Brindisi - Capo Nord... in scooter
Diario di viaggio 2009
Parte 1, Dalla Puglia alla Svizzera in 3 giorni
Poco meno di 2
anni fa attraversavo il Centro America con una vecchia motocicletta scassata
degli anni ’80: spesso e volentieri c’era qualcosa che si rompeva e a volte
perdevo i pezzi per strada, ma ero miracolosamente riuscito a concludere il
viaggio e addirittura a rivendere la Kawasaki ormai divenuta un pezzo da museo;
proprio io che di moto non ci ho mai capito un bel niente. Furono 38 le soste
dai meccanici in poco più di 3 mesi, un vero e proprio record! Tanto che dentro
di me pensavo: “se ho portato a termine questo viaggio con una moto in queste
condizioni allora con il mio scooter posso arrivare fino a Capo Nord!” Detto
fatto.
A Maggio preparo
una bozza di itinerario al volo e faccio un tagliandino al mio vecchio Suzuki
Burgman 400, classe 2002, sono previsti almeno 15000 chilometri nell’arco di 2
mesi. Questa volta acquisto l’equipaggiamento giusto per affrontare la strada
e il freddo e mi immergo nel web alla ricerca di persone sconosciute nei diversi
angoli d’Europa, disponibili ad ospitare girovaghi come me, tanto per cercare
di ammortizzare i costi di una destinazione che si prevede moooolto più cara
rispetto ai precedenti viaggi.
La sera prima
della partenza una pizza tra amici ed eccomi pronto per una nuova avventura.
E’ inutile dire che sono stati in molti a tirarmi i piedi, storie del tipo
“ma dove vai, con quel catorcio non ce la farai mai” eccetera eccetera. Ma
succede sempre prima dei miei viaggi, sono pochi i fiduciosi; vedremo come andrà
a finire, questa volta scriverò un diario in versione mini, così sarà più
facile da leggere e più veloce per me da scrivere.
5 Luglio
Brindisi – Terlizzi
Ogni volta che
devo partire ho sempre 3000 cose da fare e non ho mai il tempo di preparare il
tutto per bene e con calma. E anche stavolta la storia non cambia. Per fortuna
non c’è nessun aereo da prendere, quindi mi concedo 3 ore abbondanti di
ritardo e si parte in serata. Carico bagagli, il contachilometri segna 33180,
giro panoramico di Brindisi suonando il clacson come il più tamarro dei tamarri,
saluto amici e conoscenti e via dritti verso Terlizzi: si viaggia al buio con
Alba al seguito (ma solo per oggi), la prima tappa non è delle più lunghe e
intorno alle 10 di sera eccoci arrivare a destinazione.
6 Luglio
Tortoreto Lido – Loreto – Rimini
La mattina
presto sono già in autostrada e quando il sole inizia a scaldare mi fermo in un
villaggio turistico a Tortoreto Lido, in Abruzzo, tanto per rispolverare i
vecchi ricordi di gioventù da animatore. Pranzo a base di pesce e gelato nelle
Marche con un amico. E’ pomeriggio e in autostrada si soffre di caldo, il sole
in faccia, nel casco si suda, l’Adriatica sembra non finire mai e quando
arrivo a Rimini in serata sono abbastanza cotto.
7 Luglio San
Marino – Sant’Arcangelo – Traversetolo
Ancora un
incontro con un vecchio amico in mattinata a Rimini, un giro al centro storico,
la proprietaria di una profumeria affascinata dal mio viaggio che mi regala
shampoo e bagnoschiuma in boccettine ed eccomi giungere a San Marino per pranzo.
Il caldo è sempre insopportabile, perciò la fermata pomeridiana a
Sant’Arcangelo sarà più lunga del previsto. In serata arrivo a Traversetolo,
in provincia di Parma, dove mi fermo per la notte da una cugina; quest’Italia
sembra non finire mai e i primi 1000 chilometri sono andati, il Burgman sta
rispondendo benone.
