Pensieri liberi...

di Damiano Cittante

 

http://daminviaggio.over-blog.com/ 

 

 

29 novembre

Che ne dite???

Sono le 4 e mezza e non riesco a dormire, cosi che provo a scrivere qualcosa...
Da dove inizio...vediamo....dunque....
 
Sono a Bariloche, nella provincia del rio Negro, circa a meta Argentina, a due passi dalla Cordigliera. Sono arrivato lunedi, dopo un viaggio di circa 20 ore in autobus!!!! Un viaggio abbastanza comodo, ma siccome nell'autobus c'erano tutti i confort ci siamo fermati solamente una volta, e stare seduti o coricati (si i sedili erano reclinabili quasi completamente) non fa per me. Sono ad un ostello della gioventu dove ovviamente c'e gente di tutto il mondo, fra cui tanti israeliani.
 
Ieri ho conosciuto i ragazzi con cui guidero' il tour, tutto bene e come dicono qua "buena onda"; oggi mi hanno dato la "mia" bici cosi sono riuscito a fare un giro fra le montagne ed i laghi della zona. I panorami sono spettacolari, da togliere il fiato ad ogni curva. Sono passato per un parco nazionale e poi fra salite e discese ho scoperto villaggi e localita che sembrano uscire da un libro di fiabe!!! Sulla cima delle montagne c'e' ancora la neve ed il vento toglie tutta l'umidita dall'aria, il cielo e' terso e fra un po' di giorni riprendero' il mio colorito "sano"...
Oggi mi sono veramente goduto il giro in bicicletta (non troppo lungo, circa 65km, ma e' un po' che non pedalavo...): sono andato da solo, tranquillo, godendomi il sole ed il paesaggio. Il cielo di un azzurro intenso e tutt'attorno il verde dei prati e delle colline, macchiati di cespugli di fiori giallo intenso che danno gioia, e di contorno il blu intenso dei laghi ed il bianco della neve sulle cime.
 
Il cibo e l'alloggio sono veramente economici, e la carne, e' risaputo, e' la piu' buona del mondo! Parliamo di donne? No, dai, e' meglio di no.......
Il mio modo di muovermi e la padronanza della lingua mi permettono di "mimetizzarmi" con i locali e quando dico che sono italiano a volte non mi credono, ma esagerano!!!
 
Che altro dire???? Volete sapere se mi mancate?
...la verita'?
Diciamo che mi e' piu' facile scrivendo da lontano esternare i miei sentimenti verso le persone, quindi se ricevi questa mail qualcosa vorra' pur dire, no?
Ah, se non vuoi piu' ricevere mail dimmelo!!!! E fammi sapere anche se hai ricevuto questa....
 
Da giovedi' a domenica sono stato a Buenos Aires, ma di questo magari vi raccontero' un' altra volta...
Per me e' stato un ritorno, e dopo due giorni, quando la nostalgia ha preso il sopravvento ho preferito spostarmi, anche se sarei potuto rimanere di piu'...ma dopo di qui, magari per Capodanno, ci ritorno!
 
La musica che danno alla radio e' ovviamente latina, molto allegra e sempre divertente, anche se ogni tanto passano anche qualcosa in italiano. Giusto oggi ho sentito una canzone di Jovanotti, un po' vecchia ma che ricordavo. E' quella che dice "...io ti cerchero' / negli occhi delle donne che nel mondo incontrero' / e dentro quelli sguardi mi ricordero' di noi / chissa' se si chiamava Amore..."
 
...chissa'...
 
 

 

5 dicembre

Eccomi di nuovo qui...
 
