Budapest

Budapest, 7-10 aprile 2005

di Massimo Galiero

         Complice un ottimo motore di ricerca per voli low cost[1], trovo un volo Wizz air, Roma Ciampino-Budapest alla modica cifra di 54€. Ne approfitto per visitare questa città che mi girava per la testa già da alcuni anni.

Alla partenza siamo io, Fofò e l’oramai recidivo Frankie. Di buon mattino (il volo è previsto per le 11.35) arriviamo in treno alla stazione di Roma Termini e di lì prendiamo un treno regionale per raggiungere Ciampino.

         Non appena giunti alla stazione di Ciampino, mi telefona mia mamma: la Wizz air ha appena telefonato a casa mia per comunicare che il mio volo è stato cancellato.

         Ebbene si, se ricordate quelli erano i giorni in cui si organizzavano i funerali del grande Papa Giovanni Paolo II. Dovevano arrivare centinaia di capi di Stato a Roma e, per questo motivo il traffico aereo era stato bloccato.

         Decidiamo di raggiungere lo stesso l’aeroporto per capirci qualcosa in più.

         Dalla stazione all’aeroporto di Ciampino i mezzi di trasporto possibili sono due. Il primo è l’autobus che ha orari irreperibili e che passa molto di rado. E l’altro è il N.C.C. (Nolo Con Conducente), una sorta di taxi, molto molto costoso. Per percorrere il breve tratto che separa la stazione dall’aeroporto il prezzo è di 15€ (20€ se si è in quattro persone). La tariffa è fissa e non ci sono margini di trattativa.

         All’ aeroporto, dopo un po’ di confusione iniziale, veniamo a sapere che il nostro volo in realtà non è stato cancellato, ma partirà da Fiumicino alle ore 2.00 del mattino. Ci trasferiamo in taxi a Fiumicino, pagando 45€.

         Passare l’intera giornata in aeroporto non è cosa facile. Non avevamo però alternative poiché la situazione dei voli era in costante aggiornamento e non potevamo rischiare di perdere l’aereo nel caso venisse anticipato l’orario di partenza.

         Così passeggiando per l’aeroporto, mangiando qualcosa, girando qualche negozio e chiacchierando con un gruppo di militari italiani di ritorno da Sarajevo, le ore trascorrono e finalmente partiamo alle ore 2.40 dell’ 8 aprile.

         Alle 4 del mattino circa siamo a Budapest. Per raggiungere la città dall’aeroporto ci sono due possibilità. Il minibus (che trasporta 8 persone e vi accompagna fino al vostro alloggio) oppure il taxi che se si è in 3 persone viene a costare uguale al minibus. Il prezzo del minibus è 3.800 HUF[2] a tratta, ma se si prenota anche per il ritorno c’è anche un piccolo sconto. Se prenotate anche per il ritorno, ricordatevi che bisogna telefonare 24 ore prima per comunicare dove e a che ora si desidera essere venuti a prendere.

         Tra attesa del bagaglio e trasporto all’ostello[3] dove abbiamo prenotato già da Napoli una stanza.

         L’ostello si trova all’interno di un vecchio palazzo, ai cui appartamenti si accede da un ballatoio che dà sul cortile interno. Lo stesso ostello ha la reception al piano terra e le stanze ricavate all’interno dei vari appartamenti dell’edificio.

         La nostra stanza è al terzo piano, in un appartamento all’interno del quale condividiamo la cucina e il bagno con altre 3 persone.

         La sistemazione non è il massimo per il prezzo che abbiamo pagato, tuttavia l’ostello si trova in una posizione favorevole per visitare alcuni dei più importanti luoghi di interesse. Siamo infatti proprio di fronte al ponte verde (lato Pest), vicinissimi alla strada principale, Vaci Utca, e dall’altro lato del ponte ci sono le più rinomate terme della città.