8 Luglio Vaduz
– Zurigo
Finalmente
qualche nuvola, ora in autostrada si sta meglio. Entro in Svizzera, pago la
quota annuale per utilizzare l’autostrada e faccio il giro largo attraverso il
passo del San Bernardino. Un bel paesaggio, ma ora le nuvole si trasformano in
pioggia, non è piacevolissimo. Sosta pomeridiana a Vaduz, all’ufficio
informazioni vedo un turista che si fa timbrare il passaporto per ricordo,
allora mi metto in coda per fare la stessa cosa, visto che non capita tutti i
giorni di essere in Liechtenstein: l’impiegato timbra e mi chiede 2 €uro,
sono cascato nella classica trappola per turisti. Giro la città a piedi, pago 7
€uro per una sottospecie di kebap e salgo fino al castello. Prima di ripartire
per Zurigo faccio un bel giro tra le montagne di questo strano Liechtenstein ed
in strada trovo ancora un po’ di pioggia. Arrivo nel tardo pomeriggio nella
città elvetica, il centro storico è pieno di giovani, un sacco di locali
aperti, ma questa Svizzera è carissima: si va dai 20 € circa per un misero
pezzo di carne con un po’ di patate ai 12 € per un semplice mojito.
9 Luglio Zurigo
Bella città, avevo proprio bisogno di fermarmi 2 notti nello stesso posto per staccare un po’ dalla moto, una bella passeggiata lungo il lago e una carbonara fatta in casa per recuperare un po’ di energie. A Zurigo ho conosciuto un bel po’ di persone, tutte molto disponibili, gentili e ospitali. L’unico neo è che solo ieri ho messo piede fuori dall’Italia e già la gente mi deride per Berlusconi… e la storia si ripete come in tutti i viaggi di tutti gli anni.
Parte 2, Fino in Scandinavia
10
Luglio Strasburgo – Lussemburgo – Namur
La
tappa di oggi è decisamente lunga direi e ci si mette anche il maltempo a
complicare il tutto. Ad un certo punto in Francia piove a dirotto e sono
talmente inzuppato d’acqua che sono costretto a ripararmi sotto il tetto di un
centro commerciale chiuso e cambiarmi. Il diluvio non accenna a fermarsi, quindi
tuta antipioggia, forza e coraggio e via verso Strasburgo. Giusto il tempo per
fare qualche foto e mangiare ancora un kebap e sono di nuovo in strada,
direzione Lussemburgo: anche qui la sosta sarà brevissima, una passeggiatina,
qualche foto, ma è già sera e ancora non sono arrivato a destinazione. Sono le
10 passate quando finalmente giungo a Namur, in Belgio. La tappa di oggi è
stata piuttosto esagerata: 650 chilometri, 4 paesi attraversati, più di 12 ore
di viaggio e pioggia da pazzi. Inoltre ci si è messa pure la bottiglia
dell’olio motore che si è aperta nel sottosella creando non pochi danni. Ma
il Burgman ha dato il meglio di sé anche oggi e sono comunque soddisfatto di
aver bruciato un lungo tratto di strada verso il lontano Capo Nord.
11
Luglio Bruxelles – Anversa
Mattinata
dedicata alla lavanderia e ripulire l’interno della moto sporco d’olio. Una
passeggiata a Namur con la cittadella in alto, piccolo snack e di nuovo in
sella, direzione Bruxelles. Mi concedo un paio d’ore, giusto il tempo per
vedere il Manneken Pis (l’uomo che piscia), la Grand Place e l’Atomium.
Tanto per cambiare arrivo ad Anversa che è già sera inoltrata, giusto in tempo
per un piatto indiano ed una lunga passeggiata notturna tra canali e strade
pedonali.
12
Luglio Middelburg – Delft – Utrecht
Decido
di raggiungere Utrecht facendo il giro largo lungo la costa olandese del mare
del Nord. C’è vento fortissimo (a momenti non si riesce a tenere la moto) e
la pioggia non vuole proprio abbandonarmi, le pale dei mulini olandesi girano e
le mie di pale iniziano a girare pure; il mare è agitatissimo, si attraversano
numerosi ponti e la grande diga del Delta, un bel paesaggio direi. Soste a
Middelburg e Delft, la strada passa nei pressi di Rotterdam ed il traffico
diventa insopportabile, solo in serata arrivo ad Utrecht. La prima cosa che si
nota in Olanda sono l’enorme presenza di biciclette, sono dappertutto, le
piste ciclabili esistono anche lontano dalle città.
