Accendiamo un fuoco nella speranza di asciugarci, ma questo attira altri uomini armati che ci fanno capire che da li è meglio andarsene e ci guidano fino ad un guado più basso, dove la moto con il pilota sopra è sostenuta da altre tre persone per la forte corrente che ha l'acqua, fortunatamente le Givi laterali sono impermeabili. Passiamo la notte all'aperto ospiti di un pastore che ci fa un ottimo te con l'acqua del fiume. Il giorno successivo stessa storia, spacci con armi e foto di Bin Laden, guadi e mulattiere. In tutta questa regione i Pakistani non sono assolutamente presenti.
La strada che fiancheggia il confine Afghano è un via vai di gente armata che spesso ti ferma per la sola curiosità di vederti, alcuni sembrano ostili altri l'opposto. Arriviamo a Darra luogo di produzione di armi, poi Peshawar.
Mi chiedo quante di quelle persone incontrate siano in Afghanistan a combattere e quanti di quei fortini visti siano ancora in piedi

 

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