Viaggio in Brasile del nord verso le Guyane...

Diario di viaggio dicembre 2007- gennaio 2008

di Lorenzo Cesaro "El viajero"

www.viaggiatori.altervista.org

 

 

 

8-12-2007

EilaŽ a tutti!
Eccoci allínizio di una nuova avventura...sono partito in una splendida giornata di sole, cosiŽbella che si vedevano le Alpi, dalle montagne piuŽbasse a quelle piuŽalte innevate, imperioso svettava il Monte Rosa, voglio pensare che abbiano voluto salutare la mia partenza..hi.hi..hi.
Ma che fine ha fatto la nebbia che per settimane avvolgeva tutto in Val Padana? Non si sa, una cosa sicura eŽche abbiamo dovuto girare per piuŽdi 15 minuti sopra Lisbona prima di atterrare a causa della nebbia...e che nebbione!
Il viaggio da Lisbona a Fortaleza eŽstato tranquillo, in un aereo nuovissimo della TAP, i 5600 Km eseguiti in circa sei ore e mezza sono passati rapidamente grazie anche ai servizi innovativi offerti dalla compagnia, esempio, la scelta personale dei film, musica o giochi, questánno per la prima volta ho comprato i voli attraverso Internet, il volo Milano-Lisbona lŽho pagato 64 Euro con la Easyjet, mentre il volo Lisbona-Fortaleza lŽho pagato 823 Euro con la TAP.
Fortaleza capitale dello stato di CearaŽ situata nel nordest del Brasile, una cittaŽ che pensavo fosse piuŽpiccola invece eŽdi grandi dimensioni, vedendo le persone in fila alla dogana ci si rende cono percheŽviene considerata la nuova capitale del turismo sessuale, saraŽsolo una mia impressione? Vedremo, dovroŽ passare qualche giorni prima del ritorno in Italia, per il momento ho deciso di saltarla a pieŽpari, dopo aver cambiato i soldi...un pessimo cambio 1 Euro = 2,48 Reais, ho preso un bus (1,50 Reais) che mi ha portato vicino alla Rodoviaria (Centrale degli Autobus), e da liŽsono partito per Teresina, capitale dello stato di PiauiŽ (10 ore, 61 Reais, 639 Km).
Il viaggio eŽstato molto interessante percheŽho attraversato il Sertao, la regione piuŽarida e secca di tutto il Brasile, per arrivare a Teresina si attraversano anche delle piccole montagne, la cosa che accomuna questŽultime alla parte pianeggiante sono gli alberi e arbusti completamente secchi, tutto sembra senza vita, in questi posti ci si rende conto di quanto sia preziosa lŽacqua, i pochi villaggi che si trovano dislocati lungo il percorso sono come delle oasi del deserto, bagnati dai fiumi o da quello che rimane dei fiumi, la gente eŽseduta tranquillamente allómbra davanti alle proprie case.
Arrivando a Teresina di sera, ho preferito trovare una sistemazione di fonte la Rodoviaria 22 reais, anche se il centro della cittaŽ dista a circa 6 Km.
Scappare da Fortaleza appena arrivato con il volo intercontinentale e farmi 10 ore di bus puoŽ non essere logico, ma questi giorni passati in tranquillitaŽ a Teresina, in un posto non turistico mi hanno rigenerato, la semplicitaŽ e la curiositaŽ della gente, i piatti prelibati e a buon prezzo..come i PF (Platos feitos = piatti del giorno) sono cose difficili da trovare nei posti turistici (ma questo penso sia la regola che vale in tutto il mondo).
Tra la Rodoviaria e lŽHotel passa una super strada e di conseguenza molti camion, una sera quando anchŽio avevo preso lŽabitudine di stare seduto allŽHotel parlando del piuŽ e del meno con le altre persone accompagnato da una buona e fresca birra, si eŽpresentata lŽopportunitaŽ di andare con un camionista a Belem, a gratis..non so percheŽ ma mi eŽ venuto spontaneo dire che avevo giaŽ fatto il biglietto, cosa non vera, ma il mio sesto senso mi ha fatto dire questo, anche se sembrava una persona šregolareš non mi sono fidato, certo che sarebbe stata unŽesperienza unica visto che in tutti i mezzi che ho viaggiato fino adesso il camion mi manca..hi..hi..hi..
Ma torniamo a Teresina..dallŽHotel per andare in Centro ho preso lŽautobus (1,5 Reais), la cittaŽ non ofre molto..anzi potrei dire che non offre proprio niente, forse cŽeŽ una chiesa nella piazza principale che si puoŽ visitare, peroŽ come ho giaŽdetto lŽunica ricchezza culturale eŽ la gente..la loro semplicitaŽ la loro cordialitaŽ..insomma non eŽ poco, confermo che eŽ la cittaŽpiuŽ torrida del Brasile, ci sono 38 gradi e non siamo nella stagione secca...la gente cammina con gli ombrelli per ripararsi, i sedili delle moto e i parabrezza delle macchine sono riparati da semplici cartoni da imballaggio, anche se eŽ cosiŽ torrida eŽ verde, questo grazie al fiume Parnaiba, una cosa scritta nella guida che non sono dŽaccordo eŽ quando dice che eŽ la parte piuŽ povera del Brasile, forse si riferiva alo stato di PiauiŽ percheŽ a Teresina non ho visto povertaŽ estrema.
LŽultima cosa da raccontare eŽla leggenda di šCabeça de Cuiaš, Crispim vive con la madre vecchia e malata, un giorno torna dal fiume Parnaiba senza aver pescato nulla, entrra in casa e chiede cosa cŽeŽ da mangiare, la madre non ha che solo del brodo, Crispim preso dallŽira la picchioŽ fino a morte, prima di morire la madre lo maledice e con un sortilegio trasforma la sua testa in una ciotola, lúnico modo per liberarsi eŽquello di deflorare sette vergini chiamate Maria, Crispim tuttavia non ha portato a termine il suo compito e vaga per la cittaŽ...quindi se vi chiamate Maria e siete vergini non venite a Teresina!!! hi..hi.hi.h
Ok, ci sentiamo alla prossima..
oaiC oaiC
Lorenzo  

 

 

13-12-07

 

EilaŽa tutti!

