Etiopia - Dancalia: l'altra africa che non ti aspetti : viaggio tra deserti di sale e vulcani attivi .

Diario di viaggio 2013-14

di Rodolfo Bussolaro

 

 

 

 

17/12/13

Eccomi qui a malpensa ad aspettare il volo di egypt air, che con scalo al Cairo mi porterà ad Addis in Etiopia per questa nuova esperienza che a differenza di altri viaggi e concentrata sulla visita della regione etiopica chiamata : Dancalia, una zona che non tutti apprezzerebbero ma che spero mi possa offrire nuove sensazioni che in altri luoghi non ho ancora trovato, il volo partirà alle ore 13:30 , considerando il periodo natalizio mi aspettavo molta più gente ,invece veramente poco movimento e nessun problema ai controlli .

Assieme a me vi sono due di questi miei compagni , Erio già mio fedele compagno a maggio durante la visita della Cina e Milena anche lei accanita viaggiatrice che ha scelto di visitare l'etiopia in lungo e in largo per circa due mesi e mezzo , incluso come inizio questo tour in Dancalia.

Un'altra persona si unirà noi il giorno 21/12/13 e il 22/12 partiremo ufficialmente per la nostra destinazione.

Per una scelta personale dettata da varie considerazioni ,durante questo diario cercherò di raccontare il minino sulla presenza delle nostre due compagne di viaggio nel diario che seguirà ma includerò solo Erio , come se questo fosse un'altro viaggio autonomo identico alla Cina .

Abbiamo scelto l'agenzia italiana : fuorirotta , perché offriva ottime referenze e anche un prezzo equo in rapporto alla destinazione scelta , per la cronaca il tour e costato 2250 euro a cui si deve aggiungere il volo aereo ,che nel nostro caso e costato 590 euro , ma avendo la possibilità si può risparmiare comprandolo almeno tre mesi prima ,ma noi purtroppo non essendo sicuri della conferma del nostro tour ,causa la mancanza di un numero sufficiente di iscritti, abbiamo dovuto aspettare il mese di novembre e così abbiamo speso almeno 100 euro in più.

Sull'aereo troviamo molti italiani che poi aspetteranno con noi nei vari transiti i loro voli aerei per altre destinazioni oltre la nostra .

Dopo circa 3:30 di volo atterriamo al Cairo e ci accomodiamo al nostro gate pazientemente ad aspettare le quasi 4 ore di coincidenza , detto a esperienza fatta se tornassi indietro sceglierei la compagnia etiopica : Ethiopian airlines , Che con una differenza di circa 100 euro e anche meno se si può partire in metà settimana , ti offre il volo diretto con arrivo alle ore 07 del mattino a differenza del nostro arrivo delle ore 3:15 in piena notte con il disagio che comporta tutto questo, mentre per il loro ritorno la partenza e sempre alle ore 24:30 e l'arrivo a malpensa circa alle 07:30.

In perfetto orario arriviamo ad Addis e senza problemi facciamo il visto , costo 20 $ o 17€ , cambiamo gli euro a 0,26 birr per un euro, poi usciamo e aspettiamo il nostro transfer alle ore 06:30 , prendo un caffè nell'unico bar dell'aeroporto e un pasticcino al cioccolato , tutto da scartare !!

Benché aperto 24 ore su 24 ,l'aeroporto di Addis al suo interno ha una temperatura bassa, complice l'abbassamento della stessa che all'esterno e notevole , siamo comunque a 2300 metri e anche se questa e africa , Addis e situata in montagna.

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18/12/13

Alle ore 6:30 come da accordi il nostro transfer arriva all'aeroporto e ci porta al nostro hostello : www.atelefugne.com, troviamo una camera già pronta e depositiamo i nostri bagagli , mentre aspettiamo la sig shitaye facciamo una piccola colazione e prendiamo confidenza con la varie parti dell'hostello.

Purtroppo la terrazza , pezzo forte della struttura , da sulla strada principale e l'odore e la polvere che il passaggio delle macchine procurano non invitano l'uso della stessa , comunque alle ore 7 del mattino la temperatura non è l'ideale per restare fuori ,perché cui ci rintaniamo all'interno del bar .

Verso le ore 8 arriva shitaye e facciamo la sua conoscenza , proprio una perfetta padrona di casa , che ci indica quello che ci conviene più fare e come muoversi dall'hostello per visitare addis .

Abbiamo prenotato due camere matrimoniali con bagnoper 20$ a notte per me ed Erio e una camera singola con bagno per 18$ per Milena .

Fuori dall'ostello passano continuamente dei mini bus che urlando indicano la loro destinazione , mostrando loro la mappa della città , stampata in formato A3 in Italia , saliamo su uno di questi economici mezzi , 5 birr in tre, purtroppo di mappe della città , ne all'ostello ne in giro non si riescono a trovare .

Dopo essere scesi ci incamminiamo verso la prima visita : il museo dei martiri del governo rosso , ma pensando di non essere sulla strada giusta , iniziamo a chiedere a qualche passante , sino a che un passante al quale non avevamo chiesto niente , si ferma e si offre di accompagnarci presso questo luogo , ci insospettiamo e all'arrivo cerco di offrire dei soldi per la sua disponibilità , ma lui rifiuta dicendomi che lo fa solo per piacere di ospitabilita e che oggi non deve lavorare , per cui è libero .

Il suo comportamento continua sempre su livelli di gentilezza inusuali e noi decidiamo di stare al gioco offrendogli il pranzo , Milena molto più scettica di noi due continua a ripetermi che non può essere così e io conscio delle sue parole la tranquillizzo dicendole che alla prima mossa sbagliata questo personaggio verrà liquidato .

Su nostra richiesta ci porta in un ristorante tipico , vicino alla cattedrale Di San . Giorgio , per dimostragli la mia reciproca cordialità accetto di dividere con lui il piatto tipico dell' Etiopia : injera , piatto unico con varie salse da mangiare con le mani, tutto in un unico piatto circolare e dal quale le persone si servono assieme.

Finito il pranzo questa persona si rivolge a me è ,visto che il colloquio in inglese era più fitto con il sottoscritto , mi racconta che nell'ultimo spostamento in mini bus lui ha perso il cellulare e che è un po' seccato perché voleva mostrare delle foto a Milena , a quel punto parlo con Erio e esprimo la mia convinzione che questa storia sarà la motivazione ideale per chiederci dei soldi nel momento del nostro ritorno all'hostello, e in effetti scendendo in strada per la ricerca di un taxi , sempre parlando con me mi racconta che per il suo lavoro non può fare a meno del cellulare e che avrebbe bisogno di 200 birr in prestito ,i quali ci verrebbero restituiti l'indomani al nostro hostello, a questo punto mi offro di dargli una mancia per il tempo dedicatoci ma Milena incazzata di questa richiesta formale interviene e tronca ogni relazione con questo tipo , il quale non convinto insiste solo con Erio e alla fine per levarcelo di torno ,Erio gli allunga 20 birr , delusi da questa fine preannunciata ritorniamo in hostello con un taxi , per 200 birr per circa 30 min. di corsa ,vista la zona lontana che avevamo visitato .

Non si può dire che questa persona non ci ha aiutato , anzi ci ha introdotto nell'uso e nel sistema dei trasporti di questa città Caotica ma ha rovinato tutto con una storia che non poteva essere accettata da nessuna persona intelligente o viaggiatrice .

Altra nota dolente della città , la presenza di numerosissimi mendicanti, molti invalidi,e molte donne con bambini piccoli, che chiedono la carità a tutti gli angoli delle strade , per il resto il solito problema per attraversare le strade per l'incoscienza dei guidatori e le strade e marciapiedi che sono in pessimo stato o in costruzione .

Torniamo all'hostello e ci concediamo il meritato riposo dopo il tour de force a cui avevamo sottoposto il nostro corpo tra la partenza e l'arrivo ad Addis .

Alla sera rimaniamo io e Erio a cenare poi facciamo delle compere in un piccolo market , proprio di fronte al nostro hostello, poi anche noi ci ritiriamo nelle nostre stanze verso le ore 20.

 

19/12/13

Secondo giorno ad addis

Seconda mattina in questo hostello e scopriamo che la nostra colazione , che credevamo solo fosse di un caffè e delle noccioline invece consiste nel caffè , di qualunque formato e di fresche ciambelle , inoltre dopo aver pagato le camere scopriamo anche che il cibo che ieri mattina avevamo preso , appena arrivati e non pagato per problemi di resto , ci viene offerto dalla proprietaria.

Siamo meravigliati e lusingati da questo trattamento e manifestiamo i nostri ringraziamenti con il personale presente .

Poi decidiamo di andare a visitare uno particolare shop che sulla guida loney potete trovare a pag.60 oppure visitare il loro sito : www.solerebelsfootwear.co

Ma del quale rimaniamo un po' delusi anche se nello stesso posto abbiamo modo di trovare un gran bel ristorante e gustare un'ottimo pranzo con vista sulla città dall'alto del palazzo dove è ubicato, naturalmente in questo ristorante di un livello superiore troviamo altri prezzi e anche una tassa di 15% sul conto finale , la quale tassa sarà sempre presente e a volte verrà aggiunto anche un'altro 5% per il servizio , mentre per gli hotel o altri servizi solo il 15% .

Lungo la strada che percorriamo a piedi per arrivare a questo indirizzo , incontriamo numerosi mendicanti sui marciapiedi , chi purtroppo anche storpi o senza arti , e notiamo increduli numerose costruzioni in lamiera , tipo bauli antichi lunghi circa 1:30 per una altezza di 50cm , dove tante di queste persone si rifugiano per passare le fredde notti di Addis , queste assurde bare di lamiera sono provviste di uno sportello e del relativo lucchetto che durante il giorno viene usato per non avere la sgradita sorpresa di essere espropriati da altri disgraziati che vivono per strada .

