UNGHERIA-UCRAINA

DA BUDAPEST A LVIV E DA BRYUHOVICHI A BERGAMO

Diario di viaggio 2012-13

di Ivan Scherzo

 

22 Dicembre 2012

Primo giorno dopo la fine del mondo partenza da Orio al Serio con la Ryanair alle ore 22.20 per Budapest.

All'arrivo cambio giusto 50 euro alle ore 23.55 al change per 226,24 dandomi 11.310ft.

All'uscita dell'aeroporto di Budapest si trova il bus n.900 e al capolinea in coincidenza c'e' il bus n.950 che passa dal centro di Budapest.

Questi bus sono i notturni perchè di giorno c'e' il bus n. 200e che va direttamente all'ultima fermata del metro 3 blu di Kobanya-Kispest a sud di Budapest.

Sulla lonely planet c'e' scritto di raggiungere Budapest solo con il bus n.200,ma arrivato alla fermata dell'autobus, di fianco la tabella degli orari del 200 ci sono quelli del 900,quindi è molto facile capire che si tratta del notturno anche se non va alla fermata del metro ,ma c'e' scritto ben visibile che dopo ci sarà il bus 950.

 L'autista ti vende il biglietto direttamente per 400 fiorini. Salgo senza problemi,mi siedo e aspetto la partenza .

 Arriva una romana col fidanzato,la quale parla all'autista,mezzo inglese e mezzo spagnolo chiedendogli del bus 200 ,l'autista gli risponde ,poi scende gli fa notare la tabella dicendogli che questo e' il sostituto e l'unico modo per andare in centro,ovviamente la ragazza non capisce e in piu' si rivolge al ragazzo dicendogli :''No,no sarà piu' avanti,andiamocene''.

Volevo intervenire ,ma poi ho pensato che gli avrebbe fatto bene un po' di esperienza e lo lasciati a terra mentre il bus partiva.

Salito sul bus n.950 poi devi vedere in base al tuo pernottamento dove scendere,avevo una prenotazione effettuata direttamente con la ryanair di un ostello con 4 posti letto a 9 euro All Central Hostel e grazie alla mappa della lonely planet sono sceso ad Astoria. Dopo aver attraversato Kossuth utca mi sono fatto una passeggiata per Petofi sandot ut. e sono arrivato in Becsi ut. in Belvaros al mio ostello. Se non volete fare una passeggiata dovete scendere a Deak Ferenc ter.

Sono arrivato in ostello all'una e mezza di notte,sono salito in camera e ho conosciuto un signore turco che arrivava da Marsiglia e doveva andare a trovare la ragazza in Ucraina-uh che coincidenza proprio dove devo andare io- così mi ha spiegato che con la Pegasus Airlines c'e' una tratta economica  Istanbul -Lviv. Il bello nel dormire negli ostelli sono queste informazioni fondamentali,ma mamma mia come russava.

 

23 Dicembre 2012

Partenza alle ore 7.20 del mattino dalla metro 1 rossa di Deak Ferenc ter fino a Keleti Palyaudvar verso est alla stazione ferroviaria. Aspetto fino alle 8 per l'apertura dei biglietti internazionali e chiedo informazioni su quanto costa un biglietto direttamente per Lviv e mi risponde 17000ft e la partenza è alle 18.40 con arrivo alle 10.30 del mattino seguente.

 La cassiera stava già preparando il biglietto,ma c'e' rimasta male quando gli ho detto che non ci pensavo proprio a spendere quella somma. Invece mi sono diretto alle casse dei biglietti locali ed ho acquistato ad occhi chiusi il primo treno che partiva verso est.

Alle ore 8.30 ero su un treno in partenza per Miskolc in un intercity con posto prenotato,che tra l'altro non lo volevo,ma mi han detto che ormai era tutto pieno,per la somma di 4260+445ft per il  posto riservato. 

Arrivo puntuale alle ore 10.29.

 A questo punto do' un'occhiata alla L.P. e capisco che c'e' una cittadina sulle colline famosa per il suo lago e la cascata.

 Fuori dalla stazione prendo il tram n.1,acquisto il biglietto dall'autista e mi siedo fino al capolinea. Il tram è addobbato come un albero di Natale con lucine, palline, nastri verdi e rossi e attraversa tutto il centro fiancheggiato da alcuni edifici antichi piuttosto interessanti.Ci sono varie chiese e una Porta Scura,un corridoio a volta settecentesco,poi solo casermoni con le classiche macchine russe parcheggiate. 

Arrivati al capolinea ore 11.20 c'e' il bus per Lillafured.

 Grazie all'autista ora ho capito che i biglietti si obliterano inserendoli in una fessura e poi devi schiacciarli tirando una leva nera a mano,così ne ho uno buono per dopo.

Si intravedono le prime colline verdi,mentre le seconde piu' alte sono tutte imbiancate.

 Ore 11.30 sono a Lillafured,che sorge su un pendio,un pittoresco villaggio in mezzo ai boschi con un'atmosfera montana in mezzo a due valli formate dai torrenti Garadna e Szinva. Nevica,ma vado lo stesso a vedere la cascata. Dall'hotel palota ci sono dei gradini in pietra e terrazze,scendendo ti portano direttamente alla cascata e alla grotta Anna.

 Andando giu' per i gradini sono anche scivolato su un lastrone di ghiaccio ,sono slittato fino ad atterare col culo per terra ,non riuscivo piu' a fermarmi ,c'era una famiglia dietro di me e ci siamo fatti una grassa risata. Quando arrivo alla cascata la signora mi fa notare che siccome c'e' poca acqua ,quella poca che c'e' si ghiaccia velocemente,quindi vedo un sentiro ghiacciato e la grotta Anna è chiusa. E' aperta solo da metà aprile a metà ottobre con all'interno un labirinto di tunnel e alberi fossili.

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Torno su con cautela e vado al Lago della Fonderia di color verde-giada,peccato che ora è tutto ghiacciato, il vento fa volare basso delle folate di fumo bianco sul ghiaccio che in un'altra prospettiva sembrano essere sotto la corrente dell'acqua,ma è solo una mia impressione.

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Ci sono i negozi di souvenir chiusi con gli articoli fuori all'aperto incustoditi senza problemi. Incredibile in Italia sarebbero già spariti,c'e' solo una finta signora vestita di nero,seduta su una sedia;da lontano sembra vera!

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Alle 13.10 andro' giu' a Miskolc con il trenino famoso a scartamento ridotto-uno dei più suggestivi percorsi in treno nei boschi ungheresi.

Intanto mi sono fermato in un ristoro a bere un tè caldo e in sottofondo c'è la canzone nuova di jovanotti metà in inglese e il ritornello in italiano.

Fuori c'è una pace assoluta,nel bosco ci sono le casette per gli uccellini,ce n'e' una in particolare che sembra uno stereo,al posto delle casse ci sono i buchi col mangiare per i volatili e in mezzo qualcuno ha disegnato i tasti play,ff,rewind come se fosse una cassetta audio,poi c'e' un pino particolare ha il tronco inclinato con i rami dritti che crescono verso l'alto,non avevo mai visto un pino così strano,fa un certo effetto vederlo.

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Il trenino ha una sola carrozza con la stufa a legna al centro. Sono l'unico passeggero a bordo a godere di un panorama fantastico completamente in mezzo al bosco scendendo piano piano nella valle. Lentamente il bosco svanisce, iniziano a fianco i binari le prime villette molto carine e alle loro spalle gli enormi casermoni,palazzi in stile sovietico,squadrati,una cosa oscena. Poi sulla destra appare un fitto cimitero con tombe piccoline,ma non ha quell'aria funebre ,anzi è carino,mentre il treno fischia dirigendosi all'arrivo alle ore 13.40.

C'e' un benzinaio noto che la benzina costa 410ft,non è poco.

Torno in citta' con il tram,mi fermo in centro faccio due chiacchere con due coppie curiose di vedermi girare da solo,poi con il loro telefonino mi aiutano a trovare un ristorante vegetariano che ovviamente non c'e',ma sono stati molto gentili e disponibili. Verso le tre mi fermo a mangiare un falafel 600ft e bere una bottiglia d'acqua per un totale di 800ft , poi subito in stazione.Peccato perchè è domenica ed ho incrociato due studio tattoo chiusi.

 Neanche il tempo di arrivare che salgo sul treno in partenza per Tokaj alle 15.36 per 1120ft. direttamente dal controllore sul treno.

Ho provato il bancoposta e funziona ,prelevato 10000ft.

Prima ero in un intercity in 1' classe ,ora sono sicuro di essere in un regionale...ferma in tutte le stazioni. Il treno viaggia con le porte spalancate,si aprono e chiudono sbattendosi a ogni rimbalzo e nei bagni non c'è l'acqua,ma in compenso ci sono i cartelli scritti anche in italiano.

E' stata una giornata coperta con svariate nevicate,ma verso le 4 del pomeriggio inizia a imbrunire e subito dopo 10 minuti è buio pesto,in lontananza già si accendono le illuminazioni,alle 4.15pm. Non mi era mai capitato di vedere quasi le stelle alle 4 del pomeriggio. C'era un gruppo di ragazzini che stava facendo un po' di casino negli scompartimenti fino a sbattere le porte,giusto per non far passare gli amici ,se le sbattono in faccia divertendosi. Il controllore ,una donna ,quando è arrivata , gli è bastato uno sguardo per farli smettere,poi sono scesi a Screncsz augurandogli ''Merry Christmas''. Bisogna saperci fare con i giovani,immagino che da noi si era già iniziata una litigata a voce alta,creando solo più confusione,senza aver risolto il problema,io gli ho anche sorriso ai ragazzini. Le ragazze sono carine,ma sono un po' freddine,sono molto riservate,per ora,mentre chi sa l'inglese vuole e cerca di aiutarti il più possibile come le due coppie di prima.

Arrivo alla stazione di Tokaj alle 16.36,ma talmente è buio che sembra mezzanotte,la stazione è piccolina,all'uscita sembra essere spersi nel nulla,ma basta camminare sulla sinistra e si arriva alla strada principale dove c'e' la fermata del bus vicino al penny market,ovviamente io vado in centro a piedi.

Tokaj è una pittoresca cittadina piena di edifici antichi,cantine e nidi di cicogne,attraversata dal tisza river.

Dal 2002 è Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. E' molto caratteristica, i primi chioschi che incontri sono a forma di botte,peccato siamo fuori stagione,sembra una città fantasma,meno male che non bevo o se no che tristezza. Siamo due giorni al Natale non me lo aspettavo quasi tutto chiuso e senza un'anima viva.

Sono le 5.30 di sera,dovrebbe essere un buon orario da happy hour,invece un deserto completo. Sono davanti alla Tokaj Galleria ZARVA ovviamente,cioè chiuso. Forse l'unica cosa carina che riesco a notare in questa desolazione è la grotta del Gesù Bambino costruita in legno con Giuseppe e Maria in altezza naturale in mezzo alla piazza davanti alla chiesa.

La via pedonale che conduce alla piazza è molto caratteristica piena di enoteche...chiuse a Natale,forse sarà perchè oggi è domenica...mah. I prezzi delle bottiglie di vino variano da 1500ft 3 litri a 5500ft una sola bottiglia. L'unico aperto è il classico vecchio bar con il barista anziano in vecchio stile,semplice senza candele,bottiglie rovesciate,botti ecc. ecc.

Non ha niente a che vedere con l'enoteche tipiche e un po' snob,da fighi per intenderci,no niente di tutto questo,ma almeno è aperto con i suoi pensionati dentro.

Torna a nevicare e ritorno in stazione come sono venuto,a piedi,sono solo 15 minuti. Ho rincontrato il gatto bianco e nero dell'andata sul marciapiede, ci siamo fatti le fuse a vicenda, è stata l'unica compagnia di Tokaj.

Il mio treno per Nyiregyhaza parte alle 18.46 con arrivo alle 19.15 mi sto avvicinando sempre di più al mio obbiettivo finale,l'Ucraina.

Prima la ragazza delle due coppie conosciute a Miskolc mi aveva chiesto se viaggio solo,molto stupita.Ora mi accorgo che per non sentirsi solo,la scrittura aiuta molto,tenendoti impegnato(è la prima volta che scrivo un diario di viaggio,ma è molto piacevole...grazie a voi.) 

I villaggi rurali ungheresi si trovano,qui nel nord-est immersa nella cultura popolare,piena di strade polverose,carri trainati da cavalli e antiche chiesette.L'ospitalità è estremamente sentita,dove non sarete mai accolti,anche nelle più povere delle case,senza l'offerta di un bicchierino di palinka(acquavite a base di frutta) e di un cioccolatino.

Nyiregyhaza è una città termale,vanta  un piacevole centro pedonale e nel frondoso parco di Sostofurdo potrete scegliere fra quattro diversi complessi termali.

Ho deciso di non aspettare il bus per il centro perchè camminando a piedi nella periferia è sempre un buon motivo di trovare cose nuove e interessanti.Sono passato per i bagni(furdo)Julia 1400ft,ma tra poco ,alle 8 chiude.

Sorprese qui,zero,sono l'unico a piedi,sarà per il freddo.Alla fine anche con la mappa in mano della L.P.mi sono perso,sono andato oltre senza saperlo e ho dovuto chiedere per fortuna all'unica passante ,meno male che era una ragazza giovane,che mi ha indirizzato nella via giusta. Ero a un semaforo e son riuscito a ritrovare l'orientamento grazie a lei,ero già rientrato nella mappa,ma non sapevo più se seguire in avanti o svoltare a destra,io ero convinto ancora dritto,invece era a destra.

Mi son fermato in un chiosco ''twin peacks'' con una sala interna a mangiare ''vegetarianus gyros'',un piatto d'insalata,cetrioli,cipolle e barbabietole rosse.Io le cipolle non le ho volute perche' sono le 9 di sera e non so dove dormire e non vorrei chiedere informazioni con un cattivo alito puzzolente.

Più ci avviciniamo all'Ucraina piu' le tipe son fighe,sembrano delle fotomodelle.

Dopo mangiato alle 9.30 (qui è talmente isolato che sembrano le 3.30 del mattino)ho dovuto domandare a una coppia a passeggio con il loro cagnolino,dove dormire e gentilmente mi hanno accompagnato a un albergo ''joco panzio'' a 6000ft. compreso di tv,frigobar,poltrona,tavolino,2 asciugamani,doccia e letto matrimoniale,un lusso per me.

Il primo hotel che abbiamo incontrato lo abbiamo scartato perchè lo conoscevo già grazie alla L.P.del 2009,allora costava 9000ft. non voglio pensare quanto costi oggi e loro gentilmente mi hanno accompagnato in quest'altro anche oltre alla loro abitazione.

