AUSTRALIA
Diario di viaggio 2024
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”
John Steinbeck
Questa frase dello scrittore statunitense rappresenta la forza
del viaggio; questo perché viaggiare ci permette di incontrare
nuove persone, visitare nuovi luoghi, di conseguenza aprire la
mente a nuove culture e prospettive di pensiero.
Siamo pronti per un nuovo viaggio che ci rende assolutamente
carichi di entusiasmo per il ritorno in Australia con l’intenzione di
rivisitare alcuni luoghi visti in occasione del viaggio di nozze a
distanza di 25 anni.
Il nostro programma prevede di trascorrere 3 giorni a
Melbourne per poi spostarsi a Darwin da dove inizierà la nostra
avventura che ci porterà a Yulara, nell’Outback, dopo aver
visitato il Kakadu Park, il Kingscanyon e il più atteso Uluru Kata
Tjuta National Park; oltre a tanti altri luoghi affascinanti e
ricchi di una natura straordinaria.
Sono già trascorse 2 ore dalla partenza da Milano con
destinazione Melbourne via Dubai.
Ci sembra tutto incredibilmente bello che vorremmo quasi urlare
(meglio di no) per la gioia!
Sarà un volo molto lungo ma va bene anzi ne vale assolutamente
la pena per il ritorno in Australia.
Non voglio dormire, voglio assaporare ogni attimo di questo volo
tanto voluto, tanto atteso e che ora si realizza.
Quando mancano poco più di 3 ore entriamo lentamente nel
territorio Australiano all’altezza di Perth per puntare su
Melbourne dove arriviamo in piena notte; svolte velocemente le
pratiche doganali ci dirigiamo per prendere lo Skybus che ci
porterà in 45’ nel centro della città dove è situato il nostro Hotel
Rendezvous.
Melbourne ci accoglie con una leggera frescura, strade deserte e
subito respiriamo il dolce sapore di 20 giorni di assoluta
spensieratezza e libertà!!
La visita alla città trascorre velocemente; rivediamo luoghi che
avevamo già visitato ma che purtroppo il tempo ne aveva un po'
offuscato il ricordo.
E’ tempo di Olimpiadi e quindi la Piazza Federation Square è
attrezzata con sdraio, sedie, ombrelloni per chi desidera vedere
le gare.
Interessante il percorso della streat art, in particolare la via
dedicata agli Ac/Dc; da non perdere il Queens Market, Docklands
la zona dei moli, ma vale sicuramente la pena girovagare nella
zona centrale piena di negozi e lungo il fiume Yarra pieno di locali
dove è possibile gustare un ottimo cibo sia a pranzo che a cena.
Dopo due giorni e mezzo ci dobbiamo trasferire a Darwin meta
per l’inizio del nostro viaggio on the road.
Questo seconda parte del viaggio inizia alla grande: già alle 10 ci
troviamo in viaggio sul nostro camper Britz.
Una breve sosta presso un supermercato per rifornirci di cibo e
poi via verso il Kakadu.
Al centro commerciale conosciamo Angela e Marco due ragazzi
veneti che vivono in Australia da 4 mesi e lavorano presso una
base militare.
La loro intenzione è quella di trascorrere 2 anni per visitare
questo splendido paese lavorando e viaggiando.
Dopo esserci complimentati con loro augurando di realizzare i loro
sogni, ripartiamo dirigendoci senza fare altre soste al camping
situato vicino al fiume Yellow Water nel Kakadu Park dove il
giorno successivo all’alba faremo l’escursione con un battello per
ammirare la splendida natura.
Dopo quasi 5 ore arriviamo al camping un po’ stanchi
soprattutto per il caldo che non ci aspettavamo (dai 15/16 gradi
di Melbourne siamo passati a 30 con discreta umidità).
Il giorno successivo inizia all’alba per l’escursione sulle Yellow
Water: ci immergiamo in questa natura magnifica, ninfee,
coccodrilli ed una vasta quantità di uccelli.
Bellissimo, assolutamente da consigliare!!
La giornata prosegue a Nourlangie per ammirare le antiche
pitture rupestri unica traccia lasciata dal popolo aborigeno con
l’intento di far comprendere la loro vita.
Trascorrere le serate nel nostro campeggio è bellissimo; il
meraviglioso silenzio ci permette di riacquistare quella
tranquillità e pace perduta nel nostro tempo quotidiano e di
immedesimarci in questa nuova quotidianità che solo i viaggi
sanno regalare.
Siamo padroni del nostro tempo, questa è l’essenza del viaggiare.
Proseguiamo il nostro viaggio e dopo 600 km arriviamo alla
Roadhouse Devils Mourble vicino al parco omonimo dove
purtroppo non c’è posto per il nostro camper; considerata la
totale assenza di altre sistemazioni nell’arco di 100 km,
decidiamo di sostare nel piazzale antistante la Roadhouse che è
piuttosto affollato visto che attorno a noi ci saranno una
quindicina di camper.
Comunque siamo in un posto da favola dove ammiriamo un
meraviglioso tramonto e posso dedicarmi con tanto entusiasmo
alla fotografia sfruttando l’ultima luce calda della giornata.
Siamo sotto un cielo stellato incredibilmente bello e ci godiamo il
meraviglioso suono delle cicale oltre al rumore delle foglie mosse
dal vento.
