NOUS DISOUNS  “OUI” A PARIS

France

Racconto di vaggio AUTUMN 2011

di Saby e Ivo

 

 

PARIGI È UN ' IMMAGINE !

… o forse mille immagini concentrate in un tutt'uno.

La sensazione che abbiamo avuto da subito è che ...Necessariamente Paris è da assaporare in tutti I suoi aspetti e da ogni sua prospettiva!

E' una città che finora abbiamo snobbato, preferendo mete più esotiche o semplicemente più lontane. Però anche se per pochi giorni l’abbiamo sentita  romantica, sentimentale ,  moderna,  e soprattutto straordinariamente multietnica. Un raro insolito groviglio  di storia, bellezza, architettura ed efficienza di tutti i servizi, concentrate in ogni arrodisement !

Arriviamo al calar del sole  e alloggiamo in un piccolo hotel nella zona di St. Denis E St. Martin a pochi minuti a piedi dalla Gotica Notre Dame. Questo quartiere è vivace con i suoi numerosi caffè, bistro, brasserie e ristorantini etnici.  Particolarmente spettacolari di sera sono i suoi monumenti illuminati, Paris  è già bella cosi….  del resto è conosciuta come la “Città Della Luce”  … La Ville Lumiere.

 

Chi visita Parigi per la prima volta ha probabilmente con sé una lista di attrazioni da visitare: il Louvre, Notre Dame, Pigalle, la Torre Eiffel... noi  invece , si parte  con la visita a l' Eglise Saint-Eustache una tra le più autentiche  e grandi della capitale.

La chiesa mostra influenze gotiche e rinascimentali con decorazioni molto raffinate, per le sue immense vetrate, la facciata, le alte navate che alternano  ombre e luce, profondità, angoli e altezze. Dietro l' altare centrale troviamo nella penombra e con grande sorpresa, opere di Rubens, di Luca Giordano circondati da enormi tappeti;  tutt'intorno fiori, reliquie, candele accese notiamo anche un bellissimo tabernacolo dorato scolpito e donato dallo stesso K.Haring.

All'uscita sostiamo al Forum des Halles prendendo aria e luce dal suo meraviglioso giardino.

Passeggiamo tra  le piccole piramidi di vetro e distese di fiori avendo alle spalle il palazzo della Borsa 'ventre di Parigi' . Proprio qui nei mercati popolari, la colorata popolazione ben rappresentata nei romanzi di Zola, già nei secoli scorsi veniva a fare la spesa ...una sorta di primo centro commerciale del ‘800

Davanti alle piccole piramidi di cristallo si incrociano clochards semi dormienti, giovani mendicanti,  turisti accaldati , guide nipponiche, c’è un pò di tutto e noi che  giriamo a piedi fino ad andare oltre, verso la Galerie Vero Dodat , che fu una vera gallerie chic per l’epoca...la prima in tutta la città ad avere l’illuminazione.

Tra queste vie eleganti e le vetrine colorate, iniziamo ad  intravedere la Colonnade Du Louvre , voluta dal re Luigi (nonsoquale?) nel lontano 1600 e realizzata dal Nostro Maestro Bernini.

Ecco dunque l’Apparizione : il Museo del Louvre in tutto il suo splendore.

Man mano che ci avviciniamo ogni dettaglio  prende forma e grazie al sole e al cielo limpido , il quadro della visuale è incantevole. Ci sostiamo davanti, giusto il tempo di smaltire lo stupore iniziale, considerato che abbiamo in programma per l'indomani , la visita di una intera giornata.

Passiamo allora  alla basilica di Notre Dame, costeggiando la Senna e i suoi innumerevoli ponti. I Ponti di Parigi sono trentasette ed offrono delle belle vedute della città dal fiume. Nella frescura degli alberi con chiome gialle , e nel romanticismo del lungo Senna arriviamo .

Anche Notre Dame è di una bellezza autentica !

L'inizio della sua lunga costruzione ha coinciso con la scelta di avere Parigi come capitale e proprio per questo sulla Piazza si trova una stella di bronzo con inscritto 'Chilometro zero' vicino  la statua verde di Carlomagno.

La cattedrale è un meraviglioso esempio di arte gotica.