Ci eravamo lasciati nella torrida Teresina, il viaggio eŽ proseguito per Belem (15 ore, 106 Reais, 984 Km) eŽ stato confortante su un autobus semi-cama (semi letto) praticamente eŽ un letto, il paesaggio cambia notevolmente, dagli alberi e arbusti secchi del Sertao si passa al verde delle pianure dello stato del ParaŽ, ai bordi delle strada ci sono le entrate di fazende immense, divise tra loro da staccionate ordinate, dentro pascolano tranquillamente mucche e cavalli.

Belem capitale dello stato del ParaŽ (PaŽra in lingua indigena significa "vasto oceano"), eŽ il piuŽ grande porto dellŽAmazzonia dove adesso piuŽ della metaŽ delle merci eŽ costituita da legname, infatti eŽ lo stato Brasiliano piuŽ pregiudicato dalla deforestazione, nel passato Belem era fiorente per il commercio della gomma e i resti dello splendore di questa cittaŽ si possono vedere visitando la Cidade Velha (CittaŽ Vecchia) e il porto di Belem.

A parte la zona vecchia la cittaŽ eŽ costituita da molti palazzi altissimi, e molti sono in costruzione che danno alla cittaŽ un tocco di modernitaŽ, ho trovato alloggio vicino alla Rodoviaria, Hotel Akemi 18 Reais, e proprio nella Rodoviaria ho acquistato il biglietto della barca per MacapaŽ, ma se devo dare un consiglio eŽ meglio andare direttamente al porto "Estacao das docas" percheŽ dove sono partito io eŽ la zona piuŽ pericolosa di Belem, questo lŽho saputo dopo...e un poŽ me ne ero accorto dalla faccia del conducente dellŽautobus (1,50 Reais) e da quello che mi ha detto mentre stavo scendendo "Cuidado eŽ perigoso, muitos fulanos" (Attento eŽ pericoloso molti delinquenti).

Essendomi fermato solo un giorno a Belem, non sono riuscito a vedere tutto della cittaŽ, per di piuŽ ci sono anche alcuni posti nei dŽintorni molto interessanti, ma lo faroŽ sicuramente appena torneroŽ a Belem.

 

 

 

 

 

14-12-07

 

Alle 18:00 del 10 dicembre siamo partiti con la barca, da Belem a MacapaŽ ben 36 ore di viaggio (100 Reais), prima di racontare il viaggio vorrei scrivere alcuni dati sul Rio delle Amazzoni che potranno rendere lŽidea di quanto sia imponente.

Il bacino delle Amazzoni accupa un territorio di 6 milioni di Kmq di fiumi e giungla, rappresenta il 17% della riserva mondiale di acqua dolce e ha una portata alla foce di 12 milioni di litri al minuto, ci sono ben 80.000 Km di corsi dŽacqua navigabili.

Ed ora da dove deriva il nome, fu chiamato cosiŽ percheŽ durante una spedizione spagnola in PeruŽ, esaurite le scorte Francisco de Orellana partiŽ alla ricerca di provviste da Iquitos in PeruŽ fino alla foce, durante il viaggio fu attaccato piuŽ volte dagli indigini, tra loro cŽerano anche delle donne guerriere come la Amazzoni della mitologia Greca, e fu cosiŽ che acquisi lŽattuale nome.

Ma torniamo al viaggio, la barca era di una lunghezza di circa una trentina di metri a due piani, quello piuŽ basso era strapieno di merce da una parte e la cucina dallŽaltra, sotto la merce cŽera il motore diesel, il piano superiore cŽera un piccolo bar, il posto per le amache dei passeggeri e il posto di guida del comandante (ottima persona..mi ha pure prestato lŽamaca), sopra cŽera il tetto della barca.

Il viaggio eŽ stato molto bello da una parte ma a tratti anche un poŽ noioso, le cose belle sono state:il tramonto e lŽalba in Amazzonia...meravigliose e indimenticabili, lŽoscuritaŽ dellŽAmazzonia e vedere per la prima volta in modo marcato quello che viene chiamato "inquinamento luminoso", anche a una distanza considerevole se ci si rivolgeva con lo sguardo verso il cielo dove cŽera Belem si vedeva molto bene unŽaureola di luce, mentre nelle altre direzioni lŽoscuritaŽ piuŽ assoluta, nellŽoscuritaŽ eŽ stupendo vedere i lampi dei temporali frequenti in questo periodo, seguendo con le cose belle...il rapporto di amicizia che si crea tra i passeggeri, e per ultimo tra quelli delle barche e gli abitanti..molti con le canoe fano ore per andare nei villaggi grandi per comprare le cose che necessitano, con unŽabilitaŽ incredibile si agganciano dietro la barca in movimento e tornano a casa un utile passaggio, infine i bambini che si avvicinano alla barca sperando di ricevere qualcosa..abbiamo lanciato biscotti, magliette, farina e lattine.

Ora passiamo alle cose noiose o non belle: per primo mettterei senzŽaltro la monotonia del paesaggio, soprattutto quando il Rio delle Amazzoni diventa di grande larghezza e si naviga in mezzo, le cose da fotografare o vedere sono troppo lontane, poi metterei il freddo delle notti (ma questa eŽ anche colpa mia che avevo i pantaloncini corti), per ultimo...ma sicuramente eŽ la cosa piuŽ brutta dellŽAmazzonia sono le segherie, ce ne sono unŽenormitaŽ vedere tutti quegli alberi tagliati eŽ una tristezza!!!