Ci verrà spiegato poi dalla nostra guida che il governo ha costruito dei centri per queste persone ma non tutti accettano di viverci perché non vogliono regole e preferiscono vivere in queste condizioni, ogni commento e valido ma inutile !!

In precedenza avevamo chiesto al manager del Nostro hostello di consigliarci come arrivare nel pomeriggio sulla montagna che sovrasta addis :monti entoto ,per visitare la chiesa e il museo omonimi , il quale ci affida ad un driver che per 900 birr ci permetterà di restare lassù per circa 4 ore e di avere il ritorno incluso.

Così alle ore 14 , puntuale il driver ci trasporta a circa 3200 metri di altitudine per gustarci un sito molto tranquillo e privo dell'inquinamento di Addis .

Nel ritorno ci fermiamo alla cattedrale del santo spirito ma alla richiesta di 100 birr più altri 150 per le foto decidiamo di non entrare , considerando anche l'aria poco cristiana che emaniamo , invece ci fermiamo all'ufficio del turismo di Addis ,presso il quale ci vengono dati materiali vari nella nostra lingua.

Torniamo all'hostello e dopo una doverosa doccia , di acqua poco calda , ci concediamo , solo io e Erio , un'altra pastasciutta presso il ristorante del nostro hostello, e anche questa seconda pastasciutta si rileva di ottima cucina, sintomo evidente dei strascichi passati del nostro tentativo di colonizzazione di questo paese!"

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20/12/13

Ultimo giorno da soli , domani ci uniremo all'ultima persona del gruppo .

Vista la mancanza di attrazioni significative che addis offre ai visitatori

Su mio suggerimento decidiamo di passare tutto il giorno alla piscina dell'hotel Sheraton , l'altra faccia di Addis e dell'Africa in generale , qui tutto appare diverso e commentare o descrivere l'altra faccia della medaglia mi costa troppa sofferenza e preferisco sorvolare su questa esperienzA , che comunque non si poteva evitare se non passando un'altra giornata tra cantieri e degrado cittadino che questa città in questo momento può offrire e che al sottoscritto ha già dato abbastanza noia.

Per la cronaca il biglietto della piscina , inclusi due asciugamani , e costato 250 birr ciascuno , voglio solo aggiungere che ,con mia grande sorpresa , che addirittura in questa piscina viene diffusa la musica sotto il livello dell'acqua e che naturalmente la sensazione che si prova e veramente particolare !!

Questo e solo uno dei vantaggi che questo tipo di sistemazioni offre a chi ha la fortuna di possedere le finanze adatte a questo tipo di vita !!

Piccolo particolare , vista l'altezza di Addis (2200 metri) l'acqua viene riscaldata !!

Ritorno all'hostello e ci facciamo preparare tre piatti diversi dalla proprietaria , gentilissima come sempre , e poi spendiamo un po' di tempo al ristorante in mezzo ai locali che numerosi frequentano questo luogo .

Poi in camera a preparare i bagagli per il trasferimento di domani mattina .

Il pensiero che l'indomani il vero viaggio inizierà mi procura una strana euforia mista a timori per i limiti fisici che dovrò affrontare e che non ho mai conosciuto così a fondo come penso questa volta , aver letto e visionato vari racconti e filmati , prima di questo viaggio , mi ha preparato meglio ad affrontarlo ma nello stesso tempo a rispettarne i suoi lati più impegnativi .

 

21/12/13

Piccolo problema con il driver di ieri che ci aveva promesso di prenderci al nostro hostello per trasferirci al primo hotel riservato del nostro tour : www.saromariahotel.com , hotel di recente costruzione di classificazione 4 stelle ,al telefono ci informa che non può venire, classica situazione africana , ieri ha già guadagnato a sufficienza e ora per questa piccola cifra non si degna di muoversi !

Questo primo hotel e situato nella zona nuova di Addis Abeba : bole road ,la quale si differenzia dal resto della città per la sua impronta europea che crea un netto contrasto con la altre zone vecchie o comunque più africane .

Comunque il personale del nostro hostello in poco tempo ci procura un'altro taxi e con 200 birr arriviamo al nostro appuntamento in perfetto orario.

Formalizzato le presentazioni e depositato le nostre cose nelle nostre camere , si parte con un pulmino e si visita il principale museo di Addis: museo etnologico, ( si può vedere) finita questa visita si visita la cattedrale di San Giorgio , che noi in precedenza non avevamo potuto visitare per problemi di orario della chiesa stessa , però prima di entrare assistiamo all'uscita di un funerale e purtroppo Milena e Elisa , la nuova compagna di viaggio , cercano di scattare alcune foto ma dopo essere state richiamate in leggero ritardo dalla nostra guida, le stesse vengono minacciate con una pietra,da una donna etiope al seguito della cerimonia , un'errore che poteva costare caro alle nostre compagne se Alvaro morescalchi non avesse tranquillizzato la sig in questione ,penso scusandosi per questa leggerezza che ogni turista commette involontariamente durante i suoi viaggi.

Alvaro e di origini etiope ma avendo lavorato e vissuto per 10 anni in Italia ,da circa un'anno ha iniziato il lavoro di guida presso l'agenzia medir tour , sulla quale fuori rotta si appoggia per questo e altri tour in questa nazione ,avendo padronanza della nostra lingua , Alvaro e un valore aggiunto al nostro viaggio ,anche se essendo ancora con una esperienza non al top di altre guide e comunque più facile per il nostro gruppo relazionarsi con lui e con i tanti quesiti o inconvenienti che ogni viaggio presenta .

Comunque finisce tutto bene e entriamo in questo sito , dove dopo che Alvaro acquista i nostri biglietti possiamo visitare , accompagnati da una guida , la chiesa e il piccolo museo annesso ( si può anche perdere) .

Alle ore 13 si va al ristorante dell'hotel taitu , ultimo pernottamento incluso dalla nostra agenzia di Addis , ma visto che questo hotel e proprio in centro città decidiamo , con l'aiuto di Alvaro , di prenotare anche le nostre ultime due notti che passeremo da soli quaggiù.

Si mangia a buffet e oggi , essendo venerdì il menù e vegetariano , bel posto con ottimo servizio e molta scelta , prezzo non esagerato per essere nella zona centrale di Addis , 63 birr senza il bere

Finito il tutto , Alvaro ci porta per un caffè nella più vecchia torrefazione di Addis ,la quale si rivela uno spaccato degli anni 50 , complice l'arredamento e altri particolari dell'ambiente .

Poi le nostre compagne chiedono di vedere il mercato principale della città , il quale si dice sia il più esteso di tutta l'Africa , ma Alvaro non ci lascia scendere a piedi , per la pericolosità del luogo , e lo attraversiamo solamente con il pulmino, effettivamente lo spettacolo e dissuadente e lo ringraziamo per la scelta .

Poi per finire il pomeriggio Alvaro ci riporta sulla collina di addis chiamata : entoto , la quale l'altro giorno noi avevano già visitato da soli , Elisa e Alvaro in breve tempo eseguono la visita della chiesa e del museo omonimo , noi aspettiamo fuori .

Veniamo accompagnati al nostro hotel, presso il quale aspettiamo la cena in questo ambiente sofisticato e poi piccolo giro all'esterno per poi andarcene a letto con la sveglia programmata alle ore 06 ,onde partire per il vero tour del nostro programma.

Purtroppo ,essendo questa una zona frequentata da viaggiatori con un budget più alto , all'esterno si trova tanta gente che cerca di vendere qualcosa o chiede money , tutto questo non esisteva nella prima zona dove la povertà era di casa e dove pochi turisti soggiornavano .

Anche la notte e passata totalmente diversa , qui si lotta con il piumino che ti procura troppo caldo e ti costringe a dormire seminudo , mentre dall'altra parte le coperte non erano abbastanza e si dormiva con le calze .

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22/12/13

Sveglia programmata e colazione abbondante .

Alvaro e le due jeep del nostro team ci prelevano da questo hotel per iniziare l'avvicinamento alla nostra meta : la Dancalia .

Il capo spedizione della jeep che comanderà questa avventura si chiama : asawf e l'altro Taddy , due driver con parecchia esperienza alle spalle sulle strade di questo paese .

Per ora abbiamo due jeep toyota di grossa cilindrata che emanano sicurezza in tutti i sensi , poi si unirà un'altra jeep , più avanti , con il cuoco e tutto il necessario per il camping in Dancalia , essendo solo in quattro , siamo dei privilegiati , e ci possiamo dividere sulle due jeep , sin dall'inizio avevo sperato che il gruppo fosse piccolo ma non credevo che il mio desiderio si avverasse, sto pensando che la spesa , che inizialmente poteva essere considerata alta , ora sta diventando invece un giusto investimento per questa particolare avventura.

Dopo circa due ore di viaggio ci si ferma presso un villaggio oromo, dove possiamo visitare le loro abitazioni ,con i tetti costruiti a forma di piramide , ogni villaggio e formato da varie famiglie con legami di parentela e con i loro prodotti agricoli riescono ad essere autosufficienti , sia usandoli sia vendendoli , per l'acqua ogni villaggio possiede un pozzo ma purtroppo l'acqua non sempre viene filtrata.

Vediamo le feci delle mucche disposte ordinatamente ad asciugare in circolo per poi essere usate come combustibile da cucina o da riscaldamento , inoltre usano introdurre all'interno delle capanne i giovani vitelli per avere dagli stessi un po' di riscaldamento per la notte .

I bambini sono numerosi e oggi che è domenica penso siano al completo ,essendo la scuola chiusa , non credo sia il caso di descrivere i loro vestiti o altro ma quello che li accomuna lo si può trovare sui loro sguardi colmi di curiosità e di sorrisi che noi , a volte imbarazzati, cerchiamo di catturare con le nostre diavolerie moderne !!