Questa chiesa costruita intorno al 1111 ( considerata data magica, irripetibile,  proprio come ci spiegò una guida cambogiana all'Angkor Wat) ha osservato silenziosamente l'avanzare del tempo e il susseguirsi dei personaggi francesi nei secoli.

Ha visto praticamente tutto : l'incoronazione di Napoleone , la rivoluzione del popolo, la venuta di regine straniere, la ghigliottina, la celebrazione della Liberazione di Parigi , Chirac e Sarkò , arrivando fino a noi …oggi.

Dopo pranzo decidiamo di salire.. andare su su su ….. per  oltre 400 gradini che portano alla cima, dove  godiamo di un  panorama completo della città davanti agli occhi.

Si sale in piccoli gruppi e l’impresa non è stancante, anche se una  volta entrati nella rampa di scale stretta e ripida non si può tornare indietro. Finalmente ci troviamo faccia a faccia con il sogghigno delle statue, mostri, animali,  santi e  devoti. Piu in su la campana, le scale in legno anguste , un’altra  vista mozzafiato con tramonto rosso fuoco, che si sdraia  lungo  i tetti di Parigi. Quale miglior regalo il cielo ci poteva fare ?!

Da lontano spunta la sagoma della candida bianca Mont-matre .

Il pomeriggio volge al termine , ci spostiamo verso L'hotel De La Ville  nella sua vivace piazza , senza poterne visitare l'interno delle sale ( è l'attuale municipio de Paris).

Ci fermiamo al Centro Nazionale D'arte E Cultura Georges-Pompidou, più comunemente conosciuto come il Pompidou o Centre Beaubourg che sta proprio dietro. Questo centro è “recente “considerato che l'ambizioso progetto è stato realizzato dal nostro Renzo Piano e Rogers negli anni 1970.

La piazza é animata da numerosi artisti di strada che si esibiscono quotidianamente. Ci sono clown, madonnari, ambulanti, venditori di rose, suonatori di bonghi. Ci uniamo ad un  gruppetto di ragazzi seduti a terra, cantano a cappella la canzone di Adele Someone Like You, piccolo altro spettacolo dal vivo.

Dall’alto una gigantografia del presidente Georges Pompidou,  piazzata centrale sulla facciata d'ingresso, nel centenario della nascita 1911-2011, guarda noi piccole formine viventi.

Riporta una sua frase, che fa riflettere e sognare ad occhi aperti : L'ARTE DEVE DISCUTERE, HA IL DOVERE DI CONTESTARE, DI PROTESTARE “ Condivido Pienamente!

Ovviamente la serata trascorre in mezzo all’arte e agli artisti, sculture, con piccoli ritagli di colore, musiche nuove.  Andiamo a cenare vicino all’Opera.

L'indomani partiamo dalla torre di Saint Jacques. Questo è un curioso campanile gotico ed è tutto ciò che rimane della chiesa dedicata a Saint Jacques , un misterioso punto di incontro ( o di partenza ? ) nel Medio Evo per i pellegrini che volevano intraprendere dalla Francia il cammino per Santiago de Compostela verso la Spagna.

Qui Pascal fece i primi esperimenti con la gravità, buttando oggetti verso il giardino  sottostante (oggi chiuso). Procediamo nell'elegante Rue De Rivoli per arrivare prima All' Arc De Triomphe Du Carrousel, uno spazio che sta proprio tra i Palazzi Del Louvre E Le Tuileries.

Tanti ragazzi del Senegal vendono piccoli portachiavi a forma di torri de Paris e archi di trionfo. Hanno bandiere francesi come  souvenirs ma indossano  collane africane, parlano fluidamente l’italiano uno mi spiega che lui è a Parigi, ma con l’Africa nel cuore…..anche  io gli rispondo…. E insieme ridiamo.

Dopo le chiacchiere e con le baguettes in mano,  ci avviamo  verso la piazza e ci mettiamo in fila tra le piramidi di cristallo. Questo è solo l'incredibile inizio di una giornata vissuta al Museo per eccellenza. Subito dopo le foto all'arco infatti, entriamo nel Louvre.

