Marocco

A  natale niente vento a Essaouira!

Diario di viaggio 2008

di Giovanna Castoldi

 

 

 

Traccio velocemente un diario anche se quello che mi è rimasto impresso è abbastanza difficile da scrivere.

E’ il colore del cielo di Essaouira,  sono le sue dune fino al mare cavalcate dai cammelli che si riflettono sulla battigia, è la calca della gente nel souq, è il ciarlare delle donne all’hammam,  è il frastuono   della sera in piazza Djemmaa el -Fna, è l’abbandono degli antichi fasti del palazzo della Bahia, è la scompostezza di poveri corpi sui cigli delle strade , è la carità chiesta fin dalle prime luci dell’alba o forse mai cessata dal giorno prima….

 

20/12/2008 il volo da Malpensa parte con  circa 2 ore di ritardo…e all’arrivo  l’attesa all’immigrazione è davvero estenuante, ma dopo 1ora e mezza riusciamo a intravedere il nostro autista che ci aspetta mandato dal riad di Essaouira , secondo gli accordi con il proprietario Alberto. Questa soluzione mi è sembrata, seppur cara per il territorio marocchino, la migliore per compiere un tragitto che in macchina abbiamo percorso in circa 3 ore, ma che con altri mezzi ci avrebbe rubato mezza giornata di vacanza.

Il riad è comodo, subito dentro il bastione sud di Essaouira e anche vicinissimo alla fermata del bus che ci riporterà a Marrakesh. Haziz ci accoglie benevolo con un the alla menta e ci indica le strade più facili per addentrarci nella medina e non perdere la strada di casa…. Passiamo il pomeriggio a gironzolare attorno ai bastioni  godendoci il sole e il suo tramonto sull’oceano. Di vento nemmeno un po’!  Ceniamo davvero bene al ristorante Les Alizès  dietro i bastioni,in roue de la skala  anche facile da trovare. La calda atmosfera  e la gentilezza del proprietario  nonché la cifra irrisoria per un pasto cosi eccellente ( l’equivalente di 23 €  in 2) ci accompagnano in questa prima serata a Essaouira.

 

21/12/2008 Oggi è domenica e la spiaggia è affollata da marocchini che giocano a pallone e si svagano con la famiglia. Dopo una camminata di un paio d’ore verso  a sud, oltre il locale Ocean Vagabond  e  la posta dei cammelli, anche noi troviamo il nostro posto al sole e ci  accoccoliamo tra la soffice sabbia. Pranziamo, un po’ tardi in uno dei tanti baracchini che cucinano il pesce attorno all’imbarcadero , vicino alla piazza. D’obbligo contrattare! Comunque un piatto di calamari non costa più di 5€ …e anche meno se non contratta il Bert!

Nel tardo pomeriggio ci perdiamo nel souq uscendo dalla porta   BB Dukkala.E’ un’esperienza da farsi per immergersi nella realtà locale , tra macellerie all’aperto e colorate bancarelle di frutta.

Alla sera ceniamo da Ferdaous , non so spiegare dov’è, ma con l’indicazione del riad ci siamo arrivati e siamo stati molto bene anche qui il menù da 110 dhir più un paio di Dhiram per le bevande( non servono alcolici e nemmeno birra) . Alle 22 tutti i negozi chiudono e la temperatura non proprio calda, non ci invoglia a restare fuori. La nostra camera è dotata di termosifone elettrico e in questa stagione ci ritiriamo volentieri.

 

22/12 oggi ritorniamo alle dune , ma rientriamo più per tempo, perché alle 16 abbiamo appuntamento per andare all’hammam. Mi accompagna Sanà ( benedetta ragazza!) e senza di lei l’esperienza non sarebbe stata la stessa ( anzi, non avrei proprio saputo da che parte cominciare) …l’hammam è infognato, è il termine giusto, in un vicolo del souq e irriconoscibile dall’esterno . Ho voluto sperimentarne uno proprio tradizionale e qui di turiste neanche l’ombra….non so se mi è piaciuto, sicuramente mi è piaciuta l’esperienza di essere con le donne del posto a fare quello che fanno le donne del posto….

Rilassati e cotti dalla giornata torniamo a cenare a Les Alizès  perché vogliamo concludere in bellezza questi tre giorni a Essaouira.

 

23/12/2008 fatti i bagagli lasciamo libera la stanza dopo esserci attardati a lungo a colazione con un’altra coppia di italiani che sono rientrati qui dopo il loro tour in Marocco… Alberto si intrattiene con noi e così scopriamo che è anche referente in loco per avventure nel mondo e a lui ci si può rivolgere per avere indirizzi e dritte per un tour nel paese. Otto anni fa ha scelto di abbandonare l’Italia e di venire qui con la moglie per rilevare questo antico riad e rimettersi in gioco… Ai posteri l’ardua sentenza!!

Alle 15,30 ( con bus già prenotato ) partiamo alla volta di Marrakesh dove arriviamo che è già buio…un po’ complice la stanchezza, un po’ la poca voglia di discutere, ci fanno accettare la proposta di un taxi che ci accompagna in centro per 5 €. Sicuramente ne bastavo meno, ma tant’è….questo è il Marocco.

Il riad italiano che abbiamo prenotato è vicinissimo alla piazza , ma proprio per questo praticamente irraggiungibile in taxi e soprattutto introvabile. L’indicazione dataci da Adriano , il proprietario, è stata quanto meno infelice.  Va bene farsi portare dal taxi all’hotel du tazi che sta in zona e che tutti conoscono, ma andare a chiedere lì indicazioni su un altro albergo non è stato il massimo. Alla reception sono scontrosissimi e poco inclini a dare una mano. Però dall’altra parte della strada c’è un centro di telefonia dove anche cambiano soldi per telefonare e Mustafà, il proprietario che conosce benissimo l’italiano, ci ha accompagnato fino al riad  e solo per cortesia, senza nulla aspettarsi in cambio!!!

