GUATEMALA

Appunti di viaggio 23 /2 – 9/3  2008

di Nadia R.

Augusto viajesyviajes@hotmail.it

www.ilregnodicondy.it

 

  

Sabato 23

Oggi si parte. In bus da Pesaro, poi in volo Bologna/Madrid/Città del Guatemala.

Arriviamo alle 16.15, addirittura con un po’ di anticipo sul previsto. In aeroporto ci aspettano Augusto -  il Nostro Supremo Capo – e Ivan ( i due sono arrivati a Guate 15 gg. prima del gruppo) , vestiti con huipiles tipici di S.Antonio Palopò . C’erano anche le ragazze dell’agenzia guatemalteca, Maya Exotic, una grande accoglienza da parte di tutti. Si va all’hotel Biltmor Express, è bello, moderno, con camere spaziose, bagno impeccabile. Dopo una breve doccia e cambio abbigliamento ci si ritrova tutti nella hall e, tra battute e risate, si va a cena nel vicino ristorante. Ottima carne, ottimi gamberoni, e i tipici “nachos” con fagioli neri che ci accompagneranno in tutto il viaggio.

 

Domenica 24

Partenza di prima mattina per l’aeroporto e da qui, in volo, all’isola di Flores, nel nord del paese. L’hotel Petèn Esplendido è davvero splendido : camere ampie e notevole vista del lago dal balconcino. Sotto, bella terrazza e piscina. Da qui osserviamo il panorama, i giacinti azzurri, gli animali e il paesino sullo sfondo nel verde della vegetazione. Andiamo in un ristorante sul lago, un po’ lento il servizio ma buon pesce. Nel primo pomeriggio si riposa poi tutti fuori ad esplorare l’isola di Flores, con negozietti, hotel, ristorantini e una fresca arietta che viene dal lago! Cena discreta, giornata distensiva, di presa di contatto con la realtà del paese.

 

      

                                                   Flores

 

Lunedì 25

Prima magnifica escursione! Attraversiamo una strada che si inoltra nella foresta, con ampie zone agricole, piantagioni di papaia, e ceibe maestose ( l’albero simbolo del Guatemala). Prima di giungere sul rio de la Pasion, ci fermiamo in un piccolo cimitero dove la morte non è solo dolore e oscurità, ma al contrario le tombe si presentano piene di colori, fiori e nastri, a significare che non c’è fine ma la vita continua oltre la morte.

 

 

      

 

Ci imbarchiamo sul fiume che  si apre lento e calmo tra le due verdissime sponde, mentre vari tipi di uccelli volano sopra di noi. Si sbarca dopo circa una ora e mezzo e ci inoltriamo nella fittissima foresta per raggiungere il sito di Ceibal. Intricata, con alberi maestosi, sottobosco, liane rampicanti e nel sottofondo il rumore forte delle scimmie urlatrici : siamo solo noi, non c’è altra presenza umana, e ci sentiamo parte infinitesimale della natura! Passeggiamo per tutto il sito che è ancora da scoprire nella sua interezza, tra le belle stele con svariate iscrizioni, un luogo lontano da ogni turistizzazione, in una atmosfera integra e primitiva. Bellissimo anche il ritorno in barca tra risate  e silenzi per ammirare il paesaggio. Cena,ottima,in hotel per le donne. Gli uomini si sono separati per cenare a base di prosciutto e mortadella portato dall’italia per la felicità del Capo che ha magnanimamente condiviso il dono con tutti  (donne escluse)

         

      

                    La foresta di Ceibal   e le sue scimmie  urlatrici

 

 

Martedì 26

Altra splendida escursione. Si parte in bus diretti a Yaxà, centro cerimoniale maya recentemente scoperto, tra piramidi ed edifici che si scoprono quasi d’incanto nella fitta foresta. Ma ci sono ancora tanti monumenti da “ liberare” dalla vegetazione e quelle collinette sono in realtà piramidi, campi di pelota, palazzi, altari…E’ particolarmente suggestivo sapere che, accanto a ciò che appare, c’è ancora tanto da scoprire. Anche qui le uniche voci che si sentono sono le nostre e dall’alto delle piramidi vediamo un tetto enorme di alberi, dalle varie sfumature di verde, voli di uccelli, in lontananza un azzurrissimo lago e ascoltiamo i versi misteriosi di vari animali. Totalmente immersi nel mondo maya ancora poco esplorato!

