Thailandia-Phuket

 

Resoconto di viaggio

di Giorgio Chiaravella

 

 

Ciao mi chiamo Giorgio e sono di Ragusa, vorrei raccontare in una specie di diario, i miei 9 anni di vacanze in Thailandia e soprattutto a Phuket.

Dalla mia prima visita in questo paese, il perche’ho scelto questa meta e le avventure e cose viste in tutti questi anni.

 

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artigianato

 

Cominciamo dall’inizio, si parla del 1996, prima di questo viaggio sono stato in altri paesi tipo la Spagna , isole Canarie, Romania, Olanda, caraibi Cuba, Messico, Argentina. Nell’anno 1996 indeciso dove andare a trascorrere le mie vacanze e discutendo di questo con i miei amici, la ragazza di uno dei miei amici mi ha consigliato Phuket  parlandomene positivamente, io non sapevo che ci fosse questa isola e che si trovasse in Thailandia, anche perche’ un viaggio in oriente non era mai stato nei miei programmi e soprattutto la Thailandia paese dipinto da tutti luogo di divertimento esclusivamente sessuale. Pero’ la mia curiosita’ era grande e cosi’ ho deciso per Phuket. 

L’impatto con questo popolo e’ stato subito positivo, dal mio arrivo all’aereoporto di Bangkok ho trovato gente sorridente e disponibile nell’indicarmi dove dovevo recarmi per imbarcarmi per Phuket, per chi non c'e’ mai stato vi posso dire che l’aereoporto di Bangkok e’ immenso ed essendo la mia prima volta era normale un po’ di difficolta’ nel muovermi ma questo non e’ stato un problema visto la cordialita’ di questa gente. Arrivo a Phuket la vista dall’aereo era stupenda centinaia di atolli circondano l’isola, aeroporto di Phuket stessa cordialita’ della gente, trasferimento in hotel. Lungo il tragitto che mi portava nella zona di Kata dove avevo prenotato, distese di piantagioni di caucciu’e ananas, baracche e a pochi metri vedevi una bella casa, per me’ era tutto un po’ strano ma nello stesso tempo affascinante, perche’ da noi era un po’ difficile vedere queste situazioni. Arrivo in hotel svolte le solite prassi, entrata in stanza e qui’ inizia la prima fase di ambientamento. Prima cosa da fare e’ stato noleggiare un motorino mezzo indispensabile per muoversi nell’isola, inizia l’avventura. Man mano che mi spostavo lungo le spiagge e all’interno, sentivo una sensazione dentro di me’ di tranquillita’ e di sicurezza che non avevo mai provato nei viaggi precedenti. Vi racconto alcune situazioni che mi sono capitate durante la mia prima vacanza a Phuket e che vi aiuteranno a capire perche’ amo tanto questo posto e questa gente. Un giorno sono andato in un  Change a cambiare dei dollari con la loro valuta ,avevo con me’ la macchina fotografica, nella fretta ho dimenticato la macchina sopra il bancone del cambio. Dopo un paio d’ ore volendo fare le foto a un magnifico tramonto mi sono accorto di non avere piu’ la macchina fotografica con me’ e’ ho cominciato a pensare dove potevo averla dimenticata, ricordandomi di averla lasciata sopra il banco quando sono andato a cambiare i soldi, tornato indietro non ho visto niente e ho pensato e’andata,invece il signore del cambio mi ha chiamato ricordandosi di me’ e mi ha consegnato la macchina fotografica, volevo lasciarli una mancia non c'e’ stato verso rispondendomi che era suo dovere fare questo.”Incredibile”. 

 

 

Un altro fatto che vi voglio raccontare e’ questo, stavo girando con il mio motorino all’interno dell’isola a un certo punto ho forato, in un punto dove non c’erano case ma solo piantagioni di caucciu’ ho pensato e adesso cosa faccio, fra l’altro stava arrivando un grosso temporale. Passati due minuti si e’ fermato un Thailandese con moglie e due bambini che avranno avuto due e quattro anni circa, mi ha chiesto gentilmente che problema avevo, in qualche modo ho cercato di fargli capire cosa mi era successo, aperto la sella del motorino a preso le chiavi, a tolto la ruota incurante del temporale che stava per arrivare ha lasciato la moglie e i bambini mi ha fatto salire sulla sua moto e mi a portato dal meccanico piu’ vicino che si trovava a circa 5 chilometri, riparata la ruota mi ha riportato indietro, mi ha rimontato la ruota ho dovuto quasi litigare per poter lasciarli una mancia, cosa vi posso dire sono cose immaginabili da noi. 