Oggi e festa ma lungo la strada troviamo le tracce dei numerosi cantieri che le imprese cinesi hanno piazzato per costruire strade e altre opere essenziali per l'etiopia e per i loro interessi .

Ed in effetti ,per ora la strada si presenta di un buon asfalto .

Sosta a circa 3000 metri di altezza per ammirare e fotografare una valle ,da un precipizio che da l'esatta percezione della ragguardevole altezza in cui stiamo viaggiando .

Ore 12 sosta per un picnic a base di sgombro in scatola e uova ,presso un bar sulla strada , poi si riprende la strada che ci poterà a visitare ill mercato di bati ,qui i pericoli che i driver devono affrontare sono rappresentati dai numerosi sorpassi eseguiti sui veicoli più lenti e ben più pericoloso , l'evitare l'investimento dei numerosi animali da pascolo che attraversano la strada senza avere il proprietario al seguito , per il resto in 5 ore di viaggio solo due posti di controllo e poco traffico pesante dovuto al giorno festivo .

Si arriva al mercato di sembete,nella regione wuollo, e la nostra guida paga una tassa per essere accompagnati da una guida locale , qui si trovano varie etnie : oromo, afar, amara , argobba , il luogo e dislocato su un terreno che sembra il letto di un fiume, di conseguenza un sali e scendi in mezzo a polvere e sassi che non agevolano i movimenti delle persone ,qui la maggioranza e di fede musulmana e non tutti sono propensi a farsi fotografare, ma comunque con lo zoom riesco a catturare qualche segno di questo nostro passaggio.

La nostra guida ci fa notare come vengono scelti i buoi per arare, a due a due si provano questi animali su un terreno aperto davanti ai compratori e ai venditori ,praticamente un test del valore del proprio animale , primitivo ma efficace!

Si riprende il viaggio sino a raggiungere la nostra sistemazione di questa notte : sunny side hotel in komobolcha , Classico hotel frequentato dai gruppi organizzati , anche qui acqua scarsa e fredda , ma oramai non ci spero nemmeno più .

Esiste una piscina scoperta e un parco giochi ma l'acqua e fredda , pazienza mi accontento di prendere gli ultimi raggi del sole ,fintanto che arrivi l'ora di cenare.

Ritorno in camera e prendo l'ipad per scendere nella hall ma a metà edificio mi dicono che non funziona il collegamento wifi e non esistono pc a disposizione , mi fermo al piano e inizio a scartare le foto fatte , ma improvvisamente sento uno stimolo impellente e salgo di nuovo in camera e purtroppo mi rendo conto che lo stomaco e stato colpito da qualche cibo indigesto, già nei giorni precedenti lo stomaco aveva dato dei segni ma avendo cambiato genere di cibo pensavo si normalizzasse con il tempo .

Scendiamo al ristorante e mentre aspettiamo i nostri ordini risento il classico stimolo della diarrea conclamata e devo fuggire in stanza per svuotarmi di nuovo ancora più liquida di prima , a questo punto prendo subito una pastiglia di imodium e ritorno al tavolo , mangio una crema calda con pollo a pezzi e poi del riso con agnello , sperando di riuscire a tenere il tutto almeno per tutta la notte.

Oggi abbiamo per la prima volta la stanza io e Erio assieme e alle ore 22 ci ritiriamo nella stessa .

Dopo due ore sono costretto a correre al bagno e così dopo la terza scarica assumo un'altra pastiglia di imodium , spossato ritorno a letto e riesco a dormire sino al mattino tranquillamente , ma con un bel pensiero per l'indomani !

                           

 

23/12/13

Sveglia e colazione , la situazione personale sembra ferma , inserisco nel mio litro di acqua ,la prima delle innumerevoli bustine di sali minerali che durante il giorni seguenti berrò per aiutare il mio fisico a recuperare in parte tutto quello che ha perso con la diarrea e per sopportare le temperature della Dancalia .

Oggi dovremo visitare questo famoso mercato di bati per poi dirigerci verso l'ultimo avamposto civile prima della Dancalia , per cui se le condizioni di salute dovessero peggiorare da domani sarei d'impaccio alla spedizione e non so come verrebbe gestita questa cosa !

Dopo circa due ore di viaggio si arriva in questo paese chiamato : bati, dove possiamo vedere questo unico mercato settimanale , sempre di lunedi , dove la nota di diversità e rappresentata dell'avere conglobato , oltre alle cose e al cibo, la vendita di animali di lavoro e in particolare dei cammelli, il più prezioso animale che gli afar hanno e sul quale , ancora si trasporta il sale estratto dalle saline della Dancalia.

La mia soddisfazione per questa visita non è stata altissima ma è solo soggettiva!

Ore 12 si riparte per asayta percorrendo una strada sterrata ,la quale si avvicina ,più di altre , al confine del Gibuti .

Non incontriamo altri gruppi e siamo soli in mezzo a queste montagne , questo e uno dei buoni motivi per avere un'altra jeep al seguito !

Dopo alcune ore si arriva alla nostra sistemazione per la notte : asaita basha amare hotel.. Dormiremo su un terrazzo su dei letti di metallo o con reti di pelle intrecciata e sotto di noi avremo il fiume awash,nome omonimo della zona in cui ci troviamo , doccia spartana e cena in questo ristorante hostello particolare , i nostri bagagli vengono depositati in una stanza che verrà chiusa a chiave per tutta la notte , qui la luce arriva solo alla sera e non per tutta la notte , così se si avrà bisogno di muoversi dovremo usare le nostre pile e con un po' di attenzione e fortuna scendere da questo suggestivo terrazzo !!

Questa sera abbiamo conosciuto il nostro cuoco ,il quale da questa sera cucinerà per noi , il quale è coadiuvato da un suo driver e la sua jeep , questa jeep , da domani , si sposterà autonomamente anticipando le nostre destinazioni , onde piazzare il campo e il necessario per cucinare .

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24/12/13

Dopo due ore di sonno all'aperto ,visto le mie precarie condizioni di salute decido di rinunciare a questa intera esperienza e di scendere a dormire nella camera dove sono depositati i bagagli, in effetti l'aria calda che alla sera sembrava piacevole ,durante la notte si è tramutata in un fastidioso vento più fresco che avrebbe potuto peggiorare i miei problemi; comunque a parte queste considerazioni, tutto il resto del gruppo ha dormito nell'ambiente sottostante la terrazza , sempre all'aperto ,ma al riparo dal vento , di conseguenza deduco che l'esperienza della terrazza era ed e una scelta solo riservata ai turisti !!

Mi accendo il ventilatore a pale al minimo e finisco la notte così .

Ore 6:30 sono sveglio , salgo in terrazza e scatto alcune foto ai miei compagni che ancora se la dormono comodamente !!

Il sole non è ancora salito ma la luce dell'Alba mi mostra un diverso aspetto di questo luogo.

La colazione e già pronta e il cuoco ha preparato tutto su un tavolo , purtroppo qui le mosche inizieranno a diventare eccessive e ad accompagnarci per tutto questo territorio desertico, con tutte le conseguenze igieniche che comportano !

Diciamo che la valutazione di questo luogo ,scelto per dormire e mangiare e ai limiti dell'accettabile .

Mentre aspettiamo i permessi per entrare nella depressione Dancalica visitiamo il piccolo mercato di questo luogo , solite cose ma c'è sempre qualcosa di diverso da osservare .

Ore 10:15 arrivano i permessi e si parte , sosta per il picnic del mezzogiorno e poi diretti al lago afdera, lago salato,dove adiacente alle sue rive troviamo una sorgente termale che riversa continuamente le sue acque dolci a circa 35 gradi nel lago salato,per questo motivo il lago e salato ma per fare un paragone valido non ha la salinità e la viscosità delle acque del mar morto.

Comunque riusciamo a fare un bagno in una piccola pozza termale ,peccato per la poca acqua presente , primo bagno di acqua calda in Etiopia , a parte la piscina dello Sheraton !

Il Cuoco ci ha anticipato e con il suo autista ha già piazzato le tende per il camping della notte , purtroppo altri turisti ci hanno preceduto e hanno potuto piazzare le loro tende in riva Al lago , qui la temperatura e più calda ma sempre ventilata.

                                   

 

25:12/13

Primo natale lontano da casa e senza possibilità di comunicazioni sino al ritorno ad Addis ababa.

Durante la notte il vento aumenta d'intensità e ci riempie le tende di sabbia e di conseguenza anche i bagagli.

Colazione e visita alle saline di questo lago ,le quali sono piazzate lungo le rive, la gente lavora solo dalle prime luci dell'alba sino alle ore 9, poi sosta sino alle ore 17 quando il sole scende e il caldo e accettabile.

Le condizioni di questo lavoro e gli effetti che procurano a chi ci lavora non sono nemmeno immaginabili , per chi volesse saperle su internet potrete approfondire l'argomento .

Si parte per la vera Dancalia e ora siamo nelle mani dell'esperienza dei nostri autisti , niente cartelli stradali , niente piste segnate , niente gps, ( chissà perché !!) destinazione il villaggio afar : ksrawat.

Partiamo dalle rive del lago e dopo pochi km ci inoltriamo nella pista sterrata , c'è un misto di sabbia e di terra battuta , ma dopo un po' di km ci imbattiamo in una tempesta di sabbia che ci costringe a fermarci un momento per capire dove si trova esattamente la pista, le jeep sollevano nuvole di polvere che noi osserviamo ai lati dei nostri finestrini , i tergicristalli tentano di togliere questa sabbia dal parabrezza principale ma è un'impresa titanica , sale il timore che ci si possa essere smarriti ma finalmente alla fine riusciamo ad arrivare al villaggio dove dobbiamo fermarci per noleggiare i cammelli per la salita del vulcano.