         Andiamo a letto perché svegli da quasi 24 ore e verso le 12 ci alziamo e iniziamo ad esplorare la città. Facciamo una passeggiata a piedi senza una meta precisa e per mangiare ci arrangiamo con qualcosa che abbiamo portato da casa.

         La città è bellissima, l’atmosfera è coinvolgente, è il Danubio che divide Buda e Pest è una bellissima visione.

         Dal punto di vista commerciale, la città è una vera e propria colonia italiana. Ci sono tantissimi negozi e marchi italiani. Anche il caffè è italiano. I menù in quasi tutti i ristoranti sono scritti anche in italiano. E un discreto numero di persone parla italiano.

         Architettonicamente la città è affascinante. I palazzi sono vecchi e qualcuno anche malandato, ma ciò contribuisce a dare alla città un area di immortalità. Ad esempio, numerosi film ambientati negli anni ’30 o negli anni ’60, vengono girati a Budapest proprio per la sua architettura. Una curiosità, per chi non lo sapesse anche “Evita” con Madonna, pur essendo ambientato in Argentina, è stato girato a Budapest.

         Ci sono diversi ponti che attraversano il Danubio e collegano Buda e Pest. Noi alloggiamo, come detto vicino al ponte verde, poi c’è il ponte bianco e il ponte delle catene. Anche la metropolitana attraversa il Danubio.

         La sera andiamo a ballare in un locale che si trova nei pressi della stazione “The Bank”. È una discoteca su tre livelli, con musica diversa ad ogni piano. Ci sono parecchie scolaresche in gita. E notiamo, cosa insolita, che le cubiste, non si limitano a ballare in abiti succinti come da noi, ma ballano in topless! Il posto lascia un po’ a desiderare sia come frequentazione che come igiene, notiamo uno scarafaggio che cammina felicemente sul bancone del bar, e decidiamo di cambiare posto.

         Giungiamo al B7 un bel posto, molto ben frequentato. Assistiamo però ad una scena triste. Il buttafuori prende a pugni in faccia un giovane evidentemente ubriaco ma innocuo.

         L’indomani andiamo nel grosso mercato al coperto che si trova proprio nella piazzetta antistante il ponte verde. Non lo trovo particolarmente interessante, ma tutti ne parlano un gran bene.

Andiamo alle terme di Géllert. E’ un edificio bellissimo, una costruzione del secolo….. che ospita anche un hotel di lusso. Gli impiegati parlano anche italiano. La  zona termale è divisa in due parti, una per gli uomini e una per le donne. C’è la vasca a 34°, a 38°, a 4°(ghiacciata), sauna di vapore e sauna secca. Frankie si esibisce in un tecnicamente perfetto tuffo a cufaniello nella vasca a 38°.

         Il posto è abbastanza pulito e l’acqua ci sembra che venga cambiata con continuità. Chi non ha il costume pùo indossare una specie di “grembiulino per genitali” che offre lo stabilimento insieme con le asciugamani.

E’ possibile, pagando a parte, fare anche una seduta di massaggi. Ci sono uomini a dir poco grossi, ma dalle mani fatate, che in 15 minuti ci rimettono in sesto, massaggiandoci, e facendoci scricchiolare tutte le ossa del corpo.

         Andiamo a pranzo in un ristorante su Vaci Utca, che è la strada commerciale di Budapest, e paghiamo 15€ a testa per mangiare discretamente bene.

         Subito dopo andiamo a fare una visita al castello di Buda, lo spettacolo che si vede da lì su è incantevole. Buda è molto più signorile di Pest, che è più popolare, ma a Pest c’è più vita e complessivamente mi è piaciuta di più.

          La sera andiamo a cena in una birreria che ci serve salumi e formaggi ungheresi accompagnati da grossi boccali di birra e poi a ballare al Mammut. E’ un centro commerciale, lato Buda, su più piani. Ad ogni piano ci sono un paio di locali, tra discoteche e pub. Ed è pienissimo di gente. Anche qui le ragazze immagine si cimentano in spettacoli audaci.

