Tanti i motivi per non mollare l`Inghilterra per l`Italia

Racconto di viaggio

di Gianluca Tanda

 

 

 

 

Sono state diverse le mie esperienze maturate all`estero ed ogni volta che torno in Italia la conclusione e` sempre la stessa; e` un magnifico paese, c`e` poco da fare.  

Si mangia bene, il clima e` perfetto, c`e` il mare e la montagna,  le regioni  sono molto diverse tra loro ed ognuna offre qualcosa di particolare.

La cultura poi, e` un `altra peculiarita`. Il nostro modo di scherzare, di vivere le cose lo si puo` trovare solo in Italia ed e` spesso motivo di nostalgia quando e` da tanto che non si torna, chi viaggia mi capira`.

Eppure sono tantissimi gli italiani che ogni anno decidono di partire per un periodo indeterminato alla ricerca di qualcosa di nuovo. Le ragioni, sopratutto in questi tempi,  sono le stesse;  la poca offerta lavorativa o il cercare di acquisire un valore aggiunto all`estero per poter  risultare piu` appetibile al rientro in Italia.

In europa le mete piu` ambite, sopratutto nella fascia tra i 18 e i 30 anni, sono l`irlanda e l`inghilterra. Perche`? Prima di tutto si parla l`inglese, utilissimo in termini curriculari, e la crisi, sebbene abbia colpito tutti, e` meno pressante.

 Si parte quindi con il pretesto di prendere parte ad una delle tante vacanze studio organizzate che si tramuta spesso in un vero e proprio trasferimento,  grazie alle migliori prospettive nel trovare un impiego.

Questo e` quello che e` successo a me, ma e` anche la storia di tanti altri.

 Decisi quindi di mollare la mia amata Italia per trasferirmi a Brighton, citta` situata nella costa sud della gran bretagna.

La scelsi inizialmente in quanto e` una delle localita` piu`  gettonate per chi voglia intrapprendere delle vacanze  studio Inghilterra, per svariate ragioni. E` sul mare, il clima e` tendenzialmente meno rigido, e` una citta` giovane e non mancano i divertimenti e lo svago, grazie anche ai tantissimi pub e locali.

Con il tempo notai  che era facile poter trovare lavoro anche senza avere particolari requisiti. Inizialmente scelsi di lavorare in un ristorante. E` un lavoro duro, ok, ma c`e` il buon uso di lasciare le mancie, con le quali ci si puo` spesso vivere senza neanche toccare lo stipendio.

A fine giornata, facendo la media tra stanchezza e soldi guadagnati, risultavo sempre soddisfatto.

Dopo un paio di mesi trovai la possibilita` di poter lavorare per una nota azienda di game tester. In sostanza si viene pagati per testare dei giochi (lo so, incredibile!) non ancora sul mercato, trovarne i difetti e riportarli in un data base; oltre a questo bisogna anche  controllare che le istruzioni e la descrizione del gioco siano scritte in un corretto italiano. Lavoro ben pagato (circa 9 euro all`ora), divertente e nel quale ho conosciuto tanta gente; una bella esperienza.

Attualmente sto portando a termine un master in marketing e il mio prossimo passo sara` quello di fare del praticantato (internship) in un azienda. Questi sono fondamentali per acquisire esperienza anche se spesso sono per niente o poco pagati.

Dopo 4 anni vissuti in inghilterra posso tirare le somme, premesso che alla fine tutto dipende dalla propria persona e da come si e` scelto di intrapprendere l`esperienza.

In inghilterra si vive bene, ci sono maggiori opportunita` ed e` molto ben organizzata. Non ci sono problemi nella burocrazia ed e` organizzata in un sistema di pari opportunita`.

Vivere in italia mi manca ma riesco sempre a controbilanciare con 3 vacanze all`anno o con qualche weekend grazie ai voli lowcost; in questo modo son sempre riuscito a trovare un ottimo compromesso.

 

Gianluca Tanda

gianluca@contentlobby.com 

 

 

 

 

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