Prima chiedendomi cosa ci faccio nella loro città tutto solo gli ho risposto che ero solo di passaggio perchè devo andare a Lviv e lui sempre più incuriosito mi ha chiesto come mai,così gli ho spiegato che vado a fare yoga e gli ho raccontato perfino che sono vegetariano e non bevo alcool. Infatti all'inizio quando gli ho chiesto aiuto,mi aveva risposto che non poteva aiutarmi perchè era ubriaco,avevano passato la serata con una coppia di amici. Mi ha fatto scoraggiare,ma poi sono stati molto carini. Un paio di volte camminando insieme con moderazione mi è venuto addosso. Si è molto sorpreso perchè nel suo paese giri uno straniero da solo in balia della strada. Quando mi hanno fatto vedere dove abitavano,mi voleva far salire in casa,solo a patto che bevessi con lui,ma gli ho risposto:''certo acqua o un succo di frutta'' e lui mi ha risposto ''no,acqua mai''.

Gli ho chiesto come mai la città è deserta e mi ha risposto siccome è Natale alla gente  piace stare in casa con le famiglie.

Comunque ora in stanza si sta comodi e al caldo,fuori ci sono -2'.

All'inizio ero scettico a spendere 6000ft,volevo quasi andarmene,ma poi guardando fuori che nevicava e la coppia gentilissima ,ho accettatto.

Domani non posso neanche andare alle terme perchè sono chiuse per la vigilia e riaprono il 27 e non posso aspettare. L'Ucraina mi attende.

Ore 22.50 si va in vita...Adesso nevica bene,i marciapiedi sono tutti bianchi,mentre la strada non ancora e sui tombini sui marciapiedi non c'e' neanche un fiocco di neve,sembrano riscaldati.

Ore 23.24 sono entrato in un Pub ''Unicum''dove prima quando sono passato c'era una musica techno a tutto volume,mentre ora è più tranquillo,da fuori sembrava chiuso.

Infatti non riuscivo ad aprire la porta perchè grattava sotto,poi il titolare mi ha fatto segno di tirare più forte,scusandosi in ungherese perchè non l'ha ancora riparata,quando gli ho risposto in inglese si è di nuovo scusato e ha fatto tradurre a un cliente seduto al bancone,poi gli ho ordinato un succo di frutta ,mi ha guardato con un sorriso amaro,come per dire:''ma dai no'',ma sempre con la faccia scherzosa.

Almeno qui non è del tutto deserto,c'e' una coppia che gioca a calcio balilla,piu' due coppie che bevono al bancone semplicemente due birre in bottiglia. Il barista è simpatico, la musica rock accompagna una piacevole serata,anzi la musica è proprio bella:''sweet child of mine''cantata da una donna.

Mi meraviglio di me stesso come posso non bere neanche una birra piccola.

 

24 Dicembre 2012 Vigilia di Natale

Apro gli occhi quasi alle 7,mi alzo,faccio scorrere la prima tenda scura davanti alla finestra (in genere in tutto il nord europa la usano come se fosse una tapparella ,mentre la tenda interna funge appunto da tenda, di solito chiara)e scopro che anche oggi è nuvoloso,tutti i tetti delle case sono imbiancati come i marciapiedi ,mentre la strada è perfettamente pulita,infatti ieri sera nel rincasare ho visto gli spargisale.

Oggi puntiamo al confine con l'Ucraina, a Zahony. 

Via la guida ungherese e tiro fuori la lonely planet dell'Ucraina comprata apposta ,molto indispensabile perchè oltre al loro problema della lingua inglese,d'ora in poi c'è un problema irrisolvibile per me:il cirillico.

Alle 9 sono già in strada destinazione tanto per cambiare è la stazione ferroviaria. Sono arrivato giusto in tempo alle 9.47. Ho letto le partenze sul tabellone per Zahony ed è già in partenza dal binario 2 e sono salito subito senza pensarci,non avevo voglia di aspettare un'ora alla stazione,anche se ne traevo vantaggio per studiarmi l'itinerario visto che la guida dell'Ucraina non l'ho ancora mai aperta e naturalmente non pagate la penale,invece di 1300ft ne ho pagati il triplo 3900ft.

La temperatura si fa sempre più fredda,ho già incrociato due canali completamente ghiacciati.

C'è uno zarro nello scompartimento che son già due volte che fa partire a tutto volume una canzone da discoteca:''polizia,poesia,vai via'',sti tamarri pensano che questa sia bella musica,incredibile,la vera buona musica da discoteca è di gran lunga superiore.

Prima di scendere vedo che tutti si alzano e si preparano a scendere. Chiedo a una ragazza giovane se siamo a Zahony ,lei alzandosi il copriorecchie fucsia mi guarda e gli ridico Zahony e lei mi risponde di sì in ungherese ''igen'' e io tranquillo senza guardare i cartelli perchè o sono tutti arrugginiti o  ce n'è giusto uno solo in alto al centro sull'edificio della stazione,quindi mi fido e scendo anch'io.

Entro nella biglietteria e ovviamente con la bigliettaia non ci capiamo perchè mi dice che lei non è autorizzata a fare biglietti internazionali,così mi fa Kisvarda-Zahony,continuo a non capire perchè Zahony,non siamo già a Zahony?

Ma lei non capisce e non parla una solo parola di inglese e cerco di comunicare in ungherese,ma formulo le frase non adatte per questa situazione e mi chiede se ho già un biglietto e io tranquillamente gli dico di no,continuando a dirgli che c'è l'ho solo fino a qui(Zahony).

Alla fine il biglietto del treno che mi ha venduto è in partenza quindi accetto ed esco,fuori sulla banchina alzo lo sguardo e mi accorgo di essere sceso alla stazione precedente e leggo a caratteri cubitali Kisvarda!

E come uno stupido ora ho tutto chiaro:''Ah ecco perchè ,aveva ragione,porca troia che figura di merda!''

Riparto alle 11.02 con un intercity ,altri 615ft per niente.

Arrivo a Zahony alle 11.28 e alle 11.40 parte il treno per l'Ucraina,ma prima di partire ci sono i controlli doganali. Il poliziotto ungherese mi passa il codice del passaporto su una macchinetta(ecco cosa servono gli elettronici),grazie al cielo siamo in pochi e l'unico straniero,a parte gli ucraini e alle 11.50 parte e subito dopo passano i poliziotti ucraini a controllare tutti i passaporti. Io ho acquistato un biglietto non per il primo paesino di frontiera ,ma per la prima città subito dopo, Uzhgorod 970ft.

Alle 12.10 arrivo a Chop,tutti i passeggeri devono scendere dal treno e passare la dogana di frontiera ucraina,una sala divisa in due dai metal detector e i gabbiotti dei doganieri come alla malpensa prima di uscire dall'aeroporto,i controlli sono simili con apertura anche del bagaglio e le solite domande.

Io avevo lo zaino strapieno e chiuso come una bomba pronta ad esplodere,speravo di passarla liscia,ma non c'e' stato verso ho dovuto aprirlo e l'hanno controllato velocemente senza neanche guardare fino in fondo ,giusto per disfarmelo.

 Una ragazza dietro di me appena ha inteso che sono italiano all'inizio era contenta poi ha capito subito che il mio controllo non era veloce e ha cambiato linea.

All'uscita vi ritrovate nella sala enorme della sala d'attesa e subito i signori che vi chiedono se volete cambiare i soldi,naturalmente in nero,i tassisti e altri signori che vogliono che assolutamente prendiate il loro autobus per le città vicine,stressandovi.

In questi casi non puoi neanche chiedere informazioni ,perchè ognuno pensa di tirare l'acqua al proprio mulino,quindi c'è poco da fidarsi,io non sapevo a che ora e dove fosse il prossimo treno che proseguiva per Uzhhorod,ma quando ho fatto notare ai ''gentiluomini'' che proseguivo in treno,mi hanno riso in faccia come per dire: ''Mah sei pazzo,ah allora buona fortuna'',io pensavo che era una loro formalità per desolare il viaggiatore. Quando mi sono diretto ai binari ,al primo controllore di un treno in partenza gli ho fatto vedere il mio biglietto e lui mi ha risposto:''no non è questo,il tuo è un biglietto per l'elektrychka.''

Un treno lento,anzi molto lento che fa tutte le fermate e mi fa segno che dovevo farmelo timbrare per la validità,ovviamente tutto in ucraino,io come lui non ci capivamo a parole ,ma comunicavamo a gesti,a intuizioni.

Io non lo sapevo neanche che la bigliettaia in Ungheria mi avesse fatto un biglietto per l'elektrychka,gli avevo chiesto solo un biglietto per Uzhhorod e non sapevo di queste differenze di treno,lei non ha battuto ciglio e mi ha stampato il biglietto tranquillamente,non ho neanche chiesto informazioni perchè avevo la coda dietro di me,ma mi ricordavo a Kisvarda,l'altra signora mi aveva fatto vedere nelle sue tabelle che c'era un treno per Uzhhorod alle 14.27.

Torno dentro dalla bigliettaia per chiedere informazioni e per farmelo timbrare,ma lei non capisce e in più mi dice che il mio biglietto non è valido per l'Ucraina e che se voglio ne devo fare un altro,non ci penso neanche!

Sono andato a dare un'occhiata agli autobus fuori,a dire la verita' non si meritano neanche di essere chiamati minibus,sono piccolissimi,strettissimi e soprattutto molto vecchi di colore gialli o arancioni. Incontro la ragazza ucraina che era dietro di me in coda alla dogana,mi racconta che torna dalla Germania vuole darmi una mano a scoprire a che ora parte il mio treno,ma subito dopo che ha chiesto informazioni,gli uomini di prima a tutti i costi vogliono che prendi il bus,un tizio addirittura mi ha detto: ''Sì dai,solo un euro'',penso:Sì a parole poi bisogna vedere se questo euro per quante volte si deve moltiplicare,più varie commissioni,(dopo scopriro' che era addirittura meno,è solo che non conoscendo l'Ucraina ancora non mi fidavo).

Ora anche la ragazza ucraina vuole che vado con il bus,mi invita a seguirla,di andare direttamente con lei,una bella figa tra l'altro,ma ormai per principio,visto che ho già il biglietto preferisco aspettare in pace.

Anche quando rientro in stazione,loro continuano a pressarmi per salire sul bus.

Ho di nuovo attraversato i binari per dirigermi al primo treno,ma anche quest'altro controllore mi ha confermato che il mio biglietto è valido solo per un elektrychka.

Ok non c'e' problema rientro e vedo un signore che era in Ungheria sul mio treno precedente, in fila alla biglietteria,così gli chiedo se può aiutarmi e per fortuna ho trovato la persona piu' gentile e cordiale della Terra,di nome Sergej,il suo treno per kiev partirà dopo il mio,così ci siamo fatti compagnia a vicenda.

Quando uno di quei signori di prima mi chiede se sono turista,gli rispondo che sono un giornalista,non capisce,ma Sergej glielo traduce e neanche in un secondo svaniscono tutti.

A questo punto Sergej  mi domanda per quale giornale scrivessi e gli ho risposto solo per un website,lui curioso ha voluto sapere quale e lì per lì gli ho scritto su un suo foglio il sito:www.viaggiareliberi.it dopo mi ha detto che andra' a controllare e lo tradurrà con il suo programma.

Grazie a Sergej passo un bel pomeriggio discutendo della sua nazione,dei dipinti sulla stazione con la storia dell'Unione Sovietica,della crisi dell'Italia e siccome lui è un agricoltore che lavora in Ungheria gli faccio notare la mia delusione di Tokaj,di aver trovato tutto chiuso,ma lui mi conferma che si puo' andare direttamente nelle vigne e parlare direttamente con i viticoltori senza problemi.

Siamo rimasti seduti davanti ai finestroni che guardavano direttamente i binari fino alle ore 16 locali,perchè non dimenticatevi di tirare avanti le lancette di un'ora,a me lo ha ricordato Sergej o se no neanche lo sapevo,è la prima volta che mi capita questa straordinaria prova di fuso orario in diretta.

Adesso capisco perchè era così buio nel nord-est dell'Ungheria,ma confermo che è veramente giusto cambiare l'ora,così siamo tornati alla normalità come un classico nostro inverno che scurisce alle 5 della sera. 

Sergej mi  conferma che dobbiamo spostarci nell'altra stazione ,ma siamo passati direttamente dal 1' binario,perchè è  soltanto qui a fianco,ritornando verso l'Ungheria,in poche parole abbiamo oltrepassato la frontiera(che a dire il vero è solo dentro alla stazione)i binari sono liberi e aperti come se nulla fosse. Dopo 20 o 30 passi c'è un altro edificio con un'altra biglietteria,la sala d'attesa con vecchi lampadari anni trenta con i cristalli che scendono a goccia e tende ottocentesche legati con i drappi antichi. E' molto più bella della prima,più curata e appena verniciata.

Alla fine aveva ragione un'altra ragazza che mi aveva detto che dovevo cambiare stazione ,ma quando gli ho chiesto se fosse lontano o potevo anche arrivarci direttamente a piedi,si è persa con il suo stentato inglese,cosicche' ci ho rinunciato ringraziandola.

Per sicurezza Sergej domanda alla nuova biglietteria se il mio biglietto è valido e anche lei ribadisce che il mio biglietto non è valido,solo perchè è stato acquistato a Zahony.

Sergei mi ha confermato che il mio biglietto è regolare,ma per non rischiare mi aveva anche detto che al massimo dovevo pagare una piccola differenza al controllore in caso lo rifiutasse e quando gli ho fatto notare che non avevo moneta ucraina,mi ha allungato i 5uah,ma guardandomi negli occhi la mia preoccupazione ha subito capito e così ha deciso di comprarmelo direttamente per essere sicuri al 100%. La bigliettaia l'ha guardato con un'aria seccata.  

Sergej senza batter ciglio ,capendo l'antifona mi ha comprato un biglietto nuovo di tasca sua per 5auh.

Tutta sta guerra diplomatica all'Ungheria solo ed esclusivamente per mezzo euro!!!

Ore 17.05 finalmente si parte dal binario 2 per Uzhhorod non so come ringraziare Sergej e mi dice di non preoccuparmi che per lui è stato già un immenso piacere soltanto comunicare un po' in inglese con me, lo saluto come un padre e salgo sul famoso elektrychka.

Vi starete domandando:''ma non bastava guardare il tabellone delle partenze?''

Sì venite voi a leggere una tabella con le scritte bronzate nel marmo in cirillico! Sono tantissimi anni che c'e' quella tabella mai cambiata,e lì fissa.

Finalmente siamo in Ucraina,vasta,multiforme e in gran parte ancora da scoprire,l'Ucraina è uno degli ultimi,autentici paesi di frontiera europei,ricca di tradizioni,di colore e di calore umano,una terra per viaggiatori che amano fuggire dagli itinerai più battuti.

Prima i turisti potevano visitare solo i luoghi approvati dallo Stato in gruppi guidati come greggi dalle agenzie statali,ora in particolare i più anziani stentano ancora a credere che gli occidentali possano viaggiare in modo indipendente o addirittura da soli,sappiate che state facendo qualcosa che una quindicina d'anni fa sarebbe stata impossibile.