Sulla strada del ritorno una sosta in un ristorantino sulle sponde di un lago.

       

 

                                   Yaxà  : Piramide e Panorama

                                        

 

Mercoledì 27

E siamo a Tikal, il più famoso sito maya del Guatemala. Nel cuore della jungla, imponenti piramidi si innalzano al di sopra del verde degli alberi, tra scimmie urlatrici che si dondolano, pappagalli e tucani che saltano di ramo in ramo, e procioni in fila per terra. Qui il sito è in gran parte scavato e così è possibile vedere la maestosa Plaza Mayor, gli splendidi Templi, l’Acropoli nord e quella centrale, la Piazza Occidentale, quella dei Sette Templi, El Mundo Perdido ( 38 strutture con una grandissima piramide al centro) e ancora tanto altro. Il più imponente sito maya, che dà veramente l’idea di questa splendida e raffinata civiltà, evolutissima in tanti campi, tutta protesa verso il cielo, con le complesse elaborazioni astronomiche, i sacrifici, i nomi impossibili dei re, i letti di pietra, le creste dei templi. E si apre il mistero della loro improvvisa e ancora inspiegata scomparsa, e rimane solo questa immensa foresta che copre e protegge il mistero.

 

                                      La Plaza Mayor di Tikal

 

 

Giovedì 28

Lasciamo la zona del Petèn e ci trasferiamo in bus verso il caribe guatemalteco, viaggio ricco di panorami diversi e piccoli paesi che ci consentono, con la guida, di approfondire la conoscenza della storia passata e del presente di questo paese. A Puerto Barrios prendiamo la barca per raggiungere l’altra sponda del Rio Dulce e arriviamo in breve alla nostra meta, Livingston,tra forti spruzzi di onde e un cielo piuttosto grigio. Sistemati i bagagli usciamo per conoscere questo paesino caraibico, ancora molto integro, che ospita la popolazione dei Garifuna, discendenti degli africani portati qui come schiavi. Ovunque musica reggae che esce dai ristoranti e dai locali e noi assistiamo ad un piccolo concerto con danze e strumenti musicali tipici, terminando la giornata con una ottima cena.

 

Venerdi 29

Nonostante il tempo sia ancora grigio,durante una schiarita facciamo l’escursione prevista, a Siete Altares, in barca. Sono belle cascatelle tra vegetazione ricchissima e ripidi sentieri, e qualcuno di noi fa anche il bagno nelle acque freschissime. Purtroppo al ritorno uno del gruppo si fa male ad un polso sicchè il Boss e il rappresentante dell’agenzia lo accompagnano in barca ad una clinica di Puerto Barrios dove sarà operato e ingessato con una rapidità ed efficienza di gran lunga superiori a quella del nostro paese! Nessuna conseguenza per tutto il resto del viaggio, che farà tranquillamente senza perdere nulla! Nel frattempo il gruppo si gode Livingston e passeggiamo piacevolmente per negozi e localini costeggiando il fiume. Anche stasera ottima cena di pesce per chiudere in bellezza la giornata.

 

                                    Siete Altares

 

Sabato 1 marzo

Sotto una pioggia torrenziale ci imbarchiamo per raggiungere il paese di Rio Dulce dove ci aspettano i reduci dalla clinica : turisti bagnatissimi ai caraibi! Risate colossali, tutti sotto i grandi teloni che ci riparano, solo in parte, dalla pioggia! Ma ecco che d’incanto torna un bellissimo sole e si parte per Quiriguà. E’ un posto splendido, tutto verde, alberi giganteschi tra le magnifiche stele sparse ovunque. Appaiono gli imponenti personaggi con le insegne del potere, lo scettro, i diademi, l’inframondo, i glifi, e le linee e i punti che marcano il tempo; poi ancora i blocchi zoomorfi e l’acropoli. Nessun turista, solo noi, tra le stele che segnano il tempo della vittoria, la magnificenza di alcuni signori, l’oblio del tempo che si perpetua però con queste tracce eterne. Si riparte per Copan ( Honduras) dove arriviamo verso sera all’hotel Marina di Copan il più bello, forse, fra tutti gli hotel del nostro viaggio.