Sono partito l'altro ieri da Bariloche in bici ed ora mi sto spostando verso il Cile per conoscere il percorso che poi andro' a fare in tour e per incontrare le altre guide che accompagneranno con me i clienti a Chiloe', un'isola cilena sull'oceano Pacifico.
Le strade qui sono molto diverse da noi, non solo in Italia ma in Europa in generale: sono nastri d'asfalto lunghissimi fra una citta' (o cittadina) e l'altra e in mezzo...NIENTE!!!!!!!!!!!!
Da Bariloche a Villa La Angostura ho persorso 80km col vento contro e su strade che vanno su e giu' in maniera impressionante, in piu' con una bici veramente pesante (e' una mountain bike di quelle adatte alle situazioni piu' estreme!); ho fatto veramente fatica!!!!
I paesaggi continuano ad essere spettacolari. Incredibili!!!!
C'e' un percorso, qui, chiamato "dei 7 laghi" che si snoda su stradine sterrate in mezzo a boschi e che unisce appunto i 7 Laghi di questa regione tra di loro fra le citta' di Villa La Angostura e San Martin de los Andes.
E' bellissimo (e molto difficoltoso anche!!!) da fare in bicicletta o anche a piedi. Sono 120 km che in bici si fanno grosso modo in 2 giorni e ci si puo fermare nei campeggi che ci sono in mezzo. Unico problema per me e' che non ho portato la tenda!!!! Pero' mi piacerebbe farlo e qualche cosa voglio inventare per percorrerlo tutto. Ieri ne ho fatto solo un pezzo (60 km fra andata e ritorno) ed e' stato meraviglioso. Ci sono degli squarci meravigliosi, delle discese fino alle rive dei laghi e dei punti panoramici fantasmagorici!!!!!
Unico neo: non avere qualcuno con cui condividere tanta bellezza e magnificenza!!!!
 
Sopravvivero'????
 
D.
 

 

 

10 dicembre

Che l'Argentina fosse ricca di attrattive dal punto di vista paesaggistico gia' lo sapevo, e soprattutto che la zona patagonica di Bariloche fosse particolarmente sviluppata e' un fatto noto, e lo dimostra il fatto che quasi tutte le scuole superiori dell'Argentina portino i loro studenti quaggiu in occasione della gita dell'ultimo anno scolastico, sorbendosi anche 24  o piu' ore di autobus per arrivare (si' Ceci, le discoteche che mi hai nominato ci sono ancora, ma ti giuro che il fatto di andare a ballare DALLE 3 di notte in poi e' l'ultimo pensiero che ho in questo momento!!!)
 
Ma da qualche giorno sono in Cile e, devo ammetterlo, mi sono innamorato!!!!!!!
Ma non di una bella andina (ammesso che le andine corrispondano ai miei criteri di grazia e femminilita'!), bensi di questo posto, che e' sicuramente uno dei piu' meravigliosamente fantastici che abbia mai visto!!!
In questo momento mi trovo a Puerto Varas, in una zona anche qui lacustre, ma con una peculiarita': a specchiarsi nelle acque non sono le "solite" montagne, ma due vulcani spenti, le cui cime ancora innevate e le nuvole che a volte li ricoprono e a volte gli stanno attorno a meta' altezza li rende quasi appartenenti ad un pianeta sconosciuto.
E tutt'attorno un verde incredibile, dovuto ai molti mesi di pioggia che subisce questa zona (non ora per fortuna!) e che rende i prati e gli alberi ricchi di mille sfumature e profumi differenti.
 
In realta' sono venuto qui per conoscere Juan Pablo e Alejandra, una coppia di guide locali che mi accompagnera' durante il tour (che iniziera' il 17) nella parte cilena.
La notte scorsa sono stato ospite a dormire a casa loro (e non c'e' stato verso che non fosse cosi'), cosicche' stamattina mi sono svegliato in un contesto "familiare", in una casa tutta in legno, costruita da loro in pochi mesi in mezzo ad un bosco, immersa in una pace e tranquillita' di un altro mondo.
Ieri sera, invece, siamo andati a cena da un loro amico, Ernesto, che qui in paese ha un negozio di artigianato locale e che affitta pure biciclette, il quale a sua volta sta ospitando a casa sua una coppia di ragazzi francesi (conosciuti tipo 2 giorni fa) che stanno percorrendo per intero il Cile in bici e che ieri sera hanno cucinato per tutti. Il digestivo e' stato un simpatico "porrito", che ci siamo fumati in allegria ('azzo guardate male, fa peggio il Grande Fratello!!)!!!
 
La gente e' meravigliosa, ho incontrato persone veramente DI CUORE, che fanno il possibile non solo per aiutarti, ma proprio per farti sentire a casa tua, e le parole di Alejandra riguardo il fatto che se volessi fermarmi ancora a casa loro nonostante non ci siano per tre giorni, suonavano estremamente vere: "Mi casa es tu casa"!!!
 
