Malawi, oggi

Racconto di viaggio 2006

di Franca Perletti

 

 

 

A volte le informazioni che arrivano dai paesi “del terzo mondo” si ritengono esagerate. Non è così! Ho visto, sentito, spiato, guardato, assaporato, gustato cose che mi hanno lasciato sconvolta e allo stesso tempo meravigliata.

Accanto alla povertà più estrema (si parla di villaggi ancora privi di luce e di acqua) la gente vive sperando di arrivare a sera: la fame, le malattie sono dietro l’angolo, pronte ad assalire corpi già deboli. Come scordare “quella“ bimba denutrita… non so se vive ancora … nel mio cuore certamente sì.

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Tra queste tristezze, la gioia di incontrare i bambini adottati a distanza! Da non credere! Riconoscerli dopo aver visto di loro solo una fotografia; abbracciarli forte così come forte è la tentazione di portarli via da lì per poter dar loro tutto ciò di cui hanno bisogno, ma a trattenerci è la consapevolezza che l’adozione è già un aiuto. Ma non è mai abbastanza!

Ho incontrato persone speciali, che salutano con un sorriso “vero”, senza chiedere nulla in cambio… se non un altro sorriso.

 

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Bambini con occhi straordinari e una vitalità che sorprende… camminano ai bordi delle strade dandosi la mano, portano sulla schiena i fratelli più piccoli, aiutano i genitori a trasportare di tutto.

 

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Donne che percorrono chilometri e chilometri per prendere acqua, legna… tutto trasportato sulla testa con equilibrio

straordinario. 

Ho camminato tra villaggi di sole capanne, costruite con terra e paglia, che si squagliano durante le piogge, ma ordinate, dignitose nella loro povertà; nelle loro cucine all’aperto un paio di ciotole e qualche bicchiere sono le sole cose presenti. Poche cose per poco cibo!

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Alle 5 del mattino le donne sono già al lavoro: il mais viene ancora pestato nei mortai di legno, setacciato a mano e riposto in ceste di paglia. 

 

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Che dire delle strade, se così si possono definire, dove bastano due gocce di pioggia, quando c’è, a trasformarle in fango? Poi la lunga strada asfaltata, la sola che attraversa il Malawi da Nord a Sud è spettacolare: ci trovi di tutto!

Poche auto (e chi se le può permettere?) ma tantissima gente a piedi… anzi a piedi nudi…e ti chiedi dove stiano andando, sotto il sole o al buio dopo le 6 di sera… chi è fortunato (o ricco?) ha una bicicletta che trasforma in negozio, in taxi…

Ogni tanto si incrociano capre o mucche…

I negozi sono quasi improvvisati: assi, una tettoia di paglia o di latta e un’insegna disegnata “racconta” che lì si vende (!) qualcosa.  Pomodori allineati , patate disposte a forma di piramide, bottiglie d’olio in versione monodose, chitenje colorati… 

 

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Quando il negozio non esiste, esiste una stuoia (se va bene!) sulla quale appoggiare manghi, canne da zucchero, papaie, noccioline bollite, zucche o quant’altro la terra possa produrre in quel Paese così arido.

Durante il nostro soggiorno siamo stati accolti in un seminario a Mangochi. Una stanza molto spartana ma funzionale, (che volere di più?); colazione, pranzo e cena cucinati con cura: immancabile la “nsima” (polenta bianca), i fagioli e la verdura… qualche volta il pollo… veramente buono, saporito. Troppo. 0170

Conwell, con l’auto messa a disposizione del seminario, ha  soddisfatto la nostra curiosità di conoscere altri luoghi. Percorrendo  strade polverose, a volte con buche profonde,  attraverso paesaggi bellissimi, savane punteggiate qua e là da villaggi semicoperti dalla vegetazione, abbiamo raggiunto e visitato Mua, una missione che ospita una scuola per bambini sordomuti, oltre al Museo Etnografico, che illustra la storia del Malawi.

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Abbiamo incontrato, e con loro ci siamo intrattenuti, donne, uomini e bambini cordiali,  sereni  nonostante la precarietà della loro vita quotidiana.

 

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A Namwera, villaggio a nord di Mangochi,  è stato possibile visitare un’altra missione: qui è stato realizzato un complesso di scuole con annesso un collegio per ospitare ragazzi rimasti orfani. Ma non è sufficiente per accogliere tutti coloro che ne hanno bisogno!