La camera riservataci( la boduoire)  è piccolissima,e infatti sarebbe una singola,  ma noi ci stiamo e per 3 giorni va bene così…il riad è talmente vicino alla piazza che in due minuti siamo in mezzo alla folla. Ceniamo al banco 42 spendendo 120 Dhir in 2 compreso il the alla menta che insieme a Luciano ( un altro avventore italian) ci facciamo dare per più di una volta. Tutti e tre ci dirigiamo verso il souq e in poco tempo ci perdiamo letteralmente nel dedalo di stradine ….la sensazione non è piacevole e quando finalmente rispuntiamo dietro la piazza. Per Luciano è ormai tardi per prendere il bus per il suo ostello della gioventù e deve ripiegare a contrattare un taxi…

 

24/12/2008 dopo una abbondante colazione a buffet , ci dirigiamo oltre la piazza meta il museo , la Medersa sede della scuola coranica e l’antica Koubba Ba’adyn…siamo a Marrakesh e un’idea della storia e della cultura locale bisogna pur farsela…

Secondo le indicazioni della LP pranziamo da Chez Abdelhay. Per trovarlo : spalle al museo oltre la Moschea la prima strada a destra al n. 46. Ci abbiamo messo un po’ , ma ne valeva la pena…cibo marocchino  e con 95 dhir  ci alziamo soddisfatti. Abbiamo condiviso il nostro tavolo con due sudafricani e un po’ in francese, un po’ in inglese, un po’ in italiano, ce la siamo contati su…

Ci perdiamo tra i negozi del souq a guardare tappeti e annusare aromi….e contrattare, contrattare, contrattare….. poi una meritata sosta nel nostro boduoire al calduccio del termosifone elettrico, aspettando l’ora per la Messa di mezzanotte che qui l’unica chiesa cattolica nella ville nouvelle celebra alle 20, 30.. la celebrazione è un misto di francese e africano, con canti religiosi e tamburi e danze pagane, ma la chiesa e piena …. è la seconda volta quest’anno , che mi capita di riflettere su questo incontro e convivenza  di religioni….

A piedi, dal momento che non vediamo bus e i pochi taxi sfrecciano già pieni, ci dirigiamo alla piazza oltrepassando le mura di cinta che custodiscono la medina..riusciamo a sederci al n. 14  pubblicizzato per essere forse il banco più marocchino e ceniamo con quello che è rimasto…melanzane, sardine, patatine e l’immancabile salsa di pomodoro piccante e non…tra me e me penso che se non prendo il tifo questa volta, non lo prendo più!

 

25/12/2008 ci alziamo tardi e al buffet di colazione di aspetta un regalino di Natale! Davvero un’idea gradita e simpatica da parte della proprietà del riad. Facciamo colazione all’aperto  in maniche corte e ci attardiamo a curiosare dai tetti  i terrazzi che ci circondano e la torre della koutoubia non troppo in lontananza …Usciamo che è già tardi e ci mettiamo un po’ a raggiungere il palais de la Bahia ,così quando finiamo la visita, Dar Si Said dove ha sede il museo delle arti marocchine è già chiuso …Poco male, decidiamo di rilassarci sulle sdraio del terrazzo del riad in attesa che gli altri siti aprano alle 15. Chiediamo informazione alla reception su come raggiungere più facilmente  il diroccato palazzo El Badi ( grandioso e imponente ) ….e  le tombe dei saaditi che  ci hanno lasciati proprio indifferenti.

L’ultima cena decidiamo di farla a Les Primices ristorante segnalato sul forum www.zingarate.com, ma pur avendo la vista sulla piazza il cibo ci lascia alquanto perplessi. Nnte a che vedere con quello a cui ci aveva abituato Essaouira….Anche la spremuta d’arancia in  piazza Djemaa el –Fna costa 3 volte tanto quella di Essaouira…. eppure Marrakesh è uno di quei posti in cui, almeno una volta nella vita bisogna andare. Concordiamo alla reception del  riad la colazione per le 7 del mattino del  giorno dopo.

 

25/12/2008 Puntuali e al coperto ,   vista l’ora, ci servono una colazione in cui non mancano nemmeno le frittelle di mais a cui ci siamo abituati in questa settimana….Usciamo dal riad che sono le 7,30 e già all’angolo c’è chi sta questuando….

Contrattiamo un taxi per l’aeroporto a 50 Dhir e in 20 minuti siamo al Menara. Dopo avre compilato anche per l’uscita dal Pese la carta di sbarco , perdiamo un tot di tempo ai controlli….Ma  cosa controllano  lo sanno solo loro dietro il loro monitor IBM .Poi di nuovo ad aspettare….un altro volo, un’altra idea, un’altra vacanza……..

Voli easyjet da malpensa a marrakesh acquistati con notevole anticipo a fine settembre € 383.

3 pernottamenti a Essaouira alla maison du vent € 135 www.maisonduvent.com

3 pernottamenti a Marrakesh al riad du tresor € 150  www.hotel-du-tresor.com

Taxi dall’aeroporto di Marrakesh ad essaouira € 60

Bus  Supratour da Essaouira a Marrakesh € 6,50

Per complessivi € 1000 .Questo il costo del nostro natale in Marocco dal 20 al 26 dicembre 2008 .

 

Giovanna

giovanna.castoldi@gmail.com

 

 

 

 

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