Visto che la giornata è lunga non voglio neanche provare a dargli il vecchio biglietto comprato a Zahony,sarei curioso,vorrei vedere la sua reazione,ma non ho per niente voglia di iniziare una discussione persa cosi' gli presento il nuovo biglietto,un semplice scontrino e via,anzi gli chiedo anche a che ora arriva in ungherese:''Mikor er Uzhgorod?'',lui non capisce,ma il signore dietro di me glielo traduce e il controllore gentilmente me lo scrive sul foglio 18.41. Non glielo ho chiesto in ucraino perchè è troppo lungo: vy mozhe-temeni skazaty koly my doyidemo do Uhzgorod?( mi puo' dire a che ora arriviamo a Uzhhorod?)e che cazzo!!

Di solito i biglietti finora li ho messi dentro la L.P. questo lo devo custodire bene in un posto protetto come se fosse una reliqua importantissima piu' della Sacra Sindone.

Stiamo parlando di 5auh 0.5 €!!!

Ragazzi mi raccomando tutto questo casino solo perchè la bigliettaia ungherese di sua volontà,mi ha fatto un biglietto per un treno elektrychka,giusto perchè la distanza è solo di 22km,mezza maratona,potevo anche prendere il bus ,ma per principio non mi è piaciuto il modo arrogante di tutti,compresi i poliziotti che fanno finta di niente.

Ho capito che ognuno vuole lavorare e si tira l'acqua al proprio mulino,ma un minimo di onestà ci deve essere,poi ho anche deciso di aspettare perchè non ho ancora i soldi ucraini,ma a quest'ora sono rovinato lo stesso,speriamo che almeno funzioni il bancomat,se i change non ci sono. Chi mi conosce sa che su queste cose non transigo.

La prima impressione è stata subito quella che a tutti i costi ti devono spennare,prima il signore ha addirittura  sbuffato perchè avevo già il biglietto del treno senza neanche sapere che avessi un elektrychka,figurati se lo avesse saputo,mi avrebbe rotto i coglioni per tutta la giornata.

Ah sia ben chiaro tutto questo problema non sussiste se comprate un biglietto per un treno normale come un diretto o intercity con questo potete salire anche sul primo treno,ovviamente se va nella vostra direzione che parte nella prima stazione ,che poi la stazione è la stessa cambia solo la partenza del binario,comunque chi vuole passare il confine come me, è meglio che compri un biglietto solo fino alla frontiera Chop e poi comprare un altro biglietto dopo i controlli doganali,tanto si è obbligati a scendere per la frontiera,a meno che non avete un biglietto speciale internazionale,loro addirittura neanche si fermano,continuano ad andare dritti senza fare i controlli doganali e qui è il paradosso,un terrorista compra un biglietto costoso e passa senza problemi,mentre i poveracci ,non dico che li fanno passare le pene dell'inferno,ma sono super controllati,aprendo a loro tutti i bagagli.

Il treno va veramente molto lento,ha le panche di legno e ci si siede fino a tre persone,ma è sicuramente più comodo di quei scassati bus arancioni degli anni trenta.

L'esperienza è fantastica ,tutte le persone prima di sedersi chiedono se è libero,anche se si vede che non c'è nessuno.

Il treno alla prima cittadina si è subito riempito,il vociferare della gente attorno mi rende subito felice,ora sono in mezzo alla gente ucraina,come piace a me.

''Andrai a confondere la tua faccia con la faccia dell'altra gente'' canta il grande Francesco De Gregori.

Sono seduto di fianco a un ragazzo con ,non so se sua madre di fianco,mentre di fronte ho tre signore,sono tutti insieme. La madre del ragazzo ha offerto un paio di caramelle a tutti,anche a me,sono rimasto molto contento la quale gli ho rispoto in russo:''Spasiba.'' Anche se so che è sbagliato, loro per ringraziare dicono ''dyakuyo'',molto simile al polacco '' dziekuje''. Lo so dato che quest'estate sono stato in Polonia anche con gli ucraini e il loro linguaggio è molto simile specialmente qui al confine,mentre con l'ungherese non ha niente a che vedere.

Finalmente la gente qui è vera e non è paragonabile neanche minimamente a tutte le persone di frontiera,come in qualsiasi frontiera del mondo.

A dire la verità non sono mai stato in tensione,ma ora accerchiato a loro mi sento protetto,mi sento tranquillo e rilassato,anzi una è anche molto sexy.

Fa molto caldo le panche si sono riscaldate ,sono quasi bollenti,fuori è buio e non posso ammirare il paesaggio,anche se siamo nei carpazi,idilliaci paesaggi di montagna.

Uzhhorod è la località più importante della transcarpazia.

Sembra di essere dentro a una festa, iniziano a stappare bottiglie di vino e  per tutto lo scompartimento girano bicchieri pieni e una quantità di cibo differente.

Mi sale una gioia enorme non mi sembra vero di essere li' con loro ,mi viene da sorridere spontaneamente,mi si lucciccano gli occhi da tutta questa familiarità e senso di amicizia tra persone che non si sono mai viste finora. Sento una forza di unione,una reciproca voglia di felicità collettiva.

L'avventura non finisce qui,all'arrivo del secondo controllore mi avvisa che ho già oltrepassato Uzhhorod,tra l'altro era lui che sul foglio mi aveva scritto 18.41, si è scusato dicendomi che aveva capito Kiev,che tra l'altro sarà sicuramente del giorno dopo,quindi alla prima fermata mi ha fatto scendere e mi ha accompagnato sull'altro treno che fa la rotta inversa.

Si sono subito tutti messi a disposizione,anzi la madre del ragazzo,non so se scherzava mi voleva invitare a casa sua,il vecchio che continuava a straparlare facendo segno alle donne,un signore mi faceva segno di andare con lui,ma di lui a pelle non mi fidavo,un altro ragazzo che parlava pochissimo inglese mi aveva detto che potevo seguire la sua amica scendendo con lei e poi mi indirizzava per la rotta via,rotta non guasta.

Quando poi il controllore mi ha preso e accompagnato su quest'altro treno.

Ore 18.53 ho richiesto al nuovo controllore ,mi ha detto che arriveremo a Uzhhorod alle 19.41,questa volta gli ho fatto vedere la mappa e mi ha assicurato che è giusto,meno male che ho il vocabolario ucraino preso in prestito in biblioteca e gli ho fatto vedere che ho sbagliato ''Ne toj'' così non mi ha fatto un altro biglietto,compresa la multa. Almeno finora.

Sono stato proprio fortunato perchè non ho neanche un soldo ucraino,troppo gentili e di cuore,ha capito subito la mia situazione anche se lui non sa che non ho soldi ucraini,lo ha fatto proprio di buon cuore.Un grand'uomo.

Stavo andando sopra fino al confine in Polonia costeggiando la Slovacchia.

E' la prima volta che mi capita una cosa del genere,effetto cirillico.

La cosa buffa è:scusa se non capisci una mia domanda sii umile e dimmi la verità,no invece piuttosto ti dicono una risposta a caso per non fare brutta figura e lo stesso comportamento lo fanno anche i filippini.

Chissa' quando finisce sto calvario,a dire il vero io non ho nessuno appuntamento a Uzhhorod,ma ormai preferisco tornare indietro,perchè su questa linea non ci sono treni veloci per Lviv,il mio unico obbiettivo per il 29 dicembre.

Sto viaggio non finisce mai ,è stato sempre il sogno di tutti,essere sempre in viaggio,infatti son contento perchè ho fatto conoscenza con la gente che iniziava a bere bicchieri di vino in allegria. Non sono riuscito a capire dove andasse quel treno ,il ragazzo mi h risposto solo sulle montagne.

Alla fine anch'io sono stordito bastava un po' di attenzione ,infondo va bene che il treno è lento,ma neanche tanto in verità,ma son sempre solo 22km da Chop.

Tutto perchè la mano non vuole smettere di scrivere,sembro posseduto,in trance di essa.

Ora dovrebbe essere alla terza fermata,sto continuando a chiedere.

Su quest'altro treno non c'è tanta gente,infatti le panche sono fredde,in quello di prima sembrava una festa,ragazzi giovani,belle ragazze fino agli anziani. Un anziano mi ha anche fatto ridere:'' ok non ti preoccupare andiamo con loro tre'',indicando le signore intorno a me.

Finalmente sono arrivato in perfetto orario(treni italiani prendetene atto),sono stati i 22km piu' lunghi della mia vita...Linus(radio deejay) li avrebbe fatti correndo,ma senza dubbio il mio miglior viaggio di sempre,non lo dimenticherò mai,rimarrà sempre nel mio cuore.

La gioia iniziale,il sentirsi a casa e no uno sconosciuto,anche dopo non mi sono sentito affatto perso,anzi ho fatto un po' di scena per far ridere un po' la gente io sarei rimasto su quel treno senza problemi,ma poi mi sono lasciato trasportare dal momento e dalla gentilezza del controllore che si era preso cura di me con grande cuore e ormai non potevo dirgli,no rimango...a parte che ero senza soldi come facevo a pagare il biglietto.

Ora arriva il bello ,non si capisce un cazzo,è tutto scritto solo ed esclusivamente in cirillico.

La stazione è bellissima ha un elegantissimo lampadario e un monumento in mezzo appoggiato su mezzo mondo-sì proprio quello che ho girato io per venire fin qua-e il solito mezzo busto di un personaggio storico.

La L.P.non serve a niente,nelle mappe le vie sono sritte in inglese,ma in strada sono in cirillico.

Per fortuna il bancomat funziona e specialmente c'è anche l'inglese.

I marciapiedi sono tutti ghiacciati,bisogna scivolare i piedi se non si vuole finire col culo per terra.

Sono entrato in un supermercato, è incredibile tutti gli scafali centrali hanno solo alcool.

Ore 8.47 di sera mi sono fermato a mangiare un'insalata con un te' caldo.

Sono contento per il mio polacco,grazie a esso mi intendono,me lo ero memorizzato piuttosto bene ques'estate soprattutto per far capire che sono vegetariano e non mangio uova. Sono appena arrivato e sono un po' stanco ,quindi non ho ancora l'ucraino fluido in testa,anche se è molto simile al polacco. Sono curioso di vedere l'indirizzo sullo scontrino così posso capire dove sono,sempre se non è in cirillico. Problemi per dormire non ne ho,c'e' un nuovissimo ostello proprio a fianco alla stazione,ma per ora viaggio ancora con lo zaino in spalle,male che va ritorno indietro. Tanto per cambiare l'indirizzo è in cirillico,giustamente,scemo io che pensavo fosse in lettere romane. Chiedo in ucraino alla cameriera,una ragazza molto giovane dove posso andare a dormire,mi fa notare che alle nostre spalle c'è un hotel 3 stelle con la sua classica struttura immensa ,squadrata in stile sovietico.

Decido di prenotare una notte per 190uah,una singola al decimo piano con vista panoramica sulla città e su una bellissima chiesa ortodossa con i suoi classici cupoloni.

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Quello che mi sorprende in questa camera,a parte il letto molto piccolo,un divano con tavolino e poltrona è un cassetto che si alza e compare uno specchio con una piccola poltroncina per truccarsi con la abat-juor di fianco,non la vedevo piu' da un sacco di anni.

Esco a fare un giro per la città c'è un bel castello da visitare e le classiche chiese ortodosse anche se è notte,mi dirigo lo stesso costeggiando il fiume e poi vado a visitare il centro pedonale,con i classici negozi è molto carino,malgrado se in giro c'è pochissima gente.

Mi fermo in un locale sotteraneo,infatti il nome è deep,con gli archi tipo cantina a bere un tè,mentre gli altri ovviamente bevono birra. Le persone sono molto tranquille. C'e una musica underground nei vari schermi con una dj molto brava.Mi piace.E' proprio un bel locale,la cosa che mi ha colpito è un corridoio con luce soffuse dove ci sono delle cantine con dentro i tavoli e l'arredamento stile indiano con cuscini,sarong e incensi dove con la tua compagnia sei tranquillo riservato a bere in amicizia.

Anche qui ti servono il tè in un loro metodo molto particolare:un bicchiere alto insaccato in un portabicchiere con un filtro in mezzo,invece nel ristorante dove ho cenato me lo hanno servito in una bella tazza cinese con sopra il filtro in porcellana.

All'inizio non ci fai caso ,non capisci bene che sono due oggetti separati,perchè vedi l'infuso di tè che rimane a galla,poi quando vai per prendere la tazza ti accorgi che c'è appoggiato un filtro sopra da togliere al momento di bere.Interessante!

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25 dicembre 2012 Natale 

Mi alzo presto al mattino alle 5.30 sono già alla stazione,non per partire sia ben chiaro,oggi ho deciso di rimanere fermo perchè è festa e non voglio fare nessuno sbattimento,ma giusto per chiedere informazioni,per gli orari delle partenze per Lviv, specificando ''Ni elektrychka'' ,ma i treni non sono pieni come immaginavo,anzi qui non è neanche Natale,gli ortodossi lo festeggiano tra 12 giorni. Oggi lavorano tutti ,le scuole sono aperte  e non c'è nessun problema posso comprare il biglietto direttamente domani,c'e' un treno per Lviv alle 15.40 arrivo 21.50 solo 65uah,poi uno alle 23.08 arrivo alle 6 del mattino ,23.58 - 6.40 e immagino un altro intorno alle 4 del mattino leggendo,decifrando la tabella,ora inizio a capire almeno i nomi delle mie città,come al solito solo all'inizio è un trauma poi tutto si fa sempre più facile,ma ovviamente la bigliettaia non me lo segna perchè evidentemente è già partito.

Quindi piuttosto di alzarmi così presto,sono affascinato di provare il famigerato ''bus'' sovietico, così posso arrivare a Lviv nel pomeriggio,chissa' che esperienza che deve essere.Qui è come il terzo mondo,almeno nelle Filippine i bus sono moderni con aircon a manetta. Ancora oggi ci sono tantissime,anzi la maggior parte delle aute sono le vecchie Volga.

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Non c'è nessuna differenza camminare al mattino presto o alla sera è buio pesto lo stesso,albeggia intorno alle otto,albeggia oh Dio,schiarisce perchè da quando sono partito non ho ancora visto un raggio di sole. Ora capisco perchè all'estremo oriente dell'Ungheria scurisce molto presto,perchè appunto sono a un passo dal cambiare l'ora. Infatti è giusto qui in Ucraina ,alba e tramonto sono come da noi in Italia.

Torno in albergo faccio colazione,compresa nel prezzo e poi visto che c'è la vasca da bagno in camera,la voglio sfruttare per benino. Non sono ancora andato alle terme in Ungheria,quindi me la faccio da solo una bella ''sauna''.Ho anche appena comprato un set di spugna,sapone e bagnoschiuma apposta per svuotarlo nella vasca,in un piccolo supermercato aperto 24h,che ridere con la commessa per dirgli che avevo bisogno anche un sapone per ''praty'' fare il bucato.

Dopo il bucato sono pronto per uscire ,oggi voglio fare il turista c'è un bel castello dopo il fiume da visitare.

Le strade sono enormi,proprio in stile sovietico. Il semaforo per i pedoni conta i secondi alla rovescia,di notte hai tempo per attraversare la strada 30 secondi e di giorno un minuto.

Altro che castello, ieri sera in centro avevo visto un'insegna tattoo e oggi non ho avuto esitazione,il mio incoscio già sapeva dove andare e alle 16.50 nel giorno di Natale ho finito il tattoo.