Intanto oggi mi sono fatto 75km in bicicletta con Ernesto e i due francesi, su e giu' per strade sterrate e polverose, con delle pendenza a volte esagerate, che hanno messo a dura prova i miei "dirigibili" (come una volta l'amico Bigo ha chiamato le mie gambette durante una drammatica salita sui colli Euganei...lo ricordi vero, pistolone?). Panorami fantastici, con mucche, pecore e cavalli nei prati, e falchi e qualche condor nei cieli.
 
Che altro dire????
Vado a letto, sono stanco ma alla mattina mi alzo anche solo dopo poche ore di sonno bello arzillo per andare incontro ad una nuova giornata che non so cosa mi riserva...lo trovo fantastico, ed anche quella malinconia che mi stava accompagnando nei giorni scorsi mi sta abbandonando, lasciando il posto ad un sole interiore che mi scalda e mi rende i pensieri puliti e positivi!!!
 
Baci a tutti
 
D.

 

 

venerdì 15/12/2006 0.19

In questi giorni sono a "El Bolson", a circa 2 ore a Sud di Bariloche (in km saranno 120 circa...), la prima cittadina dell' Argentina dichiaratasi antinucleare, ai confini della Cordigliera delle Ande.

 
In effetti alla fine degli anni 60 e nei 70 si sono stabiliti qui dei gruppi di hippies che ancora oggi popolano e soprattutto colorano questa localita'.
Tre volte alla settimana c'e' un mercatino dell' artigianato che occupa tutta la piazza principale e i manufatti e le specialita' del luogo (birre autoprodotte, marmellate, frutta e dolci vari) sono fantastici!
 
Inoltre da qui partono tanti percorsi da fare in bici e a piedi per raggiungere cime di montagne, laghi o cascate nascoste per cui non ce la faccio proprio ad annoiarmi!!!
Inoltre l'ostello in cui mi trovo e' ubicato su di una polverosa strada (come quasi tutte qui: l'unica asfaltata e' quella che conduce a Bariloche e che prosegue verso il Sud, e che comunque e' stata asfaltata nel 1997!!!!) senza illuminazione ed a fianco di un ruscello, per cui di notte lo spettacolo delle stelle nel cielo e' qualcosa di incredibile per il buio piu' assoluto che c'e' e con il rumore dell'acqua che scorre sembra di stare in un luogo incantato!!!
 
Chiaramente tutta questa natura intorno e questa liberta' piu' totale stimola i miei pensieri (e i non-pensieri).
L'altra sera, erano circa le 3 di notte, mi sono trovato a chiedermi: ma la difficolta' "di vivere" sta piu' nei reali problemi o piuttosto nelle preoccupazioni che uno si crea? Sono di piu' i problemi "veri" che uno si trova effettivamente ad affrontare o i "viaggi" mentali che tanto spesso ognuno di noi si fa?
Il problema nell'affrontare la vita sta piu' nell'atto pratico o in quello mentale?
Si creano (e ci si creano) piu' danni quando si agisce d'istinto o quando si cerca di muovere mille pedine per risolvere dei problemi non ancora concreti, affidandosi solamente alle "capriole" che fa la mente a braccetto con i suoi pensieri?
 
Un atto istintivo e' limitato, fine a se' stesso per la maggior parte delle volte: non e' la razionalita' che ha spinto ad agire: e' stata scavalcata dall'atto stesso prima che potesse mettere in atto i suoi schemi. Non c'e' stato il meccanismo "pensiero-azione", ma solo l'azione.
 
Ma quando, in attesa di un evento che non e' ancora successo, e neppure si sa se mai accadra', cominciamo ad elaborare le mille soluzioni, cercando magari sotterfugi ed imbrogli, o anche solo facendoci venire dei gran mal di testa nella speranza di non soffrire in seguito, non stiamo gia' soffrendo? Non stiamo gia' togliendoci qualcosa da questa vita? Non ci stiamo gia' infilando in un tunnel oscuro che non ci permette di vedere la luce del giorno in cui stiamo (o dovremmo) vivere?
 
I pensieri, le preoccupazioni non ci stanno gia' rovinando e adombrando un presente che se vissuto appieno gia' gettera' le basi di un futuro sereno?
 
