Marocco

Diario di viaggio Pasqua 2025

di Diletta Putignano

 

15/04 Napoli

Quest'anno abbiamo deciso di trascorrere le nostre vacanze pasquali in modo alternativo. Per mesi abbiamo cercato una meta che riuscisse a mettere tutti d'accordo. Così, dopo un lungo susseguirsi di proposte e ricerche, il Marocco è stato dichiarato confermato come meta ufficiale del 2025.

Per raggiungerlo la prima tappa è stata Napoli, che ci ha fatto percepire il viaggio come meno impegnativo.

Il primo alloggio della vacanze, scelto chiaramente dalla nostra tour operator, mamma, era situato tra Scampia e Secondigliano.

Chiaramente un'ottima posizione per percepire il massimo della sicurezza e tranquillità.

L’arrivo è stato impervio. Papà conduceva la Jeep in stradine residenziali a ZigZag, pronto ad investire un neo-scugnizzo napoletano.

Abbiamo scelto di fare una scorta della nostra italianità, in vista di un'alimentazione basata esclusivamente su cous cous speziato e pollo.

Qualche sfogliatella riccia da asporto e poi la regina: la PIZZA napoletana.

La pizzeria Oliva ha sfornato un'ottima pizza express in 20 secondi. Da rifare.

 

16/04 Marrakech

Il 16 aprile in mattinata siamo atterrati a Marrakech, la capitale turistica del Paese.

lIl piccolo elfo Azzedìn ci ha accolti dolcemente, generosamente e premurosamente nel nostro Riad “1001 Colori” nel cuore dei vicoletti della Medina.

La sensazione di felicità era tangibile, la classica emozione che cresce spontanea quando si inizia un viaggio. Il riad bianco e azzurro decorato con i classici ghirigori arabi era ciò che ognuno di noi si aspettava e non vedeva l’ora di ammirare.

Seduti sui divanetti dell’atrio ci guardavamo intorno un po’ stanchi ma affascinati, sorseggiando un bollente tè alla menta e sgranocchiando qualche dolce pasticcino marocchino. Azzedìn chiacchierava velocemente e noi intontiti lo ascoltavamo.

Il primo pranzo è stato peculiare e, per questo, memorabile. Alle ore 17 seduti su precari tavolini di legno a bordo strada addentavamo una piadina Falafel e una Shawarma al pollo, nonostante la temperatura rovente.

Senza una meta ci siamo persi nella città, ammirando i colori, la gente  locale, gli odori, i negozietti e il Souk, ignari di quello che ci aspettava a cena. Giunti nella immensa e caotica Piazza Jeema El Fna, ci siamo ritrovati in uno sciame di gente riunita in gruppi che ballava e suonava, incantava serpenti e teneva scimmie in braccio. Una situazione piuttosto particolare.

Più avanti siamo stati assaliti e pedinati da decine di commercianti, che per una monetina, offriva qualunque servizio o oggetto immaginabile. Ci siamo deliziati (!) con degli anellini fritti e carne esposta a mosche e sporcizia, scioccati dal caos e da tutto quello che stavamo vivendo.

Ne eravamo stupiti sì, ma ognuno di noi aveva negli occhi la curiosità tenace e impaziente di scoprire sempre di più.

Dopo l’asta inDrive, Careem ci ha accompagnati a casa.

 

17/04 Marrakech

Una squisita colazione ci ha svegliati a suon di pancake bucherellati, crema di arachidi e the speziato nel silenzioso atrio del Riad.

Dopo esserci persi nella rossa Medina, Ludo ci ha fornito una spiegazione

accurata del Palazzo El Badi, scoprendo alla fine che si trattava invece della storia del Palazzo Bahia. La nostra Alberto Angela ha accusato presto il colpo: dopo pochi minuti dal tour ha subìto un grosso mancamento rischiando di svenire. Sarà forse il caldo, il caos o il traffico, ma quale migliore medicina di una pizza marocchina? Scherzi a parte, è stata salvifica.

Pomeriggio trascorso tra la visita del magnifico Palazzo El Bahia e, dulcis in fundo, la Madrassa, vuota e libera da qualsiasi turista.

Dopo un breve riposo nella Chill Zone di un Mall, per la cena abbiamo scelto un ristorantino su un Rooftop per deliziarci di una Tajin locale.

Peccato che mamma abbia dato 40€ al posto di 40 dirham.