Appena sono arrivato davanti,sono entrato in un palazzo con delle scale e al primo piano c'e' una parucchiera ,sono entrato ,erano solo donne e ho chiesto del tattuatore e una signora mi ha dato il biglietto da visita col numero del tattoo studio. Sono sceso in strada al primo negozio di telefonia ho comprato una sim card ucraina e ho chiesto gentilmente al commesso se mi faceva il favore di contattare il tattuatore per un appuntamento e neanche dopo 20 minuti ero di fianco alle parucchiere in una piccola sala adiacente a farmi ''Narashima deva'' per 300uah,ne voleva 1000!

Alle cinque meno dieci della sera finisco il tattoo e alle 5.20 sono nella chiesa greco-cattolica,anche se loro non festeggiano il Natale oggi è piena.Ci sono imponenti iconostasi e notevoli soffitti affrescati.

Seguendo la salita si arriva direttamente al castello di Uzhhorod,castello è un parolone solo le mura davanti danno giusto il senso del castello,ma oltre le mura sembra un cortile normale,ma c'è un bel parco intorno e dal bastione sull'angolo nord-orientale si vede tutta Uzhhorod.

Stasera fa un caldo pazzesco,non è una battutta,infatti tutta la terra ghiacciata è diventata fango,mentre fino a ieri non potevi salire neanche gli scalini per il ghiaccio.E' incredibile che differenza da un giorno all'altro.A Milano il freddo ti entra fino al midollo osseo,qui è talmente secco che non c'è bisogno di vestiti pesanti,basta un bel pile che mantiene la tua temperatura. Alla sera mi stavo per infilare in una festa privata,ma poi ho esitato,non volevo disturbare,anche perchè non bevo più. Se fosse capitato qualche anno fa mi sarei buttato a capo fitto.

Domani sono curioso di sparami 6 ore di autobus per Lviv,ma non so se alla fine cedo,solo a guardarli stai male,non vorrei che dopo due ore me ne pento.

 

26 Dicembre 2012

Anche stamattina il tempo è molto grigio ed è più buio del solito.Sono ancora in albergo per la colazione.Con la storia che sono vegetariano mi faccio preparare piatti fuori dalla portata del buono colazione.

Oggi ne approfitto, farò fare un piccolo pranzo perchè poi mi aspetta un lungo viaggio,dove non penserò di mangiare più fino a stasera. Alla richiesta del pane ti spiazzano chiedendoti che tipo di pane preferisci.Qui hanno un sacco di qualità,tutte buonissime,dal piano bianco classico ,all'integrale,a fette ,con i cereali,con la semola ecc. ecc.

I camerieri in generale sono un po' ciechi,ma tendono a essere molto seri e professionali,non lo sono mai stati,quindi ci provano,con le loro uniformi ufficiali. 

Il consumatore è molto prepotente e si spazientisce molto velocemente .C'è un signore di fronte a me che ha preteso la colazione in modo piu' sbrigativo quasi con arroganza.

Il povero cameriere si è scusato umilmente portandogli subito dopo il suo piatto.

Neanche tempo di un minuto ,gli squilla il telefono con la suoneria ''ai se te pego'', no comment...

Gli uomini sovietici sono molto autoritari,ma poi...

Per questo c'è un certo tipo di ragazze che trovano negli italiani e non solo,il loro pollo da spennare,ma anche quel senso del comando che non hanno mai avuto e si sentono piu' forti,piu' libere e piu' la prepotenza gli cresce in loro in modo automatico,si sentono sempre più invulnerabili fino a non rendersene conto.

La voglia di rivalsa della donna sovietica.

Però son fighe,anche se qui a Uzhhorod al confine con l'Ungheria a sud-est,la Romania a sud,la Slovacchia è a pochissimi km a ovest e altrettanti pochi km a nord la Polonia,le donne sono mischiate in varie etnie anche molto gitane e non sono tutte belle e bionde. Ho trovato le donne dell'est dell'Ungheria con i tratti molto piu' fini e molto piu' carine.

E' ancora da valutare questa teoria dell'autorità,forse anche qui dopo il matrimonio la donna ha più potere,diciamo di gestione.Poi è normale che è tutto soggettivo.

Queste sono solo le mie impressioni di quello che sto vedendo oggi,poi domani è facile che saranno smentite.Infatti un mio ex collega ucraino con la moglie è uno zerbino.

Giustamente chi siamo noi per giudicare...non possiamo pretendere di aver fatto 4-5 viaggi e capire il mondo...nessuno...

Infondo chi siamo noi per trarre delle conclusioni affrettate...ma questo ci piace fare e lo faremo finchè avremo lo spirito libero di Viaggiare...per sempre!

Gli anziani hanno la mania di pulire le strade con delle ramazze di paglia piccolissime,si accovacciano quasi toccando con la testa per terra, ho visto un signore di fronte al ''mio'' maestoso hotel raccogliere i mozziconi con le mani.Penso che non glielo impone nessuno,lo fanno per abitudine o per attitudine sociale.Mentre le donne hanno la mania di pulirsi le scarpe con i fazzoletti.

Cambio di programma in corso,dato che il treno per Lviv è alle 15.40 e passa comunque da Mukacheve,ho deciso di ''farmi trasportare'',sì è il termine giusto, perchè prima della stazione degli autobus ci sono degli uomini che chiamano la gente per partire sui comodi furgoni 9 posti,diventati senza sorpresa a 11 persone,i cosidetti ''marshrutka'' per 15uah,dopo aver pagato riordino il resto e la signora di fianco a me mi fa segno di non preoccuparmi ho pagato il prezzo giusto e non manca una bella comunicazione calorosa anche se ovviamente non ci capiamo,ma a lei si vede che fa piacere e continua a parlarmi con serenità.

Sono le 10.50 e almeno penso di arrivare prima possibile per visitare uno dei migliori castelli dell'Ucraina,più scenografico,arroccato in cima alla collina.

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Il paesaggio è molto suggestivo con colline di vigneti,la transcarpazia è anche la terra che produce i vini rossi piu' pregiati dell'Ucraina,vini di qualità leggermente superiore a quelli della Crimea.

Dopo aver attraversato le valli arriviamo a Mukacheve alle 11.40 sembra di essere tornati nel medioevo con carretti trainati da cavalli che trottano sulle strade acciottolate.

Senza dubbio ho fatto la scelta giusta,sono contento.

Non voglio perdere tempo e mi dirigo subito a prendere l'autobus locale n.3 di fianco alla chiesa in vulytsya per 2uah. Non potete sbagliare per arrivare al castello di Palanok è molto semplice e non è tanto distante,noterete subito sulla vostra destra la collina con appolaiato in cima il favoloso castello,come una visione fiabesca.

Sull'autobus sono l'unico turista e per fortuna viaggio con lo zaino dell'overland che piu' che uno zaino da viaggio sembra una cartella,così riesco a muovermi bene tra i passeggeri che mi scrutano dalla testa ai piedi.

Dal finestrino vedo una Volga della polizia con  due energumini dentro con i loro colbacchi che toccano il soffittto della vecchia auto.Mi fanno sorridere.

 La salita al castello è sorprendentemente abbastanza ripida. L'entrata costa 10uah,si possono ammirare panorami spettacolari,con le vette delle cupole dorate,mentre all'interno sono allestite un paio di mostre interessanti(costumi tradizionali,reperti archeologici con armi,balestre)sembra di tornare indietro nel tempo.

E' la prima volta che vedo turisti sono russi o di Kiev perchè entrambi parlano russo.

Questa visita merita veramente è molto interessante con banconote antiche Koron,telai per i tessuti.C'e anche una camera allestita come un tempo con la macchina da cucire a pedale,il letto e la culla tutto in legno massiccio,la lampada ad olio,la brocca dell'acqua e alla parete una rappresentazione della Madonna con filamenti d'oro.

C'e' pure una cantina per la degustazione dei vini con botti e bottiglie una in fila all'altra con la didascalia sottostante e un'ala per sedersi a consumare sulle panche e tavoloni di legno  con i candelabri a tre candele.Molto,ma molto bello.

In un'altra sala ci sono pianoforti a coda e pianoforti antichi corti di legno e una cappella con le relique sacre e un bellissimo organo.

Il castello è disposto in 4 livelli ,si erge completamente su tutta la collina e su in soffitta c'e' la fattoria con cinghiali e pecore imbalsamate,ci sono anche pesci,rane e serpenti dentro le teche conservati fino ad oggi.C'e anche una mostra di quadri.

Da fuori non gli avrei dato due lire perchè si scorge solo il retro del castello in cima,dove si ammira solo la parte superiore,poi quando ti presenti davanti capisci che è enorme su vari livelli. Nella torre ci sono i carcerati (pupazzi) incatenati con le palle al piede. Riesci perfino a perderti tra i vari porticati. All'interno nel cortile c'è un pozzo profondissimo e la statua di Kopamobuz in bronzo con l'anulare lucidissimo perchè ognuno lo sfrega come segno di portafortuna, lasciandogli alla base le classiche monetine.

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Ho preso il bus n.3 al volo ,ho visto un signore lanciargli sul mega cruscotto 1uah e io l'ho seguito senza dire una parola e poi mi sono seduto.Invece una ragazza gli ha appoggiato 5uah e l'autista subito dopo gli ha dato il resto,fanno tutti così. Sono sceso prima della chiesa perchè ho visto la zona pedonale molto caratteristica con bei palazzi cecoslovacchi costruiti fra le due guerre mondiali e davvero merita una visita,sto facendo tutto a caso a istinto senza nessun programma e si sta rilevando la cosa migliore.

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Lviv puo' aspettare.

Quello che mi affascina di più sono le bancarelle che vendono gli addobbi natalizi,loro ancora devono festeggiarlo perchè il Natale qui è il 7gennaio.

Le babushky, le donne anziane,con i foulard in testa,oltre a vendere frutta e verdura su una minuscola scatola di cartone sulle strade vendono anche le suolette per le scarpe con il pelo.  

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Il centro è movimentato c'è un via vai senza sosta di gente allegra che corrono a fare i regali di Natale.

Naturalmente mi fermo al mio posto preferito,il mercato all'aperto della frutta,acquisto 3 mandarini. Il tipo all'inizio aveva capito 3 kg poi mi saluta in russo ''dasvidania''.Mi scambiano per un turista locale di Kiev. Qui i turisti russi o da Kiev si sgamano al volo,c'è una famiglia con una bambina vestita come una barbie,in mezzo al mercato si nota solo lei,sembra una principessa.  

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Ormai sono le tre del pomeriggio e su una cosa sono sicuro,ormai il bus arriva a Lviv a tarda sera come il treno,quindi mi sono fermato a bere una cioccolata calda per ragionare il da farsi.Il caffè veronesi è un locale elegante con i tavolini di vetro e divani bianchi,da fuori non si vedeva l'interno oltre ai caffè e cioccolate si possono bere bicchieri di whisky con un ottimo servizio,peccato che fumano dentro,anche belle ragazze, presumo turiste russe, con la classe delle snob e già bevono cocktail serviti con tanto di pezzi di frutta e ombrellino.

Sono andato alla stazione dei treni accompagnato da una signora giovane che dopo avergli chiesto un informazione mi ha detto di seguirla,non è stato facile comunicare ,ma si è molto compiaciuta che sia italiano.Gentilmente mi aiuta a leggere la tabelle delle partenze,da qui partono tre treni express per Lviv,più le elektrychka naturalmente,uno alle 7.01 con arrivo 10.53,poi uno alle 12.10 arrivo 15.59 e l'ultimo alle 17.53 con arrivo alle 21.55. Volendo potrei prenderlo,ma ho cambiato idea,è un bel paesino,anzi sono molto felice di essermi fermato qui.E' stata un ottima sorpresa e pensare che fino a ieri non sapevo neanche l'esistenza di questo paesino.

Partirò domani mattina così ceno tranquillo. Ho seguito il consiglio della L.P. alloggiando al Motel a 50mt dalla stazione e dieci minuti dal centro a 200uah anche se nella guida(maggio 2011) è segnato 120uah.Ci credo lo hanno appena ristrutturato con un bagno turco e le saune al pian terreno per 100uah un'ora.

C'è un altro piccolo hotel proprio di fronte alla stazione,ma questo mi sembra più sicuro,c'è il bagno pulito e la tv sta trasmettendo una sit-com russa e in una scena in un negozio di scarpe,il direttore parla in italiano con la commessa per un disguido con un cliente.Incredibile il made in Italy è al top e noi quasi non lo sappiamo neanche esportarlo così bene che ci facciamo infinocchiare da prodotti americani o australiani all'estero con i nostri nomi simili spacciandoli per italiani (vedi parmesan,pizza hut,frappucino ecc. ecc.).

Già da qui si sentono passare i treni veloci e quasi vibra il letto,non voglio neanche immaginare all'altro hotel di fronte alla stazione.

Ho notato che anche qui come a Uzhhorod la cartaigienica è un blocco unico di carta senza il buco con il cartone in mezzo e sul ponte che attraversa lo stesso fiume ci sono i lucchetti attaccati con la catena alle ringhiere in segno di amore eterno come Moccia insegna.

No,non ci credo sono a cena e dallo stereo del ristorante suona la canzone ''ti amo'' di Umberto Tozzi.

All'uscita una brutta sorpresa,piove,governo ladro.

Ore 21.42 nella piazza principale non c'è più nessuno, è rimasto solo il mega schermo che reclamizza con in sottofondo la canzone dei ricchi e poveri''felicità''.Sapevo che in Russia andavano molto le nostre canzoni,ora ne ho la conferma.

 

Giovedi 27 Dicembre 2012

Alle 6.30 sono alla stazione di Mukacheve,destinazione Lviv per 46.50uah rigorosamente seconda classe. Il treno parte dal binario 1 alle 7.01 puntuale. C'è poca gente ho solo un signore davanti a me per acquistare il biglietto. Una signora in pellicciata gli si affianca braccio a braccio e subito dopo si affretta a comprare il biglietto mentre il signore si allontana,''ma pensa te'' io pensavo fossero insieme,non ci sono treni in partenza sui binari eppure mi frega il posto con disinvoltura,sotto gli occhi di due poliziotti non curanti.

Stanotte non ho chiuso occhio.Non fa freddo per niente ,anzi si sta veramente bene,anche se la temperatura è bassa,paradossalmente fa più freddo a Milano,ieri pomeriggio ero in giro con la camicia senza la magliettina sotto, addirittura senza cappello e non ne ho risentito per niente anche perchè nei locali i termosifoni vanno a mille.Dal caldo quasi non si respira come in camera d'albergo,ma non sono riuscito a dormire per colpa di una compagnia di ragazzi e ragazze,turisti russi,che si rincorrevano avanti e indietro tra le loro camere, nel mio stesso piano,urlando senza nessun riguardo per chi stesse dormendo.Si sentivano ben marcati i tacchi delle scarpe delle ragazze che se la ridevano come matte fino alle 4.30-5 del mattino.