Scendere dalla jeep in mezzo a questa tormenta di sabbia era l'ultima cosa che avrei voluto fare ,ma siamo costretti , vista l'attesa che avremo per avere gli ultimi permessi dal capo di questo villaggio.

Un villaggio in mezzo al nulla , sempre tormentato da tempeste di sabbia , dove il sole e oscurato da questi eventi , dove uscire dalle capanne significa vedere solo sabbia e respirarne i suoi pulviscoli , dove il collirio sarebbe necessario ma non sufficiente , insomma un'inferno senza il fuoco .

Ci rifugiamo in una capanna ma il vento trasporta la sabbia ovunque , dobbiamo mangiare qui mentre aspettiamo che le pratiche burocratiche vengano espletate da Alvaro e company .

Si riparte verso le ore 14 e si deve entrare nella zona desertica che ci porta alla base del vulcano.

Anche qui incontriamo una bufera di sabbia e dobbiamo fermarci un momento per trovare l'orientamento giusto, qui non esistono segnali e nessuno usa sistemi gps per orientarsi ma tutti si affidano alla propria esperienza , sono circa 10 km di strada ma fatta a passo d'uomo , onde evitare rotture o altro alle jeep ,impiegando quasi due ore di viaggio .

Finito il deserto di sabbia e avvicinandoci alla zona vulcanica , qui le jeep procedono a passo d'uomo per evitare forature o altri problemi alle macchine .

Il paesaggio e composto di rocce laviche e sabbia nera e come si dice in questi casi : Lunare ,finalmente si arriva all'ultimo avamposto prima della ascesa al vulcano , sono le ore 16 e prepariamo le cose indispensabili per passare la notte ai bordi del vulcano .

L'avamposto e costituito da capanne di sassi o di legna intrecciata , ogni tour ha prenotato una serie di queste capanne e una guida afar inclusa .

Alle ore 18 ci viene servita la cena e poi si parte per l'ascesa a questo famoso vulcano,sfruttando le ultime luci del giorno e l'abbassamento della temperatura .

L'ascesa inizia ma dopo 1/2 ora dobbiamo accendere le lampade , io vengo invitato da Alvaro a seguire la guida afar e contemporaneamente illuminare il suo cammino , questa guida e un ragazzo di 20 anni che cammina al buio con una velocità pazzesca senza incespicare , calza un paio di sandali di plastica , senza calze , mentre io indosso dei scarponcelli chiusi e continuamente incespico sui sassi di questo oscuro sentiero, faccio fatica a seguire il suo cammino in questo buio profondo ma non intendo mollare!

In questo periodo la luna e piena ma esce solo dopo la mezzanotte , per cui noi siamo nelle sue mani e la sua conoscenza del percorso e fondamentale .

Dopo circa tre ore arriviamo in cima , ma durante il tragitto i miei compagni devono chiedergli di rallentare il suo passo perché per loro è troppo veloce , si formano due gruppi e Alvaro ci segue aspettando Milena .

Negli ultimi 30 minuti , mentre da un po' scorgiamo già la luce danzante che il vulcano emana in questa angosciante oscurità , il vento aumenta d'intensità e l'aria si fa fredda , costringendomi a coprirmi con la giacca della tuta per evitare un raffreddamento corporeo eccessivo.

Anche i cammelli con tutto l'occorrente per cucinare e per dormire arrivano dopo che tutti noi siamo arrivati , mentre il cuoco piazza la cucina in una capanna di pietra , noi andiamo direttamente al vulcano .

Lo spettacolo e , per me la prima volta , una cosa speciale , descriverla sembra facile ma assomiglierebbe ad un racconto dantesco , posso solo dire che emoziona essere presente in questo Luogo e assistere con i propri occhi a questo spettacolo della natura .

Esistono su questa terra solo altri due vulcani di questo genere , per cui questo fatto mi fa sentire ancora più fortunato di poter essere qui , per la descrizione e particolarità di questo vulcano lasciò a voi la ricerca su internet , perché questo e solo un diario e non vuole essere una enciclopedia !

Sono le ore 23 e decidiamo di restare per più di un'ora sull'orlo del vulcano, oltre a noi solo altri 5 turisti si dividono questo momento emozionante , specialmente quando lo stesso decide di eruttare e ci concede circa 10 minuti di questo spettacolo .

Torniamo alle sistemazioni distanti circa 7 minuti di cammino dal vulcano ,le quali consistono in capanne circolari ,costruite con delle lastre laviche e coperte da fascine di legna o cellofan, praticamente identiche a quelle della base sottostante , le quali sono state costruite per i turisti che arrivano quassù e anche per i militari che dopo la tragedia dell'anno 2012 , dove vennero uccisi tre turisti da , si presume infiltrati eritrei , presidiano sempre questo luogo per evitare altri incidenti simili .

Purtroppo qui di notte la temperatura , complice in vento incessante che soffia di notte e di giorno , fa scendere la temperatura di parecchi gradi e se non si possiede un sacco a pelo , almeno del tipo leggero , si rischia di passare una brutta notte che vi ricorderete per un bel pezzo .

L'agenzia fornisce le stuoie e i materassini per le notti ,ma non i sacchi a pelo , di conseguenza , come da consigli impartiti prima della partenza dall'Italia , e una nostra scelta venire in Dancalia senza questo accessorio , a dire il vero scrivono che anche un sacco lenzuolo potrebbe essere sufficiente , ma in qualche notte non è sufficiente , questo e quanto mi hanno riferito alcuni dei miei compagni , i quali avevano optato per questa soluzione .

                               

 

26/12/13

Alcune voci mi svegliano, sono i militari che parlano fra di loro .

Guardo l'ora , sono quasi le sei e la luce dell'alba mi fa decidere per una sveglia non programmata .

Indovinata decisione , dall'accampamento riesco a catturare il sole che pallido si alza all'orizzonte proprio nella direzione del vulcano che continua a fumare , poi scorgendo due persone ,ai bordi del vulcano, del gruppo che con noi ieri notte ha visto lo spettacolo del vulcano notturno , avviso alvaro , che vedo sveglio e scendo da solo dalla collina per andare al vulcano per poter fotografare quello che ieri sera abbiamo visto solo con la luce del vulcano stesso.

Sono fortunato e dopo pochi minuti ,il vulcano inizia un'altra eruzione spettacolare , assisto sempre in compagnia di questi due appassionati , che armati di tutto un Corredo professionistico erano rimasti tutta la notte sul luogo e solo dopo quest'ultima eruzione , ritornano al campo e io dietro a loro tutto soddisfatto .

Aspetto la colazione Alle sette e mezza e dopo con tre dei miei compagni e Alvaro ritorniamo al vulcano , accompagnati dalla guida afar e da un poliziotto privato afar , tutta gente che bisogna pagare per poter arrivare qui senza problemi di nessun genere .

Alvaro dopo il vulcano ci porta su una collina che sovrasta il vulcano e dalla quale possiamo ancora scattare delle foto spettacolari e diverse .

Poi scendiamo e con un largo giro visitiamo un vecchio vulcano che , sia a lati che in centro , costituito da una specie di cocuzzo , tipo un termitaio gigantesco , ancora fuma e ci permette di vedere , cosa nel tempo lo stesso ha costruito con le sue eruzioni .

Praticamente si costeggia dall'alto tutto questo enorme sito e si ritorna alle capanne dalla direzione opposta da dove si era partiti per scendere al vulcano principale .

Aspettiamo il pranzo e poi ci riposiamo sino alle ore 15:30 , per permettere al sole di scendere di intensità.

Poi Alvaro con Erio ed Elisa scendono ancora al vulcano per l'ultima visione della giornata , io avendo già visto all'alba da solo tutto questo , resto con Milena ad aspettarli , godendomi il sole che ,benché di forte intensità , quasi non si sente sulla pelle , vista l'intensità del vento che esiste quassù .

Alle ore 16:30 si caricano i cammelli e noi davanti a loro , si parte per tornare alla base del giorno precedente , sempre distante 10 km.

Dopo circa un'ora si formano tre gruppi , io davanti con il cuoco , dietro la guida afar con Erio e Elisa , Alvaro con Milena chiude la comitiva .

In circa due ore arriviamo al campo,incluso uno smarrimento del sentiero , da parte del cuoco , che purtroppo al calare del buio perde l'orientamento e dobbiamo prose guide solamente guardando le luci del campo in lontananza , e qui finisco di rompere le punte dei scarponcelli , i quali verrano abbandonati all'arrivo, consiglio dei buoni scarponi con punte rinforzate perché le pietre laviche che spesso si urtano camminando in questo ambiente , sono come rasoi e non perdonano nessun errore !!

La giornata finisce con la cena e la sistemazione per la notte con Erio in un'altra capanna sempre di pietre, stessa identica sorte per le nostre compagne di viaggio , mentre i nostri autisti e alvaro dormono all'aperto su dei letti di legno rialzati dal terreno, peccato che il vento alzerà la sabbia e durante la notte riempirà i nostri bagagli e i nostri corpi ,anche all'interno delle nostre capanne ,le quali sono sprovviste di porte o ripari di qualunque genere !!

                                                   

 

27/12/13

Partenza ore 8 destinazione : ahmed ella , ci si inoltra ancora nel deserto e io salgo sulla nostra macchina guida , il quale driver decide di non seguire la pista più battuta ma di inoltrarsi da un'altra parte per evitare la sabbia più molle , invece di guadagnare tempo ci si perde in mezzo a delle piante alte un metro che nascondono qualunque altra pista battuta e ci costringono a ritornare sui nostri passi e riprendere la pista più usata da tutti i tour operatur , alla fine si arriva alle ore 13 e subito si inizia a dialogare animatamente con Alvaro e con l'autista per capire perché non ci siamo fermati all'oasi chiamata : vaideddu, Come da programma ,con la conseguenza di avere tutto il pomeriggio da passare ad Ahmed ela , dove l'unica cosa che possiamo fare e di mangiare la sabbia che il vento alza continuamente!

