LONDRA un piccolo assaggio, per una grande metropoli

Diario di viaggio 2009

di Simona Dragoni

 

 

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Siamo partiti, io e la mia amica Stefania da Orio al Serio un sabato mattina, voliamo con la Rayan Air, tutto regolare tempo di percorrenza un ora e 50 minuti, attterriamo all'aeroporto di Stantford e prendiamo un comodo pulman della società TERRAVISION che ci porta direttamente a Victoria Station dove abbiamo vicinissimo il nostro albergo per pernottare 3 notti................
Abbiamo deciso di farci 4 giorni per vedere la città, anche se ci siamo accorte che sono un po pochino, rispetto alla grande vastità di monumenti e quartieri da visitare......
Io era la prima volta che riuscivo ad andarci, felicissima in quanto era l'unica capitale europea che per un motivo o per un altro non ero ancora riuscita a visitare e quindi era il mio sogno, mentre la Stefania era già la quarta volta che metteva il piede in Londra..............
Alcuni brevi cenni sulla storia di questa capitale

Originariamente città celtica, fu fortificata dai Romani che la chiamarono Londinium e la usarono come porto sul fiume Tamigi. Durante questo periodo Londra fu eretta a capitale della Britannia da parte dei Romani che la abbandonarono all'inizio del V secolo quando le legioni lasciarono l'intera isola. Nel periodo medievale Londra accrebbe la sua importanza sancita anche dalla Abbazia di Westminster. In questa abbazia fin dal Medioevo vengono incoronati tutti i re d'Inghilterra. La residenza dei reali d'Inghilterra fu, fin dal periodo normanno, il castello-fortezza della Torre di Londra, dove oggi sono custoditi i gioielli della Corona. Con il passare degli anni sulla Londra romana si sviluppÚ quello che oggi è il distretto finanziario (la City).
Londra si Ë poi notevolmente ingrandita in ogni direzione, inglobando campagne, boschi, villaggi e paesi. Dal XVI secolo alla prima met‡ del XX secolo Ë stata la capitale dell'Impero Britannico. Nel 1666 un grande incendio distrusse gran parte della City. La ricostruzione durÚ una decina d'anni e vide all'opera il grande architetto Christopher Wren, che riedificÚ molte chiese distrutte, tra cui la Cattedrale di St. Paul, dove oggi riposano gli eroi della nazione britannica. La crescita cittadina ebbe una grande accelerazione nel XVIII secolo e, agli inizi del XIX secolo, Londra era la città più grande del mondo. L'amministrazione locale cercÚ di fronteggiare questa enorme espansione, specialmente per fornire adeguate infrastrutture alla città. A questo scopo, nel 1855 si creò il Metropolitan Board of Works. Nel 1889 il MBW venne liquidato e al suo posto fu istituita la County of London, governata dalla prima assemblea eletta da tutta la Londra "allargata", il London County Council.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, Londra venne bombardata dalla Luftwaffe; le incursioni uccisero oltre 30.000 londinesi e distrussero varie zone della città ricostruite in vari stili architettonici nei decenni successivi. L'espansione esterna di Londra fu notevolmente rallentata a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale con l'adozione di diversi piani regolatori, tesi alla salvaguardia di un anello di verde intorno alla città.

Per chi ci arriva per la prima volta, Londra è un travolgente guazzabuglio di antichità, un enorme bazar simile a un labirinto che riserva ad ogni angolo qualche sorpresa. Le cose curiose si trovano ovunque da est a ovest, da Greenwitch a Richmond, le cittadine che mantengono intatte la propria identità pur appartennendo alla city.

