LIVERPOOL

Inghilterra

Racconto di viaggio 2005

di Alberto Sarti

 

 

 

 

PRO

- Di sicuro si ha una visione della vera Inghilterra. Londra è talmente cosmopolita che è come una nazione a parte.

- Ha dei complessi museali di tutto rispetto: oltre alla Tate Gallery (un filiale della famosa Tate di Londra), vi è la bellissima Walker art Gallery e il Museo marittimo.

- Un centro storico caratteristico.

- Una zona portuale ristrutturata e molto affascinante.

- Ovviamente, per i patiti, un'intera strada dedicata ai Beatles.

 

CONTRO

- Sono uscito il venerdì sera e non ho percepito un clima sicuro: gente ubriaca che vagava per le strade...anche se di fatto nessuno mi ha torto un capello.

- E' sempre e costantemente ventosa.

 

 

 

 

Resoconto del viaggio

Nei primi giorni di marzo del 2005, visto le strepitose offerte della ryanair, sono partito per questa bellissima città. Città ingiustamente famosa solo per i Beatles e poco altro.

Pochi sanno ahimè che Liverpool è, dopo Londra, la città con i più importanti musei in inghilterra e non solo: il suo centro storico, grazie al susseguirsi di diversi stili architettonici (vittoriano, gotico, eduardiano), è estremamente affascinante (fatta eccezione alcuni parcheggi multipiani che stonano brutalmente su questo idilio).

Comunque, andando per ordine, ecco un breve nonchè schematico resoconto delle cose che mi sono piaciute di più.

 

MUSEI

Questo è il capitolo più interessante. Ricordatevi che tutti i musei sono gratuiti.

In primo luogo è doveroso visitare la Walker Gallery, una delle pinacoteche più importanti del Regno Unito: ha una vasta sezione di quadri di pittori inglesi, italiani e olandesi (un Rembrand) di epoca preraffaelliana. In più contiene, anche, un'interessante sala sugli impressionisti (tra cui Matisse, Cèzanne, Monet, Degas e bozzetti di Renoir).

 

Liverpool Museum: quando ci siamo andati, ci aspettavamo chissà cosa, ma siamo rimasti delusi, soprattutto il planetario, tanto lodato dalla guida della lonely planet (per inciso è di gran lunga più bello il planetario di Modena,). Tenete presente, però, che erano chiuse numerose sale che verranno riaperte solo nell'aprile 2005.

Considerando che è di fianco alla Walker, una sbirciatina la consiglio lo stesso.

 

Maritime museum: bellissimo, analizza la vita di Liverpool nella storia attraverso il suo rapporto con il mare. Agghiacciante la sezione sul traffico di schiavi, interessante le ricostruzioni degli interni delle navi, ancora più bella la galleria sulla lotta al contrabbando (in sintesi è un museo anche per bambini, impossibile annoiarsi, fatta eccezione gli ultimi due piani, pieni di modellini e motori...).

 

Tate Gallery: sì, è la famosa galleria di Londra che qui ha aperto l'unica sua filiale. Vi sono opere che provengono dalla famosa galleria londinese e che "ruotano" nel corso dell'anno. Tenete presente che troverete solo dell'arte moderna...a mio parere è doverosa una visita. Il quanto sia lunga la deciderete voi (nel mio caso è durata 10 minuti...). Interessante il negozio al piano terra per acquistare souvenir.

 

Il bunker della II guerra mondiale: scusate, ma non ricordo con precisione il nome. Si trova vicinissimo al Municipio. Da questo bunker (entrata a

pagamento), durante la II guerra mondiale, gli alleati dirigevano tutti gli attacchi nell'oceano atlantico. Al termine della guerra hanno lasciato tutto esattamente come era.

E' veramente interessante: percorrerete centinaia di metri sottoterra, farete varie rampe di scale e vedrete tutto quanto come era a quei tempi (interessante la sala centrale con la gigantesca cartina dell'oceano atlantico e le varie pedine che indicavano la posizione delle navi).

Nella sala mensa sono appesi i manifesti di incitamento della popolazione (che si vedono di continuo in tanti libri di storia), come quello che chiede alle donne di andare a lavorare in fabbrica.

Davvero suggestivo, anche se ammetto che, quando l'abbiamo visto noi, eravamo i soli in tutto il "museo" e che questo creava una sorta di angoscia...