 

     

                                            Le stele di   Quiriguà

Domenica 2

E siamo al sito archeologico di Copan. Nella foresta.tra alberi giganteschi, tra cui bellissime ceibe e pappagalli variopinti si sviluppa questa straordinaria città maya , con la scala dei geroglifici ( in pratica un vero e proprio libro fatto di glifi che racconta 400 anni di storia ) unica in tutto il mondo maya, i giaguari danzanti, il dio sole, mentre dall’alto dell’acropoli si dominano il fiume e la foresta. Quindi le famose stele : i serpenti, l’inframondo, Fumo Giaguaro e Fumo Conchiglia, i pesci, i giocatori di pelota… è un mondo ricchissimo e misterioso che si svela ai nostri occhi. Ci passiamo l’intera mattinata dopo di che si parte per andare ad Antigua Guatemala dove arriviamo all’ora di cena nel delizioso hotel Hermano Pedro, antica casa ristrutturata, tutto coloniale, splendidi pavimenti, stanze grandissime e persino una piccola chiesetta.

Il trasferimento è stato lungo e siamo tutti un po’ stanchi ma si esce ugualmente a cena e vediamo la bella Antigua “ Patrimonio dell’Umanità”alla luce dei lampioni.

 

 

 

                                                Copan

 

  

 

 La scalinata dei geroglifici                    particolare

 

 

 

Lunedi 3

Visitiamo Antigua, la splendida città coloniale che sorge su una vallata delimitata da tre vulcani. Vediamo la Cattedrale, la Chiesa della Merced, la Chiesa di San Francesco, i Palazzi, le vie lastricate, ma anche il mercato della frutta e quello dell’artigianato, con soste nei deliziosi, piccoli caffè, situati nei cortili fioriti di case e palazzi. Poi anche la casa della giada dove è possibile sia ascoltare  interessanti spiegazioni storiche e scientifiche, sia acquistare le meravigliose collane, orecchini, bracciali di giada verde, viola, nera e rosa in mille diverse sfumature. Antigua è una bellissima, intatta, città coloniale, col suo acciottolato ovunque, le basse case colorate, i fiori a profusione, i cortili diffusi, le fontane, gli alberi, i panorami dalle terrazze, i vulcani….. un’atmosfera tranquilla e rilassata, un’aria dolce, i negozi bellissimi e la gente sorridente.

 

            

 

                                          Antigua  Guatemala

 

 

           

 

Martedì 4

Si riparte da Antigua, dopo un ultimo giro nella piazza per salutare questa dolcissima città. Prima meta è Ixmichè, sito archeologico poco conosciuto, prima capitale dell’impero maya. I resti non sono numerosi ma l’atmosfera è unica perché questo è un luogo ancora frequentato dagli indios. Tanto è vero che, mentre lo sciamano sta preparando la cerimonia per il nostro gruppo, accanto una famiglia sta praticando un rito che a noi sembra un esorcismo o una speciale benedizione. Dal fuoco che brucia al centro dell’altare si elevano fiamme continuamente alimentate, bruciano le candele di vari colori, l’incenso di copale riempe l’aria ; gli indios si genuflettono, invocano Dio ma anche le loro divinità, in una mescolanza molto particolare. Ma anche noi pratichiamo il nostro rito e mentre lo sciamano traccia segni sull’altare e in lingua quechua invoca la benevolenza degli dei su di noi, si mescolano le nostre voci e quelle degli indios. E’ come se ci trovassimo di colpo a secoli e secoli fa, come se un filo lunghissimo continuasse a srotolarsi e un legame misterioso unisse noi, nel 2000, agli antichi maya. E’ un momento di grande suggestione e di grande reciproco rispetto.