L'autoparlante della stazione comincia a gracchiare e avvisa i passeggerei il cambio repentino del binario,non parte più dal binario n.1 ma dal 3,ovviamente solo in ucraino(qui non c'è la seconda lingua),ma noto tutta la gente spostarsi subito dopo la voce metallica,quindi intuisco che stava parlando del nostro treno ,senza esitazione seguo la massa. Una signora mi si avvicina e mi chiede informazione,potevo rispondergli tranquillamente ''tak'' (sì),invece le dico la verità che non capisco in ucraino ''ne rozumiyu'',lei si informa e mi avvisa del cambiamento.

Prima di salire a bordo il controllore,una donna,controlla il biglietto a tutti.

Ok siamo diretti a Lviv.

Il vagone è uno scompartimento unico con più o meno 50 posti. Una bellissima mamma giovane vuole fare addormentare le sue due bambine,sembrano due bambole,di fronte a me ci sono due posti liberi,le prepare il giaciglio per il letto con due giubbotti per la più piccolina,mentre l'altra si siede di fianco a me in mezzo a un altro signore.

Arrivano due signori con la chitarra a tracolla con mezza bottiglia di plastica tagliata e legata dove si accordano le note,intonano un canto natalizio russo,sono bravi perchè il secondo  accompagna il primo su una scala diversa.

Sono le 8.15 finalmente schiarisce ,anche oggi è una giornata oggiosa con nuvoloni che non presumono niente di buono. Il treno sbuffeggia su e giù dalle magnifiche colline dei carpazi con meravigliose vallate,versanti ammantati di boschi,con villaggi rurali,mentre i miei vicini fanno colazione con caffè,pane tostato,formaggio e prosciutto.E' una famiglia giovane,papà,mamma e  figlio insieme con la propria ragazza.

Stiamo attraversando un ponte di ferro e sotto in lontananza si vede un piccolo torrente ghiacciato. Le colline iniziano a diventare piccole montagne con le più alte molto più innevate delle quasi verdi attorno a me.Semplicemente fantastico. Ho fatto la scelta migliore partire al mattino presto,peccato perchè è nuvoloso,in estate deve essere qualcosa di stupendo con l'alba,mentre oggi i colori sono grigi e bianchi con spruzzi di marrone e poco verde con gli alberi spogli e secchi.

Oggi non si vede neanche uno sprazzo di cielo,entriamo in una galleria e si fa tutto nero.

Il bello nell'esporsi nella loro lingua è positivo,loro ne sono molto grati,ma quando ti rispondono rimani spiazzato,senza parole o riesci ad intuire e rispondi a caso,è facile che a volte ci azzecchi.

Wow meraviglioso usciti dal tunnel ,il panorama è mozzafiato, i minuscoli villaggi rurali adagiati negli ampi fondovalle con chiese di legno a più piani sono fantastici. E' un emozione unica. Peccato che non posso fare più foto perchè ho il finestrino appannato.Sono riuscito giusto a farne qualcuna mentre la condensa si asciugava. Tra l'altro con me ho solo il mio multiuso telefonino.

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Ah a proposito,qui non ho ancora visto nessuno ascoltare la musica con le cuffiette o auricolari perchè o dormono o amano chiaccherare tra di loro.

Il viaggio con l'elektrychka da Chop al punto in cui sono sceso col controllore perchè avevo sbagliato,non me lo dimenticherò mai,era una festa,tutti uniti insieme a chiaccherare pigiati l'uno con l'altro a mangiare e a bere.E' stata un'emozione fortissima,mi si allargava il sorriso con l'energia che saliva fin su il capo,quasi mi commuovevo come quando ho letto le vostre email con gli auguri di Natale.

Mi capitava spesso anche nelle Filippine,quando sei lontano da casa sei molto più sensibile e naturalmente in malinconia,ma in pace con te stesso.

Che emozione immensa,ho appena chiesto alla famiglia di fianco a me:''Vybachte mozna robyty v vy photo?''(scusi,posso farvi una foto?). Il papà ha subito acconsentito,poi ha collegato dicendomi :''a noi?''. Quando gli ho risposto di sì ,erano tutti ancora più contenti mettendosi in posa.

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Grazie Ucraina per l'emozioni che mi stai regalando! 

Se riuscite a legare con il meraviglioso popolo ucraino,vi garantisco che non rimpiangerete il tempo speso in questa nazione.

Ore 9.20 si sta aprendo il cielo e per la prima volta da quando sono partito dall'Italia vedo i primi raggi di sole uscire dalle nubi,appena dietro la montagna illuminare la vallata e ad accercarmi gli occhi colpondomi in pieno viso con tutto il suo splendore e calore.

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I carpazi scemano pian piano,lasciando la loro infinita bellezza.

Ore 9.45 il sole domina il cielo ci siamo lasciati alle spalle i favolosi carpazi con le loro salubri foreste,ora ci attende la steppa ucraina,attraversata da fiumi maestosi e una distesa sconfinata che corre verso orizzonti irrangiungibili.

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A ogni passaggio a livello che incontro la strada è ghiacciata, i camion e l'automobili sono molto distanti tra loro e dalla sbarra.

C'e una risaia completamente ghiacciata con i contadini che pattinano per arrivare da un campo all'altro.

Alle ore 10.55 arrivo a Lviv con un'ora d'anticipo,non ci posso credere infatti domando e tutti mi fanno segno con le braccia incrociate a formare una x che questa è l'ultima fermata,come per dire fine.Stop.

La stazione è coperta da ampi archi con la struttura in ferro sono uscito e ho subito letto il nome sopra la stazione e la scritta in cirillico non mi sembra Lviv ,rientro e chiedo alla bigliettaia e mi conferma che siamo proprio a Lviv.Sì ora sono sicuro ho trovato la scritta MbBìB(Lviv)sotto la tettoia,quella in alto tra le guglie non c'entra niente,chissa' cosa significa...Boh mistero.

Il cambio qui è molto buono 10.61 incredibile finora il migliore.

Scorgo la posta subito all'uscita della stazione e ne approfitto per comprare i francobolli per il padre del mio amico collezionista,purtroppo non hanno ancora il senso della filateca e hanno giusto i loro francobolli ordinari e giusto quelli dell'europeo di calcio appena concluso,ma la signora capisce al volo e con gentilezza mi mostra tutti i francobolli con un'immensa cordialità e gli piace che parlo ucraino,è molto contenta e simpatica.

Un ottimo inizio a Lviv che con piacere gli compro anche le cartoline e me le spedisce direttamente.Mi congedo facendogli gli auguri di buon anno:'' z novym rokom''.

Ci sono 5 gradi c'è il sole,la neve è sciolta e mi dirigo a piedi verso il centro tutto contento.

Mi sono subito fermato ai primi negozietti all'uscita della stazione nella via principale a comprare una cintura 12uah contro i 270uah al negozio Voronin di Mukacheve. Avevo deciso di non portarmela per via dei controlli all'aeroporto,ma siccome ho i libri e il note book nelle tasche mi cadono i pantaloni,così entro subito nell'atmosfera della gente.

Lviv è un'antica città asburgica,ha palazzi in stile italiano, deliziosi caffè,tanti castelli,fortezze e ville aristocratiche con le sue strade acciottolate è la meno sovietica.Il centro storico della città è dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco,mi ricorda tanto Poznan,dove l'archittetura neoclassica si sovrappone agli stili rococò,barocco,rinascimentale e gotico.E' nominata la città delle cento chiese infatti si intravedono le prime cupole.

Naturalmente continuo a piedi,lo faccio di sera senza problemi ,figuriamoci a mezzogiorno.

In lontananza tra la folla vendono alberi di Natale in strada...sono veri! MI intrufolo in mezzo ai compratori,mi sembra di essere in un bosco di conifere con tutto il suo odore di pino.Un venditore mi si avvicina raccontandomi la storia del suo albero e la sua provenienza,non ha ancora capito che sono un turista -Viaggiatore,se permettete- cercando di vendermelo.Ci sono di tutte le altezze,poi te lo legano,se lo caricano in spalle e te lo portano fino a casa.

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Tutto questo se avessi preso il tram o il bus non sarebbe mai esistito.

MI fermo a mangiare al Doner Showarma in via Dobroshenka,a volte mi confondo ancora di essere in Ungheria,per esempio a Miskolc ho ordinato un falafil (falafel a Milano)e qui mi è venuto spontaneo ordinarne uno,la ragazza mi ha guardato con un'espressione dubbia,poi gli ho spiegato:''ya vegetarianet'' e subito ha capito ordinando al cameriere uno showarma vegetariano,che tra l'altro ha lo stesso nome nelle Filippine,i nostri Kebab/p sono magrebini o turchi,mentre il nome showarma qui deriva dall'Iran e dal Pakistan.

Dopo un giro in centro ho capito che la L.P.aveva ragione e opto per alloggiare all'hotel Lviv,ore 15.30,da fuori fa spavento,classico enorme palazzo squadrato e nero dallo smog,ma appena varchi le classiche due porte a vetri ti ritrovi in un'ampia hall in marmo lucido,sembra di essere catapultati in un altro posto,pulito,in ordine,ci sono le camere con il bagno in comune a 160uah,la singola col bagno a 220uah e con la colazione 290uah. Ho preso la singola col bagno.Sono praticamente in centro,la stazione si raggiunge facilmente,ed è impossibile trovare altri alberghi a questi prezzi,prima sono andato in un internet cafè e gli ostelli con 4-8-10 letti in camerata costano 8-10€.

Sono al 5' piano non fa neanche freddo posso tranquillamente aprire la finestra e stare a guardare fuori la vita che brulica a Lviv,con i suoi classici pullmini gialli tutti sporchi,secondo me non hanno mai visto un lavaggio in vita loro.

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C'è il porta cartaigienica classico come i nostri in Italia,ma qui è impossibile usarli.La loro cartaigienica non ha il buco.

Non volevo essere polemico,ma devo dire la verità:il bagno è un buco,la vasca ha le strisce arancioni e specialmente non c'è acqua calda.Sono andato in quello comune è più pulito,ma anche lì l'acqua non è ghiacciata,ma solo freddina e poi c'è una puzza perchè in questo momento uno dei due bagni è occupato.

Ho scoperto che l'acqua calda c'è solo dalle 6 alle 12 e dalle 18 alle 24.Infatti anche la L.P.richiama questo problema in Ucraina,ma paradossalmente nelle città più piccole non ho avuto di questi inconvenienti.

Ogni volta che vado al ristorante saluto in ucraino:''dobryden'' e mi fanno accomodare porgendomi il menù,ma solo dopo mi accorgo che è in cirillico e mi tocca farmelo cambiare in inglese,almeno qui ce l'hanno,perchè è impossibile decifrarlo. Lo si vede che ancora non sono abituati ai turisti,oltre ai russi(infatti se ci fate caso gli inglesi non vanno quasi mai nei paesi sudamericani,preferiscono andare in Asia dove tutti parlano inglese).

La città è molto carina con i suoi negozietti natalizi in piazza,faccio un giro fuori dalle solite rotte e son contento perchè in un negozietto trovo una campanella d'argento per le mie offerte ,tra l'altro è molto caratteristica con lo stemma di Lviv(leone) e dall'altra parte la chiesa dorata con la scritta Lviv -Ukraine,bella è un po' che la cercavo,neanche a chinatown a Milano lo mai trovata così bella.

Il tè qui è servito in modo ordinario con solo la classica bustina da mettere nella tazza.Mi dispiace non posso aiutarvi nella cucina locale perchè io mangio solo riso e verdure.

Ormai l'obbiettivo è molto vicino il ritiro è il 29 dicembre al prossimo paesino piu' a nord,quindi ho il tempo per svagarmi un po' e decido di andare a vedere come si divertono i giovani ucraini.

Discoteca metro club 50uah,aperta dalle 21 alle 6 del mattino,senza dubbio per giovani,ma carina con 2 sale, una con musica commerciale e popolare mentre l'altra RN'B.La ragazza all'entrata è molto gentile mi accompagna a fare il tour della discoteca mostrandomi le sale,i bar,i bagni poi scendiamo nell'altra sala RN'B,l'angolo facebook e mi mostra un'altra sala chiusa dove il fine settimana c'è un dj con musica rock e mi lascia al guardaroba,gratis.Naturalmente nella sala RN'B vedo i primi neri,è la prima volta che li incontro,in città sono tutti biondi.Faccio subito amicizia con loro,sono simpatici,ci si fa due risate a vedere la gente traballare sotto l'effetto dell'alcool o semplicemente prendendo in giro un loro amico che ammicca una ragazza ballando in modo buffo,ma simpatico.Anche qua come a Poznan i neri cuccano alla grande.

Non c'è niente di pericoloso,anzi si divertono in allegria,però anche qui c'è una ragazza colassata sui divanetti e uno al bar si è lasciato scivolare piano piano aggrappato con le mani al bancone fino a crollare a terra.Sono stato attento che non sbattesse la testa sul gradino del bancone e con forza l'ho sollevato su. Un tipo davanti al bancone mi ha ringraziato.

Ci sono due ragazze,molto sexy e provocanti, che vanno in giro col vassoio di tequila con lime e sale o zucchero-uhm non mi ricordo più,si usa il sale o lo zucchero?-va be' comunque la ragazza si sparge il sale sul seno o sulla coscia,a scelta libera sei tu a decidere su quale parte del corpo preferisci,lo lecchi e poi bevi la tequila in un solo sorso e lei si trattiene con te per un po' per 40uah.Quando le ho chiesto quanto costava era pronta per farmi bere e gli ho detto di no che era solo una mia curiosità , dopo lei mi ha guardato male.Praticamente tutta la notte a farsi sbausciare dappertutto da tutti i più esagitati.

E' una discoteca alla moda con la vocalist,i ballerini sul palco,il fotografo e lo staff ha il proprio nome digitale al petto che scorre su una targhetta.

 

Venerdi 28 Dicembre 2012

Ore 7.27 è ancora molto buio come l'ho lasciato quando sono andato a dormire,alle 4.

Pensavo in questa distesa pianura di vedere tante stelle,invece è sempre nuvoloso.

Oggi la temperatura segna 0 gradi tutto sommato molto accettabile.

Lviv è la città delle cento chiese,naturalmente non le visiterò tutte,la torre del municipio alta 65 mt,un curioso cimitero con lo stesso tipo di spazi coperti di vegetazione e l'aura gotica del famoso camposanto parigino.

Alle 8 scendo a fare colazione all'hotel in ciabatte,non ho il buono,la cameriera se ne accerta immediatamente quasi con sospetto prima di farmi ordinare.Ci sono 5 tipi di colazioni,ma siccome sono vegetariano scelgo a pezzi,non l'avessi mai fatto,inizia un tira e molla dicendomi che devo sceglierne solo uno,gli dico di non preoccuparsi,li pagherò,ma l'importante non mi porti la salsiccia o il bacon o uova.Non voglio essere arrogante,ma quando mi porta un altro menù,gli dico:'' ok va bene,ma scelgo le stesse cose che ci sono qui''.Torna indietro, va a chiedere e tutto si risolve.

Anche il signore di fronte a me ,parlandogli in un inglese maccaronico,non so da dove possa venire,è un po' scuro di pelle,cambia la sua scelta al cameriere,ma lui un  po' più sveglio gli dice che non c'è nessun problema.