La risposta e che in quella zona imperversava una tempesta di sabbia ,simile a quella che abbiamo già incontrato e la quale ci avrebbe impedito di apprezzare questa oasi di palme sperduta nel deserto ,ma abitata da circa 800 afar .

Inoltre chiediamo di poter parlare con il responsabile di medir tour ad Addis perché , avendo cambiato il lodge nel tigry , poco prima della nostra partenza dall'Italia , ci stiamo rendendo conto che anche la visita delle chiese rupestre , situate nella nuova zona , non sarebbero di importanza similare alle altre dislocate nella zona chiamata : gheralta .

Anche il posto dove dovremo dormire due notti e molto spartano e ci preoccupiamo, visto che dormiremo all'aperto su dei letti rialzati con reti di corda , che almeno davanti all'ingresso si possa avere una protezione dal vento che incessante soffia giorno e notte alzando la sabbia che finisce sempre per riempire le nostre cose e noi stessi .

Mangiamo in compagnia delle mosche , come ormai da alcuni giorni succede , e poi ci straiamo sulle nostre reti all'ombra cercando di riposare ma le mosche sono un tormento che solo di notte si placa ,per cui si fanno solo tentativi che finiscono solo in fallimenti sicuri .

Allora si legge o si scrive come sto facendo io ora .

Comunque questo avamposto dello smercio del sale , come viene chiamato anche dalla loney , e veramente una zona senza nessuna attrazione con attorno solo capanne di legno e camion che vanno avanti indietro , comunque oggi e venerdi e ci sono poche persone che lavorano perché per i musulmani oggi e giorno di digiuno e preghiera ,per cui aspetteremo domani per vedere in azione questa zona .

Il rappresentante della agenzia nadir etiopica di Addis sollecitato da Alvaro telefona e parla con Elisa , la quale spiega il nostro disappunto per questi cambiamenti che non ci erano stati spiegati in Italia prima della nostra partenza , comunque ci garantisce che ogni cambiamento e di pari valore e che terrà conto delle nostre osservazioni in merito ad alcune problematiche che si potrebbero migliorare durante questo o altri simili viaggi .

Alvaro ci piazza la doccia da campo e finalmente possiamo fare una doccia a mano dopo due giorni di assoluta mancanza di struttura adeguata al caso , la temperatura alle ore 18 e vicina ai 30 gradi , ventilata e secca , se non fosse per la sabbia che Ad ogni movimento si alza direi che sarebbe il massimo , sembra di stare al mare in estate ma senza il mare !!

Dopo cena decidiamo di andare al campo militare a vedere come passano le serate i militari e i civili quando desiderano bersi una birra .

Solito schema già visto da altri parti: una televisione con tubo catodico e delle panche in legno dove le persone si siedono e guardano la trasmissione di turno , il pavimento e piastrellato di tappi di birra , ormai e impossibile togliere questi tappi , di conseguenza e diventato un vero e proprio pavimento alternativo !

Anche questo ritrovo e di una tristezza mortale , inizio a capire perché qui la gente beve una birra dietro l'altra , che siano calde o fresche poco importa, l'importante e che servano a sopportare tutto questo!!

Ritorniamo alla nostra sistemazione e aspettiamo che il generatore , che un'altra capanna ha acceso , si spenga alle ore 22, poi si dorme .

   

 

28/12/13

Durante la notte inizio a sentire lo stomaco che manda segnali inequivocabili e il disagio aumenta al risveglio , che come da accordi avviene alle ore 05, questo per osservare la partenza delle colonne dei cammelli che si dirigono verso la piana del sale per il quotidiano trasporto di questo prezioso elemento .

Così mentre osserviamo il tutto nel buio della notte , inizio a percepire il primo segnale del ritorno della diarrea , o comunque di qualcosa che ci assomiglia molto !

Altri turisti si uniscono a noi e restiamo sul luogo almeno un'ora e mezza , dopodiché torniamo al campo per la colazione , cerco di stare leggero , aiutato anche dalle mosche che sono veramente insopportabili e invadono ogni cibo che esiste sul tavolo .

Mi faccio convincere, benché dolorante di stomaco,  a seguire i miei compagni per osservare gli afar che spaccano le lastre di sale e le sagomano per caricarle sui cammelli , gli stessi che abbiamo visto al mattino partire vuoti.

Di solito la zona del lavoro e asciutta ma in questi ultimi giorni il vento ha soffiato talmente forte che ha spinto l'acqua del lago afrera sino in questa piana del sale e così gli afar sono costretti a lavorare con i piedi in ammollo nell'acqua salata e a spaccare le lastre di sale nei circa 15 cm di acqua con i relativi effetti collaterali che ben immaginate .

E un lavoro veramente duro , su you tube potrete trovare anche i relativi filmati , si inizia appena albeggia e si smette verso le ore 12 , oltre questo orario , il sole e il caldo diventano insopportabili .

Io e Erio purtroppo siamo venuti con le uniche scarpe in nostro possesso e dobbiamo toglierci le stesse per entrare a piedi scalzi nell'acqua ma non possiamo passeggiare in mezzo ai lavoratori vista la possibilità di procurarsi dei tagli ai piedi così ci accontentiamo di fotografare i lavoratori ai bordi delle loro posizioni , le quali sono già predestinate prima dell'inizio lavoro .

Da qui ci spostiamo in un'altro luogo dove possiamo osservare delle pozze che al loro interno hanno un liquido misto giallo - rosso , freddo ma in continua ebollizione, con un odore che assomiglia al petrolio .

Ai lati di queste pozze si sono formate delle rocce cristallizzate che hanno assunto delle forme veramente uniche , ci aggiriamo increduli scattando foto su foto, i militari sono sempre vicini a noi è oggi abbiamo dovuto prenderne addirittura 4 con noi più la guardia afar .

Ultima visita ad una specie di montagnola che viene chiamata la montagna del sale rosso , per il colore che queste rocce hanno assunto nel tempo, la gente del luogo la usa anche per curarsi , Alvaro mi chiede se voglio provare a fare un' infuso con un pezzo di questa pietra per aiutarmi a superare questo secondo problema di stomaco, ma mi accontento di assumere i fermenti lattici che Erio gentilmente si è offerto di darmi .

in questo viaggio , di proposito , non avevo comprato e assunto dei fermenti lattici , concentrandomi sull'uso dei sali minerali per la perdita di liquidi dovuta al caldo della Dancalia e del multicentrum come integratore generale , grave errore , qui in Etiopia il cibo e molto diverso dal nostro e la pulizia e un optional !!

Ore 12 ritorniamo al campo e Alvaro mi ha fatto preparare del riso in bianco al quale io aggiungo una delle scatolette di tonno senza olio che mi sono portato dall 'Italia come scorta alimentare , una fetta di mango e un caffè completano il pranzo , poi mi straio   Sperando in un miglioramento .

Verso le ore 15:30 Alvaro ci avvisa che i cammelli con il loro carico di sale stanno tornando al villaggio , così ritorniamo ai bordi della pista che al mattino ci aveva già visti di buon ora e osserviamo solo per una mezz'ora questo rito quotidiano , ma niente di particolarmente eccitante .

Questa sera anche Erio accusa un'inizio di diarrea e così decide di dividere con me un piatto di riso bianco con il mio tonno al naturale , onde cautelarsi per la giornata di domani che si annuncia , dal punto di vista fotografico e naturalistico , come una delle più interessanti di questo viaggio , visiteremo la zona del dallol .

                                   

 

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29/12/13

Durante la notte Erio sperimenta l'effetto della diarrea e al mattino viene consigliato di assumete subito l'imodium, non c'è una ragione specifica per questo attacco ad un'altra persona del gruppo , ieri a mezzogiorno Erio e gli altri avevano mangiato le stesse cose , di conseguenza le ragioni sono una conseguenza di vari fattori negativi che ci accompagnano durante questo tipo di viaggio e che trova riscontro negli innumerevoli racconti di viaggio di altri viaggiatori in Etiopia , per concludere si può stare attenti ,si può assumere fermenti lattici per prevenzione ( quello che Erio stava facendo già prima della partenza dall'Italia ) ma la sicurezza qui non esiste !!

A conferma di ciò , durante la colazione veniamo informati che anche uno dei nostri autisti e stato colpito da diarrea durante la notte e anche a lui viene data la razione di imodium!!

Dobbiamo insistere con Erio ,perché lui vorrebbe evitare di muoversi per la paura di dover fermarsi per strada , ma alla fine si convince e preoccupato sale in macchina con noi .

Ore 8 ( secondo me troppo tardi) si parte per il dallol ,arriviamo sul posto e troviamo già 4 jeep , come avevo previsto !!

Comunque benché siamo in alta stagione festiva non esiste la massa dei turisti che potrebbero esserci durante questo periodo , per cui ci accontentiamo anche se non siamo i primi ad aggirarsi in questo posto irreale e affascinante.

La Dancalia , secondo il mio punto di vista, merita sopratutto per il vulcano e per il dallol , qui si possono fotografare delle situazioni ambientali che raramente potrete incontrare in altri posti , anche le guide si meravigliano ,mese per mese, come possano cambiare così rapidamente queste particolari formazioni di geyser solfuri che lanciano dai loro coni spruzzi di acqua caldissima o fumi acri che impediscono il respiro.

Questo ambiente esalta la nostra fantasia ,abbiamo davanti ai nostri occhi composizioni e scenografie così ricche di colori sgargianti che non ci si stancherebbe più dall'immortalarle.