Il primo giorno: arrivati al'albergo in zona centrale, situato in una traversa di Victoria street, adiacente a Wenstminster abby......ci imbattiamo nella Cattedrale di Westminster (Westminster Cathedral) Ë la chiesa madre dell'Arcidiocesi di Westminster. La cattedrale, di rito cattolico romano Ë dedicata al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo (Most Precious Blood of Our Lord Jesus Christ) ed Ë ubicata in Ashley place, L'edificio è in stile neoromanico, con numerosi richiami all'arte bizantina. L'esterno si caratterizza per le cupole orientaleggianti, per il colore rosso dei mattoni e soprattutto per l'alta torre campanaria intitolata a sant'Edoardo, che raggiunge gli 87 metri d'altezza.L'interno, decorato con marmi e mosaici (raffiguranti scene del Vecchio e Nuovo Testamento), ha pianta a croce latina, dotato di tre navate, transetto e diverse cappelle. La navata centrale, con i suoi 52 metri, Ë la prima per larghezza in Inghilterra Dall'arco orientale della navata pende un grandioso crocifisso ligneo alto circa 10 metri.Nel presbiterio (Sanctuary), l'altare maggiore Ë sormontato da un baldacchino marmoreo; dietro l'altare si trova la cattedra episcopale, copia del trono papale della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. Dall'abside si accede alla cripta, dedicata a san Pietro, dove si trovano diverse reliquie e tombe di arcivescovi. A destra del presbiterio si apre la cappella dedicata alla Vergine Maria (Lady Chapel), destinata alle celebrazioni feriali; tra le altre opere, vi si trova un relievo bronzeo raffigurante santa Teresa di Lisieux, del Manz˘. A sinistra del presbiterio si trova invece la cappella del Santissimo Sacramento (Blessed Sacrament Chapel).Nel braccio sinistro del transetto, la cappella di San Tommaso di Canterbury (Chapel of St Thomas of Canterbury) ospita la tomba del cardinale arcivescovo Vaughan, fondatore della cattedrale.Nel Battistero (Baptistry), prima cappella della navata laterale destra, si trova il fonte battesimale, copia di quello custodito nella basilica di San Vitale a Ravenna. Notevoli opere d'arte sono anche i rilievi della Via Crucis, opera di Eric Gill (1882-1940) e il pulpito in marmo bianco in stile cosmatesco.

