Lussemburgo

diario di viaggio 2004

di Marco Paradiso

   

 

19-25/04/2004 

Raccontare un viaggio fatto per lavoro/studio non è facilissimo perché probabilmente è un viaggio che si fa con occhi diversi, con occhi… come dire…impegnati.

Questo accade spesso ma non sempre, i miei occhi sono…sempre impegnati, ed è proprio il caso che mi ha visto andare in Lussemburgo per 5 giorni per seguire un seminario ma che mi ha visto anche girare tanto, per quanto mi è stato possibile, questo piccolo paese.

Il Lussemburgo è un piccolo Granducato, l’ultimo al mondo, e si trova immerso tra la Francia , la Germania e il Belgio, ha un territorio collinoso e pieno di verde ed una capitale Città del Lussemburgo che somiglia ad una piccola Praga.

 

Lunedì 19 aprile verso le 19 arrivo all’aeroporto Findel di Lussemburgo col mio volo da Napoli via Torino, sono in compagnia di 4 colleghi che seguiranno con me il seminario e che verranno con me anche un po’ in giro per il paese. Dopo mezz’ora arriviamo all’ostello della gioventù di rue du Fort Olisy 2, (www.youthhostels.lu ), dove abbiamo 5 letti. Le camerate sono da una ventina di letti, con bagni e docce. L’ambiente è pulito e ordinato, il prezzo è di 15 Euro, colazione inclusa. Un po’ inquietanti, però, sono i cartelli appesi ai muri che, mettono in guardia dai ladri. Non ce lo aspettavamo anche qui nel placido Granducato.  

 

 

 
Comunque, aspettiamo l’ora del check-in con una certa fame poi saliamo in camera, ci sistemiamo e poi via alla scoperta di Lëtzeburg-Stad (Città del Lussemburgo) il seminario comincerà solo domani. Dopo la salita che dall’ostello porta al centro, la prima cosa che si incontra sono le Casematte ed il Promontorio del Boch dove ci sono i resti delle fondamenta del primo castello del Lussemburgo, da lassù si gode un bellissimo panorama della città e la prima impressione che ho non è una cosa, un monumento o una strada, ma un colore…il verde, è ovunque e in tutte le sue gradazioni. Da qui, attraversando il Chemin de la Corniche, passiamo alla chiesa di S. Michele, un misto tra il romanico, gotico e barocco, e ci avviamo verso il centro vero e proprio della città anche alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.

E’ fine aprile ma non fa caldo anzi abbastanza freddo nonostante il sole, poi notiamo con un sorriso che le lingue parlate qui sono ben 4 !! lussemburghese, tedesco, francese, e l’onnipresente inglese. Trovato un ristorantino che pare economico mangiamo qualcosa e poi ci dirigiamo verso una agenzia turistica per acquistare la Luxembourg Card.

Il Lussemburgo è dotato di una ottima rete stradale ed il modo migliore e più economico per girarlo è dotarsi della Luxembourg Card appunto, che permette di girare il paese per 1, 2 o 3 giorni e costa rispettivamente 9 , 16 e 22 euro.

Spesi i nostri 22 euro ci rechiamo verso il centro vitale della città, la Place d’Armes.

La Place d’Armes, il vero cuore della Lëtzebuerg-Stad vivaiola, è piena di ristorantini, bar e fast-food, dominata dal Cercle Municipal, bel palazzo sede di numerose esposizioni. Al centro della piazza c’è un gazebo dove suonano vari complessini e orchestre, l’atmosfera è tranquilla e familiare… sembra di essere tutti ospiti alla reggia del Granduca.

Verso sera ce ne torniamo all’ostello.

   

 

 

Martedì 20 aprile sveglia alle 8 e tutti pronti per seguire il nostro seminario che per la cronaca verte sullo stato attuale dell’architettura in Europa alla vigilia dell’allargamento ai nuovi stati ( qui c’è Schengen la città che ha visto abbattere le frontiere europee). Fino alle 14 siamo impegnati in un interessante (per noi) dibattito, poi cominciamo ad usare la nostra cara Lux Card e ci spostiamo su un bellissimo e pulitissimo bus ( a bordo dei quali è vietatissimo fumare e usare i cellulari), alla volta di Grevenmacher verso la valle della Mosella al confine con la Germania. Alle 15 circa, dopo non più di 30 min, (qui è tutto vicino a tutto) arriviamo al paese che sembra uscito da un libro di fiabe per bambini, piccolo, pulito, silenzioso e…verde. La zona è rinomata per la produzione di vino ed infatti, da bravi buongustai, visitiamo le bellissime grotte di Bernard Massard che ospitano cantine aperte con assaggi di vini e squisiti…accompagnamenti. Verso l’imbrunire dopo aver girovagato senza meta per il paesino torniamo a Città di Lussemburgo, giusto in tempo per rinfrescarci in ostello e poi con solo 2 colleghi (altri 2 si sono arresi) andiamo verso il centro al Palazzo Granducale, un edificio in uno stile massiccio e severo, affiancato dal Palazzo della Camera dei Deputati un con una enorme mucca colorata piazzata proprio davanti all’entrata il tutto in una splendida piazza piena di fiori coloratissimi. Di fronte al Palazzo Granducale, dopo aver percorso Rue de la Reine, si apre Place Guillaume dove c’è il Municipio. Dalla piazza, passando attraverso una grande galleria coperta, si sbuca sulla Groussgaas o Grand Rue, la via principale, su cui si affacciano alcuni bei negozi. Sono le 21 e, per la verità, di gente in giro ce ne sta poca, cosi chiediamo ed un ragazzo gentilissimo (Kurt) ci consiglia di andare a Clausen e dopo pochi minuti autobus, arriviamo in una città nella città piena di locali, pub, artisti di strada e movimento e passiamo una piacevole serata.