Per dire no incrociano le braccia con le mani tese,mi è capitato anche in treno alla fermata finale alla stazione di Lviv,anche ieri in un locale chiuso,usano spesso questo gesto.

Vorrei chiederle un po' di burro,giusto per farmi due risate,ma non voglio farla impazzire.Ora è seduta sul loro tavolo di servizio davanti alla cucina assonnata con il braccio a sostenere il mento,ma appena finisco la zuppa,si alza per portarmela via.Ha una flemma,ma il conto arriva all'istante,quindi non posso neanche ordinarle dell'acqua.

La sala è sfarzosa con tende e drappi stile ottocento e degli eleganti lampadari cosa che ho notato subito entrando in Ucraina,come nelle stazioni.

Qua ci sarebbero mille teorie perche l'URSS ha dominato per così tanto tempo ,creandosi un impero.

Si vede che sono ancora molto acerbi,non ci sanno fare,con tutto l'impegno che ci possono mettere hanno tanto da imparare.Alla fine finisce tutto con un sorriso,se n'è resa conto anche lei,non dico di avere fatto una gaffe,perchè poverina lei non c'entra niente,le è stato solo insegnato e impartito in questo modo,capisce che questa è solo frutto dell'esperienza per la sua professione,ma è proprio quello che mi affascina di questo paese.

Siccome che domani vado in ritiro ho chiesto alla reception dove fosse una lavanderia qui vicino,perchè avevo due pantaloni neri dal fango e mi ha dato un indirizzo ,poi gli ho chiesto di mostrarmelo sulla mappa che mi aveva regalato poco prima,lei mi ha risposto semplicemente che non c'era bisogno: ''ti porta il taxi qui fuori''.

Mi sono fidato,alla fine era lontanissimo,fuori dalla mappa addirittura,poi il tassista mi confiderà che la lavanderia è la loro.

Dopo che ho consegnato i due pantaloni e la magliettina sporca di sangue per il tattoo,ho dovuto pagarli per 9kg,il minimo del lavaggio(se lo avessi saputo prima,gli avrei portato anche l'altra roba di ieri,invece di lavarmeli da solo)e mi ha detto di tornare alle due del pomeriggio.

Ormai torno in centro con lo stesso taxi,per la bella somma di 70uah,un furto,ma è davvero molto lontano,infondo alla periferia di Lviv.Il tassista mi dice che la maggior parte dei turisti che incontro sono polacchi da Cracovia o da Varsavia,quindi anche ieri sera in discoteca mi sa che tante tipe erano polacche.

Visita al castello Vysoky Zamok in alto alla collina,una bella passeggiata tra i marciapiedi ghiacciati è il modo migliore per calarsi nell'atmosfera più tipica di Lviv offre una splendida vista panoramica sui quartieri moderni della città,peccato che pioviggina e il bel panorama è quasi annulato,interessante notare che dierto la stazione regnano solo gli enormi palazzoni sovietici a nord,mentre a sud c'è Lviv con le sue cento cupole dorate delle chiese. Prima della salita sul castello ci sono due ragazzi con due aquile enormi,pronti ad assalire i turisti per una foto con le aquile in mano,occhio a non farvi fregare,chiedete sempre prima il prezzo.

Ho fatto un giro nella bellissima Università di Lviv con all'entrate delle colonne gotiche imponenti,mi si avvicina una coppia per chiedermi un'informazione e gli rispondo che non sono di Lviv. Poi sono stato a visitare l'antica Cattedrale di San Giorgio su una collina dietro al parco di Ivan Franko ha attirato la mia attenzione l'icona tridimensionale di Cristo.Se osservata da un lato si scorge il volto del Redentore,mentre cambiando prospettiva appare l'immagine della Sacra Sindone.

Sono stato fortunato perchè fuori dalla chiesa c'è giusto un tram il n.2 che mi porta fuori città, per poi cambiare con l'autobus n.38 per arrivare alla lavanderia.Le indicazioni dell'autista sono precise infatti sul bus 38 scorgo la lavanderia e ci arrivo con solo 4 uah.

Anche qui sono l'unico straniero,spiaccicato contro la porta d'entrata.Ho pagato gettando i soldi sul cruscotto e ho atteso il mio turno,dopo l'autista mi ha fatto arrivare il resto tramite catena umana,uguale nei jeepney nelle Filippine. A ogni fermata tutti mi chiedono gentilmente permesso o se anch'io dovessi scendere e io semplicemente non gli rispondo,ma salivo e rientravo subito dopo,ormai non volevo fargli intendere che non li capissi.Qui su ogni autobus si paga 2uah.

Alla lavanderia mi viene incontro una ragazza giovane parlando in ucraino,avevo intuito che dovessi aspettare,poi un signore sulla sessantina in attesa ha voluto che parlassi con lui in inglese,gli ho risposto:''veramente è lei che sta parlando'',così faccio segno alla ragazza di parlare direttamente con l'anziano che mi traduce che devo attendere altri 5 minuti.Ok.

Incredibile per dirmi solo questo c'è voluto la traduzione di un signore della terza età,mentre la ragazza giovane non aveva neanche capito che già gli avevo detto di sì che non c'era problema  e che potevo aspettare tranquillamente.Anzi stamattina un'altra signora mi aveva chiesto se li volessi lavati e asciugati in inglese''wash & dry''.

Eh per forza che cazzo me li vuoi dare bagnati.Sono troppo forti.

Ho incontrato in un supermercato,qui sperduti nei casermoni della periferia,un italiano che parlava con la moglie e la figlia ucraina.Loro ogni hanno trascorrono il Natale dai suoceri. Mi ha domandato se alloggiavo qui vicino, era sorpreso di vedermi,perchè nessuno si spinge mai fuori dal centro.

Ora per concludere il mio tour in bellezza di Lviv è dal barbiere.

Il barbiere è fondamentale in qualsiasi viaggio,entri al 100% nella loro atmosfera,entri a far parte della città,della loro cultura. Non ne ho visto uno in due giorni ,quindi chiedo a un poliziotto:''de je perukarnja tut bilya''(dov'e un parucchiere qui vicino?)  e mi indirizza proprio qui a due passi,esito a crederlo,infatti al numero 29 c'è una sartoria,chiedo a una ragazza che spunta proprio in quel momento dal cortile e mi conferma che è all'interno.

Lviv è famosa per i suoi palazzi barocchi costruiti dai re polacchi,infatti è uguale a una città polacca e dai suoi bellissimi cortili interni.

Sorpresa, invece del barbiere trovo due donne che tagliano i capelli agli uomini,siamo in quattro in tutto,c'è  la tv accesa e un albero bianco di Natale.

Appena mi accomodo sulla poltrona gli dico secco:''stryhty tilky tut''(me li tagli solo qui)facendogli segno ai lati e dietro e il dialogo continua in ucraino.Lei aveva chiesto all'amica di quale nazionalità fossi,gli ho risposto immeditamente a brucia pelo:''Italia'' e lei complimentandomi mi ha domandato se parlavo ucraino.Intanto che mi tagliava i capelli,ogni tanto il suo sguardo andava alla loro telenovela favorita(turca). E' stato uno dei tagli migliori che ho avuto in tutto quest'anno,almeno adesso sono a scalare.Prima avevo notato quanto avesse pagato il cliente precedente(35uah)così senza dire niente alla fine gli ho dato 40uah facendo gli auguri di buon anno:''z novym rokom'',loro molto contente mi hanno ringraziato e salutato affettuosamente.

All'uscita me la ridevo come un pazzo,ero troppo contento ed euforico,per la mia comunicazione,ero pieno di gioia tra la folla.

Se prima mi scambiavano per uno di loro,ora che ho il taglio ucraino sono apposto.

Dopo vado a mangiare vegetariano al ristorante giapponese,all'entrata c'è una bellissima ragazza ucraina che attende i clienti in kimono.

Prima di uscire dall'hotel avevo fatto notare a una ragazza nuova alla reception in inglese che avevo fulminato la lampadina in bagno,all'inizio lei non capisce,poi si scusa perchè c'era troppo rumore e mi conferma che la lampadina ''doesn't work''. Ah buono questa davvero capisce allora.Esco e gli lascio la chiave.Naturalmente quando rientro penso sia tutto apposto,invece non hanno fatto niente.Sono sceso nella hall e con l'altra ragazza in ucraino gli rispiego il fatto e dopo un minuto fa salire il tecnico,di cui gli ho fatto luce con la mia torcia,lui tutto contento mi ha ringraziato.

A questo punto sono pronto per uscire e proprio qui di fianco c'è una famosa discoteca ''Millenium''100uah,con sorpresa noto che c'è un palco,suonano musica da discoteca commerciale dal vivo con tre chitarre,una batterista,uno alla tastiera e la cantante in costume che intona canzoni di jennifer lopez ecc. ecc.Molto ,molto brava sembra di ascoltare il cd ,è formidabile,rimango stupito dalla bravura di tutta la band e dalle due ballerine.

Al bar di sopra sulla balconata sento tre italiani giovani parlare tra di loro.Lo immaginavo perchè questa discoteca è menzionata anche nei siti di divertimento italiani.Saranno gli unici italiani che incontro,dormono in centro per 70 euro!

Alle 1.50 prendo il taxi per 40uah,quindi i 70 per andare alla lavanderia sono stati onesti, perchè sono curioso di andare a vedere il Picasso una discoteca dall'atmosfera più intrigante di Lviv è situata all'interno di un ex teatro.

Prima di entrare si deve fare il biglietto alla porta accanto,entri e ti trovi uno sportello piccolissimo chiuso da un pannello di plastica,per comprare il biglietto ti devi abbassare e passargli i soldi dalla fessura 50uah.C'è gente giusta con un'età più grande,fa da ristorante e non ci sono tamarri e ubriaconi.

E' proprio un teatro,bellissima.Ero sopra in galleria son salite due donne mi han chiesto quale fosse il loro tavolo in ucraino,incredibile mi han scambiato per il buttafuori.

Il dj dall'alto della galleria opposta suona una canzone forro'(musica brasiliana).Qui non si può fumare ,mentre al millenium sì.

Che storia sotto pensavo ci fosse il bagno,invece c'è un pub con i mattoni a vista tipo cantina,mentre l'altra scala a fianco scende in una sala con i divanetti con luce molto soffusa,mentre tutta la discoteca è illuminata di rosso.

Sono andato al bancone ho chiesto alla barista di farmi un cocktail analcolico:''ya ne pyu alcool''(non bevo)si è messa a ridere e mi ha detto che in Ucraina non esiste gente che non beve e che avevo sbagliato paese e che dovevo andare in India.''Brava,hai ragione.''

Alle 3.50 torno al metro club,stasera è aperta la sala rock,ma alle 4 chiude. Non faccio neanche in tempo a fare due salti. Che peccato,mi sarei divertito volentieri.

Torno in sala principale e dopo un po' delle ragazze si azzuffano in una rissa inaspettata,senza tirarsi i capelli ,ma botte da orbi come si deve con calci e pugni,proprio dietro di me.

 

Sabato 29 Dicembre 2012

Ore 8.33 finalmente si vede l'alba dietro le cupole di tre chiese allineate sulla mia destra.I suoi primi raggi di sole illuminano le case sulla collina sulla mia sinistra,per poi penetrare dalla finestra riflettendosi sul muro e sul tavolino della camera.

Prima di partire per Bryuhovichi,il paesino dove si terrà il ritiro di yoga,scendo a fare colazione in albergo. I camerieri sono diversi da ieri e anche la prima ragazza che mi porge il menù alla mia richiesta di mangiare questo e quello mi dice che non si può.Gli devo spiegare ancora tutto da capo,poi chiama la sua amica e tutto si risolve ,solo perchè non ho il buono colazione,ma pago semplicemente.

A mezzogiorno lascio la camera e sono pronto per il vero obbiettivo del viaggio e come al solito c'è un imprevisto perchè il bus n.22 che doveva portarmi su a nord a Bryuhovichi non c'è più,infatti su google map mi segna il n.8,ma anche questo lo hanno cambiato.Dopo 800mt a piedi arrivo alla fermata,almeno questa è sicura,tutti i pullman che vanno a nord passano da qua,ma inizio a preoccuparmi e domando ai passeggeri in attesa dei loro bus,se il n.22 va a Bryuhovichi e se passa di qui,tutti mi confermano che prima o poi passa anche il mio.Vedo arrivare quattro ragazzine,vado direttanmente da loro,senza neanche più guardare la strada in caso arrivasse il mio bus. Neanche loro parlano inglese,per scherzo gli chiedo:''ma al giorno d'oggi neanche a scuola ve lo insegnano'',loro onestamente mi confermano che a scuola c'è come materia scolastica,ma loro non si applicano,come me del resto.La scuola quando si è troppo giovani non conta,pensi solo a divertirti.

Si mobilitano di colpo e mi avvisano che è stato cambiato con il bus n. 104,che tra l'altro è già qui sul ciglio della strada,mi invitano a salire,di fare presto prima che parta,ok salgo mi rivolgo all'autista,risposta positiva,insisto chiedendo se passa anche dal residence Perlyna Lovlola,visto che dalla mappa si trova più a nord ancora della città. Neanche il tempo di dirlo che di fronte a me con il bus stracarico di gente due ragazze mi salutano:''HARIBOL''. Wow che fortuna ho incontrato proprio due devote che arrivano da Kiev e vanno anche loro in ritiro. Poi proprio una di loro mentre un' anziana che ramazza il residence attacca bottone con me gli dice che noi ci capiamo con il Sanscrito.

 

29 Dicembre - 2 gennaio 2013 

Viaggio spirituale.

Il residence è situato in un fitto bosco,tutti i sentieri sono ghiacciati e si pattina tranquillamente invece di camminare,ci si diverte.

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Trascorro cinque giorni di sole e alla notte tra gli alberi si possono ammirare le infinite stelle,proprio sopra il mio capo c'è l'orsa maggiore si vedono così bene tutte le costellazioni,qui non c'è inquinamento luminoso con una bellissima luna piena.

Alla fine del ritiro decido di rimanere una notte in più. Sono invitato a casa di un devoto per cena a Lviv,ovviamente hanno usanze sulla filosofia indiana,prima di mangiare si offre il cibo a Dio,ma la ragazza che era con me sul bus gli chiede lo stesso di dare il buon appettito in ucraino,è proprio un'usanza tipica ;mai gettarsi sul cibo prima che non sia stato detto ''smachnoho''(buon appettito).

Avevo avvisato alla ragazza giovane della reception di lasciarmi la porta aperta perchè non so a che ora potessi tornare,mi ha detto di non preoccuparmi che mi avrebbe aspettato fino a mezanotte,poi mi ha dato il numero di cellulare in caso mi perdessi.Quando sono rientrato alle 10.30 era tutta preoccupata dicendomi che si era dimenticata di chiedermi anche il mio numero perchè era già da un po' che voleva chiamarmi per sapere se stessi bene.Oh che carina.