         Passiamo l’ultima notte in ostello, e l’indomani ripartiamo per Napoli, contenti per aver visitato una bellissima città è un po’ dispiaciuti per avere perso una giornata in aereoporto. Fortunatamente il viaggio di ritorno sarà meno impegnativo.

 

4.2 Sziget Festival 2005

         Michele di Frattamaggiore propone una spedizione a Budapest per l’agosto 2005 in occasione del Sziget Festival[4]. Si tratta di un festival internazionale di musica con artisti provenienti da tutto il mondo. I generi sono quelli più alla moda tra i giovani: dalla musica elettronica al rock.

         L’organizzazione del viaggio tocca a me. Non essendo rimasto pienamente soddisfatto dell’alloggio trovato in Aprile, mi metto alla ricerca su internet di un appartamento.

         Entro in contatto con una giovane signora ungherese che parla italiano, lavora come guida turistica a Budapest ed affitta alcuni appartamenti in centro[5].

         Prenoto così un appartamento con 5 posti letto in pieno centro di Budapest, lato Pest. Il prezzo è convenientissimo, varia a seconda del numerosi persone che vanno a dormire lì. Noi siamo in quattro, e paghiamo 60€ in totale a notte. In cinque avremmo pagato 70€.

         Prenoto il solito volo Wizz Air da Roma Ciampino, e il 12 agosto sono di nuovo a Budapest con Michele, Fofò e Frankie.

         Stavolta abbiamo una settimana intera di tempo per visitare la città con tutta la calma che vogliamo e in più andremo al Sziget.

         Il nostro appartamento si trova a Rozsa Utca, a due passi dalla metropolitana e poche centinaia di metri da Piazza degli eroi. L’appartamento è bello, pulito, spazioso, anche se non ben tenuto. Attenzione alla serranda che cade di tanto in tanto. C’è anche un pianoforte.

         Faccio una prima passeggiata per la città, e poi vado al Festival. E’ possibile acquistare il biglietto giornaliero oppure l’abbonamento settimanale. Volendo un po’ dividermi tra la musica del festival e le altre attrazioni della città decido di comprare il giornaliero.

         Il festival, una vera e propria Woodstock sul Danubio, si svolge sull’isola di Obuda in mezzo al Danubio. Per l’occasione, l’intera isola è occupata completamente per la manifestazione. È un’isola abbastanza grande. I giovani arrivano in tenda, in auto o in roulotte e dormono lì. E’ possibile infatti accamparsi acquistando il ticket settimanale. L’isola viene divisa in più aree, ognuna con un palco. Vengono allestiti bar, birrerie, tendoni da circo all’interno dei quali si balla, anche una maxitenda supermercato. E poi ci sono venditori ambulanti, bancarelle che arrostiscono carne, patate e salsicce, stand che vendono oggettistica di vario genere. Insomma c’è un po’ di tutto. I giovani sono tantissimi e vengono da tutt’ Europa. Si tratta del maggior festival eurpeo.

         E’ possibile anche fare il bunjee jumping. C’è una grossa gru, in cima alla quale si arriva con un carrello, e dalla quale ci si tuffa nel vuoto. Fofò e Michele si cimentano in questo sport estremo. Michele in particolare supera le leggi della gravità ed esegue un volo planare: in poche parole scende in posizione orizzontale in perfetto stile condor.

         Vado a visitare lo zoo di Budapest poiché si dice che sia uno zoo moderno ispirato dalla nuova filosofia con la quale si stanno costruendo i moderni parchi di questo tipo. E’ diviso per aree geografiche e gli animali non stanno chiusi in gabbia, ma in aree aperte recintate., o in fossati. Lo zoo resta comunque una pratica barbara, ma questo sistema è almeno qualcosa per limitare la sofferenza degli animali.

