Colombia 

Diario di viaggio dal 18 settembre al 6 ottobre 2016

di Raffaella & Federica (Raffa&Cisby)

 

 

Bogotà-Rio Cano Cristal-Leticia-Puerto Narino-Cartagena-Islas del Rosario-Parque de Tayrona-Palomino - Mompox - Santa Marta - Bogotà

Partenza da Roma Fiumicino con volo Air Europe con scalo a Madrid e destinazione Bogotà. (euro 540, prenotato 1 mese prima circa).

Arrivati a Bogotà avevamo prenotato un hotel che aveva il servizio navetta dall’aereoporto gratuito.

Bogotà On Holidays a 4 km dall’aeroporto, abbiamo scelto di rimanere in zona in quanto il giorno dopo all’alba avevamo deciso di partire con un volo per la Macarena.

Ritrovo in aeroporto a Bogotà con l’agenzia DE UNA COLOMBIA, già contattata dall’Italia.

Per visitare il parco di Rio Cano Cristal serve un permesso in quanto è sia zona Farc che area protetta. Abbiamo comperato un pacchetto di 2 notti e 3 giorni, comprensivo di volo charter, vitto, alloggio ed escursioni al prezzo di euro 390. Un vero furto, ma lo spettacolo dei 5 colori del fiume è unico al mondo.

Dall’aeroporto internazionale di Bogotà ci portano in un bunker con dc10 e cessna dove aspettiamo circa 4 ore prima di decollare, la causa dell’attesa erano le condizioni atmosferiche (nebbia, pioggia e mezzi arretrati). All’imbarco pesano noi e le nostre valigie e non ci consegnano la carta d’imbarco,ma i tappi per le orecchie…

Il volo ha durata di 1 ora e si passa dal freddo di Bogotà all’umidità della zona della Macarena.

Familiarizziamo con viaggiatrici locali in pensione rallegrandoci i pochi momenti morti. Ci sistemiamo in un hotel basico e accompagnati da un ragazzo che ci farà da guida ci incamminiamo in direzione di un mirador, da dove si puo’ vedere il canyon tracciato dal fiume e la natura selvaggia che lo circonda. Naturalmente il tasso di umidità è dell’80%, quindi caldo e pioggerelle continue.

Il giorno dopo si parte per raggiungere il fiume. Controllano che negli zaini non ci siano: repellenti, plastica e creme solari. Facciamo un tratto con un fuori strada e poi inizia la camminata di 18 km che ci condurrà al fiume. Dopo trekking nella natura iniziamo a sentire il rumore dell’acqua e davanti ai nostri occhi appare Rio cano cristal con tutti i suoi colori. la giornata continua tra trekking, bagni nelle piscine naturali e le cascate di questo magnifico fiume.

Il giorno seguente visitiamo un’altra parte del fiume ancor più spettacolare. Mangiamo e prendiamo un volo per Villavicencio (i charter per Bogotà volano solo il lunedì, giovedì e venerdì), da qui un bus locale che impiega 3 ore per arrivare nella capitale dove dormiamo nello stesso hotel della prima notte avendo l’indomani un volo la mattina per Leticia. All’aeroporto prendiamo un taxi che ci porta al centro della cittadina dove comperiamo i biglietti per l’ultima lancia della giornata (h 14.00) per Puerto Narino (3 ore di viaggio).

Puerto Narino è un piccolo villaggio nel cuore dell’Amazzonia, senza strade trafficate da auto dove si può assaporare la semplicità della vita dei suoi abitanti. Troviamo un ostello (Lomas del Paiyu 70000 pesos) tutto in legno, con terrazza con 2 amache dove rilassarci. Facciamo conoscenza con un ragazzo del luogo che si propone per farci da guida per i prossimi 2 giorni. In questo paese c’è solo 1 ristorante che lavora a pranzo con gruppi organizzati e la sera è chiuso, nella stessa via ci sono i barbecue all’aperto dove si cucina il pesce di fiume pescato durante la giornata a prezzi bassissimi (12000 pesos in 2 per 2 pesci e bevande). Il paese non è turistico, ma vicino al famoso lago Tarapodo dove vive il delfino rosa.

La nostra visita all’Amazzonia inizia percorrendo il Rio delle Amazzoni dividendoci tra terra colombiana e peruviana. Arriviamo al lago, ma Robinson ci spiega che in questo periodo dell’anno il delfino si sposta nel fiume.

Infatti girando in barca incontriamo un branco di simpatici delfini rosa, tartarughe, uccelli, pappagalli e alberi immensi. decidiamo di fermarci sulla sponda del Perù dove facciamo il bagno e siamo le uniche 2 turiste in giro. Raffa si fa male ad una caviglia, probabilmente una distorsione e Robinson ci porta a raccogliere delle foglie medicinali che useremo per sgonfiare la caviglia. Il nostro amico si rivela un curandero e scaldando queste foglie, appoggiandole sulla caviglia e accompagnando tutto da un massaggio sistema Raffa.

Ora Raffa cammina!

Il secondo giorno Fede non essendo soddisfatta a pieno della vista dei delfini chiede a Robinson di tornare a cercarli. Per nostra fortuna questa volta i delfini rosa si avvicinano alla barchetta e Fede è felice. Raggiungiamo la comunità di San Martin a circa 1 ora di barchetta, famosa per artigianato locale, naturalmente sotto la pioggia. Il paesaggio ci lascia senza parole e la nostra è l’unica barca che naviga il fiume, incontriamo qualche pescatore per il resto è la natura a farla da padrone.

Sbarcate a San Martin, passeggiamo per il villaggio, chiacchieriamo con gli abitanti (visibilmente ubriachi) che ci offrono una tipica bevanda alcolica artigianale in una ciotola che si passavano tra loro. Questa bevanda era densa, sapeva di terra e super alcolica, ma non potevamo dire di no.