LŽultima cosa che vorrei raccontare di questo viaggio in barca eŽ un inconveniente andato a buon fine..dopo circa due ore e mezza di navigazione entrando in un estuario piuŽ grande la barca ha iniziato a dondolare pericolosamente, cŽerano onde alte e il capitano ci ha ordinato di indossare il salvagente, siamo stati una ventina di minuti in balia delle onde nella completa oscuritaŽ, il motore della barca eŽ sceso di giri per non impattare piuŽ forte con lŽacqua, per fortuna non eŽ successo niente e abbiamo proseguito il viaggio in tranquillitaŽ, quel posto eŽ tristamente noto percheŽ si sono rovesciate parecchie barche "piccole" come la nostra nellŽincrocio dei due fiumi.

Le barche arrivano a Santana, a circa 25 Km da MacapaŽ, da li con un autobus sono andato a MacapaŽ (2 Reais 30 min.), ho trovato alloggio vicino al centro 16 Reais.

MacapaŽ eŽ la capitale dello stato di AmapaŽ, eŽ una cittadina tranquilla, da vedere cŽeŽ il Forte di San JoseŽ che serviva per proteggere il Rio delle Amazzoni dalle incursioni dei Francesi e Olandesi, lŽaltra attrazione eŽ il monumento Marco Zero, cŽeŽ un obelisco che indica il passaggio dellŽEquatore, per la seconda volta nella mia vita (lŽaltra volta eŽ stato vicino a Quito in Ecuador) ho avuto un piede nellŽemisfero nord e uno in quelo sud.

Ieri sera mi hanno portato a un concerto di musica regionale di AmapaŽ eseguito dentro il forte, purtroppo la pioggia lŽha interrotto, peccato sembrava interessante.

Qui a MacapaŽ piove spesso durante il giorno ed eŽ una fortuna altrimenti si morirebbe di caldo, una cosa curiosa della cittaŽ eŽ che sui marciapiedi delle strade sono piantati alberi di mango per fare ombra, quando si passa bisogna stare attenti percheŽ spesso cadono i manchi maturi e fanno male se cadono nella testa...a me per poco capitava.

Stasera si parte per la Guyana Francese, Suriname e Guayana Inglese, saraŽ la parte piuŽ difficile del viaggio per la mancanza di informazioni (Hotel, cartine delle cittaŽ etc..etc..), dovroŽ sicuramente mettere in pratica tutta lŽesperienza appresa nei miei viaggi, la curiositaŽ eŽtanta...vedremo, per adesso vi mando un saluto.

oaiC oaiC

Lorenzo

 

 

 

19-12-07

 

EilaŽa tutti!

La mia avventura nelle Guyane eŽterminata con la visita della sola Guyana Francese a causa delle forti piogge e del visto obbligatorio per il Suriname...avrei perso troppo tempo anche percheŽavrei dovuto farlo due volte se fossi tornato indietro per lo stesso itinerario, invece se avessi deciso di tornare per Boa Vista avrei rischiato di passare 7 giorni in barca da Manaus a belem visto che i voli aerei in quella tratta sono pieni a causa delle vacanze Natalizie, bene..allora parziale cambio di itinerario, Suriname e Guayana Inglese le visiteroŽ in un prossimo viaggio.

Da MacapaŽ a Oiapoque (confine Brasiliano) ci sono volute 10 ore di viaggio (57 Reais, 595 Km), la strada eŽ asfaltata solo i primi 150 Km, la guida del Brasile di qualche anno faŽ dava dalle 16 alle 24 ore di viaggio, io non lŽho trovata in cattive condizioni la parte non asfaltata anche se eŽ tempo di pioggie, ho notato un grande disboscamento delle montagne prima di arrivare a Oiapoque.

"Da Oiapoque a ChuiŽ" eŽ il comune detto in Brasile per ricordare i punti estremi del Brasile, a Oiapoque sono arrivato alle 4 di notte e con un taxi (5 Reais) sono andato vicino al confine dove partono le barche, mi hanno consigliato di andarci percheŽ era piuŽ sicuro liŽ....Oiapoque non ha una Rodoviaria e ci hanno lasciato in una strada delle cittaŽ, il mio consiglio eŽ quello di non prendere un taxi percheŽ da dove ci ha lasciato lŽautobus alla fermata delle barche saranno un 200 metri, proseguendo verso il fiume e poi girando a destra.

Oiapoque eŽ una frontiera particolare, percheŽ con un trattato speciale eŽ aperta tipo quella tra il Brasile e Argentina cioeŽ tra Foz de Iguacu/Puerto Iguacu, ovviamente per chi si inoltra in Guayana come ho fatto io deve timbtare lŽuscita del Brasile e lŽentrata in Guyana Francese, ad Oiapoque vengono gli abitanti della Guyana a fare shopping e a divertirsi con le "donnine allegre", ci sono molti Brasiliani che sperano ti trovare un lavoro e un futuro migliore in Guayana entrandoci clandestinamente.

Per passare il confine che eŽ costituito dal Rio Oiapoque si usano le imbarcazioni (10 Reais, 10 min), arrivato a St. George in Guyana la prima cosa che ho visto che mi ha fatto capire che eŽ Francese sono la vista delle persone con le "baguette" in mano, la seconda eŽ la lingua parlata..il Francese (anche se molti abitanti della Guyana parlano Portoghese e ci sono ben un 15% di emigranti Brasiliani che ci abitano), la terza cosa purtroppo negativa eŽ che i prezzi sono come in Francia e come moneta cŽeŽ lŽEuro, a St. George tutte le strade sono asfaltate a differenza di Oiapoque che molte sono di terra.