Proseguiamo e ci troviamo sulla destra Wenstminster abby.....stupenda ma purtroppo non Ë aperta nell'ora del nostro passaggio quindi decidiamo di riservarla per un altro giorno............. ora vediamo il maestoso BIG BEN La campana principale (cioË il vero e proprio "Big Ben") pesa 13,5 tonnellate. Suona ogni quarto d'ora e il suo suono Ë sentito in un raggio di circa due chilometri. I quadranti misurano 8 metri, la lancetta delle ore 2.7 metri e quella dei minuti 4.3.Dal 1994 il Big Ben Ë illuminato da un sistema di 112 lampadine, elaborato appositamente da Philips'QL per ridurre i costi energetici.Gli autori del sito "Big Ben - The World's Most Famous Clock" sostengono di aver personalmente contato i 312 pannelli di vetro, posti in ogni quadrante, smentendo cosÏ una diffusa leggenda secondo cui si crede siano installate 365 lastre, una per ogni giorno dell'anno. Dalla sua entrata in funzione, l'orologio Ë stato bloccato in 3 occasioni. » invece rimasto "muto" (rimanendo cioË funzionante, ma privo del rintocco delle campane) in diverse occasioni, per ragioni di manutenzione: in particolare per due mesi nel 1934, per 6 mesi nel 1956 e per circa un mese nel 2007.
Ci troviamo di fronte a noi houses of parliament con annessa il famoso big ben.................. un po di cenni su questo stupendo monumento. Vi hanno sede le due camere del Parlamento del Regno Unito (la Camera dei Lord e la Camera dei comuni). Si trova sulla riva settentrionale del Tamigi, nella City of Westminster, vicino agli altri edifici governativi di Whitehall. La parte più antica del Palazzo ancora esistente, Westminster Hall, risale al 1097. La finalit‡ originaria del palazzo era quella di residenza reale, ma nessun monarca vi ha pi˘ vissuto dal sedicesimo secolo. La maggior parte della struttura attuale risale al diciannovesimo secolo, quando il palazzo fu ricostruito dopo essere stato interamente distrutto da un incendio nel 1834. Gli architetti responsabili della ricostruzione del palazzo furono sir Charles Barry e Augustus Welby Northmore Pugin, e il palazzo Ë un esempio di neogotico. Una delle caratteristiche pi˘ famose del palazzo Ë le torre dell'orologio (la St Stephen's Tower), una notevole attrazione turistica che ospita il famosissimo Big Ben. Il palazzo comprende pi˘ di 1000 stanze, delle quali le pi˘ importanti sono senz'altro la Camera dei Lord e la Camera dei Comuni. Il palazzo include anche stanze di comitati, biblioteche, camere da pranzo, corridoi (lobbies), bar e palestre. » il luogo di importanti cerimonie di Stato: notevole Ë ad esempio la cerimonia di apertura del Parlamento. Il palazzo Ë spesso usato come simbolo delle due Camere: molto spesso il termine Westminster viene usato come sinonimo di Parlamento. Gli uffici parlamentari spesso sconfinano negli edifici pi˘ vicini, come la Portcullis House.
Il Big Ben, la Torre dellíOrologio simbolo della capitale, la torre prende il nome da una delle 5 campane che ospita al suo interno, il Big Ben, la terza più pesante díInghiletrra con 14 tonnellate di peso, la quale a sua volta prende il nome Ben da Benjamin Hall, il sovrintendente ai lavori quando la torre fu completata nel 1858.
Allí estremità opposta dellíedificio si trova uníaltra famosa torre, la White Tower, che fu fatta costruire da Guglielmo il conquistatore come simbolo di potere assoluto quando, dopo il 1066, fece di Westminister il suo quartiere generale.
Proseguendo attraversiamo il westminster bridge e ci troviamo sull'altra sponda del Tamigi proseguendo vediamo la ruota panoramica Millennium Eye
Il London Eye e' la ruota piu' alta del mondo sfiora il cielo di Londra ad un'altezza di circa 140 metri. Le capsule quasi trasparenti, ogni giorno riescono a trasportare 15.000 passeggeri, ruotano all'interno di un supporto circolare fissato dall'esterno alla ruota principale. Sul London Eye si ha uno spettacolare panorama di Londra a 360 gradi. Infatti in una giornata di sole la vista riesce a stendersi per 40 km, fino al castello di Windsor.
Proseguiamo sempre sulla riva del Tamigi e visitiamo il Tate Moderrn museum Ë la galleria britannica d'arte moderna leader, oltre ad essere uno dei principali centri di interesse tutistico londinesi. Situata in un'ex centrale elettrica, la galleria presenta arte moderna internazionale dal 1900 al giorno d'oggi e comprende opere degli artisti leader del ventesimo secolo quali Picasso, Warhol e DalÌ. L'ingresso alla Collezione permanente Ë libera e la galleria ospita anche mostre straordinarie che esplorano le opere di importanti artisti moderni o movimenti artistici.
Vi consigliamo di visitare al 2 piano il bar con una vista panoramica in quanto Ë tutto a specchi e di fronte a noi abbiamo Saint Paul's cathedral,,,,,,,,, e il panoramico ponte del millennium fatto da Foster.............oppure di salire al 7 piano sul terrazzo per una panoramica ancora pi˘ spettacolare...........
