SICILIA IN AUTO

Un po’ di storia, natura e un matrimonio e ottima cucina

Diario di viaggio 27 APRILE – 04 MAGGIO 2009

di Roberto Buracchini

 

 

 

 

 

 

L’ ITINERARIO

27 APRILE          SINALUNGA – TAORMINA

28 APRILE          TAORMINA – PIAZZA ARMERINA – VALLE DEI TEMPLI

29 APRILE          SELINUNTE – SCOPELLO – RISERVA DELLO ZINGARO

30 APRILE          SCOPELLO – S. VITO LO CAPO – ERICE – BIRGI

01 MAGGIO      BIRGI – MOZIA – MARSALA – MAZARA D. VALLO

02 MAGGIO      MAZARA D. VALLO

03 MAGGIO      MAZARA D. VALLO – SINALUNGA  ( 3 del mattino 04 maggio )

                          

 

PREMESSA……

 

Non rifarei assolutamente un viaggio in auto fino in Sicilia per una sola settimana.

Il fatto è che il giorno 2 Maggio eravamo invitati presso Mazara del Vallo per un matrimonio ed io con Elisa avevamo previsto di volare su Trapani, noleggiare un’auto e farci una settimana di vacanze in Sicilia, per poi essere presenti il giorno 2 al matrimonio. Ma così facendo, i miei genitori, non sarebbero venuti al matrimonio, visto che mio padre non vuole assolutamente viaggiare in aereo (il problema che non vuole neppure in nave), ed allora abbiamo deciso con Elisa di fare un’opera di carità, che poi si è rilevata molto divertente.

Dunque, decidiamo di partire con l’auto di mio padre, la mattina del giorno 27 Aprile alle ore 02.00, destinazione Sicilia.

 

27 APRILE          SINALUNGA – TAORMINA

Alle 02.00 del mattino scendiamo con i nostri zaini in cortile, dove ad attenderci ci sono già i miei genitori, eccitati come due bambini pronti per la gita di 1^ elementare.

Il nostro mezzo di trasporto sarà un alfa 146 1.9 TD che ci accompagnerà nei prossimi 7 giorni. Dal casello autostradale di Valdichiana, entriamo nella A1 e appoggiato alla spalla di Elisa continuo il mio sonno spezzato dall’odiosa sveglia della Seiko. 

Apriamo gli occhi all’altezza di Nola e ad augurarci il buon giorno, lo splendido spettacolo del Vesuvio alla nostra destra. Scendiamo per un caffè nei pressi di Castel San Giorgio che si erge nella collina alla nostra sinistra e prima di affrontare la MITICA Salerno - Reggio Calabria, mi metto al volante. In 9 ore e 40 minuti raggiungiamo Villa San Giovanni. Se per raggiungere Salerno avevamo impiegato meno di 4 ore, per percorrere i 435 km fino allo stretto impieghiamo quasi 6 ore ( che bello condurre lungo la Salerno – Reggio Calabria ).

Alle 14.30 saliamo con la nostra macchina, sull’imbarcazione della Caronte (www.carontetourist.it)  e ci accomodiamo sulle panche esterne per ammirare il panorama sullo stretto. In poco più di 10 minuti e con 23 € a testa raggiungiamo la SICILIA.

Discendiamo la A18 e alle 16.30 raggiungiamo Taormina.

Ci incontriamo con la signora Diana che avevamo contattato durante la traversata dello stretto e ci accompagna al parcheggio a pagamento nei pressi di piazza Sant’Antonio Abate e dopo una breve passeggiata ci accompagna nei pressi della cattedrale dove ci consegna le chiavi di due pulite stanze con bagno ( 25€ cad ).

Mentre ci facciamo una doccia, inizia a piovere ma per fortuna in pochi minuti tutto si sistema e possiamo uscire per dare un’occhiata alla città.

Visitiamo la Cattedrale, poi prendiamo Corso Umberto I e raggiungiamo Piazza IX Aprile dove ammiriamo il panorama offerto dalla terrazza che sovrasta la costa .

Dopo una breve passeggiata fino a piazza santa Caterina, inizia di nuovo a piovere e rientriamo verso le camere e per prepararci alla prima cena siciliana.

Niente di particolare, una buona pizza con birra e poi a letto.

 

28 APRILE          TAORMINA – PIAZZA ARMERINA – VALLE DEI TEMPLI

Ci svegliamo per fortuna con un buon sole.