Dopo aver timbrato il passaporto da St. George sono andato a Cayenne la capitale della Guayana Francese, per andarci cŽeŽ la "navette" (un pulmino di 12 posti) ben 40 Euro per due ore e mezzo di viaggio, circa 200 Km, volendo e avendo molta pazienza e fortuna si possono trovare delle auto private che vanno/tornano a Cayenne e portano le persone per dividere le spese, uno se la puoŽ cavare pagando 20 Euro, io ho aspettato un poŽ ma poi ho preso la navette.

Il paesaggio da St. George a Cayenne eŽ molto particolare e suggestivo, la strada eŽ costituita da pendenze ripide e si passa praticamente attraverso la foresta, comunque eŽ tutta asfaltata, a metaŽ percorso circa cŽé un posto di blocco permanente della polizia di frontiera (PAF).

Cayenne eŽ una cittaŽ di piccole dimensioni, tranquilla e ordinata, dove la maggioranza nera non ha rancori verso i bianchi come per esempio mi eŽ capitato di vedere in Belize o Giamaica, li ho trovati gentili e disponibili..almeno questa eŽ stata la mia impressione per i pochi giorni che sono stato a Cayenne, con il Francese me la sono cavata bene, lŽunico inconveniente eŽstato che non ho trovato posto nellŽHotel "La Bodega" (ritrovo di viaggiatori, 30 Euro) e ho dovuto ripiegare per un Hotel piuŽ caro, lŽHotel Ket-tai (40 Euro), mentre mi dirigevo a piedi verso lŽHotel ho incontrato quello che ho definito "un folletto", Eddy un belga clochard con il suo cane "camarata", un bastardino di colore beage con la bandana rossa legata attorno al collo, Eddy mi saltellava a destra e a sinistra mentre camminavo e mi raccontava della cittaŽ, della sua vita, della morosa Italiana che ha avuto..insomma..vita, morte e miracoli di lui, quando siamo passati davanti al grande cimitero con il recinto bianco che cŽeŽ a Cayenne mi ha raccontato e anche invitato che un ottimo posto per lavarsi era proprio dentro al cimitero...che cŽeŽ una specie di piscina, ed era pure un posto tranquillo..hi..hi..hi..mi sono piegato in due dalle risate, che personaggio!

I giorni che sono rimasto a Cayenne há piovuto quase sempre, non ho avuto neanche lŽopportunitaŽ di vedere lê spiaggie come erano, dalle foto delle cartoline non erano affatto male, cosiŽ ho visitato solo il centro della cittaŽ, che poi non cŽeŽ molto da vedere, aggiungendo il fatto che per il Suriname ci voleva il visto, la decisione di tornare in Brasile eŽ venuta spontanea.

Da Cayenne a St. George sono tonato con la navette (40 Euro), in barca da St. George a Oiapoque (10 Reais) e poi in bus da Oiapoque a MacapaŽ (11 ore, 65 Reais).

Ora sono ancora a MacapaŽ, ma ho giaŽ in mano il biglietto di barca per...per un posto che non era nel mio itinerário di viaggio ma che mi hanno detto essere stupendo, nella prossima e-mail vi confermeroŽ se quello che mi eŽ stato detto corrisponde a realtaŽ, ho comprato uma bellissima amaca com la bandiera del Brasile...wow..wow..troppo bella, domani la sfoggeroŽ allá grande!

Per adesso..un saluto a tutti!

oaiC oaiC

Lorenzo

 

 

 

 

26-12-2007

 

EilaŽ a tutti

"Non tutti i mali vangono per nuocere" cosiŽ dice un detto...per lŽennesima volta confermato.

La decisione di rinunciare alla visita delle due Guyane mi ha dato lŽopportunitaŽ di vedere un posto unico, Alter do Chao.

Ma andiamo per gradi, lŽultima sera che sono rimasto a MacapaŽ mentre stavamo andando a festeggiare la mia partenza in macchina, un mototaxi ci eŽ venuto addosso, nessun dannoa persone per fortuna, ma il tipo che guidava non aveva ne lŽassicurazione e neanche lŽabilitazione, quindi un bel casinoper farsi pagare i danni, comunque dopo lapratica con la polizia siamo andati ugualmente a bere per la mia partenza.

Il giorno dopo sono andato a Santana dove cŽeŽ il porto(2 Reais, 20 min) e da li sono partito per Santarem nello stato del ParaŽ, si trova esattamente a metaŽ strada tra Belem e Manaus, sempre sul Rio delle Amazzoni, il viaggio eŽ durato ben 39 ore (125 Reais), prima di raccontare il viaggio, dopo averni fatti duein battello, posso dare dei consigli utili:

1) Portare unŽamaca, la corda che serve per fissarla e un asciugamano grande che puoŽ servire come coperta nella notte se la temperatura si dovesse abassare.

2) Se eŽ un periodo di festivitaŽ bisogna arrivare anche 5 ore prima della partenza per essere sicuri di trovare un buon posto per mettere lŽamaca.

3) Rimanere nellŽamaca fino a quando parte il battello e soprattutto durante le varie fermate intermedie durante il percorso, primo percheŽ i ladri entrano in azione in questo momento e secondo percheŽ facendo cosiŽ non si sistema qualcuno sopra la vostra testa (come eŽ successo a me).

Tornando al viaggio, il battello questa volta era di dimensioni doppie rispetto allŽaltro, costituito dal primo e secondo piano dove ci sono le sistemazioni delle amache dei passeggeri (nel primo cŽeŽ sotto il motore), il terzo piano cŽera un grande bar, con tanto di musica, le serate sono divertenti, sto incontrando personaggi fuori come un balcone...ma di quelli che arrivano a metaŽ della strada..hi..hi..hi..eŽ uno spasso viaggiare con queste imbarcazioni in questa parte del Brasile, in questo viaggio la parte negativa eŽ stata che il battello era strapieno, cosiŽ piena che si eŽ piazzata sopra la mia testa una coppia con unŽamaca gigante e non sono riuscito a dormire di notte, per fortuna che recuperavo il sonno perso durante il giorno.