   

Mercoledì 21 come sempre sveglia presto e fino alle 14 seminario, poi siamo di nuovo tutti e 5 al terminal dei bus per andare a nord verso la zona delle Ardenne, splendide colline docili macchiate qua e la da case e paesini e piene di tanto tanto verde. Alle 16, dopo un’ora stavolta, arriviamo a Esch sur Sure un paese veramente da vedere anche solo per la sua posizione straordinaria, appollaiato su una roccia circondato dal fiume Sure. Il posto è pero diverso dal solito , più affollato e frequentato da turisti e lussemburghesi ma mantiene intatto il suo fascino fiabesco e cosi giriamo per stradine pittoresche curatissime alla ricerca di scorci da fotografare e dopo un po’, verso le 20, torniamo all’ostello, una doccia e di nuovo in giro per la capitale.

Andiamo stavolta al Grund o città bassa dove ci sono molti locali e pub per mangiare qualcosa e girovagare e notiamo con piacere che la sera la città è forse anche più affascinante e la valle della Petrusse (il fiume) illuminata e piena di gente è davvero piacevole anche se notiamo che, ad una certa ora (le 23 non oltre), la gente scompare e la città viene restituita alla notte.

   

 

 

Giovedì 22, dopo le 14 usciamo come sempre per goderci l’ultimo giorno della nostra Lux Card e andiamo sempre verso nord a Vianden, al confine con la Germania. Dopo un’ora siamo in quello che, grazie allo splendido castello medievale, è il luogo forse più noto del paese. Il paese è bellissimo ed occupa un minuscola e stretta valle sormontata da uno sperone di roccia occupato dall’enorme castello. Dal paese saliamo con un seggiovia verso il monte ed apprezziamo i fantastici panorami sotto di noi, poi visitiamo il castello davvero enorme ed affascinante. Poi un giretto nel paesino e via verso Città del Lussemburgo.

Alla sera, quando ormai conosciamo un po’ tutta la città, torniamo al pub Affchen dove abbiamo trovato un ottima birra, la Duvel e un bella atmosfera tedesca. Ve lo consiglio semmai vi trovaste da queste parti.

   

 

 

Venerdi 23, sempre verso le 14 dopo il seminario decidiamo di prolungare di un giorno la nostra Luxembourg Card e decidiamo di andare poco a sud della città a Schengen dove arriviamo in 20 min. La città o meglio il paesino, ha visto la firma dell’importante trattato che ha spianato la strada all’unione europea ed era una nostra semplice curiosità visitarlo. In realtà il posto dice pochino, c’è un grande monumento che ricalca la bandiera europea vicino al ponte che va in Germania e Francia, dei giardini curatissimi  e poco altro.

Tornati verso il tramonto all’ostello, la sera entriamo io ed un collega, in un disco pub al Grund, il Barbarella molto piccolo ma pieno e notevolmente incasinato.

 

Sabato 24 ultimo giorno di seminario, dopo le 14 pranziamo insieme al gruppo di lavoro poi ci salutiamo con un brindisi e passiamo l’ultimo pomeriggio a Lussemburgo in giro per il centro sempre accogliente ed in serata ceniamo con altri colleghi in un bel ristorante al centro, Le Jasmine vicino il Palazzo granducale dove gustiamo un ottimo agnello.

   

 

 

25 aprile domenica, abbiamo giusto il tempo per preparare le nostre cose e poi tutti all’aeroporto. Che cosa dire…certo visitare il Lussemburgo per più di una settimana forse è troppo, non c’è la cosiddetta movida notturna, ma qualche giorno nel Granducato, in giro per la capitale o per i paesini e per le campagne, possono essere una breve ma bella esperienza perché le cose da vedere ci sono e sono interessanti e sono in un paese comunque molto accogliente, civile ed aperto.

 

Ciao a tutti  e buon viaggio

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marco P   marcoparad@yahoo.it 

 

 

 

 

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