Facciamo colazione ad un bar con cannolo siciliano e caffè e poi, raggiungiamo il Teatro greco. Paghiamo il biglietto di 6€ ( spesi benissimo ) e visitiamo l’anfiteatro romano risalente al III sec. a.C. Oltre allo spettacolo che offre questo Teatro da non sottovalutare la bellissima vista sul vulcano Etna, ancora bianco dalla neve invernale che padroneggia sul paesaggio siciliano. Dedichiamo al sito, almeno un’oretta e dopo essere ritornati a recuperare il nostro equipaggiamento, ci dirigiamo al parcheggio, senza dimenticare di salutare la signora Diana.

Saliamo in macchina alle 11 e ci dirigiamo verso sud. Costeggiamo per molti km le pendici dell’Etna e all’altezza di Catania, ci inseriamo sulla A19 per dirigersi verso ovest.

Dopo circa una ora e mezzo di marcia raggiungiamo la periferia di Enna nelle quale facciamo un piccolo spuntino con un arancino. Alle 13.30 siamo alla biglietteria della Villa Romana del Casale nei pressi di Piazza Armerina e paghiamo i nostri 5€ per l’entrata. Questa magnifica villa dell’epoca romana e tutt’ora sotto ristrutturazione ed è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco e immersa nella verde vegetazione è un’ottima tappa per chi si trova da queste parti. C’è solo una cosa che un po’ mi delude, e sono le coperture in plexiglas che, utili per il mantenimento dei mosaici, rende la visione del turista un po’ disturbata.

Dopo aver dato un’occhiata veloce al paese di Piazza Armerina, caratterizzata dalla cupola argento della sua cattedrale, riprendiamo il cammino verso sud e alle 17.00 siamo alla Valle dei Templi. Indecisi sul da farsi, optiamo di visitare i templi di Agrigento e poi spostarsi per passare la notte in direzione di Selinunte.

In un solo giorno, Anfiteatro di Taormina, Villa romana a Piazza Armerina e per concludere la bellissima Valle dei Templi. Ci rimane una ora e mezzo per la visita , vista la ora, ma riusciamo tranquillamente a raggiungere tutti i siti di maggiore interesse, dal Tempio di Ercole, della Concordia, il tempio di Giove e quello dei Dioscuri.

Alle 18.30 prendiamo la strada in direzione ovest e in poco più di un’ora raggiungiamo Selinunte, dove ci fermiamo in un agriturismo gestito da una famiglia siciliana.

Ci consigliano di uscire per cena e raggiungere a piedi il ristorantino situato lungo la statale e di assaggiare le specialità di mare. Noi non li deludiamo e ci rifocilliamo con un buon piatto a base di pesce. Il simpatico gestore ci intrattiene fino alle 23 con le sue storie e i suoi liquori e riusciamo a lasciare il ristorante solo inventando una scusa plausibile.

 

29 APRILE          SELINUNTE – SCOPELLO – RISERVA DELLO ZINGARO

Alla sveglia, ci attende tutta la famiglia per la colazione.

Sul tavolo c’è di tutto, marmellate di ogni genere, pane di diverse qualità, succo di frutta, latte caffè e frutta fresca. Certo che per 20€ possiamo ritenerci molto fortunati di aver incontrato questa simpatica famiglia. Salutiamo i due bimbi e i loro genitori, e ci dirigiamo verso le rovine di Selinunte, considerate uno dei siti archeologici più belli dell’intera Sicilia, nonché, tra le rovine più maestose di tutta la civiltà greca. Immersi in un mare di fiori gialli e verde vegetazione, questi templi sono veramente di una rara bellezza e camminare tra le rovine è un grande piacere. Passiamo un paio d’ore nel sito archeologico di Selinunte, tra un tempio e l’altro e dopo una breve visita alla necropoli, rientriamo verso il parcheggio, dove ci aspetta la nostra Alfa 146. Saliamo in macchina e ci dirigiamo questa volta verso nord.

Dopo aver percorso la A29 per alcuni km, svoltiamo verso ovest e raggiungiamo Castellammare del golfo, con le sue acque limpide e i suoi splendidi panorami. Ci sediamo su una terrazza per ammirare il piccolo porto della città e dopo una bibita rinfrescante, riprendiamo il cammino in direzione di Scopello.

Una volta arrivati, facciamo subito un bel pranzo seduti sui tavoli di un bar in un lato della piccola piazza, e decidiamo sul da farsi. Intanto abbiamo sparso la voce che stiamo cercando un alloggio e pian piano si avvicinano i proprietari di alcune camere.

Decidiamo di rimanere dal signor Antonio, che ci consegna le chiavi di due piccole ma pulite camere dotate di bagno con vista sulla tonnara. Il paesino è una chicca dell’isola, e proprio da qui, iniziano i percorsi sulla riserva naturale dello Zingaro.