Il paesaggio in questo viaggio eŽ ancora di meno esaltante del primo, per il fatto che gran parte di esso si viaggia in mezzo al fiume e le sponde sono cosiŽ lontane che le foto non vengono un gran che, nel secondo giorno abbiamo fatto un tratto di navigazione in un fiume piccolo dove nei due lati cŽerano i bufali che pascolavano e le case non erano cosiŽ spartane come quelle che ho visto nelle due navigazioni, in compenso la seconda notte di viaggio cŽera una luna piena stupenda e un cielo stellato che mi hanno allievato la sofferenza di non riuscire a dormire.

Davanti a Santarem, cŽeŽ lŽincontro delle acque, del Rio Tapajos con il Rio delle Amazzoni eŽ molto particolare vedere due fiumi che si incontrano, uno nero e lŽaltro bianco e che per km e km non si mischiano, io avevo giaŽ visto lŽincontro delle acque a Manaus, tra il Rio Negro e il Rio Solimoes.

Nel bacino amazzonico, i fiumi si dividono in tre tipologie di acque: nere, bianche, chiare, i fiumi con acque bianche sono carichi di materiale sedimentario trasportato a valle dalle Ande, le terre che vengono periodicamente inondate sono le piuŽ fertili e di conseguenza anche la concentrazione di piante e animali maggiore, i fiumi con le acque nere hanno origine nelle foreste pianeggianti dal suolo sabbioso dellŽamazzonia settentrionale...sono piuŽ caldi e lenti, la vegetazione decomposta conferisce la colorazione nerastra e aumenta il valore di aciditaŽ, questŽultima uccide le larve di insetti, i fiumi neri sono infestati da un numero basso di insetti e soprattutto di zanzare, per ultimo i fiumi chiari che nascono da una formazione geologica piuŽ antica che non rilascia quasi piuŽ materiale sedimentario organico.

Una cosa importante da sapere quando si arriva a Santarem da MacapaŽ o da Belem eŽ quella di portare di unŽora indietro le lancette dellŽoralogio, tornando al viaggio...come dicevo i viaggi in battello sono unŽesperienza unica, la loro lunga durata, e il fatto di dormire nelle amache in poco spazio, (aggiungiamo anche il carattere socievole dei Brasiliani) fanno si che il rapporto tra le persone vada oltre alla sola condivisione di un viaggio, nascono amicizie e anche nuovi amori.

Io sono stato invitato a casa di una famiglia per passare il Natale con loro, davvero una bella esperienza, le due case che formavano il gruppo famigliare erano nella periferia di Santarem, dove le strade non sono ancora asfaltate, dove i carretti trainati dai cavalli non eŽ una cosa rara vederli, alla sera la tranquillitaŽ regna sovrana, sedersi di fronte al patio di casa ascoltando musica a volume alto, accompagnati da una buona birra ben gelata o da una caipirinha fatta in casa eŽ unŽabitudine dei Brasiliani che mi piace molto.

Nei giorni della FestivitaŽ Natalizia le due case si sono riempite di parenti e amici, tavolate inbandite di ogni ben di Dio, quattro giorni indimenticabili, con musica e danze, la madre che mi ha invitato eŽ una persona unica e i suoi racconti sui Garimperos (avendo lavorato anche lei come Garimpera, ora ha un negozio a Cayenne) mi lasciavano a bocca aperta, quante storie incredibili, queste regioni..mi riferisco a Amazonas, ParaŽ, AmapaŽ sono ancora piene di Garimperos in cerca di oro e diamanti, e ancora danno grandi possibilitaŽ di profitti.

Per ultimo voglio raccontare di Alter do Chao (35 Km, 30 min, 1,80 Reais) eŽ un posto unico percheŽ eŽ difficile immaginare kilometri di spiagge di sabbia bianca, acque cristalline, e pensare che tutto cioŽ si trova nel bel mezzo dellŽamazzonia, beh...anche se eŽ difficile da immaginare quello che vi ho racccontato adesso eŽ la realtaŽ di Alter do Chao, meraviglioso!

Mi sono un poŽ scottato, cŽeŽ vento ma il sole picchia, domani allŽalba si parte per Belem..in battello? No, no, hi..hi..hi...ho giaŽ passato le ore sufficienti per capire cosŽé un viaggio in battello in Amazzonia, e sono soddisfatto di questo, partiroŽ in aereo, ho comprato lŽultimo posto a 234 Reais, che fortuna il resto dei posti costavano il doppio, solo che devo partire alle 2 di notte.

VabeŽ..per adesso un salutone, alla prossima!

oaiC oaiC

Lorenzo

 

 

 

02-01-08

 

EilaŽ a tutti!

Reduce da quello che qui chiamano "la resaca", che sarebbe quando si esagera nelle cose e nel bere..hi.hi..hi..eccomi qui a raccontare il mio viaggio, se non ricordo male cŽeravamo lasciati che stavo partendo da Santarem per Belem, questa volta in aereo, unŽora di volo contro circa le 36 ore di viaggio in battello eŽ un bel risparmio di tempo, anche se..ripeto..i viaggi in battello valgono la pena farli in Amazzonia.

