella giusta dimensione. Le isole sono orlane dalle alte palme, le acque sono decisamente trasparenti e invitano allo snorkelling già a pochi metri dalla riva. Avvistiamo molti tipi di pesci , tartarughe, squaletti, coralli gialli, verdi, viola rimanendo ogni giorno soddisfatti.

E' anche possibile praticare diversi sport l'acquascooter, kayak, wake –board , il moto sub ( mai visto prima) e altre attività come la navigazione tra le mangrovie e le uscite in barca per osservare lo spettacolo delle lucciole al calar delle tenebre.

Ci sono inoltre ristoranti piccoli ma ben forniti .

L'unica pecca è che verso le 3-4 del pomeriggio arriva puntuale la bassa marea per cui è severamente vietato fare snorkel o diving dopo pranzo. i lifeguard controllano rigidamente e sono previste anche sanzioni per chi non osserva i divieti sulle spiagge.

Tornando a K.K. City merita una visita l’originale Mari Mari Village, un centro culturale che espone ed esalta le diverse discendenze indigene , immerso nella foresta dell’Inanam.

Qui vengono rappresentati 5 dei principali 32 gruppi etnici che vivono nel Sabah.

In the village, you will be introduced to various traditional homes of Sabahan ethnic communities the Bajau, Lundayeh, Murut, Rungus and Dusun, which are built by descendants of the tribes which they represent.

Nel villaggio (che raggiungiamo con il taxi) ammiriamo le case tradizionali dei Bajau, Lundayeh, Murut, Rungus e Dusun, che sono state ri-costruite dai discendenti delle tribù che rappresentano. Experience the traditional lifestyle and learn about their

cultures and traditions as well as tasting their traditional delicacies.

La fusione degli stili di vita, l'osservanza delle regole non scritte di ogni loro cultura, la degustazione dei prodotti gastronomici, l'armonia dei movimenti mescolati alle danze, l'eleganza dei colorati costumi , lo spettacolo musicale con cena conclusiva ci hanno permesso di avere un confronto più diretto con quelli che vengono chiamati aborigeni o primitivi.

In realtà qs. tribù hanno moltissimo da insegnare agli “evoluti moderni “ in termini di rispetto, credo, osservanze e sopratutto senso di appartenenza e spiritualità.

Molti occidentali devono solo imparare in termini di pacatezza e buona educazione dagli asiatici !!

Altra divertente fusione con i locali in K.K. l'abbiamo avuta al mercato di Gaya Street . Alla domenica mattina dalle 6.00 fino al primo pomeriggio anche qui la via viene chiusa al traffico per far posto alla sagra del tutto: animali vivi e morti, gigantesche piante di orchidea, pesci fritti, calzature, torte colorate, enormi ombrelloni , statue di bambù, ogni cosa viene esposta e venduta sotto l’ombra degli alberi , un grande gaio mercato per turisti locali e curiosi.

Al termine delle nostre 3 settimane in Borneo siamo nuovamente soddisfatti e felici di aver potuto approfondire , e conoscere un po meglio la Malesia, che regala , in ogni suo angolo, emozioni e paesaggi sempre esaltanti !

KERIMA KASI MALAYSIA,

SABY & IVO

 

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....... come canta il Luca nazional-bolognese....

Ti dicono di stare attento e che lì non si può andare

Che di sicuro non c'è niente ...

e c'è anche il rischio di non tornare

Ma voglio uscire dalla rete , dalle mappe dettagliate

Non finisce mica il mondo ... dove finiscono le strade

Voglio uscire dalle strade anche se fa un pò paura

Verso l'ignoto , verso il nuovo, verso un'avventura

Via dai posti conosciuti , via dalle cose un pò scontate

Non finisce mica il mondo ....dove finiscono le strade

Se il mondo è tondo chi lo sa

Se il mondo è tondo non si sa

Se gira se rimbalza o se va :

Dimmi dove va e che cos'è la LIBERTÀ

 

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La nostra Malesia in pillole :

http://www.anywhereviaggi.it/

http://www.equatorial.com/kul/

http://batucaves.com/

http://www.jalanpetaling.com/shop/

http://www.suriaklcc.com.my

http://www.journeymalaysia.com/MR_bako.htm

http://www.miriresortcity.com/

http://www.sarawak.gov.my/

www.airasia.it

www.scv.com.my per Sarawak Cultural Village

http://www.holidayinn.com/hotels/it

http://www.malaysiasite.nl/bakoeng.htm

http://savetheorangutan.org

http://www.kotakinabalu.com/

http://www.sabahtravelguide.com

http://www.sabahtourism.com

http://www.traversetours.com/culturalvillage.php

 

 

 

 

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Saby e Ivo

 

sabivo2002@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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