Con 3€ d’ingresso, visitiamo la splendida riserva, che costeggia il limpidissimo mar Tirreno.

Piccole calette nascoste tra la vegetazione si affacciano di volta in volta lungo il nostro cammino e solo un piccolo problema alla mia caviglia mi lascia l’amaro in bocca alla fine di questa fantastica escursione naturalistica.

Facciamo cena la Ristorante La Terrazza dove assaporiamo le magnifiche sarde e condividiamo un piatto di pesce spada. Tutto perfetto e buono.

 

30 APRILE          SCOPELLO – S. VITO LO CAPO – ERICE – BIRGI

Al mattino delle grigie nuvole disturbano la nostra colazione sulla piazza del paese, ma per fortuna la giornata alla fine sarà soleggiata e calda. Dopo la colazione, prendiamo la SS187 e all’altezza di Baglio Messina svoltiamo in direzione nord per raggiungere San Vito lo Capo.

Il Paesaggio è meraviglioso, vette appuntite toccate dalle nuvole e una costa straordinaria ci accompagnano fino alla baia di San Vito.

Il sole intanto si fa sentire e io ne approfitto, dopo aver visitato la cattedrale, per farmi un bagno. Ma siamo ai caraibi?

Il mare limpido e la spiaggia bianca deserta, mi ricorda le spiagge caraibiche o quelle della Thailandia; non immaginavo che ci fossero delle spiagge così belle nel nostro Paese.

Ci rilassiamo un paio d’ore in spiaggia  e poi ci sediamo sulle sedie del Tha’am, un ristorante con specialità arabe sicule. Il pensiero al vicino viaggio in Marocco salta subito alla mente e ne approfittiamo per un buon cous cous di pesce.

Nel primo pomeriggio rientriamo nella statale e in un’ora circa raggiungiamo il paese di Erice, arroccato su una collina dalla quale è possibile ammirare la costa , il monte Cofano sulla destra e la città di Trapana alla nostra sinistra ci fanno ricordare che siamo a  più di 700 Mt. Sul livello del mare. Peccato che non è facile vedere tutto, visto la nebbia che sembra sia sempre presente da queste parti. Una visita al castello, al museo civico e alle piccole viuzze che ricordano un villaggio scozzese e non chiedetemi il perché. Poi la nebbia che attraversa le case e le terrazze rendono l’atmosfera ancora più suggestiva. Ci fermiamo per un paio di sfogliatelle alla ricotta e un buon passito, poi risaliamo in macchina e iniziamo la nostra discesa.

Peccato che dopo circa 5 km, l’auto và in panne e si crea un panico ingiustificabile nell’abitacolo. Recuperiamo il numero telefonico del più vicino meccanico convenzionato con Alfa e pian piano raggiungiamo Paceco, un paese alla periferia di Trapani.

Dopo un paio di minuti, il capo officina ha già il responso: ALTERNATORE fuori uso.

Il problema non sarebbe grosso, se non fosse che sono le 18.00 di giovedì 30 Aprile.

Domani è il 1° Maggio e quindi sono chiusi e poi sabato mattina non sarà così facile reperire un alternatore. Comunque non c’è altra soluzione, lasciamo l’auto nel garage dell’officina e decidiamo di noleggiare un’auto. Il problema è che anche le auto sono tutte noleggiate. C’è un ponte festivo del 1° maggio che ha attirato molti turisti da queste parti, soprattutto con il nuovo aeroporto di Birgi dove arrivano ogni giorno 2 aerei della Ryanair.

Alla fine troviamo una 500 nuova con Europcar  per un prezzo assurdo visto le festività.

Ci facciamo accompagnare dal figlio del capo officina fino all’aeroporto dove ritiriamo la nostra auto, poi , rientriamo a Paceco per recuperare i miei genitori ed infine ci dirigiamo di nuovo nei pressi di Birgi, dove stasera alle 23 arriveranno anche mia sorella e famiglia.

Alloggiamo lungo la Sp21, prenotiamo una stanza anche per mia sorella e dopo una pizza lungo la strada, andiamo a  recuperare anche gli altri all’aeroporto.

Alle 23 in punto atterra l’aereo e dopo aver ritirato anche l’altra auto rientriamo in albergo.

 

01 MAGGIO      BIRGI – MOZIA – MARSALA – MAZARA D. VALLO

Dopo essersi ritrovati tutti quanti a colazione, lasciamo l’albergo per dirigersi verso la riserva naturale dello Stagnone. Passiamo attraverso una distesa di saline e mulini con tetti rossi, poi parcheggiamo l’auto nei pressi di Mozia e ci imbarchiamo per l’isola di San Pantaleo.