L’ingresso al Louvre avviene attraverso la Piramide, struttura che si contende con la Tour Eiffel il primato di monumento più amato-odiato dai parigini. A me personalmente piacciono molto entrambe, danno un senso di legame degli spazi, di continuità, di evoluzione all'arte in una città quasi eterna, incantevole, ma con visuali cosi estremamente all’avanguardia…

Pei, un architetto americano di origine cinese, ha pensato alla piramide come ingresso principale; in effetti fino a quel momento il Louvre non ne aveva uno vero e proprio. Dalla grande piramide trasparente scendiamo  e si ha accesso alle tre ali principali in cui è diviso il museo: Sully, Richelieu e Denon.

Ogni ala si estende su 4 piani e in essi sono contenuti meraviglie ed opere di ogni genere: antichità orientali , egiziane , greche, etrusche , romane , arti dell'Islam , sculture , arazzi , candelabri , dipinti di paesaggi volti e nudità ,  corpi e sorrisi scolpiti nel sempre .

OGNI ELEMENTO HA UN VALORE INCOMMENSURABILE.

Verso sera, ancora inebriati da tutte queste opere, usciamo attraversando Les Jardins Le Tuileries passaggio obbligatorio che ci fa  arrivare all’obelisco egizio imperante su Place De La Concorde. Siamo in un altro cuore di Parigi.

Da una parte  i Campi Elisi dall’altra i palazzi reali, le statue equestri ... Mercure Montè Sur Pègase,  poi ancora  la torre illuminata, le bandiere tricolori che sventolano, insomma ….

Un'altra  meraviglia (lo so che mi  ripeto spesso …..ma certi angoli della città possono essere definiti solo cosi :  meravigliosi).

Davanti a noi la poesia della  Tour Eiffel imperante  con la  fuga prospettica degli  Champs Elysees illuminati a giorno. Le automobili che partono e arrivano  combinano inconsapevolmente giochi di luce giallo - rossa, ci sono limousine ferme con le spose raggianti a far foto e fontane accese  che dividono  dalla Rue Royale….

Godersi Place de la Concorde all’imbrunire, dietro ai giardini delle Tuileries ..non ha prezzo !

Per cena andiamo all’opera National, tempio della musica, passando per la bellissima chiesa della Madeleine,  molto suggestiva sia per le imponenti dimensioni sia per il colonnato corinzio.

L’indomani si riprende il giro della città  partendo dal suo Arco Di Trionfo. In metro ci spostiamo alla Place de l'Étoile che è conosciuta anche come Piazza Charles-de-Gaulle, una delle più grandi, da dove partono a stella e si incrociano le principali strade.

Ammiriamo l’arco di Napoleone e le storie di guerra scolpite perennemente nei suoi marmi, che non ha bisogno di ulteriori elogi. Assistiamo anche alla cerimonia dei caduti proprio sulla tomba del milite ignoto. Una banda musicante e alcuni  anziani partigiani emozionati ricordano la memoria lontana delle guerre mondiali e le vite spezzate, rubate alla vita.

Prendiamo l’avenue Kleber per arrivare fino al Teatro Chaillot siamo proprio alle spalle della torre, questa volta l’ammiriamo col chiarore del sole mattutino.

Immancabile baguettes e foto di rito, un vespaio di ragazzi canterini rallegra l’aria .

Proseguiamo verso Hôtel des Invalides con la sua cupola dorata che oggi  ospita al suo interno la tomba di Napoleone.

Attualmente, la struttura ha mantenuto anche il  celebre Musèè de l’Armèe  che conserva armamenti e trofei della storia francese. C’è un pienone di turisti accaldati, soprattutto in coda per entrare nella chiesa di Saint-Louis, dove sono conservate le spoglie di Napoleone. Facciamo in tempo anche ad andare dall'altra parte in fondo al Champ de Mars di fronte alla École Militaire, dove visitiamo i reperti bellici, le lunghe fila di cannoni scoprendo che proprio questa scuola ha formato “un giovane corso - ottimo marinaio” …  che il mondo conobbe col nome di Napoleon.

Una volta usciti prendiamo il ponte Alexandre 3 e ci dirigiamo verso le Petit e Le Grande Palais.  la giornata è magnifica, splende un sole primaverile, i piumini iniziano a dare decisamente fastidio. La sagome appuntita della famosa torre ci segue e continua a farci compagnia.