A belem sono tornato nello stesso Hotel e mi hanno dato perfino la stessa stanza, nei due giorni di permanenza ho visitato la parte della cittaŽ che avevo tralasciato la prima volta che sono passato..la Estacao de Docas dove una volta cŽerano i magazzini del porto e ora sono stati trasformati in un centro commerciale, in ristoranti e bar, il mercato "Ver-o-Peso" (vedere il peso) che eŽ il simbolo della cittaŽ eŽ un mercato sul lungofiume dove vendono di tutto, pesce, frutta, alimentari, abbigliamento e perfino piante medicinali per guarire da qualsiasi malattia, una volta veniva utilizzato dai Portoghesi per pesare le merci e imporre le tasse, poi ho visitato la cittaŽ vecchia con la cattedrale SeŽ e le altre chiese, piazze e palazzi e il "Forte do Castelo" questŽultimo non eŽ il massimo peroŽ daŽ lŽopportunitaŽ di fare delle belle foto

panoramiche verso il mercato Ver-o-Peso, lŽultima cosa che ho visitato eŽ il Mueseo Goeldi e il relativo Parco Zoobotanico con numerose specie di animali e piante tipiche dellŽAmazzonia.

LŽultimo giorno prima di partire pensavo mi avessero rubato la carta di credito Postpay e lŽho subito bloccata, poi..lŽho ritrovata, non ricordavo che lŽavevo nascosta (per la prima volta) tra gli indumenti nello zaino grande, comunque la carta era unŽancora di salvataggio in caso di necessitaŽ o imprevisti, con i contanti dovrei farcela senza problemi.

Che dire ancora di Belem, molte sono le escursioni che si possono fare nei dintorni, come allŽisola di Marajo, allŽisola Moscheiro, oppure andare nelle spiagge di Salinas, ma la decisione di passare il capodanno a Sao Luis mi impediscono di prolungare la mia permanenza qui, una cosa che a Belem eŽ precisa come lŽorologio svizzero eŽil temporale pomeridiano, una cosa che non mi ero accorto (ma forse a MacapaŽ mi sono accorto solo percheŽ a momenti mi cadeva in testa..hi..hi..hi..) eŽ che anche Belem eŽ piena di alberi di mango, il viaggio da Belem a Sao Luis eŽ durato 12 ore, 94 Reais.

Sao Luis capitale dello stato del Maranhao, unica cittaŽ del Brasile fondata dai Francesi, il territorio per arrivare alla capitale eŽ caratterizzato da distese di palme di Babacu, una pianta che viene utilizzata per molteplici utilitaŽ, la strada a tratti eŽun poŽ dissestata e siamo stati fermi un poŽdi tempo a causa di un incidente, un camion che si eŽ ribaltato.

Il centro storico di Sao Luis eŽ formato da stradine acciottolate, scalinate e case coloniali (molte restrutturate) con le facciate coperte di azulejos (tipiche piastrelle decorative in ceramica, comunamente di colore blu/bianco, ma ci sono anche di altri colori, tipiche del Portogallo), le case che non hanno gli azulejos sono di colori pastello, tutto rende il centro cittaŽunica e molto bella, non per niente il centro storico fa parte del patrimonio dellŽumanitaŽ dallŽUnesco.

Sao Luis ha avuto un grande impulso turistico da parte dei Brasiliani per il motivo che qui eŽ stata girata una delle telenovele piuŽ famose del Brasile, "Da cor do pecado" (il colore del peccato), io non ho visto la novela ma eŽ divertente vedere i Brasiliani che fanno le foto nei luoghi dove eŽ successo qualcosa nella telenovela (immagino), in particolare una scalinata al centro eŽmolto fotografata.

Le spiaggie di Sao Luis sono nellŽaltra parte della cittaŽ, per arrivarci bisogna prendere un autobus dal Terminale di Integracao 1,70 Reais, attraversare il ponte che eŽ sul fiume Anil che divide la cittaŽ, in sequenza troveremo, Praia Ponte DŽareia (un poŽ inquinata), Praia Sao MArco, Praia do Calhao, Praia do Olho dŽagua, Praia Aracagy, ovviamente piuŽ ci si allontana dal centro e piuŽ le spiaggie sono pulite e belle, anche se sinceramente non sono niente di eccezionale, la sabbia eŽ compatta e cŽeŽ sempre molto vento, una cosa impressionante a Sao Luis sono le maree..la baia quando cŽeŽla bassa marea eŽquasi priva di acqua, le imbarcazioni rimangono adagiate su una parte destra o sinistra della barca, mentre quando cŽeŽ lŽalta marea le imbarcazioni vanno senza problemi.

Sao Luis eŽ la capitale del Reggae, ma si ascolta molto anche ForroŽ che eŽ la musica che preferisco, molto allegra, usando i giri della Salsa (ballo latino americano) il successo eŽ assicurato!

Devo fare Una nota particolare per la festa "Bumba meu Boi", che inizia a metaŽ giugno e dura fino a metaŽ agosto, mi hanno detto che non eŽ da perdere, eŽuna festa popolare con una influenza Portoghese e Africana e con spettacoli di musica, danza e teatro.

E ora il Capodanno, come vuole la tradizione nei miei viaggi, non eŽ un buon Capodanno se non faccio il mio bel bagnetto in qualche spiaggia, e anche questŽanno sono riuscito a farlo, dopodiche sono tornato in Hotel e mi sono preparato per la sera, mi sono informato dove fosse il posto migliore per passare il "Revellion" e senza dubbio alcuno tutti mi hanno detto che erano le spiaggie, e cosiŽ di buon ora..verso le 19:00 mi sono portato nella zona delle spiaggie (pensavo che ad una certa ora gli omnibus si fermassero invece non eŽstato cosiŽ ci sono stati per tutta la notte), alle 20:00 in punto mi sono bevuto una buona caipirinha, vi ho pensato e ho festeggiato il Capodanno Italiano....infatti erano in Italia le 24:00, verso le 21:00 sono arrivate due camionette della polizia e anche persone vestite di bianco..dei macumberi che hanno fatto un rito, la spiaggia eŽ cosiŽ ampia che non sono riuscito a capire che rito fosse, e alle 22:00 eŽ iniziata ad arrivare la gente...sempre piuŽgente e le spiaggie si sono riempite, alle 24:00 in punto fuochi dŽartificio, discreti e inizio delle danze quelle serie :-)) tra forroŽ e birre fresche lŽalba eŽ arrivata in un attimo e ancora era piena di gente la spiaggia, io sono tornato verso le 9.00 in Hotel.