Mi sto ancora chiedendo: nella mia vita ho avuto piu' problemi reali o piu' preoccupazioni che nella maggior parte delle volte si sono rivelate infondate o che si sono risolte in maniera indolore e senza che io stesso dovessi intervenire???
 
E voi......????????????????
 
Baci
 
D.

 

 

mercoledì 27/12/2006 3.32

Tra pioggia, neve e cene natalizie sono arrivato vivo alla fine di questo tour!!!!
In effetti questi giorni sono stati tremendi, i peggiori passati in bici....
Ma andiamo con ordine...
Il tour e' cominciato il 17 da Bariloche e da li' ci siamo diretti verso il confine col Cile, che coincide con un passo andino all'altezza di 1300 e piu' metri...e a quell'altezza, dopo due giorni di pioggia e di tempo schifoso, non poteva naturalmente che NEVICARE!!!!!!
Ma cazzo siamo in estate, qui, ed io sono arrivato su con le lacrime agli occhi e i clienti alle calcagna, un freddo della madonna visto che io, furbo come sempre, mi sono portato solo i pantaloni da bici corti...e fosse stato solo il freddo...le ossa erano completamente piene d'acqua, cosicche' ho passato una notte d'inferno con la febbre, credo, alta, e rigirandomi nel letto con un'asciugamano freddo prima sulla testa e poi un po' ovunque, facendo incubi e pensando che sarei di sicuro morto in un sordido ospedale cileno il giorno di Natale perche' nessuno mi dava assistenza!!!!
Che dramma, no?
Comunque il mattino dopo, grazie al "metodo della nonna" della pezza fredda mi sentivo meglio e l'unico che mi e' rimasto e' stato un mal di gola che adesso e' finalmente passato (mamma stai tranquilla!).
Il resto del tour ho pedalato poco ed ho guidato il nostro furgoncino d' assistenza.
E conmunque fino ad oggi (ed anche ora) sta piovendo...domani finalmente finisce e torno verso l'Argentina, ma non mi fermo a Bariloche, ma vado verso Buenos Aires e da li' a Rosario, citta' a 400km a ovest di Bs As dove ho un amico conosciuto l'anno scorso sul Cammino di Santiago che ho sentito qualche giorno fa e che mi ha invitato a passare a casa sua fine anno...li' adesso ci sono circa 30gradi cosi che cerchero' di seccarmi le ossa!!!
E intanto e' passato il Natale...a dire la verita' non l'ho sentito molto, visto le molte cose da fare in tour.
Un po' di nostalgia di quelle calde atmosfere familiari e di focolare l'ho avuta giusto la vigilia, credo sia normale, soprattutto perche' e' il primo anno che lo passo lontano dai miei figli (FRANCESCO e GABRI vi AMO!!!), ma tutto ok!
Ringrazio tutti quelli che mi hanno mandato gli auguri per mail o via sms, siete grandi!!!
Stasera sono a Castro, la capitale dell' isola di Chiloe', sull'oceano Pacifico. In questi giorni sono stato a vedere una colonia INCREDIBILE di pinguini ed abbiamo remato in kayak (con la pioggia, naturalmente!!!) attorniati da delfini che ci saltavano attorno...sono esperienze uniche ed impagabili, come oggi, quando siamo arrivati, dopo una lunga camminata a piedi (e sotto la pioggia!!!) su di una immensa e ventosissima spiaggia sul Pacifico, con delle onde altissime e della dune mai viste!!!
Credo che al di la' di quello che si puo' accumulare nella vita per quel che riguarda ricchezze, proprieta' ed oro, cio' che vale di piu' sono le esperienze, perche' quelle nessuno te le puo' togliere, non hai paura di perderle e ti appartengono veramente al 100%.
E per me fare esperienze vuol dire viaggiare, conoscere persone e situazioni nuove, capire che non esiste un solo modo di vivere, una sola realta', un solo modo di pensare e di agire...per me questo e' vivere appieno, accumulando nei miei occhi e nel mio cuore visi e sorrisi di persone incrociate anche un solo attimo; sensazioni e profumi che incontri in luoghi lontani e che anche con la pioggia o in una tormenta di neve non puoi fare a meno di apprezzare.
Non importa molto che la gente mi capisca o mi comprenda, ognuno ha il suo proprio modo di vivere la propria vita e di fare cio' che piu' gli piace, l'unica cosa che ritengo importante e' essere consapevoli di cio' che vermente si ama fare e di prendere coscienza di quello che veramente si e', sia nei propri "pregi" che nei propri "difetti", e quando si impara ad accettarsi in toto credo si sia sulla strada giusta per affrontare il proprio cammino....
 