I due palazzi, costruiti uno di fronte  all’altro in occasione dell ' Esposizione universale del 1900 

ospitano dei musei di  Belle Arti della città. Da qui ci spostiamo in metrò verso Montmartre .

Nel 1800 Montmartre era il quartiere maledetto dove si recavano gli artisti squattrinati in cerca di fortuna e i borghesi annoiati con il pallino delle prostitute e del Moulin Rouge. Un quartiere irriverente, una città nella città, questa collina  ha visto scorrere le vite di Picasso, Van Gogh e Modigliani. Oggi Montmartre è una "trappola per turisti" che non si può fare a meno di visitare. E anche se i grandi artisti non ci sono più , è sempre divertente salire lungo la scalinata, perdersi a piedi per i vicoli o ammirare la chiesa. Noi ci prendiamo del tempo e oltre alla visita abbiamo la fortuna di assiste alla Funzione in francese, il 01-11-11 è la festa di Ognisanti.

Altra bella emozione nel Sacro Cuore.

La basilica di Montmartre (monte dei martiri) sorge sul luogo ove è stato martirizzato S. Dionigi per decapitazione, la leggenda narra che il santo  avrebbe camminato alcune miglia portando fra le mani la sua testa mozzata. Non è possibile fotografare gli interni, dove ammiriamo il mosaico d'oro dell'abside,  la grande cupola circondata da colonne, l’organo immenso.

Finita Messa all’uscita della basilica, meta di una preghiera senza fine, siamo letteralmente inondati da turisti  e fedeli che si alternano, ad ogni ora della notte e giorno per poter sostare davanti all'altare. Nella cripta sono conservate alcune reliquie, fra cui il presunto Sacré-Cœur.

Proseguiamo per la passeggiata tra  i vicoli del quartiere e ci fermiamo per cena, circondati dalla folla di turisti che rende quasi difficile il muoversi tra le vie, tra camerieri con guanti bianchi, venditori di rose, disegnatori di caricature.

 

In questa notte chiara, lasciamo Parigi e il suo fascio di luci .

La bellezza riscontrata in ogni dove ci ha stupiti. L’ultimo  spettacolo l’ abbiamo  dall’alto .

Solo volando è Impressionante ammirare i simboli illuminati, la sagoma della Senna, le  sue opere incastrate tra la città e le vaste aree rimaste ancora verdi….

In volo  ci si sente ancora più piccoli in questo grandioso spazio .

Siamo tornati a Milano  con  in  testa la canzone d’amore per eccellenza ….. il ricordo di PARIS che meglio rappresenta l’essenza di questa STUPENDA Città…

Capitale Francese, ma soprattutto  Capitale Dell’amore!

 

JE VOIS LA VIE EN ROSE

De l'homme auquel j'appartiens                Quand il me prend dans ses bras,

Il me parle tout bas                          Je vois la vie en rose


Il me dit des mots d'amour                         DEs mots de tous les jours,

Et Ca me fait quelques choses                   Il est entrè dans mon coeur,

Une part de Bonheur                       Dont je connais la cause


C'EST LUI POUR MOI,                       MOI POUR LUI DANS LA VIE


Il me l'a dit,               l'a jurè pour la vie,

Et dès que je l'apercois Alors                      je sens en moi, mon coeur qui bat...


LA VITA TUTTA ROSA

 

Dell'uomo al quale appartengo                  Quando mi prende fra le braccia

Mi parla a bassa voce Vedo                                    la vita tutta rosa


Mi dice parole d'amore                               Parole di tutti i giorni,

E sento che qualcosa                                   E' entrato nel mio cuore,

Una parte di felicità                         Di cui conosco la causa


E' LUI PER ME, IO PER LUI NELLA VITA                   Me l'ha detto, l'ha giurato sulla sua vita,

E fin dal momento in cui lo scorgo da lontano    Allora sento in me, il cuore che batte...


UN GRAZIE AL MIO IVO : CON TE LA VITA È FATTA PER ESSERE CELEBRATA !

Paris….la plus belle art de vivre…c’est la vie.

 

 

….  embrasses embrassades  ,  SABY & IVO

 

pour avoir renseignements contacter  : sabivo2002@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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