Qualcuno ha scritto che alcune formazioni ricordano le ambientazioni del film Alien e in effetti se non fosse per la luce del pieno giorno ci si aspetterebbe da un momento all'altro di veder spuntare quelle forme di vita aliena .

La presenza dei militari , con le loro tute mimetiche e i loro mitragliatori ci incute sicurezza e anche una dose di timore per la presenza di queste armi così lontane dallo spirito della nostra visita qui, perfino loro scattano foto con i cellulari , benché continuamente in servizio in questo luogo , non riescono a resistere al fascino di queste stupefacenti creazioni .

Adiacente al dallol sono rimasti vecchie memorie del passaggio della nostra iniziativa colonialistica italiana , tre caldaie usate selle locomotive del tempo che usavano carbone e un rottame di un vecchio furgone Fiat , lasciati li a marcire ,quale testimonianza del passato , a mio parere poco onorevole per la nostra nazione !!

Dopo questo luogo veniamo portati in un canyon dove possiamo ammirare delle pareti rocciose veramente speciali con un passaggio finale nell'interno di una grotta che ci offre un'altro spettacolo gratuito della natura .

Per finire veniamo portati ad un piccolo lago chiamato :il lago nero.

E in effetti l'acqua di questo piccolo lago ,che poi è una pozza di circa 16 metri quadrati , ha un colore tra il blu scuro e il nero, e visto che in superficie esiste una pattina di olio , si deduce che sia composto da infiltrazioni oleose , forse di derivazioni petrolifere, Alvaro mi dice che l' acqua e comunque fredda ma come un San Tommaso immergo un dito per verificare personalmente e l'acqua sarà almeno 40 gradi !

Alle ore 12 siamo di ritorno al campo e mangiamo , ma appena finito inizia una diatriba tra i concessionari di questo campo e Alvaro e i nostri autisti , vorrebbero che c'è andassimo in fretta perché stanno arrivando un 'gruppo numeroso di giapponesi e noi diamo fastidio , senza sentire ragione iniziano a piazzare le tende e a farci mangiare la polvere mentre i nostri cercano il principale responsabile del luogo che però non si fa trovare .

Comunque verso le 15:30 si parte per arrivare ad : asso bole , un piccolo villaggio afar ,situato all'imbocco del canyon del fiume Saba , dove le carovane che trasportano il sale si fermano per la notte o per rifornirsi di acqua prima del lungo viaggio di ritorno verso l'altopiano.

Prima di arrivare quaggiù i nostri autisti ci portano in un campo militare che offre un fornito bar e una cucina , e dove finalmente possiamo berci una bibita fredda e loro possono mangiarsi una injera , e a parte alvaro , che la maggior parte delle volte cena con noi , penso gli sia stato imposto dall'agenzia , gli altri componenti della spedizione non mangiano il nostro cibo molto volentieri e appena hanno l'occasione si tuffano in questo piatto tipico etiopico con una soddisfazione enorme!!

Questo campo e stato costruito per la società straniera che sta sfruttando la concessione per l'estrazione del potassio , altro minerale che questa zona da lungo tempo offre a chi ,con ingenti investimenti , intende sfruttare per arricchirsi , e guarda caso una delle prime nazioni che aveva beneficiato di questo business fu proprio l'Italia !

Sono le ore 17 e arriviamo nel posto dove il cuoco ha già piazzato le nostre tende , il campo sovrasta la valle dove il fiume Saba scorre e da dove domani risalendo il suo letto faremo il trekking previsto nel nostro programma , sembra un posto molto tranquillo e ci siamo accampati vicino ad una piccola comunità che qui vive qui in queste condizioni di estrema vita !!

Ormai abbiamo ancora una notte di camping, oltre questa , e mi fermo a riflettere sulla differenza di vita che noi conduciamo , rispetto a quella che durante questo intenso viaggio ho potuto osservare e provare anche solo in minima parte.

Ripenso alle inutili lamentele che in Italia tantissime persone si sentono in diritto di fare ,solo perché nati in un continente dove solo una minoranza vive in condizioni di estrema povertà , ma comunque mai paragonabile a questa povertà che in questi paesi africani e la regola quotidiana .

Anch'io ,benché consapevole di tutto questo, a volte cado in questo e altri errori che a guardar bene non dovrei fare , visto che oltre a questa esperienza particolare , ho avuto già la fortuna di conoscere e analizzare queste situazioni di vita estrema .

Ma il mondo gira così e ha sempre girato così , a parole siamo tutti bravi e buoni ,poi nei fatti la realtà e ben diversa , solo in pochi si salvano e purtroppo l'esempio di pochi non è sufficiente a modificare la mentalità e l'indifferenza dei tanti !!!

Sto aspettando la cena e il buio e totale , si sentono solo le voci dei locali e dei nostri driver che parlano in amarico , be veramente sento anche la voce di Milena che come al solito parla da sola dei suoi continui problemi di bagaglio , ma ormai è diventata quasi una voce amica che ci ricorda come siamo insofferenti di fronte a certe privazioni che questi viaggi ci mettono alla prova !!

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30/12/13

Elisa mi sveglia alle ore 6 ,come d'accordo facciamo colazione e poi si parte con Alvaro ,la polizia afar, e un mulo con conducente per portare l'acqua ,le stuoie e il pranzo per il mezzogiorno , ma prima della partenza , viste le condizioni di Erio ancora precarie, elisa decide di eseguire un trattamento di agopuntura su di lui , perché Elisa e una dottoressa , specializzata in agopuntura che lavora e vive a Milano .

Milena e Erio rimangono al campo e li ritroveremo al nostro arrivo alla fine del canyon del fiume Saba , dove noi eseguiremo il trekking previsto dal nostro programma .

Si parte verso le ore 7 e le ore previste sono sei -sette max con una sosta a forto , antico luogo di guardia dei soldati italiani e successivamente dei gendarmi di haile selassie.

L'orario e la luce sono ideali per scattare le prime foto alle carovane di cammelli e muli che giornalmente passano sue e giù da questo fiume, scarso di acqua in questo periodo di stagione secca ma senz'altro più pieno nella stagione delle piogge.

Il canyon si apre e si chiude e noi ammiriamo entusiasti questo paesaggio della natura , il cammino procede sempre tra sassi e sabbia e continuamente dobbiamo guadare il letto del fiume , che anche se non ha molta acqua ci costringe a immergersi con le nostre scarpe , di conseguenza tenetene conto ,perché sono circa 10 km di queste condizioni , comunque per la cronaca io ho scelto di usare le crocs e , a parte qualche scivolata innocua , sono state la scelta ideale .

Gli altri miei compagni avevano le calze e delle scarpe ginniche che però alla fine sono risultate inzuppate e bisognose di cure .

Arriviamo alla sosta prevista ma risultiamo in netto anticipo alla tabella di marcia ,di conseguenza ci fermiamo solo per il caffè , e mentre stiamo aspettando il caffè arrivano in senso opposto un'altro gruppo di italiani che sempre con la stessa agenzia nostra (www.medirtour.com )stanno visitando la Dancalia, con la differenza che viene eseguita all'incontrario di noi ,cioè partendo da makele.

Alle ore 12 ci si ferma e mangiamo all'ombra di una roccia , sosta di un'ora e ripartiamo alle ore 13, conclusione del trekking alle ore 14:30 , in netto anticipo sui tempi che Alvaro aveva registrato la prima volta con un'altro gruppo un mese fa .

Al campo ci attendevano tutti gli altri e ci viene offerto un catino di acqua per immergerci i nostri piedi stanchi dalla fatica del percorso .

Poi riposo e doccia sino alle ore della cena , anche questo campo e posizionato in un posto molto tranquillo e la notte si prospetta ricca di stelle e di silenzio, l'ideale dopo questa sfaticata .

Oggi abbiamo discusso sul programma dei prossimi giorni e non siamo molto d'accordo sul programma scritto ma non vediamo disponibilità da parte loro di cambiare qualcosa , in effetti durante la cena aswau ci spiega che domani ,anche partendo prima , avendoci spostato il lodge ad Adrigat, praticamente 90 km dalla zona gheralta , possiamo solo vedere una chiesa nel paese dove ci fermeremo per il pranzo ,mentre dopodomani se dopo la visita della prima chiesa e il picnic avanziamo del tempo ci potrebbe portare in un'altro luogo ma sarebbe a nostro carico l'ingresso ,visto che il loro budget non prevede piu di due chiese in totale , ripetiamo a loro il nostro disappunto e il clima tra di noi si raffredda ulteriormente.

Qui le zanzare sono presenti in forze e dobbiamo usare l'autan per stare all'aperto

La notte passa tranquilla ma la temperatura diminuisce e devo vestirmi di più per finire la notte senza usare il sacco a pelo.

                               

                   

 

 

31/12/13

Sveglia in anticipo e vengo a sapere da Elisa che durante la notte ha avuto la febbre e momenti di semi delirio , presume dovuti ad una insolazione del giorno precedente , tachipirina e colazione leggera per lei , poi si parte alle ore 8:30 per il tigray.

Il primo pezzo di strada che ci porta verso berhabe e uno sterrato difficile , dove incontriamo anche la zona dei cercatori d'oro, gente disperata che con pale e secchi di plastica ( tipo quelli che si usano per lavare il bucato) scavano delle buche in un terreno paludoso ai bordi di questa strada sterrata sperando di estrarre quel poco oro che questa zona , una volta ricca di questo prezioso minerale, possa ancora dare loro!!

Arriviamo in questa cittadina ,dove è situato il principale deposito del sale , qui arrivano tutti i camion che trasporteranno il sale raccolto alle varie destinazioni previste , e una cittadina nata solo per questo scopo e di conseguenza assume importanza essenzialmente per questo commercio.

Era prevista una visita al magazzino del sale ma preferiamo saltare questo programma per arrivare prima nel tigry.

