GRECIA

PELOPONNESO DEL SUD – ISOLE DI ELAFONISSOS E KYTHIRA

Diario di viaggio 27 agosto - 15 settembre 2006

di Daniele Giuliani

 

 

Partenza domenica 27 agosto ore 17.00 da Ancona con Minoan Lines, 2 adulti con cabina esterna + auto. 28 agosto ore 15.00 arrivo a Patrasso. Minoan Lines ha ora traghetti ad alta velocità e confortevoli. Attenzione però alle consumazioni… i prezzi sono cari. Da evitare il ristorante in favore del self-service, piatti migliori, maggiore scelta e miglior prezzo.

Ci dirigiamo verso Corinto (percorrendo quindi il giro in senso orario), sosta di circa 20 min. per ammirare il canale. Davvero impressionante la vista dall’alto.

 

Canale di Corinto

 

Proseguiamo diretti verso Tripoli, saltando purtroppo il primo dito con Nafplio ed Epidauro, ripromettendoci di visitarli la prossima volta. Strada scorrevole e poco trafficata che ci porta fino a Sparta. Da li prendiamo la strada che porta a Githio, per poi prendere la diramazione che ci porta a Monemvassia, seconda tappa del nostro viaggio. Troviamo nelle vicinanze un albergo (Hotel Chrisais) e ci fermiamo per la notte (50Euro la camera con prima colazione con ottima vista).

Il mattino seguente (29 agosto) visitiamo Monemvassia, bellissimo borgo medioevale affacciato sul mare con la chiesa di Agia Sofia sul punto più alto. Occorre una camminata in salita che noi abbiamo fatto a mezzogiorno sotto un sole cocente… ma ne è valsa la pena anche per il bellissimo panorama che si vede dall’alto… l’intero borgo con il mare sottostante. Ci siamo poi presi uno squisitissimo Yogurt con un po’ di miele in uno dei tanti carinissimi bar della cittadella.

 

Monemvassia

 

Nel primo pomeriggio, lasciamo Monemvassia per dirigersi verso Neapoli, prendiamo la strada che segue il mare…. bellissima ma a volte stretta, passando per alcuni caratteristici paesini. Poco prima di Neapoli c’è il bivio per Pounta, porto di imbarco per il traghettino che ci porta ad Elafonissos.

Dopo 15 minuti di traversata arriviamo in questa isoletta. Troviamo una camera a pochi passi dal centro del paese, per 40 euro a notte (il proprietario inizialmente ne voleva 50..) con aria condizionata, frigo e TV. L’isola è carina, il paese è uno solo che si affaccia sul mare, con una chiesetta che si trova sul mare percorrendo una stradina che parte dal paese. Dedichiamo 4 giorni a questa isoletta, visitando le spiagge di Simos, (bellissima, acque cristalline e sabbia quasi rosa…) Panaria, e altre 2 più piccole spiaggette ugualmente carine.

Purtroppo, è stato quasi sempre ventoso tranne un giorno, in cui il mare era veramente uno spettacolo. La sera si cenava in uno dei tanti ristorantini con tavoli vicini al mare del paese, pesce fresco cucinato sotto i nostri occhi a prezzi veramente buoni, max 30 euro in due. Se non si prendeva pesce per optare sulla cucina locale (mousakka, pitagiros, souvlaki etc.) il prezzo era al max 15-18 euro in due. Per il fine serata….. passeggiata lungo mare e magari una sosta in uno dei 2 locali con musica soffusa.

 

Elafonissos – Simos beach

 

Il 2 settembre, decidiamo di lasciare Elafonissos per puntare su Kythira, (isola decisamente più grande che dedica almeno 7/8 giorni) prendiamo il traghetto delle 13 da Neapoli (Andreas II)

Prezzo 56 Euro (2 persone + auto) Dopo un’oretta di navigazione, arriviamo al porto di Diakofti, la prima cosa che ci colpisce è l’incredibile aridità dell’isola, percorrendo la strada che parte dal porto e si inerpica lungo il costone….. questo per i primi 5/8 km, poi all’improvviso la vegetazione cambia…. E questa è una caratteristica dell’isola. Si passa da zone quasi desertiche a zone con tanto verde (cipressi, pini marittimi, palme…..) – Puntiamo per Kapsali (zona sud) perché avevamo letto che era una delle località più carine dell’isola. Dopo aver girovagato per varie strade e stradine, (la segnaletica non è il massimo… e solo dopo un 2/3 giorni ci si abitua a girare bene l’isola) arriviamo a Kapsali, veramente molto carina, situata in una magnifica baia. Dominata dall’alto dal Castello di Kythira (Chora) il capoluogo. Troviamo dopo molte ricerche una camera che guarda sul mare quasi in fondo alla stradina del paese, per 40 euro a notte (anche qui dopo aver contrattato il prezzo) con aria condizionata, frigo, cucina e TV.