         Andiamo a passare una giornata in uno stabilimento termale molto rinomato che si trova proprio di fronte allo zoo. E’ molto grande e molto affollato. E’ possibile affittare i costumi da bagno. Ci sono due piscine all’aperto. E numerosissime vasche con acqua a varia temperatura all’interno. Ci sono anche aree dedicate alle terapie riabilitative. I massaggi si possono fare solo ad orari determinati. C’è anche un piccolo bar-stuzzicheria, dove è possibile mangiare qualcosa o bere un caffè.

         Aldilà della bella struttura, questo stabilimento termale non mi piace. Géllert è senz’altro meglio. Infatti è troppo affollato e l’acqua non mi convince: non mi sembra tanto pulita.

         Per il cibo, facciamo la spesa al supermercato dato che abbiamo a disposizione una cucina ben attrezzata.

         Facciamo visita al Parlamento di Budapest, ci sembra una bella costruzione. Non è possibile entrare e c’è fuori anche un gruppo di manifestanti accampati con le tende che protestano contro non so quale provvedimento del governo.

         Visitiamo la Cattedrale di S.Stefano e sulla strada del ritorno troviamo un set cinematografico: anche Spielberg è a Budapest e sta girando lì le scene del suo prossimo film.

         Conosciamo un pomeriggio a Deak Ter un gruppo di giovani inglesi che sono lì per l’addio al celibato di un loro amico. Passiamo il pomeriggio insieme e poi decidiamo di vederci anche la sera.

         Andiamo a ballare al Dock Beach. E’ un bel locale, aperto solo d’estate, sul fiume, dove il mercoledì sera c’è il white party. Si può entrare solo vestiti completamente di bianco. Per questo andiamo a comprare dei pantaloni bianchi in un centro commerciale enorme che si trova poco distante dal centro di Pest. Il posto scelto per la serata è molto bello ed elegante. E’ collegato da un ponte ad un’altra area che si trova completamente sul fiume, tipo palafitta. Uscendo da questa altra struttura c’è un ristorante dove si balla all’aperto musica caraibica.

         Michele sfida un inglese alla gara del train shot: si mettono in fila indiana cinque cicchetti di tequila o di qualsiasi altro liquore e si bevono l’uno dietro l’altro. Finiti quelli, si ricomincia, fino ad esaurimento. Risultato: l’inglese al tappeto e Michele brillo!

Andiamo a cena la sera di ferragosto in un ristorante tipico, lato Buda, dove, mangiamo il gulasch e fette di carne cucinate in vario modo, Io in particolare prendo un piatto con due fettine di carne sovrapposte, ricoperte di pane morbido e con al centro fegato d’oca. Il prezzo medio è di circa 15€ a testa.

Una sera, in un'altra discoteca incontriamo Ronaldo e Roberto Carlos, che sono lì a Budapest per giocare una partita con la loro squadra e che la sera se ne vanno in giro per i locali con un nutrito seguito di ragazze.

Conosciamo un ragazzo italiano che lavora a Budapest come cuoco. Insieme con lui, la sua ragazza e altri amici, passiamo una piacevole serata a casa sua e poi in un pub.

La settimana di vacanza scorre via velocemente tra visite della città, le terme, serate in giro per i locali e giornate al festival.

Budapest è senz’altro tra le capitali europee che ho visitato quella che più mi è rimasta dentro e che ricordo con maggiore piacere per i suoi palazzi, per le sue opere, per i suoi tempi molto simili ai miei e per le sue attrattive.

Massimo Galiero   massimogaliero@hotmail.com

 
[1] www.zingarate.com, il sito contiene anche suggerimenti, alcuni diari di viaggio e un forum.
[2] 1€ = 250 HUF circa.
[3] Green Bridge Hotel, 22-24 Molnár utca, District 5, Foldszint 7, 1054 Budapest. Camera tripla 26€ a notte a persona.
[4] www.szigetfestival.com
[5] http://web.axelero.hu/badamik/

 

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