 

Giovedi 3 Gennaio 2013

Ore 6.40 partenza al buio,stanotte ha nevicato,cammino sulla neve fresca,preferisco arrivare al passaggio a livello, qui non ci sono fermate regolari,basta un cenno e l'autista ti carica,ma almeno lì c'è un po' di luce così posso riconoscere il mio bus,ora dovrò prendere il bus n.8 per poi cambiare al capolinea con il n. 31.

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Arriva il bus 22 ormai non mi fido piu' mi informo dall'autista se va a Lviv e mi conferma che questo fa solo una rotta locale. Per quello non c'era più a Lviv.

Proprio dietro c'è il mio bus,aspetto ,ma lo sportello si apre a mano,quindio salgo,dopo un cenno dell'autista.

Ha tutti i vetri appannati ed è già stracarico di pendolari che vanno a lavoro a Lviv.

Al capolinea andate avanti 50 mt c'è la fermata del bus n.31 che vi porterà direttamente alla Stazione ferroviaria.Proprio dietro all'hotel Lviv dove avevo alloggiato.

Arrivo alla stazione con un bel sole,ma è completamente invasa da passeggeri,è stracolma.

Solo la cassa 2 fa i biglietti internazionali e parla in inglese,anche se non capiscono una beata fava.C'è stato un misunderstanding,volevo un biglietto solo per attraversare il confine con la prima città ungherese Zahony,ma è impossibile farlo,perchè appunto non capisce,solo per Budapest 319uah,io non voglio il biglietto per Budapest,ma la bigliettaia mi aveva già preparato un biglietto dalla prima città ucraina Chop fino a Budapest,quindi gli ho implorato che non mi serviva,lei ha risposto:''Ah Santa Barbara'' e anch'io gli ho risposto ''no Santa Barbara lo devo dire io è due ore che vorrei un biglietto da qui al confine''. Ha chiuso il microfono.

Quindi mi sono fatto fare Lviv-Chop per soli 27uah poi arrivato al confine vedrò di comprare un altro biglietto per Zahony,pensavo di portarmi avanti,ma non ho fatto i calcoli con la realtà. All'inizio mi aveva chiesto 35uah e non ci credevo,troppo poco,non è che un elektrychka poi si vede che si è incazzata e mi ha dato quello di classe inferiore.

Ma il treno è realmente un espresso che arriva da Kiev con le cuccette.

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Non aspettatevi la linea gialla di cortesia,qui ti stanno tutti attorno alla cassa,se non ti sorpassano pure,una signora ucraina che lavora a Cracovia parla un inglese fluido, mi si affianca,anzi mi si attacca e inizia a parlare gentilmente,le solite mille domande,ma con un sorriso gioviale,poi quando ha capito che la gente mormorava per l'attesa,iniziando a rompere i coglioni,anche giustamente,ma non è colpa mia se la bigliettaia ha sbagliato,quando gli ho rivolto una spiegazione non mi ha più cagato. 

Se non sei preparato è un attimo perdere le staffe meno male che vengo da cinque giorni di yoga.

Anche se ti devi comportare come loro,bisogna entrare in tutto per tutto nel loro modo di vivere,per esempio:non devi fare la fila.

Nella immensa sala c'è un cambio regolare 10,52,quando chiude ti indirizza in un altro poco più avanti sempre dentro la stazione chiuso in un gabbiotto di legno con una fessura solo per i soldi ,ti devi abbassare per vedere dentro,c'è un signore che ritira gli euro e un altro in piedi con la mazzetta di soldi tutto rigorosamente in nero,sotto gli occhi di tutti,senza ricevuta.20€=210uah

Oggi mi viene da dire cento volte più ospitale la Polonia.

Un'esperienza da non perdere in qualsiasi paese dell'Unione Sovietica è un viaggio notturno sui treni locali,dove è facile fare amicizia con i vicini.L'atmosfera è conviviale.Tutti offrono da mangiare e da bere e si raccontano la propria vita.In queste feste improvvisate gli stranieri sono al centro dell'attenzione(preparatevi alle domande più strane),peccato che sono le 8.54, Si parte dal binario 2 con arrivo alle 14.20 a Chop.

Prima di salire sul treno il controllore,un'altra donna,ti ritira il biglietto,sono in un vagone letto peccato che il più della gente è scesa, c'e solo qualcuno che va ancora avanti che si sta alzando piano piano e inizia a prepararsi per cominciare a scender alle prossime fermate.Hanno trascorso tutta la notte sul treno.

Ci sono 4 letti più due laterali con coperte,cuscini e un tavolo al centro.C'è un servizio tè,basta domandarlo al controllore che dal bollitore all'entrata ti serve l'acqua calda con la bustina,se vuoi solo l'acqua calda puoi versartela direttamente dal bollitore in corridoio.

Sono rimasto molto sorpreso invece dalla simpatia,cordialità,gentilezza degli anziani che son sempre a ramazzare con cura,ma si fermano volentieri a chiaccherare,mentre i signori di mezza età non sorridonono mai ,sono bruti,oscuri e i ragazzi si fanno i cazzi loro.

Paradossalmente il contrario di quello che pensavo io all'inizio,mi aspettavo dalla vecchia generazione un certo distacco ,visto la loro ferrea disciplina sovietica e i giovani più aperti,invece i vecchi sono più calorosi e accoglienti,i signori non sorridono e non scherzano mai,sembrano delle statue,stanchi di vivere come se il mondo li sopprimesse tutto sulle loro spalle,per carità la povertà c'è anche nelle Filippine e non solo,ma sono felici...sarà il freddo.  

Intanto il treno cavalca i carpazi,infatti è nuvoloso.

Arrivo a Chop alle 14.24,oh quattro minuti di ritardo è la prima volta.

Mi rammarico di non essere andato sull'altro confine ucraino a Berehove,attraversare Astei per poi entrare in Ungheria e visitare la città rurale ,molto caratteristica di Csaroda...va bè sarà per il prossimo viaggio.

Fate attenzione quando appoggiate il primo piede sulla banchina dai gradini del treno perchè è completamente ghiacciata,ma vi inganna perchè è trasparente,completamente un'unica lastra di ghiaccio.Anche la gente qui pattina ,invece di camminare,se hai fretta è il modo migliore per non scivolare.

La gente del posto conosce gli orari dei treni provenienti dall'Ungheria quindi quando arrivo non incontro i rompi coglioni che ti assillano con le loro richieste.

Sono riuscito senza problemi ad acquistare il biglietto per Zahony ,la prima cittadina di frontiera in Ungheria per 38uah,contro i 27uah da Lviv-Chop che sono 271 km contro i soli 5km per Zahony,è un furto,ma è il costo regolare del passaggio della frontiera.

 Partirà alle 17.25. Riesco anche a capire che alle 17 ora locale mi devo fare trovare davanti alla dogana per i consueti controlli.Ora è totalmente chiusa.Me lo spiega anche gentilmente una coppia russa o di Kiev in un inglese perfetto,meno male perchè sono gli unici a comprare un biglietto in tutta la stazione.La dogana apre solo in coincidenza dei passaggi dei treni.

Ho tempo per rifocillare un po'.

Esco dalla stazione immersa in una tranquillità piacevole,l'Oa3ue è un bel bar cafè ed è l'unico che ha la terra distesa per non scivolare,perchè in tutta Chop si pattina.

E' il posto migliore per un ristoro o una birra in attesa del proprio treno.E' la prima volta che riesco a ordinare una zuppa vegetariana con formaggio fuso,patate,cipolla in una salsa al pomodoro.Buona,finalmente! Dalle casse suona una canzone di Nek in versione discoteca in russo con il ritornello in italiano,non avevo dubbi perchè dallo schermo della tv si leggeva chiaramente il nome Nek e non in cirillico.

Ora che sono prossimo a lasciare l'Ucraina mi dispiace un po' perchè mi piacerebbe visitarla di più,ma un po' sono sollevato perchè è molto difficile comunicare e specialmente capirsi,dopo un po' ti fuma il cervello a causa del cirillico anche se non è semplice passare in due lingue completamente differenti e anche se in Ucraina la gente non sa l'inglese,mi veniva facile parlare in ucraino,mentre la pronuncia delll'ungherese è troppo difficile,ma bene o male in Ungheria qualcuno anche se l'inglese non lo parla riesce un po' a capirlo.

Sono andato in bagno e ho notato che come a Lviv e in tutte le città che ho visitato in Ucraina,anche in casa del devoto,hanno un gigantesco pulsante per accendere le luci a 80cm da terra,troppo basso,non sono abituato e non lo trovo mai.

Anche qui c'è lo stesso sistema di Uzhhorod c'è un filtro con l'erba che separa la tazza del tè. Anche qui è passata la legge che non si può più fumare nei locali,esattamente dal 16 rpyahr 2012 ovviamente non è una a ,ma sembra una o con le gambette e la r è rovesciata,questo è il cirillico!

 Ho già messo da parte la L.P. dell'Ucraina per far spazio nella mia tasca della giacca a vento la guida dell'Ungheria,ma dopo varcato il confine non so ancora dove andare,ho un dubbio,non so se andare direttamente a Budapest o fermarmi per andare sul lago Tisza o a Eger.  

Esco alle 16.07 che nevica ed è già tutto bianco per terra ,presumo da un po',anche qui delle ragazzine giocano a palla di neve. Una è anche scivolata col culo per terra ,tra le risate delle amiche. 

Qui non ci sono i change e cambio dagli uomini fuori dalla stazione 400uah in 40 € e 10€ in 2800 fiorini ungheresi.

Il bagno della stazione è pulito,ma hanno una particolarità molto casuale,è una tazza completamente cementata fino all'orlo,escono giusto i bordi del cesso,praticamente sembra una turca rialzata con questo mega gradino,mentre in Ungheria sono come in Germania,il buco è infondo tutto spostato in avanti,ritrovandoti un piano alto al centro,dai che schifo,ti rimane tutto sopra a filo cosce.

Infatti prima delle cinque eccoli qua i rompi coglioni pronti ad assalire i passeggeri ''ungheresi'',compreso il tipo che mi ha fatto il cambio in nero,aveva una mazzetta di dollari americani,euro,fiorini e grivna ovviamente.Si sono disposti in fila...taxi...change...elemosina...Hanno questo vocione rauco da paura.

Ho cambiato altri 10€ in fiorni davanti alla porta della dogana apposta per vedere che effetto gli faceva ,invece è tranquillissimo concludiamo l'affare sotto agli occhi dei doganieri.

Ora che sono tranquillo ti fai anche due risate.Alla fine il tizio del cambio è l'unico che ha fatto affari.

Ho attraversato la dogana ucraina con il solito controllo bagaglio,il poliziotto mi ha interrogato se avessi droga,alcool ,sigarette,ha capito all'istante che sono tranquillo ho anche schezato:''ya na pyu alcool,no drugs,ya vegetarianets''mi ha improvvisamente lasciato andare ,solo questione di routine. Mi salva anche il nome Ivan,tutti mi han chiesto come mai un italiano ha un nome russo e io per scherzare ho sempre risposto perchè mio padre è comunista,che poi è la verità.

Ore 17.30 ora locale in Ucraina infatti è già scuro,il treno per Zahony parte in consueto orario,quando attraverseremo quella linea immaginaria del confine si tornerà al nostro orario,di cui mi aveva sorpreso all'andata,ora 4.30 buio pesto.

Adesso in base ai treni sceglierò la mia prossima destinazione.

Questo è solo un arrivederci Ucraina,probabilmente il prossimo autunno andrò in Crimea per un ritiro da Settembre-Ottobre o prima ad aprile ancora a Lviv.

La temperatura alla stazione di Zahony segna +1'.

Guardo velocemente il tabellone delle partenze ci sono due treni che partono per Budapest,uno alle 17.03,lento e un altro 17.30,più veloce.

Acquisto il biglietto per Budapest 5160ft delle 17.03,con arrivo alle 23.05. 

Visto che il 6 Gennaio il mattino presto devo partire per l'Italia mi sembra la scelta giusta per un finale tranquillo,giusto perchè è inverno o se no un giro al lago me lo sarei fatto volentieri.

''Purtroppo o per fortuna'' come cantava Giorgio Gaber un treno stile europeo con le poltroncine larghe e soffici,ma non caldo in tutti i sensi come quelli ucraini,per esempio i vetri dei treni ucraini erano sigillati con il feltro,mentre qui,come i nostri, c'è un rumore forte di sferragliare e un sacco di spifferi.Ovviamente a parte il calore umano che si sente enormemente la mancanza.

Ho fatto anche il cambio del dizionario,devo ringraziare tantissimo quello ucraino di cui mi è stato molto utile,ma la prossima volta porto quello russo perchè mi conviene di più imparare il russo,invece che l'ucraino,con tutto rispetto il russo è più internazionale,mentre l'ucraino è giusto per i Carpazi e per la patriota città di Lviv.

Attualmente da quello ucraino si passa all'ungherese anche se penso mi servirà a poco,posso parlare benissimo in inglese senza problemi,addirittura già so che mi avventurerò parlandolo un po',ma per comodità mi sa che in questi due giorni lo lascerò in camera,perchè ho la testa troppo piena.Basta, un po' di relax mentale ci vuole.

Invece il passaporto d'ora in avanti non mi servirà più,dopo il timbro filippino ,si è aggiunto questo ucraino alla lista,che mi gasano molto. Da quando sono rientrato dalle Filippine nel novembre 2006,dopo la scadenza del vechio passaporto non l'avevo più rinnovato,ma da quando ho il nuovo passaporto elettronico dal giugno 2011 non ho resistito più a non viaggiare. Per me tenerlo nel cassetto,solo per ritornare nelle Filippine mi sembrava una punizione, è come se sprigionasse una forza d'attrazione ad usarlo...mi chiama...partiamo!

Non so come ho fatto in tutti questi anni a quasi dimenticarmi la bellezza e la straordinarietà del viaggio con tutte le sue innumerevoli emozioni che non finiscono mai km dopo km.

Mi dispiace un po' perchè persino questo viaggio sta giungendo al termine,poichè per me stare due giorni in una capitale vuol dire solo rimanere in attesa per il volo di ritorno.

E' la prima volta che unisco due nazioni in un unico viaggio(va be' a parte Praga e un giorno solo a Vienna)è un'esperienza che ti arrichisce ulteriormente,potendo confrontare i due Stati in modo diretto,istantaneo,anche se finora non ho avuto molti contatti con gli ungheresi,visto che me la sono sparata a razzo.

Devo ammettere che nei locali la gente è cordiale solo se condividi con loro una birra,si esprimono e si aprono con te solo seduti su un tavolo o sul bancone con litri di birra o vodka.Non è un bel segnale.A Lviv mi è capitato di sedermi al bancone e due ragazzi hanno iniziato ad attaccare bottone ,dopo che ho ordinato un succo di frutta,il tipo mi ha chiesto se volessi un'aggiunta d'alcool,al mio rifiuto non mi ha rivolto più la parola. Questo vuol dire che si fingono tuoi amici solo per riuscire a scroccarti da bere.

E' la prima volta che mi capita,prima quando bevevo non ci avevo mai fatto caso,non c'è più una relazione genuina,ognuno pensa solo al proprio interesse.