LŽunica cosa negativa di Sao Luis che eŽ stata una sorpresa anche per me eŽ la criminalitaŽ, per dare qualche dato quasi 400 morti violente in un anno, rapine negli autobus..etc..etc..pensavo che la criminalitaŽ fosse solo in Rio de Janeiro, Sao paulo e Salvador..invece anche qui nel "tranquillo nordest".

Ieri e oggi li ho spesi per riprendermi un poŽ...e da domani si parte per la prossima meta.

Un salutone!

oaiC oaiC

Lorenzo

 

 

 

 

9-01-08

 

EilaŽa tutti!

Eccomi qui a Parnaiba, sono tornato nello stato di PiauiŽ dove ha solo 66 Km di costa.

LŽultima volta che avevo scritto da Sao Luis avevo detto di essere in partenza, invece mi sono fermato due giorni in piuŽ, percheŽ si stava bene e anche percheŽ non potevo perdere uno spettacolo di danza tipica del Maranhao che eŽ stata venerdiŽ notte nella piazza del mercato, davvero spettacolare e coinvolgente, questa decisione non mi daraŽla possibilitaŽ di vedere Canoa Quebrada (a sud di Fortaleza) ma da quello che mi hanno riferito eŽ diventata cosiŽ turistica e poco originale che non mi sono perso niente.

Volevo aggiungere due cose, una su Sao Luis, nelle sue spiaggie ho dato ancora una volta spettacolo di calcio..hi..hi..hi..sono come il vino che migliora invecchiando :-)), lŽaltra sul Brasile in generale, nei viaggi passati non mi era capitato di vedere i mototaxi mentre in questŽultimo li ho usati piuŽ di una volta.

Ma torniamo al viaggio che é proseguito da Sao Luis per Barreirinhas 4,5 ore 25 Reais, questŽultima eŽ il punto principale per esplorare il Parco Nazionale do Lencois Maranheses, la strada eŽ nuova e in ottime condizioni.

Barreirinhas eŽun posto davvero molto gradevole, ha un lungofiume molto grazioso sul Rio Preguica, non esiste delinquenza, e si possono fare diverse interessanti escursioni.

Ho trovato una sistemazione nella Pousada do Porto (40 Reais), la mia finestra aveva una vista stupenda sul lungofiume, non ho fatto in tempo ad appoggiare i miei zaini dentro la stanza che subito sono partito per lŽescursione al parco Lencois, per arrivarci si usano dei camioncini 4x4 che portano una ventina di persone, per entrare al parco bisogna attraversare un fiume su una zattera che porta i passaggeri e due camioncini alla volta, dopodicheŽ cŽeŽ una mezzŽora di sentiero sabbioso con solchi di 40 cm, allŽinizio delle dune si lasciano i camioncini e si prosegue a piedi.

Il parco nazionale di Lencois eŽimmenso ha una superficie di 1550 Kmq, il nome deriva dal fatto che le immense dune (alte fino a 40 metri) sembrano dei "lencois" lenzuola distese sul territorio, da marzo a settembre quando la pioggia filtrata fra la sabbia crea pozze dŽacqua cristallina fra le dune, noi dopo circa un 40 minuti di cammino fra le dune siamo arrivati alla "Lagoa do Pexie" laguna dei pesci, devo ammettere che eŽ uno spettacolo verramente unico, li si puoŽ fare il bagno e rilassarsi, si ritorna nel tardo pomeriggio, giusto il tempo per ammirare il tramonto del sole sulle dune.

Da Barreirinhas ho preseguito per Paulino Neves, 2 ore, 10 Reais, anche questo tratto si puoŽ fare solo con camioncini 4x4 percheŽ la strada eŽ di sabbia, il tragitto eŽ molto interessante, passa per e sopra delle dune, attraversa alcuni villaggi isolati di pescatori costituiti da capanne di paglia.

A proposito di case, viaggiando nellŽinterno di questi stati, ho notato tre tipologie di case rurali, quelle con le pareti formate da rami di albero disposti uno attaccato allŽaltro, quelle in mattoni fatti dŽargilla e infine quelle che hanno lo scheletro della parete fatto da rami e poi riempito dŽargilla, tutte con il tetto di pagnia, la maggior parte di queste case stanno o hanno giaŽ sostituito il tetto in paglia con quello fatto di tegole rosse.

Paulino Neves eŽ una piccola comunitaŽ di pescatori, eŽ un posto tranquillo dove le strade sono formate di sabbia e alcune di esse hanno i solchi di 40 cm, si fa fatica a camminare, eŽattraversata da un piccolo fiume dove eŽ piacevole fare il bagno, in cittaŽ caprette, pecore, asini circolano indisturbati, molta gente viaggia in cavallo, con una passeggiata di 30 minuti si puoŽ arrivare sulle dune lungo la costa che sono il prolungamento di quelle del parco piuŽ a ovest, oltrepassate le dune con una camminata di altri 30 minuti si arriva sulle spiaggie dellŽoceano atlantico dove non cŽeŽ anima viva.

Da Paulino Neves ho proseguito per Tutoia, sempre in fuoristrada 4x4, 1 ora, 5 Reais, questa parte di strada eŽ meno interessante e anche un poŽ duro come viaggio percheŽ la strada eŽ di sabbia compatta e la velocitaŽ eŽ piuŽ elevata e anche le buche si sentono...eccome si sentono!!

hi..hi..hi.

Arrivato a Tutoia ero convinto che ci fosse un traghetto per Parnaiba (me lo avevano confermato anche lŽufficio lŽinformazioni di Sao Luis) ma non cŽera, allora sono andato a Parnaiba in autobus, 3 ore, 14 Reais, questa strada eŽ asfaltata anche se ci sono tante buche nella parte dello stato del Maranhao, quando si entra in PiauiŽla strada eŽ buona.