La Cattedrale di San Paolo ( St Paul's Cathedral) si pone come una delle pi˘ interessanti architetture del barocco inglese. La grande opportunit‡ viene offerta a Christopher Wren in seguito al grande incendio del 1666 che distrusse buona parte di Londra. Non esistevano in Inghilterra precedenti di chiese classiche, se si eccettua l'opera di Inigo Jones. Proprio su questo occorre aprire una piccola parentesi per capire quelle che sono state le influenze subite dal nostro architetto, poichÈ fu proprio Jones che agli inizi del XVII secolo, in un ambiente nordico, ancora per met‡ goticizzante, importÚ il classicismo italiano, conducendo a subitanea maturit‡ líarchitettura del rinascimento inglese. La cupolaInfatti non esistevano qui precedenti di chiese classiche, se si eccettua líopera di Jones per la vecchia San Paolo in cui tra il 1630 e il 1640 progetta e realizza il grande portico corinzio che trasforma la cattedrale medioevale nella costruzione pi˘ "romana" del paese. Quindi Ë da attribuire al Jones il compito di promulgatore delle esperienze rivoluzionarie italiane a cui Wren guarda sempre con un particolare interesse. Le sue chiese urbane vennero realizzate tutte tra il 1660 e 1686. Ed Ë qui che sperimenta piante estremamente varie e spesso assai ardite e originali: Ë St. Stephen a Walbrook (1672-1687) che prefigura San Paolo per via della presenza di una doppia galleria sovrapposta con navata e navatelle coperte a volta. Il suo Ë un capolavoro nato da riferimenti colti e raffinati risultano essere i dettagli. La pianta Ë una chiara reinterpretazione e combinazione dell'ultimo San Pietro in Vaticano a Roma, senza trascurare tutti i progetti che ne hanno caratterizzato la storia. Qui Wren nell'impianto longitudinale, pi˘ consono per le esigenze di culto, effettua una chiara sovrapposizione e messa in evidenza della pianta centrale attraverso l'espediente della cupola posta all'incrocio delle navate con il transetto. La cupola per alcuni Ë tra le più maestose che esistano, sebbene C. Norberg - Schulz la definisca "una espressione piuttosto banale degli ideali dell'architettura inglese. Formalmente si rifà chiaramente al San Pietro in Montorio del Bramante a cui lo stesso maestro italiano si rifarà per il progetto della cupola della basilica di San Pietro, ma nella realizzazione opta per degli espedienti (cupola a calotta separata) più prettamente tardo-rinascimentali e barocchi (vedi Santa Maria della Salute del Longhena). Ciononostante per la sua classica semplicità sarà il riferimento di alcune delle maggiori opere neoclassiche, una su tutte Sainte Genevieve di Soufflout a Parigi (1757). Sono evidenti le influenze barocche, oltre che nelle torri, anche nella facciata principale (chiaro il riferimento al progetto non realizzato del Gian Lorenzo Bernini) e in elementi illusionistici come nelle nicchie a falsa prospettiva delle finestre e il piano superiore falso nei prospetti laterali, destinato a nascondere i contrafforti della facciata. Facciata in cui non compaiono riferimenti riscontrabili nei disegni di progetto per San Pietro ma bensì, per via del portico a doppio ordine di colonne binate coronate da timpano triangolare, al progetto del Della Porta per la Chiesa del Gesù a Roma (1568). Gli interni risultano classici, pur con diversi movimenti barocchi. Nel complesso líopera ha un forte debito nei confronti dell'architettura italiana (e in particolar modo ai progetti per San Pietro) filtrati dal Wren con intelligenza e senza mai ricadere nella mera imitazione, i lavori per la costruzione della nuova cattedrale vennero affidati a Sir Christopher Wren nel 1668. Il suo primo progetto fu quello di basarsi sulle fondamenta della vecchia cattedrale, ma venne rifiutato. Il secondo progetto era una chiesa a croce greca con dei quarti di cerchio negli angoli, ma anche questa venne rifiutata. In quest'occasione, Wren, per presentare al meglio i suoi progetti costruÏ un plastico in scala 1:24, chiamato Great Model, ancora conservato nella cripta della cattedrale. Il progetto definitivo venne accettato nel 1675. I lavori cominciarono in giugno; la prima pietra venne posata nel 1677 da Thomas Strong, il capo-mastro di Wren. Il progetto prevedeva una piccola cupola con una guglia in cima, ma il re Carlo II diede la libert‡ a Wren di modificare il progetto come avesse voluto. Wren riprogettÚ la cattedrale, che comprendeva una grande cupola centrale e due campanili nella parte ovest. La cattedrale venne completata il 20 ottobre del 1708, il giorno in cui Sir Christopher Wren compÏ 76 anni. Un giovedÏ, il 2 dicembre 1697, dopo 32 anni e 3 mesi, un focolare nato in una panetteria, portÚ Londra di nuovo nelle fiamme. L'evento venne usato per poter aprire le porte della cattedrale. La domenica successiva c'era una folla immensa ad attendere di poter entrare nella cattedrale. Alla cerimonia erano presenti il re Guglielmo III e il vescovo di Londra, Henry Compton. Il reverendo recitÚ il salmo 122 : Entriamo nella casa del signore. La folla era divisa tra chi l'amava e chi l'odiava, anche se la maggior parte delle persone erano meravigliate e stupite dalla grande opera.
Comunque questa cattedrale Ë la pi˘ grande d'europa per dimensioni dopo San Pietro in Roma, stupenda per chi aprezza il barocco........Sucessivamente abbiamo camminato per tutto lo strand e siamio arrivate a Trafalgar Square............. che dire stanche ma felici............ Trafalgar Square Ë una piazza di Londra dedicata al ricordo della Battaglia di Trafalgar (1805), in cui la Royal Navy di Horatio Nelson sconfisse le flotte combinate di Francia e Spagna, durante le guerre napoleoniche. In origine doveva essere intitolata a Re Guglielmo IV, ma George Ledwell Taylor suggerÏ di darle come nome "Trafalgar Square". L'area era sede delle stalle reali (King's Mews) fin dal tempo di re Edoardo I. Negli anni '20 del XIX secolo il Principe Reggente (il futuro Giorgio IV) assunse l'architetto di paesaggi John Nash per riqualificare la zona. Nash inserÏ la piazza nel suo progetto relativo a Charing Cross. L'architettura odierna della piazza Ë dovuta a Charles Barry ed Ë stata completata nel 1845.
Nella piazza, che Ë spesso sede di manifestazioni politiche, si trova la famosa Colonna di Nelson. D'inverno, in questa piazza, viene eretto un enorme albero di Natale, gemellato con quello della Grand-Place di Bruxelles, in Belgio. L' obelisco della piazza rappresenta l' occhio del drago che si pensa avesse combattuto contro Enrico VII d'Inghilterra.