 

 

COSA VEDERE

In primo luogo L'Albert Dock. Questo non è altro che un'antica zona portuale completamente ristrutturata e dove trovano sede il maritime museum e la tate gallery nonchè numerosi bar e caffè.

Poche parole per descriverlo: affascinante. Si è voluto riqualificare una zona che sarebbe diventata altamente degradata...e ci sono riusciti a pieno.

In più c'è una bella passeggiata che costeggia il fiume Mersey (occhio al vento!!) dove si vede una delle migliori scorci di Liverpool: le tre grazie, ossia il Royal River building, il Cunard Building e il Dock board Building, i tre immensi palazzi che caratterizzano il profilo di Liverpool.

 

Whitechappel e Church street: sono le strade pedonali di Liverpool: ammirate le stranezze inglesi. Donne in canottiera con un vento gelido. Uomini senza giacca a vento in una città che di vento ne ha da vendere.

A parte ciò è la via dello shopping.

 

Cattedrale Cattolica di Cristo Re: detta anche la capanna degli irlandesi, per il fatto che la comunità cattolica di Liverpool - peraltro numerosa in confronto ad altre zone del paese - è costituita prevalentemente da Irlandesi immigrati dalla vicina Dublino.

E' una cattedrale a pianta circolare che tenta di imporsi sul panorama di Liverpool (in particolar modo si narra che voglia sfidare in altezza la Cattedrale anglicana...sfida persa di poco). Molto bella, soprattutto per la simbologia nascosta...

 

Cattedrale Anglicana: stupendo esempio di stile gotico (sembra di essere entrati in un film di Harry Potter per intenderci).

 

St. Luke: questa chiesa fu bombardata durante la seconda guerra mondiale. E' stato deciso di non ristrutturarla per ricordare l'orrore della guerra.

L'effetto è notevole: vedere questa chiesa dove sono rimaste intatte le mura perimetrali, mentre l'interno è stato completamente distrutto ed è cresciuta una folta vegetazione.

 

Il Cover Club: non è nel posto originale, ma pare che abbiano smontato pietra per pietra il club originale per rimontarlo dov'è ora. Anche se non siete dei fan sfegatati dei Beatles è interessante scendere negli inferi (è a due piani sottoterra) per vedere questo luogo di culto.

 

IL PHILARMONIC: Questo è il pub da visitare anche se non amate i pub e non bevete alcun tipo di alcolico.

Si trova nelle vicinanze della Cattedrale Cattolica ed è stato arredato e progettato dagli stessi decoratori della nave reale Queen Mary....e si vede.

Troverete piastrelle decoratissime, legni intarsiati alle pareti, vetri decorati alle finestre.

Quando la guida della lonely planet suggeriva di visitare anche i bagni, mi sono messo a ridere...sbagliavo, andateci e rimarrete sbigottiti.

Per quanto attiene il mangiare, era veramente scarso. Per le birre è eccezionale!!

 

Il QUARTIERE CINESE: Pochi sanno che Liverpool ha la comunità cinese più antica di tutta Europa. Il bellissimo arco cinese costruito da degli artigiani di Shangai nell'ottocento, posto a poche centinaia di metri dal philarmonic, testimonia questo passato.

L'arco è stupendo e merita giusto una foto. Il quartiere si è praticamente omologato al resto della città: ossia di cinese troverete poco.

 

 

 

CLIMA

C'è un vento gelido perenne. Ma proprio per questo troverete delle giornate sempre mutevoli (se la mattina è bello di solito il pomeriggio è nuvoloso e viceversa). In più è un freddo secco. Personalmente l'ho trovato molto più sopportabile che il freddo della pianura padana (umido e stagnante)

 

 

 

LA LINGUA e GLI ABITANTI

Attenti alla lingua: a Liverpool si parla un inglese che è paragonabile al nostro sardo, detto scouss...incomprensibile. Per intenderci cambiano tutte le pronunce. Comunque sono persone molto gentili e faranno di tutto per venirvi incontro (...se possono; a me è capitato di parlare con persone che conoscevano solo lo scousse).

Per il resto tenete presente che se vi fermate in mezzo alla strada con una cartina, avrete di sicuro qualcuno che verrà a chiedervi se avete bisogno di aiuto.

Per concludere consiglio di visitare questo angolo del paese, di sicuro molto meno interessante di Londra, ma che ha dalla sua parte il fatto di essere veramente inglese (fatta eccezzione per la lingua...).

 

 

 

Alberto Sarti

albertosarti@hotmail.com 

 

 

 

 

 

 

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