Intanto solo ora mi accorgo che sto viaggiando dall'alba in treno,ma l'odiata Chop questa volta ha avuto una funzione rigenerante con un caldo pasto e un'ottima sosta senza stress,molto più piacevole dell'andata.L'esperienza avuta ha servito a qualcosa,il tempo mi sta volando così velocemente grazie alla lettura della L.P.di Budapest,quasi mai letta finora,in cerca di un pernottamento economico,come tornare in aeroporto alle 5 del mattino,imparare la lingua,saper ordinare piatti vegetariani e infine dove poter andare a divertirmi.

Contando che arriverò dopo le 11pm essendo partito da Lviv alle 9am mi sto sparando tutta la giornata in treno,certo che questo treno ungherese,sì ok comodo stile europeo,ma ognuno si fa i cazzi suoi,c'è il classico silenzio nei treni del nord Italia,mentre in quelli ucraini c'è vita!

Appena adesso un tipo grosso in un ungherese velocissimo,mi ha chiesto se potevo prestargli il telefonino per una chiamata,gli ho risposto spontanemente:''nie rozumiem''(non capisco in polacco),ha capito che sono polacco e mi chiede se puo' parlare  tedesco  e io dopo gli ho semplicemente risposto ''low battery'' e se n'è andato.

A quest'ora iniziano a uscire i tipi loschi,meno male che sono un poliglotta,ovviamente non capisco neanche il tedesco,ma avevo già capito immediatamente all'inizio con la parola ''telefon'' in ungherese. Non è la prima volta che mi capita questo tipo di approccio dei furbetti,ma non ho mai accettato,però so che poi da lì inizia una serie di richieste chiamiamole ''sgradite''. In questo caso è giusto subito imparare :''menjen el!''(Vattene!).

E' valido anche per le giiovani fanciulle carine che ti approcciano per offrirgli da bere e poi scopri che il costo di quei drink è esorbitante,così c'è scritto nella guida,ma lo posso confermare perchè la prima volta che siamo stati a Budapest tanti anni fa,forse nel 99-boh non mi ricordo bene-eravamo un bel gruppo di amici,ma una sera solo con un mio amico,siamo andati in un locale notturno,mi ricordo che era già notte fonda,gli altri erano già andati a dormire,abbiam preso un taxi e ci ha portato sulle colline di Buda e alla fine siamo finiti a fare a botte con la vecchia del locale che ci prendeva a ombrellate,di colpo il mio amico si è azzuffato col buttafuori,cacciandoci dal locale senza pagare la somma da loro richiesta.In tutto in neanche 20 minuti,bevemmo due birre solo noi,senza ragazze,ci accorgemmo che era vuoto e siamo subito usciti.Il bello che ci eravamo già messi d'accordo col gestore prima di entrare del costo d'entrata e della bevuta,ma a tutti i costi volevano spillarci più soldi,ovviamente noi mica ci siamo tirati indietro. Per fortuna non è successo niente di grave ,è volato solo qualche pugno parato e ci ha cacciato,ma noi quello volevamo fare, andarcene.Quello che più mi ''colpito'' in tutti i sensi è stato l'ombrello della vecchia,sta puttana.Ora non mi ricordo neanche che periodo era,forse Pasqua.

Arrivo 23.05 puntuale come un orologio svizzero,alla stazione di Nyugati di Budapest.

Mi reco al vicino aventura hostel,una camerata con 8 letti a 17 euro,ma siamo matti!Non ci penso su due volte e glielo dico anche in faccia e non siamo neppure in centro.

Lui tutto figo con la birra in mano,la tipa che leggeva seduta all'entrata e poi...super caro.

Neanche il tempo di andarmene che al primo incrocio ,vaci ut,incontro un gruppo italiano,due ragazzi e tre ragazze di rimini giovanissimi.Gli ho chiesto dove alloggiavano e velocemente la tipa molto carina ha chiamato in hotel,ma loro hanno affittato un piccolo appartamento,ed hanno comunicato in italiano,mi sono cadute le braccia,quanto mi manca l'Ucraina.

Mi fermo a mangiare un piatto di falafel dal turco in via terez krt come se non bastasse alla cassa un ragazzo ha chiesto un'informazione''where is the mix disco?'',non gli ho detto niente ,ma si sentiva e vedeva che era italiano. Non ci posso credere nel giro di mezz'ora ho solo incontrato italiani. Alla cassa mi stavo dimenticando che non ho tanti soldi ungheresi meno male che avevo cambiato gli altri 10€ a Chop,davanti alla dogana,mi sono bastati giusto al pelo.

Esco e un'altra coppia italiana,no...

Citofono a tutti gli ostelli che incontro,ma sono tutti occupati. Arrivo all'una mezza di notte davanti all'Unity hostel e finalmente trovo posto per 2400ft. a notte in un dormitorio da 8 letti,anche se per ora sono da solo,la tipa ,me lo conferma un po' dispiaciuta,invece io sono contento.Addirittura in centro alla vita notturna in Kiraly ut. vicino alla zona di Nagymezo ut.famosa per i suoi pub e discoteche,ma non è che c'è sta gran vita qui.

Almeno i tram viaggiano tutta la notte,non capisco perchè a Milano siamo ancora così indietro,non gli manca niente rispetto a Budapest,ma si vede che le lobby dei tassisti resiste.

Qui in centro sono tutti giovani ragazzi,c'è un po' di gente più grande al Piaf,l'ultimo locale a chiudere a Budapest,alle sette del mattino.

Si fuma ancora dentro,domattina mi sentirò la puzza sui vestiti,ci abbiam fatto caso una volta a Zaragoza,in camera al mattino dopo si sentiva in un modo evidentissimo.

Tutto questo parlare inglese mi dà quasi noia è incredibile arrivare da uno Stato dove perfino la scrittura cambia e ritrovarsi in un disco pub ungherese,dove di ungherese non c'è nessuno,a parte due al bancone che continueranno a bere fino al mattino,sì ma niente a che vedere di come si alcolizzano a Lviv,qui almeno riescono ancora a parlare e a rimanere in piedi,a Lviv sarà la vodka che li stronca,mi ricordo una ragazza all'uscita della discoteca pr sbaglio ha abbracciato un passante pensando fosse il suo ragazzo,impegnato a chiamare un taxi e noi dietro che ridevamo come i pazzi,alla fine l'ha dovuta prendere in braccio per caricarla su.

Sono seduto al bancone con la mia spremuta e l'ungherese ubriaco mi domanda cosa scrivo,gli rispondo per un sito italiano,bronciato mi ha risposto male pensando fossi un ungherese e mi ha invitato ad andarmene,naturalmente io sorrido e rimango,quando capisce dopo un po' si scusa dicendomi che posso rimanere,ovviamente io gli dico di non preoccuparsi,per me non è successo niente,ma ne approfitto per andare a vedere la sala disco al piano di sotto,molto piccolina con un bar e gli ultimi superstiti che danzano su note commerciali.Tutti stranieri.

Troppo difficile l'ungherese non riesco a ricordarmelo,poi tutti parlano inglese,anche quando incrocio la gente del posto mi viene in automatico parlare anglossassone.

Basta ho deciso ,non mi piace Budapest,almeno qui in centro è finta.Cento volte meglio Poznan.

Meno male che sono solo di passaggio,ormai finale,ma ricordo anche la prima volta che siamo venuti mi aveva deluso.

L'ungheria è ottima solo per le terme.

Questi finti locali inglesi mi stanno sui cogliioni. Per strada due tedeschi mi chiedono se so dov'e' il king hotel,ma non sono tanto ubriachi eppure non si ricordano più la via.

Mi sto già pentendo di non essermi fermato prima,nel bel mezzo dell'Ungheria.

 

Venerdi 4 Gennaio 2013

Ore 8.50 ottima colazione in ostello,free internet ed ho continuato il mio pernottamento fino alla partenza,cioè il 6 alle 6.

La L.P. scrive che c'è un treno da Nyugati station,ma l'hanno rimosso sei mesi fa,quindi andrò all'aeroporto con il metro blu fino al capolinea Kobanya-kispest e poi l'autobus n.200.

Il cambio al change è 287ft per 1€,quindi tutto sommato al confine ucraino per 280 non è stato poi così male,anzi...

Vado in centro e noto che un romano sponsorizza  il bus seesighting di Budapest,dai un italiano! A passeggio si sentono solo loro,ragazzi,famiglie intere,coppie ,tutti italiani.Persino nei negozi di souvenir le commesse parlano italiano.

Il mio unico obbiettivo è la posta per comprare i francobolli al padre del mio amico appasionato di filateca.Ho creato una fila lunghissima,perchè la signora in posta non parlava inglese e senza dizionario(lasciato in camera) sono perso, per fortuna mi aiuta una ragazza giovane e traduce tutto riuscendo a darmi tutti i francobolli che ha nel cassetto,ma mi informa che a Ecseri street è più aggiornata sui francobolli da collezione.

Alle tre del pomeriggio sono finalmente al Govinda un ristorante vegetariano puro e finalmente posso mangiare anche dolci  e fetta di torta senza uova.

Ho notato che ci sono molti massaggi thai,incredibile i cinesi sono arrivati tardi qui,si son fatti soffiare il posto.

Stavo fotografando i classici ponti di Budapest che perfino il telefonino si è rifiutato di fotografarli,andando in stand-by(fa così quando ha la batteria scarica).

Una cosa positiva di Budapest che le vie sono segnate con i numeri dal piu' basso al piu' alto in base alla direzione,per es:1-13.

Non voglio passare un'altra serata finta,in mezzo agli stranieri, mi informo dalla ragazza dell'ostello dove posso andare a ballare un po' di rock,guarda sul suo pc e mi indirizza in un concerto hard rock-heavy metal al Durer Kert in via ajtosi durer a est di Budapest di fronte al parco,non è neanche difficile raggiungerlo mi basta andare tutto ad est direttamente dalla mia via Kiraly ut. e dopo cinque minuti mi trovo a passeggiare da solo in una calma assoluta.

Ci sono delle bellissime ville antiche,lussuosissime,ma la più bella in assoluto è l'ambasciata indonesiana,una meraviglia architettonica illuminata eccellentemente,sono rimasto a bocca aperta,un bellissimo palazzo antico,favolosa.Di fianco c'è l'ambasciata cinese,molto carina anche lei ,ma non c'è confronto dopo aver visto quella indonesiana.Veramente uno spettacolo dell'architettura.

Un tabellone segna 8 gradi,che lusso!

Entro al Durer Kert per 1000ft è un'università allestita per ospitare i concerti con il palco per i musicisti,c'è una sala per un dj rock,i lunghi corridoi con le aule trasformate in guardaroba,una sala heavy-metal con band dal vivo che ruotano ,un'altra sala principale con band rock,con una ragazza tutta vestita in pelle nera della band che gioca con il fuoco,un ottimo spettacolo, il bar,nell'altra ala della scuola c'è un bella sala con tappetti e divanetti con i tavolini e un'altra per svagarsi con il calcietto balilla e flipper.

Naturalmente un cortile esterno che collega le due sale,ma contrariamente all' Italia non ho visto nessuno con un cannone.Sembra un centro sociale,sono tutti punk e rockettari,con i capelli lunghi che ballano facendo sì con la testa a ritmo di musica e non manca il pogo in pista,ma finalmente ungheresi.Sono l'unico straniero,ma non ci fa caso nessuno.Meglio e mi diverto.

 

Sabato 5 Gennaio 2013

Oggi mi sono alzato giusto per far colazione, poi mi sono sdraiato per un po'.

In camera ho una ragazza ammalata e due ragazzi che ho visto solo dormire e ripartire il giorno dopo,mentre oggi ho fatto due chiacchere con un bulgaro che ha dormito sopra di me,pronto a ripartire anche lui.La ragazza mi domanda di dove sono,mi fa piacere che non se n'è accorta del mio accento italiano. 

Fuori c'è un bel tempo,quindi doccia e via. 

Prima di uscire chiedo all'inglese se ha bisogno che vada in farmacia per lei, gentilmente mi ringrazia ,ma  non gli serve niente.Ok take care.

Oggi con la scusa di andare alla Filaposta(che poi troverò chiusa) e per vedere uno studio tattoo in periferia simulerò il ritorno all'aeroporto.Ok non ci dovrebbero essere problemi è tutto calcolato fino all'ultimo secondo,dovrei farcela.

Fuori Budapest a sud ci sono i casermoni squadrati sembrano stati costruiti con il righello alla sovietica.C'è un abisso da Ullot ut. 100 in stile sovietico e Ullot utca 1 con i palazzi barocchi.

Torno in centro sul ponte Margit hid con la vista dell'isola Margherita che ad ogni passaggio di un tram ,trema tutto,ma mi accorgo di quanto è bella Budapest grazie ai suoi ponti illumminati che attraversano il Danubio.

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Domenica 6 Gennaio 2013 Epifania

Sveglia ore 4. 

La ragazza era già informata della mia partenza,ma l'ho disattivata immediatamente e alle 4.15 sono già sul tram n.6 .

Arrivo al metro troppo presto,sono circondato dai ragazzi che tornano dalle varie discoteche. Le porte sono ancora chiuse quindi va bene anche il tram delle 4.29 perchè il primo metro da Nyugati parte alle 4.41 con arrivo a Kobyana K. alle 5.01 e il bus n.200 parte alle 5.05 con arrivo all'aeroporto alle 5.35,l'aereo parte alle 6.30,solo adesso me ne accorgo ero convinto alle 6am.

Invece di fare la fila in piedi vado al bar di fianco all'imbarco per una bottiglia d'acqua,io capisco finire gli ultimi fiorini,ma non puoi pagare con l'american express due twix e una bottiglietta d'acqua,mi viene da esclamare ,ma dai!!La ragazza mi guarda e mi domanda''Sorry are you first?'' -''No,no.''

Il Viaggio si sta per concludersi salgo sull'aereo,come al solito la ryanair non ha neanche il posto per tutti i bagagli a mano,mi tocca mettere lo zaino sotto i piedi.

Sorvoliamo le Alpi senza dubbio dopo l'Himalaya la catena montuosa piu' bella al mondo.

Fantastico ci sono le Alpi a destra e a sinistra inizia a vedersi l'alba.

Piano piano le cime innevate e più alte delle Alpi si illuminano dei primi raggi di sole di un colore rosa,come le nuvole spruzzate qua e là in un cielo che inizia a schiarirsi dal blu all'azzurrino.

Quando l'aereo vira noto le nuvole rosa e una nuvola a pipistrello con una stella o un pianeta sopra il sole in un cielo azzurro,un 'immagine da brividi,un'emozone fantastica tra le nuvole basse , poi scorgo il lago d'Iseo e le montagne iniziano a diventare le colline verdi con le sue vallate attraversate dal fiume che sfocia nel lago.

Penso a uno straniero che atterra per la prima volta a Bergamo cosa puo' pensare della nostra favolosa Italia,ma mi accorgo che la coppia ungherese di fianco a me non prova nessun sentimento ,anzi dorme.     

 

Auguri buon 2013 cari viaggiatori.

 

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Ivan  

kayvanforever@hotmail.com

 

 

 

 

 

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