Va be' basta!!!
 
Se non ci sentiamo prima, auguro a tutti un FANTASMAGORICO 2007, pieno di soddisfazioni, gioia e serenita', e, magari, qualche attimo di SILENZIO, da prendervi tutto per voi, senza occuparlo con pensieri o progetti, ma riempendolo semplicemente di...SILENZIO!!!!
...qualcuno mi capira'...
...e per gli altri.........................DAI CHE CE LA FAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Un abbraccio!!!!!

 

 

Anno Nuovo...

martedì 09/01/2007

E' ormai un mese e mezzo che sono in giro ma e' solo in questi ultimi 10 giorni che ho iniziato veramente a muovermi per l'Argentina.
Dopo il "piovoso" tour in Patagonia ( dove tra l'altro tornero' a febbraio per un altro tour dal 15 al 22) mi sono messo subito alla ricerca di caldo e di nuovi paesaggi e sensazioni.
Sono cosi' finito a Rosario, nella provincia di Santa Fe', dove ho trascorso fine anno a casa di Armando, un amico conosciuto l'anno scorso sul Cammino di Santiago, che tanto ha cambiato le prospettive e l'orientazione della mia vita.
Sono stato accolto in una maniera estremamente calorosa, sia da Armando che dalla sua famiglia, e con loro ho trascorso un paio di giorni conoscendo la citta' (che ha dato i natali al Che Guevara, tra l'altro) e festeggiando il Capodanno con una cena veramente speciale. Qui il Capodanno si passa in casa, perlomeno la cena si fa tutti insieme, poi, scoccata la mezzanotte, si esce per andare a far baldoria in qualche locale o discoteca, ma stavolta sono capitati a casa (verso le 2 di notte!!!) un sacco di amici e cosi' fra un bicchiere e l'altro, un dolce e una "empanada" abbiamo allegramente fatto venire mattina.
Il caldo l'ho trovato, con 45 gradi sia il 31 dicembre che il Primo dell'anno, cosicche' al pomeriggio siamo andati al Balneario che c'e' sul  fiume, per cercare un po' di rinfrescarci!!!
Strano no? Il Primo dell'anno in spiaggia per digerire il Cenone...
Ho approfittato di questa sosta per salutare anche Cristian, un amico di Rosario che per anni aveva vissuto a Ferrara, ma che da un paio e' tornato in Argentina.
Una birra insieme e arrivederci in Italia.
 
Il giorno dopo sono partito in auto con due amici di Armando per Cordoba (loro abitano li' e mi avevano offerto un passaggio, quindi perche' rifiutare?), a 400 km a ovest di Rosario. Questa in realta' non era una tappa prefissata, ma come non seguire cio' che la vita e le situazioni ti offrono???
E cosi' mi sono trovato catapultato nella seconda citta' dell'Argentina, famosa soprattutto per essere una citta' universitaria con una vita notturna e serale molto sviluppata, anche se in questo periodo gli studenti sono in vacanza e quindi non ho trovato tutta l'effervescenza per cui e' famosa!!!!
Ma anche qui e forse soprattutto qui la gente e' estremamente calorosa, ti mette a tuo agio ed e' davvero simpatica, grazie anche al loro accento strascicato nel quale allungano le vocali nel pronunciarle...e poi...devo dire che in questa citta' ho visto finora le piu' belle ragazze di tutta l'Argentina!!! Hanno un aspetto soprattutto europeo, ma insieme un qualcosa di locale ed esotico che le rende estremamente affascinanti, ma soprattutto sono simpaticissime, elemento primario secondo me nella seduzione!!!! E poi le donne sono donne ovunque, hanno un incanto tutto speciale, sono esseri sicuramente superiori a noi uomini "elementari" e basici, e per me il loro incanto maggiore e' che mai si finira' di capirle e di intenderle, e quindi va bene prenderle cosi', meravigliose ogni giorno ed ogni giorno diverse ed imprevedibili in ogni loro aspetto.
 