Con 3€ a persona raggiungiamo l’isola con una piccola imbarcazione, visitiamo la piccola isola caratterizzata da scavi archeologici che mettono in luce le radici fenici dell’isola.

Sotto un sole battente facciamo il giro dell’isola e nella tarda mattinata rientriamo verso la terra ferma. Percorrendo in direzione sud la Sp21, raggiungiamo le porte di Marsala, dove ci fermiamo ad un piccolo chiosco per il pranzo. I proprietari ci dicono che anche se è il 1° Maggio, sono aperti, perché anche loro, sono là per il pranzo.

Ci facciamo preparare un bel panino siculo ma nel frattempo ci sediamo al tavolo con la numerosa famiglia e approfittiamo della loro gentilezza per assaggiare delle ottime sarde e carciofi alla griglia. Passiamo un paio d’ore con la simpatica famiglia, paghiamo il conto che davvero non riesco ad immaginare come sia possibile e poi ci dirigiamo verso Marsala.

Ci soffermiamo un’oretta al museo archeologico Baglio Anselmi e poi visitiamo il centro città. Raggiungiamo piazza della Repubblica con il Duomo che spicca nel lato sud e dopo una breve visita a Villa Cavallotti, finalmente raggiungiamo Mazara del Vallo.

Sono le ore 18 in punto quando ci incontriamo con il proprietario del B&B che mio cugino ci aveva riservato precedentemente. Dopo pochi minuti, ci incontriamo con gli zii che aspettavano con ansia l’arrivo dei miei genitori e consumiamo una cena a base di pizza.

Alla fine della cena, salgo in macchina con Elisa e raggiungo di nuovo l’aeroporto, per recuperare due altri cugini arrivati dalla Toscana con un volo su Trapani.

Rientriamo a Mazara alle 24, salutiamo i due cugini e ci ritiriamo nel nostro B&B.

 

02 MAGGIO      MAZARA D. VALLO

La giornata inizia alla grande, dopo aver mangiato un cannolo siciliano e aver bevuto un ottimo caffè, ricevo una telefonata da Paceco. La macchina sarà pronta per le 13.30 e quindi pronti per rientrare per l’ennesima volta verso Trapani.

Durante la mattinata intanto diamo un’occhiata alla città, visitiamo il museo civico, le rovine di un castello normanno e ci dedichiamo ad una lunga passeggiata sul lungomare Mazzini.

Visitiamo la Casbah, di chiare origine arabe e alle 12.30 ci dirigiamo verso Paceco.

Ritiriamo l’auto, e ce ne andiamo all’aeroporto per riconsegnare la 500.

Al rientro a Mazara, visitiamo mio cugino, pronto per la cerimonia che si terrà tra poco.

Ce ne andiamo ad aspettare tutti alla cattedrale di San Salvatore dove si celebrerà il matrimonio.

Sembra di essere ad una festa di gran galà, peccato che noi ci siamo dimenticati i vestiti da sera a casa..!!!!!! Da queste parti il matrimonio è una festa esagerata davvero.

Cena presso un hotel dalle dimensione mai viste fino ad ora nel quale mi sono sentito davvero fuori luogo. ( www.kempinski.com/en/sicily/Pages/Welcome.aspx )

Rientriamo in albergo alle 2 di notte dopo un paio di balli e tanto ottimo pesce.

Domani si riparte e il viaggio sarà lungo

 

03 MAGGIO      MAZARA D. VALLO – SINALUNGA  ( 3 del mattino 04 maggio )

Se il viaggio di andata è stato lungo, quello di ritorno è stato lunghissimo.

Facciamo colazione con i miei familiari, poi, lasciamo mia madre a casa di mio cugino.

Infatti, mia madre, intelligentemente ha deciso di rientrare in aereo con mia sorella e quindi io, Elisa e mio padre ci siamo goduti i bellissimi 1300km di strada del ritorno. Sulla strada del ritorno un pensiero a Falcone e Borsellino all’altezza di Capaci e poi in silenzio lasciando pian piano la terra sicula.

Terra siciliana , terra di colori sole e tanta gentilezza.

“ FACITIVI LI CAZZI VOSTRI”

 

 

Ancora una volta mi sono ripetuto che non farò mai più un viaggio in auto così lungo per solo una settimana, anche se devo dire che il viaggio in compagnia dei miei genitori è stato veramente divertente con grosse divergenze ma tante risate stampate sui nostri volti.

Grazie ai miei genitori che mi hanno fatto divertire un sacco in questa settimana.

 

Roberto

gaby76@hotmail.it

 

 

 

 

 

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