 

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Il secondo giorno lo dedichiamo al mercato di camden Town Camden Town in età Ë stato a lungo un luogo poco raccomandabile, associato alla malavita, malfamata in et‡ vittoriana. In passato abitato in prevalenza da immigrati irlandesi, vi soggiornarono i poeti Verlaine e Rimbaud impartendo lezioni private di francese. In seguito insediamenti di greco-ciprioti e di immifrati dal sud-est asiatico (in paricolare bangali), ne fece il luogo multienico per eccellenza di Londra. A partire dagli anni í70 e í80 del Novecento il quartiere divenne una zona trendy, frequentata da studenti e artisti che vi conducevano una vita da bohÈmiennes. Oggi Ë un quartiere alla moda molto amato da giovani e studenti ed il suo Camden Market Ë di sicuro una delle attrazioni turistiche di Londra. Nato da un primitivo nucleo di bancarelle di artigianato, oggi questo mercato Ë veramente enorme e in esso Ë possibile trovare praticamente di tutto (abbigliamento di ogni tipo, vintage, giapponese, militare, mobili di antiquariato, mobili etnici, oggettistica di tutto il mondo, mantelli, costumi da strega e da vampiro, nonchÈ cibo e squisitezze a volontà). Più di 10 milioni di persone visitano questo posto!
Vicino a Chalk Farm Road trovate inoltre lo Stables Market, dove Ë più probabile fare qualche vero affare. Verso la fine del mercato si aprono negozi di antiquariato e di mobili di design contemporanei.
Camden Ë tagliata in due dal Regent's Canal, una via d'acqua ed un percorso panoramico molto carino. Il tratto più bello del percorso Ë quello che va da Camden Town a Little Venice ed è possibile effettuare delle crociere in estate e nei weekend d'inverno sul suo corso. Sul canale scorrono imbarcazioni per la navigazione fluviale che sono molto caratteristiche e se siete fortunati potrete vedere in azione il sistema di chiuse che consente a tali imbarcazioni di superare il dislivello nel canale stesso.
C'Ë una canzone dei Modena City Ramblers molto bella, che si chiama "Notturno Camden Lock" che si riferisce alla Camden Lock, la "chiusa di Camden" che si apre sul quartiere e sul grande mercato: "A volte il vento mi porta, le note di un flauto o il profumo di pioggia, e sogno di averti al mio fianco, ma so che l'oceano mi separa da te.
Voglio stare un po' seduto qui a finire il mio bicchiere e a guardare le barche addormentate sulle acque del Regent's Canal, da qui non si sente il traffico che percorre la Camden High street, solo il vento mi porta le voci degli uomini di ritorno dall'ultimo pub.
Abbiamo fatto acquisti e logicamente ci siamo divertite molto......................
Siamo ritornate con la metropolitana e ci siamo dirette decise a visitare l'immensa National Gallery, il museo fondata nel 1824 ha la sua sede a Trafalgar Square, ospita una ricca collezione composta da più di 2.300 dipinti di varie epoche, dalla met‡ del XII secolo al secolo scorso. La collezione appartiene al popolo britannico e l'ingresso alla collezione principale permanente Ë gratuito, anche se talvolta Ë richiesto il pagamento di un biglietto per accedere ad alcune esposizioni speciali.
Inizialmente la collezione della National Gallery era piuttosto modesta; a differenza di musei come il Louvre di Parigi o del Museo del Prado di Madrid non ha avuto origine dalla nazionalizzazione di precedenti collezioni d'arte principesche o reali. Fu invece fondata quando il Governo del Regno Unito acquistò 36 dipinti dal banchiere John Julius Angerstein nel 1824. Dopo quella prima acquisizione il museo fu ampliato e migliorato soprattutto grazie all'opera dei suoi primi direttori, tra i quali si ricorda Sir Charles Lock Eastlake, e a donazioni da parte di privati, che a tutt'oggi rappresentano i due terzi della collezione. Il risultato Ë una collezione di dimensioni modeste se paragonata a quelle delle gallerie nazionali di altri paesi europei, ma che annovera perÚ tra i propri pezzi un gran numero di opere molto importanti appartenenti a vari periodi artistici, dal primo Rinascimento al Post-impressionismo. L'edificio che attualmente ospita il museo, sul lato nord di Trafalgar Square, Ë il terzo ad essere adibito a tale funzione e, come i suoi predecessori, Ë stato spesso ritenuto inadeguato. L'unica parte ad essere rimasta sostanzialmente inalterata della costruzione originale del 1832-1838 Ë la facciata progettata dall'architetto William Wilkins, mentre tutto il resto della struttura Ë stato un po' alla volta cambiato ed ampliato nel corso degli anni. Le modifiche pi˘ rilevanti sono dovute all'opera di Edward Middleton Barry e Robert Venturi. Il direttore attual e' storico dell'arte Nicholas Penny, che ha assunto l'incarico nella primavera 2008.