Sosta veloce per lasciare il poliziotto afar e per saldare il conto con la polizia locale .Riprendiamo la marcia verso il tigray e dobbiamo cambiare spesso condizione di manto stradale , perché il governo sta costruendo la strada nuova verso questa direzione e ci sono innumerevoli deviazioni che rallentano la nostra marcia , a volte anche pericolose , sorprende il vedere anche minibus che usano queste strade ,quando già con i fuoristrada e una impresa ,si continua così sino a raggiungere una altezza che supera i 2000 metri .

Impieghiamo quasi tre ore per arrivare alla cittadina di .wukro ....dove pranziamo in un ristorante -hotel, che per quanto riguarda il cibo e da sconsigliare vivamente ,il nome dovrebbe essere : lwam hotel.

Poi dopo questo infame pranzo ci portano ad una chiesa rupestre proprio collocata in questo pAese,( wukro cherkos ) la quale e l'unica della zona che riprende il disegno della famosa chiesa di lalibela , purtroppo l'ingresso e a nostro cArico (150birr) perché è stata aggiunta su nostra richiesta alle già previste dal programma

Poi a loro carico ci portano a visitare la prima moschea musulmana che il governo etiope autorizzo in questa regione a prevalenza cristiana e che per la comunità islamica di questa zona risulta di notevole importanza , si può Anche saltare !!

Poi finalmente verso le ore 16 arriviamo al nostro lodge: agoro lodge , perfettamente integrato nell'ambiente circostante e benché reclaminizzato di qualità superiore non offre tutto quello che dice , di cui anche la loney non ne parla bene .

Comunque ceniamo alle ore 19:30 , come un giorno qualsiasi e non l'ultimo dell'anno , con una cena buffet Che non era quello Che ci aspettavamo !!

Abbiamo la connessione internet ,ma solo attraverso una postazione fissa , la quale si deve dividere con il resto degli ospiti del lodge .

Ultime consideraZioni nel salone dell' hotel e poi a letto , con la sveglia alle ore 7 , Erio senza doccia , vista la mancanza dell'acqua che perdurava dalle ore 17 in poi !!

Speriamo vada meglio domani o le nostre reazioni non saranno molto amichevoli !!

                               

 

 

01/01/14

Eccoci qui nel nuovo anno , purtroppo non inizia molto bene, l'acqua non c'è e anche nella cassetta del wc manca , esco dopo Erio per andare a fare colazione e finita questa piacevole operazione mi dirigo deciso alla reception e faccio le mie rimostranze per questo problema ,avvisandola che al nostro ritorno se il problema non fosse stato risolto volevo cambiare camera , per venirci incontro provvisoriamente ci fanno mandare un secchio con dell'acqua in camera.

Arriva Alvaro e informatolo ,anche lui si lamenta con la reception, ma vediamo cosa succederà nel pomeriggio !!

Partiamo per la visita di tre chiese che fanno parte del gruppo :takatisfi.

La prima e da non perdere , ubicata su una parete a strapiombo ,per arrivarci bisogna usare una scala di legno che dimostra quasi l'età della chiesa stessa , non per deboli di cuore o sofferenti di vertigini , si chiama :petros we paulos ,

Se trovate qualcuno che vi inviterà a scalare la scala e vi indicherà gli scalini più giusti dove mettere i vostri piedi , bene avrete trovato il proprietario della casetta che è situata alla partenza della vostra scalata, quando sarete in cima lui si complimenterà con voi con atteggiamento americano e vi aspetterà anche per la discesa come un grande amico , naturalmente all'arrivo vi chiederà la ricompensa per il suo servizio:100 birr , ormai siete stati gabbati e perciò questa storia mi è costata :50 birr contrattati .

Sembra finita ma se siete con un tour operatur sarete invitati a visitare questa casetta tipica del tigray e senza essere avvertiti all'interno ritroverete sempre questo personaggio che assieme alla famiglia vi offrirà poc corn e un caffè , e così altri 20 birr a testa saranno dati a questa furba famiglia etiope !

Si riparte per visitare le altre chiese di questo gruppo : Mikael milhaizengi e medhane Alex kesho, sono tutte e tre interessanti ,ma abbiate pazienza se il prete non arriva subito , e una prassi normale !

Ore 12:30 si riparte per andare in un bar a mangiare i nostri panini preparati dal nostro lodge ,mentre Alvaro e i nostri autisti si mangiano la solita injera con carne .

Ore 14:30 siamo al nostro lodge e Alvaro si preoccupa che avvenga il cambio della nostra camera e aprendo i rubinetti sembra che l'acqua ci sia , ci salutiamo e tutti contenti ognuno si fa i fatti propri , io mi prendo il sole sino alle ore 17 ,poi vado in camera e cerco di fare la doccia , stessa scena del giorno precedente , insufficiente pressione e acqua con il contagocce .

Mi vesto ,preparo il bagaglio e vado alla reception a lamentarmi animosamente ma non cambia niente !

I miei compagni sono tutti e tre nella sala relax ,incazzati per questo problema che interessa tutto il lodge , mangiamo con il menù alla carta ma il giudizio sulla cucina e sulla varietà del cibo non cambia .

Mentre stiamo cenando viene il direttore e ci informa che finalmente il problema dell'acqua e stato risolto , in effetti al ritorno in camera la pressione dell'acqua e diventata una cosa giusta

Mi piacerebbe capire cosa pensavano di risolvere con la sceneggiata del cambio camera ,quando il problema era causato dalla pompa principale del lodge , la quale serve tutto il lodge stesso !!

                                       

 

 

02/01/14

Prima del trasferimento a mekele, passiamo al gheralta lodge , iniziale lodge del nostro programma , per prenotare il pranzo e confermare la stanza per Milena , la quale si fermerà qui per un paio di notti prima di spostarsi autonomamente a mekele e continuare il suo viaggio in Etiopia.

Fatta questa operazione si va diretti a visitare le ultime due chiese del nostro programma : maryam korkor e l'annessa Daniel korkor .

Si arriva alla base di una montagna e da li ci si inerpica per circa 500 metri di dislivello ,molto impegnativi e a tratti rischiosi , ma la fatica e la paura che si provano hanno una giusta ricompensa sia durante che all'arrivo sulla sommità di questa montagna , imperdibile !!!!

Io per evitare di salire con il mio gruppo , mischiato con altri italiani che ci avevano preceduto , ho chiesto ad Alvaro di poter proseguire da solo, con una giovane guida locale parlante inglese , per godermi la visione di questa meraviglia nel silenzio assoluto della vetta , dopo aver fatto scattare alcune foto,dalla mia simpatica guida , a me stesso sul bordo del principale precipizio di questa vetta mi sono preoccupato di ripagarla con una giusta mancia e di congedarmi da lui per aspettare il resto del mio gruppo .

Per la discesa si provano le stesse emozioni e in certi tratti anche motivati timori ma a parte qualche persona che ha rinunciato a metà strada già sulla salita dell'ascesa,il gruppo di altri italiani e noi tutti ,circa 15, ha fatto questa visita completa.

Scendiamo nei tempi previsti e ci portano al lodge gheralta per il pranzo, un'ora e ci vengono a riprendere per il trasferimento direttamente all'aeroporto di mekele , arriviamo verso le ore 16:15 e abbiamo ancora circa 1:30 prima dell'imbarco per Addis .

Volo buono e all'arrivo troviamo il transfer della medir tour che ci trasferisce al : sarò maria hotel per passare l'ultima notte del nostro tour , abbiamo un'ora di tempo per depositare i bagagli e prepararci per essere portati con Alvaro ad un ristorante tipico etiope dove oltre alla cena assistiamo alle loro esibizioni di danze canore , molto caratteristico ma non adatto per avere delle conversazioni .

Veniamo raggiunti dal sig Emanuele ragni ...,responsabile della agenzia medir tour che ha organizzato questo nostro tour , al quale , invitati dallo stesso, esponiamo le nostre osservazioni sull'esito generale del tour , non tutte buone ma nel complesso abbiamo avuto quello che cercavamo scegliendo il tour della Dancalia.

Rientriamo in hotel con Alvaro e ultimi Saluti alla nostra guida etiope - italiana che ci ha supportato durante questi giorni in Etiopia ,poi salutiamo elisa che partirà questa notte e ci ritiriamo nella nostra lussuosa camera per un buon sonno ristoratrice dopo questa lunga e pesante giornata .

                           

 

 

03/01/14

Sveglia e colazione tardiva , poi breve perlustrazione di questa zona nuova di Addis che a parte gli hotel , tutti di lusso , e qualche cremeria europea non brilla di cose interessanti .

Ore 10:30 Check out e taxi per il taitu hotel per passare le ultime due notti ad Addis , arrivati alla reception scopriamo che le nostre due camere singole con bagno non risultano nelle loro prenotazioni , primo incazzamento della giornata , proprio ieri sera ci era stato garantito dal sig ragni in persona che tutto era a posto , facciamo telefonare ad Alvaro ma la cosa non cambia e dobbiamo accettare una matrimoniale con due letti e bagno per 600 birr ,senza colazione,con la promessa che all'indomani si potrebbe avere le due camere singole , morale della favola , l'agenzia medir prima aveva prenotato per noi ed elisa la scorsa notte qui ,ma dopo ha disdetto per darci ancora il saro maria hotel e si era dimenticata di confermare le nostre due notti qui , di conseguenza quando ieri sera l'agenzia aveva telefonato al taitu hotel aveva solo trovato la loro disponibilità per accomodarci ma non come volevamo noi .

Per questo motivo dobbiamo aspettare sino alle ore 14 per avere la,camera pulita , così io mangio un piatto di pasta con il tonno al ristorante annesso , ottimo , e Erio invece prende solo un caffè .