Mangiamo a casa di una signora che ci prepara un pasto tipico locale eccezionale e poi conosciamo un famoso artigiano e la sua famiglia.

Ritorniamo a Puerto Narino dove c’è la festa del paese ed è stato organizzato un bingo. In paese il wifi è attivo solo sulla piazza principale dalle 18 in poi e questo la rende ancora più magica.

La mattina seguente riprendiamo la lancia fino a Leticia e da qui un volo per Bogotà e poi Cartagena (220 euro Bogotà-Leticia-Bogotà-Cartagena con Latam). Arriviamo in serata a Cartagena e torniamo alla civiltà. Prenotiamo un ostello nella zona di San Diego (El Genoves). La mattina dopo prendiamo una barca per Playa Blanca e Las islas del Rosario (50000 pesos). A nostro avviso l’escursione non è il massimo, Las islas del Rosario sono molto piccole e l’unica che fanno visitare è quella dove c’è l’oceanario.

Palya Blanca invece è una bella spiaggia caraibica, ma ce ne sono molte di meglio.

Il giorno seguente visitiamo Cartagena a piedi dove rimaniamo colpite da i tutti i suoi colori e dal caldo asfissiante. Tramite wapp prenotiamo un bus (Marsol 60000 pesos) che ci prende in ostello e ci porta fino all’ingresso del Parque de Tayrona. All’ingresso del parco bisogna si paga l’entrata (42000 pesos) e si puo’ prenotare dove dormire. Noi abbiamo prenotato il campeggio Bukarù (130000 pesos a notte in capanna da 4 persone) vicino le spiagge balneabili di La Arenilla e la Piscina.

dall’ingresso del parco si possono affittare cavalli (20000 pesos a cavallo) per raggiungere i campeggi o c’è un percorso di circa 2 ore a piedi. La spiaggia che ci è piaciuta di più è quella di Cabo San Juan. Spiaggia lunga e bianca con grandi massi e acqua cristallina. Dentro il parco non ci sono negozi o ristoranti, alcuni campeggi fanno ristorazione a prezzi molto elevati. Il consiglio è di portare l’acqua e qualcosa da mangiare da fuori. Sulla spiaggia ci sono i baracchini che vendono succhi naturali e qualche prodotto di panetteria.

Dal Parque de Tayrona abbiamo preso un bus locale diretto a Palomino sotto la pioggia.

Arrivate a destinazione incontriamo diversi problemi a trovare una sistemazione per la notte in quanto molte strutture erano chiuse per l’arrivo previsto dell’uragano Mateo di cui non sapevamo l’esistenza.

Troviamo posto in una bellissima camera del campeggio Finca Escondida, ma la mattina seguente troviamo tutto allagato e dobbiamo lasciare la camera perché stanno evacuando tutta la zona.

Come ripiego decidiamo di intraprendere il viaggio verso Mompox, l’isola fluviale. Cosi inizia il viaggio della speranza. Partiamo da Palomino alle 9 di mattina con un bus locale in direzione di Santa Marta. La strada era bloccata in dei punti causa caduta rami per l’uragano, ci abbiamo messo circa 1,30 a raggiungere la stazione dei bus di Santa Marta. Da qui prendiamo un altro bus per Magangue (50000 pesos) che è la città da cui partono las chalupas che arrivano a Mompox.

Il viaggio è di circa 8 ore e ad un certo punto ci scaricano nel nulla con un altro ragazzo colombiano e ci pagano un taxi che ci deve portare fino a Magangue. La raggiungiamo dopo 2 ore ed essendo notte non ci sono più barche che raggiungano l’isola. Dormiamo in una topaia (12000 pesos) e all’alba ci svegliamo per prendere una chalupa. Queste partono solo quando sono piene quindi aspettiamo almeno 2 ore prima di partire e raggiungere Mompox. Qui ci sono delle macchine che aspettano i passeggeri per portarli in città (1,30 h). Finalmente raggiungiamo Mompox!!!! La città è caldissima, deserta e veramente autentica. Ha un bellissimo lungo fiume, palazzi in stile coloniale e negozi di oro.

Prenotiamo una stanza all’ostello Viajero e giriamo senza metà perdendoci tra i vicoli della città. Il caldo è così opprimente che la città si anima soltanto in serata. Visto il tempo impiegato per raggiungere Mompox la mattina dopo dobbiamo subito ripartire, ma l’isola fluviale vale veramente la pena di essere visitata. Si ha la sensazione di vivere fuori dal tempo ed è rimasto tutto autentico.

Raggiungiamo Santamarta in serata tramite una buseta dopo 10 ore di viaggio ed essere passati in mezzo al nulla, in villaggi sperduti a caricare gente e su sedili di velluto con 35 gradi fuori e dentro in quanto non c’era aria condizionata. Il paesaggio è comunque molto bello.

Quella in Santa Marta è l’ultima notte che passeremo in Colombia e decidiamo di prenotare una Suite con Jacuzzi in un palazzo coloniale (100 euro con colazione) vicino al centro storico. La città è turistica con un bel lungo mare pieno di negozi e ristoranti.

La mattina dopo abbiamo il volo per Bogotà (30 euro con latam), lasciamo il bagaglio in aeroporto e andiamo a visitare il quartiere della Candelaria. Visitiamo anche il bellissimo museo dell’oro, ma sfortunatamente non riusciamo a visitare quello di Botero che era chiuso per manutenzioni.

In serata torniamo in aeroporto con il transmillenio per prendere il volo che ci riporterà in Italia.

 

 

 

Raffaella & Federica (Raffa&Cisby)

raffaellabuccolini19@gmail.com

 

 

 

 

 

 

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