 

18/04 Marrakech

La giornata è partita con il piede giusto: truffa dalla compagnia di noleggio auto AddCar, che oltre ad aver richiesto il triplo di quanto dovuto, ci ha fornito un ottimo servizio: macchina scassata e senza fanali, ma ancora non lo sapevamo.

Dopo 3 infinite ore nell'afoso parcheggio dell'aeroporto di Marrakech la giornata è proseguita tranquillamente: visita alle Tombe Saadiane e giro per la città.

Il clima particolarmente caldo teneva le nostre energie impegnate ad abbassare la temperatura corporea, tanto che quelle riservate a camminare e visitare erano davvero poche.

Abbiamo constatato che mamma può tranquillamente condurre aerei Ryanair, essendo tutti e quattro sopravvissuti all'incredibile traffico della città. Macchine, motorini e muli sfrecciavano da ogni angolo, senza curarsi in alcun modo del codice stradale.

Highlight della giornata: un simpatico neretto ha scolpito un ciondolo a forma di alfiere con i suoi piedi e lo ha regalato a Ludo. Sì, avete capito bene....

   

 

19/04 Casablanca

Inizio molto simile alla giornata precedente, ma a parti inverse: questa volta i truffatori siamo noi.

Diletta prova a ingannare lo staff dei Giardini Majorelle per risparmiare la copiosa somma di 5€. Risultati fallimentari. Tuttavia la visita delle 7 di mattina è stata graziosa: cactus, alberi, fiori e laghetti con una curata struttura blu e gialla sullo sfondo.

Da qui siamo partiti per il nostro lungo viaggio per Casablanca, passando per paesini con appetitosi animali morti appesi davanti alle rispettive macellerie.

Dopo aver visto la bella provincia di Settat, le forze dell’ordine marocchine hanno provato ad estorcerci 69 dirham per eccesso di velocità. Peccato che stessimo procedendo a 20 chilometri all’ora. Soluzione: darsela a gambe fingendo di non capire la lingua.

Furtivo pranzo al Mc alle 15:40 per correre alla moschea più grande del mondo. Sforzi inutili: siamo arrivati precisamente all’orario di chiusura.

Non avevamo alcuna intenzione di arrenderci, essendo la moschea l'unica attrazione che realmente ci interessava in città. Infatti, la nostra solita mamma avventurosa e un po' fuorilegge ha preso l'iniziativa scavalcando furtivamente le transenne, seguita chiaramente da me e Ludo, ma non dal ligio Fabrizio.

Tra i vari reati commessi, questo è stato il più grave.

Tappa fugace al Big Mall, con acquario, dj, violini e macchine.

La giornata non è finita: ci siamo persi nella caotica Medina di Casablanca cercando di rimanere vivi e con i nostri portafogli intatti. Di rientro all’Onomo Hotel Casablanca, abbiamo scoperto di non avere i fanali al nostro bolide, rischiando nuovamente la vita. Esperienza da non ripetere.

Stanchi morti e luridi siamo andati a dormire.

 

20/04 Rabat

Penultimo giorno dedicato alla capitale politica del Marocco.

Siamo arrivati in macchina, scoprendo la ridente costa ovest del Marocco, ricca e curata, con perenne vista mare. La visita è stata piacevole, ci siamo

addentrati nei negozietti dei vicoli della Medina di Rabat, trovando talvolta galli tra i vestiti esposti.

Era il giorno di Pasqua, ma nessuno di noi lo aveva realizzato. Il pranzo ci ha riservato un tortino con miele e carne e una spremuta di arancia.

La vacanza ormai giungeva al termine, proprio nel preciso momento in cui eravamo così entrati nei ritmi marocchini che saremmo felicemente rimasti

ancora un po’ a respirare profumo di Curry e cumino.

   

 

21/04 Napoli

Sveglia alle 4:30 per salutare Casablanca, la capitale economica del Marocco. Volo notturno particolarmente fastidioso. Così come il rientro a Napoli: triste, fugace e senza pizza express.

Il Marocco ci ha arricchiti, emozionati, sfidati e ci abbiamo lasciato un pezzo di cuore.

Il viaggio apre la mente e cura l’anima più di quanto qualsiasi attività possa fare e ci fa sentire immensamente grati alla vita.

   

 

Diletta

dilettaputignano@libero.it

 

 

 

 

 

 

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