Siamo seduti su una panca intenti a goderci questa meraviglia!!
Il giorno successivo all’alba decidiamo di visitare il vicino parco
che rappresenta uno dei luoghi più belli visti durante questo
viaggio.
Devils Marbles sono un insieme di giganteschi massi tondeggianti
di granito sparsi su una superficie di 18 kmq a sud di Tennant
Creek.
Secondo l’interpretazione della popolazione aborigena locale
Warmangu, queste rocce rappresentano le uova fossilizzate del
serpente corallo.
La tappa successiva è il al Kings Canyon dove arriviamo dopo un
viaggio di 400km c.a. da Alice Springs sotto l’immancabile cielo
azzurro e una temperatura non eccessivamente calda anzi
fresca e ventilata.
Percorrendo la Red Center Way si entra nel cuore dell’Outback
per raggiungere i parchi più belli e famosi dell’Australia: Kings
Canyon ma soprattutto Uluru Kata Tjuta.
Per molti visitatori dell’Australia centrale Uluru-katatijuta
rappresenta il luogo principale assolutamente da non mancare.
Questo prima di aver visto il Kings Canyon considerandolo un sito
secondario; verrà invece considerata una tappa irrinunciabile del
viaggio lasciando un ricordo indelebile nella loro memoria.
Il parco offre agli amanti del trekking una vasta scelta di
itinerari; noi abbiamo scelto un itinerario lungo c.a. 6 km che ci ha
portato ad esplorare il Canyon.
Il sentiero inizia con una ripida ascesa per arrivare in cima al
promontorio da dove si può godere di una vista grandiosa e avere
l’idea della grande vastità di questo luogo.
Il giorno successivo siamo nuovamente in partenza per l’ultima
tappa del nostro fantastico viaggio: Uluru Kata Tjuta National
Park, luogo simbolo dell’Australia situato nel cuore dell’outback
ricco di folclore, cultura aborigena Anangu e caratterizzato da
una grande spiritualità.
Arriviamo il primo pomeriggio e dopo aver parcheggiato il nostro
camper partiamo a piedi per il centro di Yulara.
Rispetto a 25 anni fa troviamo molte più strutture turistiche,
resort, ristoranti che però chiudono max alle 21,00!!
Il giorno successivo inizia molto presto per fare il trekking
attorno ad Uluru lungo 15 km.
Conosciuto come Ayers Rock è alto 348 mt. Con i suoi 9,5 km di
circonferenza è il più grande monolito di arenaria del mondo; ricco
di sorgenti, grotte rupestri e antichi dipinti rappresenta un
luogo sacro per il popolo Anangu
L’inizio di giornata è molto freddo con un vento molto fastidioso
ma tutto ciò è ricompensato dalla vista di angoli nascosti che
questa montagna offre.
Questo sito è sacro per gli aborigeni ed è bello vedere che i tanti
turisti portano un grande rispetto passeggiando lungo i percorsi
ben segnalati in assoluto silenzio.
Questa montagna non offre solo scorci potenti, mostra segni
lasciati dalla tribù Anangu che ora ha in gestione il parco che
rappresenta il cuore dell’Australia.
E’ incredibile oltre che magnifico essere nello stesso luogo visitato
25 anni fa; non vorrei nulla di più rispetto al luogo dove siamo
adesso seduti sotto una tettoia con la vista su Uluru che mi
offre l’ispirazione per scrivere questi pensieri che provengono dal
cuore; quando il viaggio ti permette di gestire il tempo a tuo
piacimento raggiungi l’apice della felicità e del benessere
interiore.
Terminiamo la giornata godendo della vista di un tramonto
straordinario; man mano che cala la luce la roccia di Ayers Rock
assume sempre più una colorazione rosso fuoco rendendo ancora
più magico questo luogo.
Il giorno successivo partiamo abbastanza presto per visitare il
sito Kata Tjuta, monte Olgas nella lingua inglese.
Non sono così famosi come il vicino Uluru ma godono comunque di
un notevole fascino; anche questo sito, come per Uluru, è
profondamente spirituale e sacro per la popolazione aborigena
degli Anangu.
Da lontano la vista di questo sito a mio parere è meno
impattante di Uluru ma vi assicuro che il trekking che abbiamo
fatto ha reso giustizia alla bellezza di questo luogo.
E’ un trekking piuttosto semplice che permette di raggiungere
due lookout attraverso un Canyon dall’aspetto imponente.
Splendida giornata davvero e felice di aver visitato questo sito.
I due giorni successivi li dedichiamo a recuperare le fatiche del
viaggio in modo da affrontare gli ulteriori 3 giorni con l’energia
giusta.
In questo momento mi sto godendo le ultime luci di questo
splendido sole ricordando le magiche giornate trascorse in
assoluta libertà e spensieratezza.
Il bello di questi viaggi è che questi momenti e ricordi rimarranno
per sempre arricchendoci interiormente, “sono i viaggi che fanno
le persone”.
Riprendendo un proverbio aborigeno australiano:
“siamo tutti visitatori di questo tempo e di questo luogo noi non
facciamo altro che attraversarli; il nostro compito qui è di
osservare, imparare, crescere e amare.
Dopo di che ritorneremo a casa!”
Andrea & Manu