Parnaiba, come dicevo appartiene allo stato di PiauiŽ, la cittaŽ eŽ grande e non eŽ interessante, peroŽ da qui ci sono le partenze delle escursioni al "Delta del fiume Parnaiba", 50 Reais (compreso trasferimento allŽHotel e pranzo) non eŽ male ma lŽaspettativa era maggiore anche percheŽ eŽ molto sponsorizzata lŽescursione, il Parnaiba eŽ lúnico fiume delle Americhe ad affacciarsi in mare aperto, eŽ una distesa di 2700 kmq di isole, spiaggie, lagune, dune di sabbia e foreste di mangrovie, lŽimbarcazione era su due piani e piuŽ o meno abbiamo visitato tutto meno che le lagune, hanno fatto una dimostrazione di come si prendono i granchi nella foresta di

mangrovie e li abbiamo pure mangiati, siamo tornati nel tard pomeriggio.

Bene, il viaggio continua...anche se i giorni rimasti di vacanza sono pochini, ma cercheroŽ di godermeli :-))) alla prossima!

oaiC oaiC

Lorenzo

 

 

 

 

14-01-2008

 

EilaŽa tutti!

Inesorabile il tempo passa, sono agli sgoccioli del mio viaggio, dopo quasi un mese e mezzo sono ritornato nel punto di partenza cioeŽa Fortaleza nello stato di CearaŽ.

Prima di continuare il racconto volevo scrivere una curiositaŽche avevo visto in Paulino Neves dove la cittaŽaveva le strade di sabbia, nei giardini delle case anchŽessi di sabbia le persone coltivavano pomodori, cipolle etc..etc..sopra dei tavoli dove mettevano circa un 20 cm di terra e la cosa funzionava molto bene.

Ma torniamo al viaggio, cŽeravamo lasciati che a Parnaiba nello stato di PiauiŽ, dove ero reduce dallŽesciursione al delta del fiume Parnaiba, il mio viaggio é proseguito per camocin nello stato del Ceara, il percorso da Barreirinha a Jericoacoara eŽ molto turistico infatti non cŽerano piuŽ posti nellŽautobus per andare a Camocin, per fortuna sono riuscito a prendere un furgoncino al prezzo di 30 Reais, circa 3 ore di viaggio.

Camocin eŽ una piccola cittadina situata sul rio CorcauŽ, ci sono delle saline e delle belle spiaggie di sabbia bianca nelle vicinanze.

Da camocin ho preso un fuoristrada 4x4 per arrivare fino a Jericoacoara, circa 2 ore di viaggio 25 Reais, chiamata comunemente "Jeri" dalla gente del posto, dei tre viaggi fatti con il fuoristrada 4x4 questŽultimo eŽ senzŽaltro il piuŽ spettacolare, si guadano ben due fiumi su delle imbarcazioni, grazie alla marea bassa gran parte del tragitto eŽ sul bagnoasciauga delle spiaggie..da una parte lŽoceano e dallŽaltra dune di sabbia bianca, si passa sopra a questŽultime e infine si passa attraverso a foreste di mangrovie secche, eŽcosiŽ bello il paesaggio che da Jeri organizzano delle escursioni in boogie, dopo unŽultima grande duna si arriva a Jeri.

Jeri eŽuna piccola cittadine addentrata nella costa dello stato del CearaŽ, era un piccolo villaggio di pescatori e ora a mio modo di vedere eŽuna delle piuŽ belle localitaŽ balneari del Brasile, lŽimpossibilitaŽ o meglio dire il difficile e pericolodso accesso per le auto (per ora) dovuto alle strade di sabbia la rendono unica e non troppo affollata, eŽ tranquilla e sicura, e alla sera ci sono molti locali per divertirsi e tirar tardi.

A Jeri ci sono delle belle spiaggie, in alcune parti la bassa marea forma delle piacine naturali, ma volendo ci sono anche spiaggie di massi come per andare verso "Pedra Forada" (Pietra forata) che eŽ unŽescursione che si puoŽ fare tranquillamente a piedi andando verso est di Jeri.

A Jeri cŽeŽ una cosa che non si puoŽ perdere che eŽdiventata ormai unŽabitudine quotidiana, quella di andare a piedi sula grande duna che eŽ situata prima di entrare in cittaŽ a vedere il tramonto del sole nellŽoceano, e se il tramonto eŽ spéttacolare come spesso capita cŽé unŽapplauso della gente alla fine, finito questo spettacolo sulla spiaggia cŽeŽ sempre lŽesibizione della Capoera da parte dei residenti.

LŽunica cosa negativa , ma ancora abbordabile per noi Europei sono i prezzi che lievitano rispetto alla norma Brasiliana, ma cercando si possono trovare ottimi prezzi, nel mio caso sono riuscito a trovare una sistemazine per dormire a 20 Reais..ottimo, nel mangiare anche si possono trovare

delle soluzioni accewttabili, ma la norma eŽ cara.

Da Jeri sono partito alle 22:30 per Fortaleza 35,50 Reais, 6 ore e mezza, il primo tratto di unŽora di strada cŽeŽ un pulmino fuoristrada 4x4 fino a Jijoca, anche qui si passa sulle spiaggie dellŽoceano, dopodiche a Jijioca ci sono le strade asfaltata e anche un autobus per arrivare fino a Fortaleza.

Mi godo le ultime ore di sole a Fortaleza..a dir la veritaŽoggi sta piovendo di brutto, alla prossima!

oaiC oaiC

Lorenzo

 

 

lorenzo_cesaro@yahoo.com 

 

www.viaggiatori.altervista.org

 

 

 

 

 

 

 

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