13
Luglio Lubeck
Una
passeggiata nel centro di Utrecht, queste città olandesi sembrano tutte delle
piccole Amsterdam, canali e piste ciclabili a volontà. Eppure anche oggi trovo
grande traffico in uscita dai Paesi Bassi, evidentemente le biciclette non sono
abbastanza neanche in Olanda. Mi aspetta un lungo viaggio su una noiosa
autostrada tedesca, la pioggia non mi vuole proprio mollare e sto iniziando a
sentire la mancanza del sole forte e fastidioso che c’era sull’Adriatica in
Italia. In Germania a quanto pare i limiti di velocità non esistono perché
spesso vengo sorpassato dai Mercedes che vanno a 200. Intanto è da un po’ che
ho iniziato a notare delle rigonfiature sul pneumatico posteriore che mi
preoccupano non poco, credo che arrivato a Lubech farò di tutto per cercare un
gommista, prima di proseguire per la Scandinavia. Stasera cena in un ristorante
italiano.
14
Luglio Copenhagen
Lubeck
sembra proprio una cittadina carina ed a misura d’uomo. Il proprietario del
ristorante di ieri mi aiuta a cercare il centro Suzuki della città, ci vado,
per fortuna hanno un pneumatico Pirelli disponibile in magazzino e decido quindi
per la sostituzione immediata. Mi costerà ben 120 €uro e nel momento di
pagare il tizio mi dirà: “la ricevuta da 65 è per la gomma, il resto è a
nero per noi, tu che sei Italiano dovresti sapere come funziona”. Hai visto
sti tedeschi come hanno imparato bene? Ad ogni modo sono felice che mi abbiano
fatto il lavoro in giornata, così nel tardo pomeriggio riparto direttamente
verso Copenhagen. Un’ora di strada più mezz’oretta di traghetto per la
traversata del Mar Baltico ed eccomi giungere in Scandinavia, ci sono mulini a
vento dappertutto. Anche stasera arriverò molto tardi a destinazione, ma per
fortuna da queste parti non fa buio presto, quindi si può guidare
tranquillamente. La zona della città dove mi ospitano è piena di prostitute e
sexy shop, non l’avrei mai detto.
15
Luglio Copenhagen
Niente sveglia stamattina, ieri ho fatto una passeggiata notturna e ho deciso di fermarmi in Danimarca 2 notti per recuperare un po’ di energie. I miei €uro a Copenhagen valgono veramente poco, credo che debba cominciare ad abituarmi a quest’idea. Passeggio lungo i canali e a tratti piove, ma anche in questo caso devo farmene una ragione. Nonostante ciò tutti vanno in bicicletta: una ragazza mi ha raccontato che lavora a 10 chilometri da casa e tutti i giorni ci va con la bici, anche d’inverno; e mi ha detto anche che non le pesa, anzi è un piacere, in fondo sono solo 40 minuti ad andare e 40 a tornare! Proprio un’altra mentalità. Non si può andare a Copenhagen senza vedere Christiania, un posto veramente strano, un quartiere completamente indipendente e anarchico, dove lo Stato fa finta di non vedere: ci sono varie attività autonome, ma soprattutto è pieno di bancarelle dove si vende hascish e marijuana a volontà, si può scegliere tra le più svariate qualità, tutto alla luce del sole. La mia giornata prosegue tra le strade della capitale danese, mi fermo ad ascoltare un’ottima band che suona dal vivo in un locale, davvero bravi, la voce del solista ottima, peccato per l’espressione del viso così nordica e dura alla quale non sono ancora abituato e che mi fa sorridere, specie quando vengono interpretati dei brani soul. E dall’altro lato della città si sentono le prove dei Take That in concerto questa sera. Direi che sono stanco abbastanza, ho camminato tutto il giorno e domani si riprende alla guida del Burgman.
CONTINUA...
Gianluca
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