Si riparte per Panajachel, sulle rive del lago Atitlan, dove veniamo accolti, in hotel, da un piccolo concerto di marimba e un cocktail di benvenuto, il tutto su una splendida terrazza tra i fiori con vista sul lago. Il resto del pomeriggio lo passiamo a passeggiare e fare compere negli infiniti negozi e mercati di Pana, un mondo coloratissimo e pieno di buone occasioni. 

            

                                Ixmichè : il rito con lo sciamano

 

Mercoledì 5

Oggi escursione in barca sul lago Atitlan. La prima tappa è San Juan la Laguna, un bel paesino abbastanza integro. Dall’alto il panorama si apre al lago e agli splendidi vulcani tutt’attorno. Visitiamo un laboratorio dove una cooperativa di 67 donne artigiane lavorano al telaio utilizzando solo tinte naturali estratte dalle piante ; sono colori delicati, soprattutto rosa e azzurro con mille sfumature diverse. In molti comperiamo tovaglie, sciarpe, borse etc. Il secondo paese è San Pedro certo meno interessante. Il terzo è Santiago Atitlan, un po’ troppo turistico per i nostri gusti, pieno di bancarelle, ma con una bella chiesa con i santi vestiti coi costumi tradizionali delle varie confraternite. E’ un'altra occasione per imparare qualcosa in più di questo sincretismo religioso guatemalteco,che mescola con disinvoltura la cultura cristiana alla religione maya.

Rientriamo a Pana e completiamo la giornata con ulteriori passeggiate. Cena a base di carne argentina...ottima. 

 

 

                       San Juan la Laguna :  Murales e  tessitrice

      

               Chiesa di Santiago :  Santi con abiti tipici della zona

 

Giovedì 6

Si parte per il più bel mercato dell’america latina,  Chichicastenango ! Prima, sosta all’hotel Santo Thomas, incantevole ex convento, con splendido giardino centrale pieno di fiori multicolori, una grande fontana, pappagalli e uccelli canterini. I corridoi e le stanza sono ripieni di oggetti d’epoca,dalle statue di santi ai vasi,alle cassapanche, agli arazzi, agli angeli… Sistemati, usciamo per visitare la chiesa di S.Tomas, molto suggestiva, dove brucia l’incenso di copale e si mescolano ancora i riti maya e quelli cristiani. Dopo di che…tutto mercato! Un’orgia di colori e profumi intensi, di indios vestiti coi loro tradizionali costumi, ciascuno secondo gli usi della propria comunità, e gli infiniti oggetti nelle bancarelle : nessuno resiste alla tentazione e torniamo all’hotel stracarichi. Grandi chiacchiere serali, prima a cena, poi nella grande hall dell’hotel, ma alle 22 spengono le luci ! Ma lo sanno che non è più un convento?!! Sonno riposante nel più assoluto silenzio

 

      

             Chichicastenango : la chiesa di Santo Thomas e il mercato

 

      

 

Venerdi

Si torna a Panajachel, per le ultime passeggiate lungo il lago e ..incredibile gli ultimi acquisti. Atmosfera di totale relax. Si sta bene persino in camera : il lago, le cui acque brillano al sole, lo splendido giardino con gli alberi di pepe rosso, gli arbusti e i fiori gialli e rossi, il suono della marimba dalla terrazza.

La sera, ultima cena tutti insieme, tanti brindisi, atmosfera allegrissima, molte risate.

 

 

      

                                            Lago  Atitlan

 

 

Sabato 8

Ultimo sguardo al lago Atitlan, splendido sotto un cielo azzurrissimo, e alle vette limpide dei vulcani. Il bus ci sta aspettando per portarci all’aeroporto e tornare a casa dopo un grande e piacevolissimo viaggio…e sono sicura che in questo paese tornerò ancora.

 

 

 

                           Lago Atitlan

 

  

 

                 Una parte del gruppo….. i peggiori

 

Non ho fatto, volutamente, un diario con tanti dettagli pratici.

Ho voluto solo riportare le mie sensazioni , emozioni, interpretazioni, ricordi di questo magnifico Guatemala.  In questo modo mi basterà rileggere queste poche righe per far rivivere in me quanto scritto e provato.

(Le foto sono di Ivan e del Capo)

 

 

Nadia R.

Augusto  viajesyviajes@hotmail.it

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