Kythira - Kapsali

 

Il giorno dopo, decidiamo di andare alla spiaggia di Chalkos, sempre zona sud dell’isola, lungo la strada direzione Kalamos incontriamo un cartello che ci indica la chiesa di Agia Sophia. Decidiamo di percorrerla…. Cosi dopo un bel pezzo di strada sterrata (le strade sop. quelle che portano alle spiagge sono quasi tutte sterrate, e molte non percorribili agevolmente, se non si ha un 4x4 o una moto – Noi avevamo la Panda 4x4 che si è autorevolmente difesa…) arriviamo all’inizio di un sentierino da percorrere a piedi. Alla fine semi nascosta dagli alberi c’è l’imboccatura di una grotta: con all’interno la chiesetta minuscola, la visitiamo, salutiamo qualche pipistrello e partiamo alla volta della spiaggia, dopo circa 2 km di strada sterrata arriviamo. Poca gente e a disposizione gratis sdraie e ombrelloni. La spiaggia è situata in una baia protetta, molto suggestiva, mare cristallino e fondali pieni di vita. Ci rimaniamo fino a sera, facendo parecchi bagni. Ceniamo a Kapsali in uno dei tanti ristoranti lungo mare (i prezzi sono più o meno come quelli di Elafonissi) Dopo cena decidiamo di andare a piedi a Chora e di visitarla, centro caratteristico dai piccoli vicoli e antiche case in stile Eftanisa, con molti negozietti di souvenir. Il castello purtroppo è chiuso e decidiamo di visitarlo un altro giorno.

Per sintetizzare, rimaniamo in questa bellissima isola fino al 10 settembre, visitando le spiagge di:

- Melidoni, simile a Chalkos, ma a mio avviso ancora più bella e con fondali ricchi di fauna

tra cui i pesci pappagallo (che avevo visto solo a Lampedusa)

Kythira - Melidoni

 

- Avlemonas, caratteristico paesino affacciato su un porticciolo incantevole dove abbiamo fatto il bagno

Kythira - Avlemonas

 

- Kaladi, spiaggia che dalle cartoline sembrava invitante, lo è stata ma il mare era decisamente meno bello. Una fatica per trovarla! Il cartello indicante la spiaggia era solo uno e…. nei pressi della stessa!

spiaggia di Kaladi

 

- Komponada, spiaggia grande ghiaiosa. Purtroppo il giorno che ci siamo andati il mare era agitato, ma ci siamo divertiti ugualmente.

Kythira – Komponada

 

- Vroulea, piccolo porticciolo con spiaggetta,carina ma meno delle altre.

- Diakofti, con spiaggia di sabbia bianca finissima acque basse, simile alla spiaggia di Simos (Elafonissi) e palme da dattero.

Kythira - Diakofti

 

Inoltre:

- La grotta di Agia Sophia, vicino al paese di Mylopotamos, grotta interessante composta da varie camere ricche di stalattiti e stalagmiti e da piccoli laghetti, con un percorso di circa 250 metri. nella prima stanza (tempio) vi sono dei dipinti di santi purtroppo non in buono stato a causa del tempo trascorso. Non c’era la guida (solo in lingua greca) e ci siamo accontentati di un foglio descrittivo della grotta, scritto in inglese. Comunque la visita merita!

La strada che porta alla grotta, prima ha un bivio che porta fino alla spiaggia e al porticciolo di Agios Nikolaos – Limionas, ci siamo andati dopo la visita alla grotta e ci siamo stati fino a sera, bagno e pesca con la lenza di 2 saraghi, che poi ho liberato.

- Cascata di Kataraktes, vicino al paese di Mylopotamos

Cascata situata in mezzo a un bel boschetto di platani, purtroppo con poca acqua, visto che eravamo a settembre, nei pressi c’è anche un sentiero che porta ad un mulino, con un bellissimo giardino ricco di piante, palme, banani etc. Attenzione al sentiero che si diparte semi nascosto dalla vegetazione segnalato con una freccia. Consigliamo di non farlo perché noi dopo averne percorso una parte siamo tornati indietro, in quanto mal segnalato, (oltretutto erano le sei del pomeriggio…) un percorso in mezzo a piante alte, ruscelli vari da attraversare, un labirinto…. Semmai farlo con una guida del luogo (se la trovate).