 

Le missioni che visitate sono gestite da religiosi, laici, persone comuni che hanno deciso di dedicare la loro vita e il loro tempo a queste popolazioni. Si prodigano continuamente con umiltà e coraggio per aiutarle non solo con la somministrazione di medicinali e cibo, ma anche con parole di conforto.

 

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Ma il Malawi è altre cose ancora. Come dimenticare il sorgere dell’alba, che inonda il paesaggio di una luce dorata; il tramonto sul lago e i colori del  cielo africano; il chiarore della luna piena o delle miriadi di stelle, che illumina   anche la notte più scura.

 

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Questo è  stato il mio viaggio in Malawi, dove spero di poter tornare presto. 

Tornare con l’impegno di un aiuto concreto, per realizzare un progetto che possa regalare un sorriso in più a qualche bambino.

 

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In Malawi... 

Ho incontrato sorrisi ma anche tristezze,

Ho inteso vitalità ma anche debolezze,

Ho sentito canti ma anche lamenti,

Ho ascoltato parole ma anche silenzi;

ho visto sorgere il sole e poi tramontare ,

una distesa di stelle più grande del mare.

ho assaporato spezie e semplici pasti

preparati con cura e senza inutili fasti;

mi  han  stretto le mani per fare un saluto 

senza chiedere in cambio nemmeno un aiuto.

ma altre cose non potrò scordare :

la voglia di vivere e di farsi amare.

 

                                                   Franca

francaperletti@libero.it

 

 

 

 

Dati tecnici del viaggio in Malawi 

¦Periodo: 11/21 aprile 2006

Costo del volo A/R : 850€

Tappe e orari dei voli:

ñANDATA

Milano/ linate - Roma/Fiumicino 19.00-20.05 (con Air One)

Roma-Adis Abeba 23.20/7.30 con Etiopian Air Line

Adis Abeba - Lilongwe 9.40/13.40 con scalo tecnico a Entebbe (Uganda)

ŽLilongwe - mangochi: 4.30 h di auto

 

ñRITORNO

ŽMangochi - Lilongwe: 4.30 h di auto

Lilongwe – Adis Abeba:14.40/20.30 con Etiopian Air Line

Adis Abeba - Roma: 00.30 – 5.00

Roma - Milano  .7.00- 08.05 con Air One

 

Clima: caldo (25°) con punte inferiori al mattino e alla sera

            Umidità non eccessiva se non i primi due giorni

 

Costi extra:  Moneta locale: Kuacha ( si legge : cuacia)

                     1€  162 kuacha

                     Accettano gli euro e i dollari; meglio cambiare all’aeroporto…le banche sono poche e solo nelle grandi città.

 

ãäsoggiorno completo al Seminario di Mangochi: 20€ a persona al giorno(!) compreso colazione, pranzo e cena

-         autista e benzina  : 90€

-         museo a Mua: 2€

-         offerta  a Mua: dai 20€

-         offerta a Namwera : dai 20€

-         pranzo in un villaggio “turistico” 11€

-         tassa aeroportuale in uscita : 30 Dollari!!!( non accettano altre monete)

 

VARIE:

-         Ci sono dei supermercati solo nei villaggi più grandi (Mangochi, Liwonde…) dove si trova l’essenziale: acqua, latte, scatolame, prodotti per l’igiene (pochi)

-         E’ bene provvedere a portarsi antirepellenti da mettere sulla pelle e per l’ambiente…cos’ come i medicinali.

-         Vaccinazioni: non è richiesta la febbre gialla se non si proviene da altri paesi dove è richiesta. Sono da fare: Antitetanica, Antimalarica (Lariam o Malarano), Antiepatite A,Anticolera ( Vivotif)

-         Il cellulare prende benissimo

-         Prese elettriche : tipo inglese a tre lamelle

-         Lingua: inglese e dialetti chichewa

-         Chiede se fare fotografie: spesso gli uomini non vogliono e si arrabbiano… meno le donne.

 

Siti consigliati:   www.friendsofmalawi.org

                         www.malawi.it

                         www.malwi-travel.com

 

COME IN TUTTI I PAESI CHE NECESSITANO DI TUTTO E’ BENE ANDARE RESPONSABILMENTE: SI PUO’ (e si deve) DARE IN MODO DIGNITOSO !!!

 

 

 

[ Progetto 41 biciclette ]

 

 

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