Terzo giorno: decidiamo di salire sulla London Eye , Ë la ruota panoramica più alta del mondo e offre ai passeggeri viste spettacolari su oltre 55 dei monumenti pi˘ noti della città in soli 30 minuti. Nel pomeriggio ci dirigiamo al Bloomsbury. Il quartiere degli artisti e dei letterati si trova poco a nord di Soho e rappresenta una delle principali mete turistiche della capitale in quanto vi si trova il British Museum, da sempre considerato uno dei vanti della città in ambito culturale. Infatti al suo interno sono ospitate, oltre a numerose mostre tematiche temporanee, delle splendide sezioni dedicate allíArte Egizia, a quella Greca e Romana e a quella Asiatica. Nel museo si possono inoltre visitare la prestigiosa Library, con la Sala di Lettura e la Galleria del Messico, una delle pi˘ grandi dedicate allíomonima civilt‡. Poco distante si trova la University of London, conosciuta soprattutto per ospitare al suo interno un importante Museo Egizio.
Qui visitiamo il British Museum Ë uno dei pi˘ grandi ed importanti musei di storia del mondo. » stato fondato nel 1753 da sir Hans Sloane, un medico e scienziato che ha collezionato un patrimonio letterario ed artistico nel suo nucleo originario: la biblioteca di Montague House a Londra. Questa Ë stata acquistata dal governo britannico per ventimila sterline ed aperta al pubblico il 15 gennaio 1759. L'attuale presidente Ë sir John Boyd. Il museo ospita sei milioni di oggetti che testimoniano la storia e la cultura materiale dell'umanit‡ dalle origini ad oggi, ma molti di questi sono ammassati negli scantinati per mancanza di spazio
Tra le cose pi˘ interessanti del museo mi ha impressionato la parte dedicata agli assiri babilonesi, anche perchÈ questi tesori appartengono alla parte dell'antica Persia, ora Iran che io non avevo mai visitato..... Gli assiri costruirono imponenti palazzi, le cui pareti erano ricoperte di bassorilievi che rappresentano con realismo assai vigoroso scene di guerra e di pace. Tori alati con testa umana, scolpiti in un unico blocco di arenaria del peso di oltre 36 tonnellate, adornavano i portali. I sigilli cilindrici assiri rivelano incisioni complesse. I lavori in metallo denotano una considerevole conoscenza della metallurgia.
Nella sala 25 del British Museum si puÚ ammirare uno dei reperti antichi più importanti del mondo: la Stele di Rosetta. » una tavoletta di basalto nero, risalente al 196 a.C., rinvenuta nel 1799 presso il forte Saint-Julien a nord di Rosetta (in arabo Rashid), una cittadina alla foce del Nilo. La pietra reca un'iscrizione in tre lingue: egiziano geroglifico, egiziano demotico e greco. Grazie a questa triplice versione del testo, e partendo in particolare dai nomi di alcuni re, J. F. Champolion riuscÏ a decifrare la scrittura geroglifica. Si apriva cosÏ un'importante finestra sul mondo degli antichi egizi.
Un altro importantissimo reperto conservato al British Museum Ë costituito dai marmi del Partenone, o Elgin Marbles, portati a Londra all'inizio del XIX secolo dal conte di Elgin. Il Partenone era un grande tempio dedicato alla dea Atena (ParthËnos in greco) costruito sull'Acropoli di Atene. Dal frontone orientale proviene il Cavallo di Selene, appartenente al gruppo di quattro cavalli che tiravano il carro della dea: due sono ancora ad Atene mentre uno Ë andato distrutto. Nella sala del Partenone si puÚ vedere anche un'estesa sezione dei fregi che ornavano il tempio.