Cosi le mie vacanze purtroppo brevi 17giorni passavano,  trascorrevo qualche giornata in queste meravigliose spiagge, ce ne sono 21 nell’isola di Phuket, ma la maggior parte del mio tempo la dedicavo viaggiando con il mio motorino nell’interno dell’isola, per scoprire posti nuovi ma soprattutto per vedere dove viveva questa gente e cercare di capire il loro modo di pensare e di vedere le cose. In qualsiasi posto mi fermavo, l’accoglienza era fantastica, quel poco che avevano te lo offrivano senza problemi, si cercava di dialogare ma era molto difficile, ma nello stesso tempo era cosi’ bello perche’ erano situazioni cosi naturali e semplici, gente pur con mille problemi sempre sorridente.La mia prima vacanza  nella terra del sorriso e’ terminata, il rientro in Italia e’ stato duro, ma l’amore per questa terra e verso questo popolo e’ aumentato, tanto e’ vero che dopo pochi mesi sono ritornato.

 

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Il mio secondo viaggio a Phuket è stato quasi interamente culturale, alla scoperta di usi e costumi di questo popolo, mi affascinava troppo e volevo saperne di piu’ riguardo la loro religione, i valori della famiglia , rispetto per le persone piu’ anziane e tanti altri valori che da noi non esistono piu’. Evitavo le zone piu’ frequentate dai turisti, preferivo la citta’ Phuket Town dove vedevi ben pochi turisti, citta’ con il suo fascino tipico orientale,visitavo i loro mercatini, i templi buddisti, cinesi, perche’ in questa citta’ ci sono tanti Thailandesi di origine cinese, locali frequentati solo dai Thai senza nessun problema, eri sempre ben accetto, si beveva una birra assieme, l’unico vero problema nel frequentare questa gente era il comunicare, pochi di loro sanno l’inglese. Per capire sempre di piu’ questo popolo ho letto molti libri sulla storia,sui re,molto amati da questo popolo in particolar modo il re numero 5 e il re attuale, il primo perche’ ha aperto i mercati e cominciato a collaborare con i popoli occidentali anche per quanto riguarda il turismo portando benessere al paese, l’attuale per l’attenzione dimostrata verso la gente piu’ povera, sulla geografia di questo paese e mi sono stati molto utili, pero’ il contatto diretto con questa gente era la cosa migliore.Piu’ passavano gli anni e le mie visite in questa terra, piu’ mi affascinava, perche’ ogni volta scoprivi cose nuove. Anche il discorso della Thailandia dipinta come paese del divertimento sessuale mi sembra esagerato, ci sono queste zone, come in tutte le parti del mondo, pero’ in questi anni io ho visto un turismo di famiglie , di coppie, di anziani e parlando con diversa gente, chiedevo come mai questa scelta , la risposta era uguale, per i posti, le spiagge, per un fatto economico , ma soprattutto per la tranquillita’ e la sicurezza  che questo paese ti offre.

 

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Il mio ultimo viaggio a Phuket e stato proprio a dicembre con l’evento dello Tsunami esperienza terribile ma che mi ha fatto capire ancora una volta la forza di questo popolo e l’unione fra’ di loro.Un giorno per piangere i loro morti e poi tutti insieme per pulire e ricostruire il piu’ presto possibile, per tornare alla normalita’ con il ritorno del turismo, essendo la loro prima fonte di guadagno,” Ammirevoli” Cosi’ sono stati tutti i miei viaggi in questa terra alla scoperta di piu’ cose possibili su questo popolo, ma come dice il detto nella vita non si e’ mai finito di imparare, la Thailandia e soprattutto Phuket saranno la meta dei miei prossimi viaggi e chissa’ che non sia il paese dove decidero’ di trascorrere la mia vecchiaia.

 

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Saluti a tutti da Giorgio, evviva il paese del sorriso  ricordo1111@yahoo.it

 

 

 

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