- Kythira - Chora: Abbiamo visitato un pomeriggio (verso sera) il castello veneziano, interessante ma sop. merita per la bellissima vista sulla baia di Kapsali, da dove poi si può vedere l’isola di Antikythira, che purtroppo non abbiamo potuto fare, perché il traghetto era solo uno che partiva il sabato sera a mezzanotte, (oppure alle 19,30) costringendoti a fermarti poi 4 notti sull’isola per riprendere ad un ora decente quello per tornare a Kythira.

Kythira – Chora

 

- Agia Pelagia: altro paese sulla costa nord est, carino ma niente di speciale, con spiaggia Sabbiosa

- Platia Ammos: paese che si incontra proseguendo verso nord dopo Agia Pelagia con spiaggia sabbiosa, vicino c’è capo Spathi dal quale si gode di una bellissima vista della costa che da verso Neapoli.

- Potamos, forse il paese paese più grande dell’isola, vicino as Agia Pelagia caratteristico per il grande mercato che si tiene durante la settimana.

- Monasteri: L’isola è ricca di chiesette e Monasteri, tra i quali spicca quello di Moni Mirtidio, zona sud, vicino a Livadi, abitato da monache.

 

Insomma Kythira merita un soggiorno, perché oltre ad alcune bellissime spiagge, ci sono anche varie isolette tra le quali: Dragonares, Macronisi, Axini, Lindos… E’ ancora poco frequentata, selvaggia e con pochissimi servizi per i turisti, i quali per scoprire le sue zone più affascinanti devono darsi da fare, magari facendosi aiutare dagli abitanti dell’isola, simpatici e cordiali.

 

Il 10 settembre alle 13 lasciamo Kythira e prendiamo il traghetto per Gythio. Dopo 2 ore e mezza di traversata, sbarchiamo facciamo un giro per il paese carina la zona porto ma niente di speciale. Ci dirigiamo verso Areopoli, svoltiamo dopo pochi KM da Gythio a sinistra direzione Skoutari e Kotronas per iniziare il giro alla scoperta del Mani, la penisola centrale del Peloponneso. La strada inizialmente è bella e segue la costa, con vari posti invitanti per un bagno, poi progressivamente il paesaggio diventa più aspro e arido, la strada comincia ad avere parecchi tornanti. Iniziamo a scorgere i primi nuclei (Chore) di case fortezza (caratteristica del mani), tutti con una o più torri, senza balconi e dalle finestre che assomigliano più che altro a dei punti di avvistamento, segno che per secoli questa regione fu in stato di assedio. Vediamo anche varie chiesette e cappelle che ricordano moltissimo l’architettura di quelle Bizantine di Mistras (vedi più avanti). Passando con l’auto questi paesi sembrano abbandonati, mentre invece non lo sono. Ci fermiamo per visitarne alcuni, scattiamo delle foto riprendendo scorci molto suggestivi. La strada è un saliscendi con alcuni tratti sul mare con vista di varie calette. Dopo vari km e altri tornanti arriviamo a scorgere Vathia il Nucleo fortezza più importante e caratteristico del Mani. La visitiamo e scattiamo altre foto. Proseguiamo poi fino a Porto Kagio, (ultimo paese a sud del Mani) incantevole posticino direttamente affacciato su una baia stupenda, con 2/3 Tabepne e qualche casetta. Ci fermiamo per una breve passeggiata, e qualche ripresa. Essendo oramai sera, ritorniamo verso Vathia e, nei pressi troviamo una Pensione - Ristorante dove pernottare, dormiamo in una stanza a forma di torre (35 Euro la camera, con prima colazione). in compagnia dei Gechi e qualche grillo. 

 

Mani: Vathia

 

Il giorno successivo, ci dirigiamo verso Areopoli, facendo così la parte occidentale del Mani, Tra i paesi visitati spicca senz’altro La torre di Maina (da cui prende il nome Mani), vicino alla baia di Mezapos. Incontriamo diversi cacciatori con fuoristrada e cane al seguito. Passiamo vari paesetti che guardano al mare. La nostra meta sono le Grotte di Diros, nell’omonima baia. La visita dura circa trenta minuti, e merita per l’incredibile spettacolo che offre. Si fa il giro con una barchetta che tiene 6 persone, sospinta esclusivamente da un remo di un addetto. Stalattiti e stalagmiti che variano dal bianco al rosa, splendide tende e cristalli decorano ogni angolo. Le stesse si trovano anche sotto il livello dell’acqua. L’acqua che penetra dalle fenditure della roccia calcarea, sciogliendola, ha dato forma goccia a goccia alle decorazioni. I sedimenti di Carbonato di Calcio disciolto hanno formato le stalattiti e stalagmiti. L’acqua all’interno della grotta è salmastra, la temperatura è di circa 14 gradi, mentre quella dell’aria di circa 16/19 gradi. Il percorso turistico è complessivamente di 1.500 metri.