Quarto giorno: Dal nostro albergo ci dirigiamo a piedi all''Abbazia di Westminster (o Abbazia dell'ovest, il cui nome completo è Collegiate Church of St. Peter in Westminster) fu chiamata cosÏ per distinguerla da quella di St. Mary-of-the-Graces situata a est (Eastminster).
Ricostruita nel 1065, dopo essere stata distrutta dai danesi, subì gravi danni durante l'incendio del 1298 e venne restaurata, secondo un progetto duecentesco, in stile gotico francese. Il soffitto a volta è del 1506; la facciata neogotica, invece, è stata aggiunta nel XVIII secolo e comprende i due campanili alti 68 m costruiti nello stesso periodo.
Westminster Ë la chiesa in cui dal 1066, con Guglielmo il conquistatore, si svolgono tutte le incoronazioni dei reali d'Inghilterra e dove sono sepolti la gran parte dei sovrani fino al 1760. L'abbazia Ë lunga 156 m e larga 34 m; la navata centrale, con il soffitto a 34 m da terra, Ë la pi˘ alta navata gotica della Gran Bretagna. Dal portale occidentale si accede alla chiesa: subito a destra si incontra la cappella di San Giorgio, un tempo battistero e ora dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Sulla sinistra Ë visibile quello che Ë considerato il pi˘ antico ritratto di sovrano inglese giunto fino a noi: vi Ë raffigurato Riccardo II e risale al XIV secolo. Nella navata destra, o meridionale, si incontra subito una lapide posta sul pavimento in memoria del fondatore dello scoutismo Bade Powell, morto nel 1941. Seguono la Abbot's Pew, una piccola galleria in legno di quercia del XV secolo e una serie di busti e rilievi raffiguranti vari personaggi illustri non solo inglesi. Lungo la navata centrale, appena entrati nell'abbazia, si vede la tomba del milite ignoto, accanto alla quale una lapide ricorda Sir Winston Churchill. Pi˘ avanti sono collocate le tombe di alcuni importanti architetti del XIX secolo e dell'esploratore David Livingstone. Di seguito altre tombe di inventori, artisti e militari che si distinsero nelle campagne coloniali indiane. Nella terza navata spicca il monumento a William Pitt il giovane, raffigurato mentre tiene un discorso alla presenza delle allegorie della Storia e dell'Anarchia incatenata. Pi˘ avanti altre tombe di illustri britannici tra i quali Charles Darwin, il poeta Ben Johnson e il musicista Henry Purcell. Infine il nero sarcofago di Sir Isaac Newton. Tutto il transetto, a destra e a sinistra dell'altare maggiore, Ë occupato dalle sepolture di altri personaggi storici, tra cui alcuni santi. Nel Poet's Corner sono visibili le tombe di alcuni tra i maggiori letterati e poeti inglesi, come Shakespeare, Byron, Shelley, Dickens, Kipling ed Eliot. L'altare maggiore, opera di Sir Gilbert Scott, è sovrastato da un mosaico in vetro di Salviati raffigurante L'ultima cena.
Dietro l'altare maggiore si trovano le cosiddette Royal Chapels, delle quali la principale è sicuramente quella dedicata a Enrico VII, a tre navate con una corona di cappelle, come una chiesa dentro la chiesa. Realizzata tra il 1503 e il 1519 ha una copertura a volta della navata centrale considerata un capolavoro del tardo gotico inglese. Complessivamente la cappella raccoglie un centinaio tra statue e tombe, quasi tutte di sovrani d'Inghilterra. Sul fondo, dietro la tomba di Enrico VII, la R.A.F. Chapel, dedicata alla memoria dei caduti della Royal Air Force, l'aviazione militare britannica. Dall'angolo est della navata meridionale si accede al grande chiostro dell'XI secolo, che ospita numerose tombe e tramite il quale si arriva alla Sala capitolare, o Chapter House. Questa sala ottagonale di 20 m di diametro Ë considerata la culla dei parlamenti liberi, perchè qui si riunÏ nel 1257 il Great Council e vi si tennero le sedute del Parlamento inglese dal XIV al XVII secolo. Meritano attenzione la volta, sostenuta da un unico pilastro centrale, e il pavimento del XIII secolo. Sempre dal chiostro si entra nella Pyx Chapel, dove Ë collocato il più vecchio altare di Westminster. In questo luogo veniva conservata la Pixis: uno scrigno in cui erano riposti i campioni per determinare la misura e il peso delle monete del regno. La Norman Undercroft (Cripta Normanna) ospita il museo dell'abbazia e raccoglie una curiosa collezione di statue in cera, a grandezza naturale, di defunti importanti. Queste figure venivano esposte in chiesa durante le cerimonie funebri.
Dopo la visita durata due ore con l'audioguida in italiano usciamo e ci dirigiamo verso l'orto dell'Abbazia che Ëaperto solo il martedi e il giovedi, dove si respira una pace incredibile.......Usciamo dal giardino e ci dirigiamo verso il Mall.................