Prendiamo possesso della camera e depositati i bagagli , decidiamo di andare a provare la sauna al : addisu filwoha hotel & hot spring , il quale posto risulta frequentato da soli etiopi e squallido sotto ogni punto di vista .

Ritorniamo all'hotel delusi e dopo un breve riposo visitiamo la zona attigua al nostro hotel chiamata : piazza , praticamente la zona più antica di questa città , la quale offre strade zeppe di negozi di ogni genere e molte persone che chiedono la carità o. Che cercano di importunarvi.

Il grosso vantaggio di questa zona , rispetto al primo hotel dove abbiamo soggiornato all'arrivo ad Addis e che fuori dall'hotel si può trovare di tutto e non si è costretti a prendere un minibus o taxi per vedere le poche cose interessanti di Addis , serve solo una cartina e un buon paio di scarpe !

Altro vantaggio , la frequentazione di numerosi turisti stranieri con cui scambiare informazioni e per chi viaggia solo anche l'opportunità di trovare un compagno con cui dividere un tour di una agenzia o di unirsi per un viaggio in autonomia dividendo le spese varie che da soli risulterebbero più onerose.

Aspettiamo le ore 19:30 e decidiamo di cenare nel ristorante del nostro hotel , visto che promette oltre al cibo anche musica dal vivo.

Purtroppo non sapevamo che il locale separato del taitu chiamato :jazzamba lounge ,dove tutte le sere si esibiscono cantanti etiopi e dove il jazz la fa da padrone facesse anche ristorante, così entriamo dopo le 21:30 e il locale e già strapieno ,per cui dobbiamo accontentarci di assistere allo spettacolo dal fondo del locale , ingresso 80 birr più consumazioni, vale la pena .

La differenza della camera si sente di notte , molta umidità , luce esterna sempre accesa davanti al nostro ingresso , bagno al limite della sufficienza senza finestra , fate voi , qui ad Addis per avere un po' di più bisogna spendere almeno 40 $ a notte per una singola .

 

04/01/14

Come da programma facciamo la colazione al nostro hotel per 50 birr senza uova o 100 con un uovo preparato davanti a voi e nella maniera che preferite , il buffet e abbondante e per chi riesce ci si può abbuffare .

Poi taxi e diretti allo Sheraton per passare la giornata in piscina , piccola sorpresa non gradita , durante i weekend il prezzo passa da250 birr a 400 birr , purtroppo la loney dava il prezzo esatto ma solo per i giorni feriali .

Ok salto il pasto e recupero subito la differenza per i due giorni che voglio passare qui ,visto che l'altra volta un primo piatto mi era costato 330 birr, e tornero anche domani da solo , visto che per Erio prendere il sole non è abbastanza gratificante rispetto al sottoscritto che lo adora !

Comunque la temperatura , rispetto al nostro arrivo del 18/12/13 , e calata un po' e anche ai bordi della piscina la differenza si sente sulla pelle , comunque a parte qualche passaggio veloce di nuvole , il sole scotta già al primo mattino .

Verso le ore 17 ritorniamo al taitu affamati e dopo una breve passeggiata per acquistare della frutta per il giorno dopo , andiamo al ristorante dell'hotel e ordiniamo la cena , un mucchio di tavoli sono prenotati e in effetti verso le ore 19:30 arrivano a flotte gruppi di turisti misti ad etiopi o anche famiglie di etiopi , e posso confermare che la cucina qui e proprio buona a differenza delle stanze !!

Dopo cena proviamo ad uscire per cercare un ristorante italiano , che dalla mappa della loney dovrebbe essere in una traversa qui vicino ,ma purtroppo non riusciamo a trovarlo , ma in compenso siamo disturbati continuamente come prima della cena , e anche non solo verbalmente , visto che a Erio una banda di 5 ragazzini era riuscita a circondarlo e cercava di aprirgli le tasche dei pantaloni , finché siamo riusciti a toglierci da questa situazione assurda entrando in un centro commerciale , dove non siamo stati seguiti perché esternamente vi sono sempre delle guardie di sorveglianza .

Su questo la loney racconta la verità , nella zona chiamata : piazza , il borseggio esiste e troppa gente capisce la nostra lingua , per cui l'attenzione e d'obbligo sia di giorno che soprattutto di notte .

Oggi è l'anti vigilia del loro natale e la città si è addobbata di luci natalizie , per strada tanti venditori ambulanti con prodotti tipici di questa ricorrenza , anche tanti babbi natale in costume che intrattengono i più piccoli .

Inoltre essendo sabato la quantità di persone a spasso e veramente considerevole .

Ritorniamo in hotel , anche se sono solo le ore 20:30 ci ritiriamo in camera e mentre io rileggo il diario e correggo delle frasi , Erio inizia a dormire .

 

05/01/14
Ultimo giorno di viaggio , colazione e aspetto le ore 8:30 per andare da solo allo Sheraton , per l'ultima sbronza di sole in un'ambiente che per tanti etiopi e diventato un sogno, raccontato da chi ha potuto lavorarci o semplicemente accompagnandovi clienti facoltosi di questo insulto alla generale povertà etiopica .
Mi accontenterei di prendere il sole anche disteso su qualcosa di più modesto e senza piscina ma qui ad Addis non ci sono vie di mezzo , o estremo lusso o estremo degrado , di conseguenza anche se il mio animo non sarà completamente a suo agio mi vedo costretto a ritornare lassù , mentre Erio cercherà di passare la giornata girovagando ancora una volta in questa città caotica e poco attraente .
Oggi mi sono piazzato , involontariamente , vicino ad un italiano che lavora qui , al quale successivamente si uniscono altri tre italiani i quali comunque , dal pasto al bere sembra che non se la passino male in Etiopia , io però non mi faccio riconoscere come italiano, vista la differenza economica che esiste fra di noi , e così loro possono raccontarsi le loro cose e io ascoltare senza che loro pensino minimamente che io capisco , escono cose molto interessanti dai loro discorsi e mi faccio un'idea del perché non hanno intenzione di tornare nel nostro paese ,ma penso senza spiegarvelo che anche voi possiate intuire il principale motivo !!
Ore 17:30 sono in hotel e doccia calda , arriva Erio e anche lui ha passato la giornata come aveva desiderato , su e giù dalle colline di Addis .
Prepariamo i bagagli e mangiamo ancora al taitu , visto che l'unico ristorante che ci interessava ( ristorante castelli,italiano di nome e di fatto) alla domenica e chiuso .
Poi a letto per dormire almeno tre ore prima che il nostro trasfer venga a prenderci per trasferirci all'aeroporto dove alle ore 04:15 partirà il nostro volo di ritorno per l'Italia .
Ore 12:40 vengono a chiamarci dalla reception , il transfer e arrivato 3/4 ora prima dell'appuntamento , cosa dire , niente si parte in silenzio e senza traffico in meno di 20 minuti siamo all'aeroporto .
Gruppi di italiani già incontrati durante le varie tappe del nostro viaggio sono già in coda e altri si aggiungono poco dopo .
Ci si confronta e ci si racconta dove si è andati e cosa e successo durante le nostre visite , chi al nord ,chi al sud , tutti hanno qualcosa da commentare ma tutti sono soddisfatti di questo paese, solo qualcuno si lamenta che in Etiopia non c'e il mare ,perché per queste persone la vacanza dovrebbe sempre finire con un breve soggiorno marino !!
Ma perché cazzo sono venute quaggiù !!
Fanno parte della categoria , di cui parlavo in precedenza , i quali non sono mai contenti anche quando hanno tutto, e su questo comportamento gli italiani sono dei campioni !
I due voli di trasferimento verso l'Italia vanno come devono andare e noi alle ore 12:35 arriviamo a malpensa .
Io e Erio ci salutiamo al carosello dei bagagli , perché mio figlio e venuto a prendermi e invece lui non ha fretta , visto che deve trasferirsi in stazione centrale per avere il treno per Verona verso le ore 16.
Conclusioni di questo, per me atipico viaggio , visto che potrei aver iniziato una serie di viaggi , non più di conoscenza del paese e della sua cultura , ma semplicemente mirati a vedere luoghi particolari di cui sono affascinato per la loro biodiversità o per la presenza di creature delle quali caratteristiche sono attratto .
Per il primo di questi motivi sono venuto in Etiopia, le caratteristiche del paese sono similari ad altri paesi africani, le persone hanno gli stessi problemi di sopravvivenza , le stesse contraddizioni religiose , ecc
Non credo ritornerò in Etiopia per visitare il sud o altro , sono venuto qui solo per la Dancalia , quello che mi aspettavo mi e stato dato , comunque il paese offre altre zone interessanti , ad esempio il tigray , o l' omo, del quale fascino altri viaggiatori mi hanno parlato , l' unico e grosso problema dell'etiopia e l'impossibilità di spostarsi con i mezzi pubblici in certe zone , ad esempio la Dancalia e anche l'omo, viste le pessime condizioni stradali e la difficoltà linguistica dovuta ai svariati dialetti che in questo paese si incontrano , di conseguenza un viaggio autonomo e possibile solo dove questi ostacoli non esistono , concludendo muoversi in Etiopia fuori dal circuito facile e costoso , mentre per i pernottamenti e il cibo , se non si pretende troppo , e a buon mercato .
Forse tra qualche hanno le cose cambieranno , visto i cantieri cinesi ,autorizZati dal governo etiopico , che stanno costruendo strade nuove dove non esistevano che sterrati , espropriando abitazioni e terre come se niente fosse , ma io penso e spero che la Dancalia resti per sempre una terra perduta ,dove i gps non servono e i telefoni non funzionano , dove gli afar vivono e dove gli stessi vogliono morire senza avere in cambio nulla di quel mondo che noi rappresentiamo con la nostra presenza momentanea laggiù !!!

 

 

 

 

Rodolfo

rudy.bussolaro@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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