Dopo la vista alle grotte ci dirigiamo verso Kalamata, non tanto per visitare questa cittadina, bensì per dirigersi a Mistras che non avevamo potuto visitare prima. La strada che da Kalamata conduce a Mistras (circa 50 km) è buona ma piena di tornanti e curve. Arriviamo a Mistras verso sera, la cittadella è carina, troviamo un albergo (50 eur la camera con 1. colazione) – ceniamo in una delle varie Tabepne, e facciamo un giro per il centro abitato. Il giorno dopo visitiamo l’antica Mistras, bellissimo borgo Bizantino risalente circa al 1200, con case e moltissime cappelle con Monasteri, molti purtroppo in rovina, (anche se abbiamo notato che alcuni erano in ristrutturazione). Tra i quali: Il monastero della Pantanassa (abitato da suore, le uniche abitanti di Mistrà) e le chiese di Agia Sofia, Agios Dimitrios e Afendikò. La visita dura ben 4 ore, arrivando alla fine al castello (costruito dai Franchi e purtroppo in rovina) che domina tutta la vallata, con vista della vicina Sparta.

 

Mistras: Agia Sofia

 

Nel pomeriggio, finita la visita, ci dirigiamo nuovamente verso Kalamata, per poi puntare verso l’ultima penisola del Peloponneso, iniziamo il giro passando per varie località sul mare, tra le quali: Petalidi, Kalamaki, Koroni, carine ma niente di speciale. Facciamo tappa a Methoni, che merita se non altro per la bella fortezza che costeggia buona parte della costa. Dopo la visita alla fortezza di Methoni, arriviamo a Pilos, ultima tappa del nostro viaggio, qui abbastanza stanchi dalla strada percorsa per il giro del Mani e Mistras ci fermiamo 3 notti fino al 15 settembre.

 

Methoni: Fortezza

 

Pilos è una bella cittadina, costrutita ad anfiteatro all’estremità meridionale del golfo di Navarino.

Case a due piani, bianchissime con cortili ricchi di fiori. La piazza centrale è ricca di bar, pasticcerie e ristorantini. Merita la visita alla fortezza Turco-veneta (Neokastro) che domina il lato occidentale della cittadina, come pure il Paliokastro, il vecchio castello in rovina.

Il sentiero che arriva al vecchio castello si prende nei pressi della laguna, raggiungibile prendendo la strada che parte da Pilos verso Kalamata, dopo pochi km si gira a sinistra, direzione Gialova, e si imbocca il primo stradino ancora sulla sinistra. Si lascia la macchina ai piedi del sentiero che porta al Castello. La salita dura circa 30/40 minuti. Una volta su si domina tutta la baia e…. la stupenda vista della spiaggia di Voidokilià dove abbiamo fatto foto da cartolina. Si può scendere verso la spiaggia per un sentiero non molto semplice che consigliamo di fare con scarpe adatte, altrimenti meglio rifare il sentiero dell’andata e arrivare alla spiaggia con il sentiero che dal posteggio, attraversa la laguna (in compagnia di nuvole di zanzare!).

Tra il castello e la spiaggia c’è una bellissima grotta: la grotta di Nestore, che merita senz’altro una visita. Alla spiaggia si può accedere pure dall’altro versante, direzione per Gialova e poi seguire le indicazioni Voidokilia Beach. Spiaggia paragonabile tranquillamente a quella di Simos… acque basse trasparenti e sabbia bianca finissima. 

 

Voidokilia Beach

 

Il 15 settembre partiamo alla volta di Patrasso, ci fermiamo per il pranzo a Kiparissia, cittadina carina situata alla base della sua fortezza. Intorno al castello, pianure con oliveti e vigneti. Ovunque si scorgono monumenti antichi, Bizantini e Franchi. Il un mare dal colore azzurro intenso. 

 

Partenza senza più soste fino Patrasso, ed imbarco sulla Minoan alle 17.00 con partenza ore 18. Il nostro bellissimo viaggio termina…. Alla prossima!

Danny.

 

daniele.giuliani@rcm.inet.it 

 

 

 

 

 

 

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