Il Mall è un maestoso viale che conduce da Buckingham Palace a Trafalgar Square. Oggi Ë la strada delle celebrazioni ufficiali, dove si svolgono parate come quella del Trooping the Colour, il compleanno della regina.
Voluto da Carlo II come tranquillo luogo di passeggio ai margini del St. James's Park ha assunto il suo aspetto attuale nel 1911, per mano di Aston Webb.
Sul viale si trova un arco a tre luci la cui parte centrale puÚ essere attraversata solo dalla regina.
Procedendo in direzione di Buckingham Palace si incontra la Carlton House Terrace, eretta nella prima met‡ del '700, poi abitata dal futuro re Giorgio IV e in seguito ricostruita, tra il 1827 e il 1832, da John Nash. Una scalinata conduce a Waterloo Place dove si innalza una colonna di 38 m alla cui sommit‡ si trova la statua di Federico, duca di York. Sulla destra si stendono i Carlton Gardens: qui, nell'edificio al n. 4, si riunivano tra il 1940 e il 1944, i rappresentanti del governo della Francia Libera guidati da De Gaulle.
Un po' arretrata rispetto alla Carlton si trova la Marlborough House, che oggi ospita un centro studi del Commonwealth. Costruita tra il 1709 e il 1711 per la duchessa Sara di Marlborough, subÏ nel tempo diversi rimaneggiamenti, fino a diventare, nel 1850, la residenza ufficiale dei duchi di Sassonia-Coburgo-Gotha (la famiglia del futuro sovrano belga Leopoldo I), del principe di Galles e poi di Giorgio V. Dal 1936 al 1957 fu invece dimora della regina Maria. Poco pi˘ avanti, imboccando Marlborough Road, si giunge a una lapide che commemora la regina Maria e poi a una fontana liberty in onore di Alessandra, moglie di Edoardo II.
Pi˘ avanti ancora sorge la Queen's Chapel, progettata da Inigo Jones, che fu il primo edificio in stile neoclassico-palladiano costruito sul suolo inglese. La domenica vi si celebrano funzioni religiose aperte al pubblico che consentono di ammirare la pala d'altare di Annibale Carracci.
Quasi alla fine del Mall si trova Lancaster House, un edificio utilizzato per banchetti e cerimonie ufficiali. Progettato nel 1825 per il duca di York ha ospitato il Museum of London dal 1914 al 1951.
Tra i locali più belli del palazzo merita di essere ricordato il salone del Veronese, dipinto dall'insigne pittore veneto.
Poco lontano si trova la Spencer House, ex residenza della famiglia Spencer, da cui proveniva la principessa Diana, scomparsa nel 1997.
Adeguatamente ristrutturato, l'edificio Ë visitabile e costituisce un ottimo esempio di palazzo urbano del XVIII secolo. Alla fine del mall ci imbattiamo in Buckingham Palace.
Costruito nel 1703 dal duca di Buckingham venne acquisito da re Giorgio III nel 1762 e con la regina Vittoria Ë diventato la residenza londinese della famiglia reale. Nel 1825 re Giorgio IV incaricÚ l'architetto di corte John Nash di ristrutturare l'edificio e di ampliarlo; l'ala est venne aggiunta nel 1846 e Giorgio V, nel 1913, incaricò Aston Webb di dare al palazzo il suo assetto definitivo, che è ancora quello attuale.
I monarchi si affacciano dal balcone centrale della facciata in occasione di particolari ricorrenze festive e, quando la regina è a palazzo, sul pennone sventola l'insegna reale.
Il palazzo è sempre stato chiuso al pubblico, ma nel 1993 Ë stato aperto per finanziare il restauro del castello di Windsor, danneggiato da un incendio. Attualmente l'apertura avviene soltanto nel periodo estivo e soltanto per 19 delle 600 stanze che compongono il palazzo. Ovviamente i 12 locali che costituiscono l'appartamento riservato alla famiglia reale sono inavvicinabili da chiunque, anche se durante il periodo d'apertura i regnanti sono assenti perchè in ferie a Balmoral, in Scozia.
Ogni giorno (d'inverno a giorni alterni) alle 11.30, sul piazzale del palazzo, si svolge una delle cerimonie più conosciute e fotografate del mondo: il cambio della guardia, i componenti della quale prestano servizio a palazzo in alta uniforme.
In una costruzione annessa all'edificio principale si trova la Queen's Gallery, che ospita mostre temporanee di oggetti provenienti dalle collezioni reali.

Sucessivamente ritorniamo all'hotel per prendere le nostre valige e riprendiamo il nostro pulman prenotato della terravision che ci porta all'aeroporto di Stantford..... con il volo dellla Ryan air arriviamo a Orio al serio in nottata.......

Per l'hotel vi consigliamo la catena di CONFORT INN da prenotare direttamente in internet................. www.comfortinn.com

per i pranzi catena NANDO'S di origine portoghese www.nandos.co.uk

 

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Simona  dragoni@mondadori.it

 

 

 

 

 

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