Nei dintorni di Cordoba ho fatto un giorno di trekking per le sierre che mi hanno lasciato il segno, soprattutto quello della maglia visto che il collo e le braccia sono bruciacchiate, ma anche questo fa parte di questo fantastico gioco!!!
 
Ah una curiosita': nell' ostello di Cordoba ho ritrovato un ragazzo Tedesco conosciuto a Bariloche piu' di un mese fa!!!! Piccola anche l'Argebntina a 'sto punto!!!
 
E oggi sono arrivato a Salta, quasi nell'estremo Nord dell'Argentina. Si preannunciano paesaggi spettacolari e colori incredibili...ma mica posso dire tutto in una volta, no????
 
Un abbraccio a tutti e a presto
Grazie a chi mi scrive dimostrandomi simpatia e affetto e un attaccamento che non credevo!!!!
 
GRAZIE MANDY!!!!

 

 

intervallo...

sabato 13/01/2007

QUalche volta i pensieri scorrono fluidi, altre volte le parole si rincorrono nella testa, senza senso, e sembra che nulla abbia un inizio e una fine...
Io personalmente riesco a far uscire le cose mettendomi a scrivere, cominciando con frasi senza senso che poi pian piano prendono una direzione, oppure cercando un angolo di silenzio e di stasi dentro di me...
 
L'erba cresce da sola, non c'e' bisogno di osservarla mentre lo fa, ma non e' neppure un delitto mettersi li' ad aspettare che lo faccia.
Cosi' le cose succedono, senza cercarle, a volte senza sforzarsi troppo perche' le situazioni prendano la piega che vogliamo noi, e a volte non la prendono proprio perche' al di la' dell'impegno che possiamo profundervi affinche' succedano, la nostra strada e' un'altra, le cose che in quel momento della vita che dobbiamo apprendere sono altre rispetto quelle verso cui la nostra volonta' vorrebbe spingerci.
 
Certo la mente e la volonta' hanno un potere e un'energia enormi, e credo che quasi tutte le cose si possano conseguire attraverso esse, perlomeno quelle concrete, materiali, ma non sempre la volonta' e l'ambizione personale coincidono con quello che e' il proprio cuore e la propria essenza.
Penso sia per questo motivo che a volte capita di conseguire degli obiettivi, anche ambiziosi o grandiosi, o di raggiungere fugaci soddisfazioni e poi ritrovarsi, interiormente, pieni di nulla, insoddisfatti e tristi.
Oppure succede di perseguire una strada, di desiderare qualcosa ad ogni costo e poi incontrarsi al punto di partenza, di nuovo a quel bivio dove tutto era cominciato.
 
E allora?
Allora e' bello, anche se puo' sembrare inutile, fermarsi ed aspettare che l'erba cresca, aspettare che da un boccciolo spunti pian piano un fiore che nel giro di pochi giorni spanda tutt'intorno il suo profumo, rendendo migliore se' stesso e tutti gli esseri che gli stanno intorno.
Ma tante volte non lo facciamo, non sappiamo farlo, non vogliamo farlo, perche' lo riteniamo inutile...
Non riusciamo a staccarci dalla quotidianita, dal continuo rincorrersi di pensieri e di preoccupazioni, dal rumore della TV o del traffico o delle cose che BISOGNA ad ogni costo fare; non riusciamo ad aspettare che le cose si risolvano da sole, nella maniera in cui si devono risolvere.
Ma attenzione: non parlo di cose pratiche, cose in cui l'impegno e la volonta' hanno un peso fondamentale per risolverle, ma intendo quelle volte in cui non dipende da noi il cambiamento nel susseguirsi degli eventi, eppure vorremmo, attraverso una soluzione razionale, trovare una vis d'uscita nel modo in cui NOI vorremmo.
Ma dimentichiamo, o non ci rendiamo conto, che non siamo noi a far girare il mondo attorno a noi, e che spesso non e' neanche il mondo che ci fa girare attorno a lui, ma giriamo insieme!!!
 
E' per questo che quando abbiamo quei giorni "no", quei giorni in cui tutto sembra girare storto e non sappiamo dove sbattere la testa, e non riusciamo a prendere una decisione non cerchiamola ad ogni costo, ma prendiamoci del tempo, ma non per rimurginare o per fare altre cose, ma semplicemente per mettere il culo sull'erba, in mezzo ad un prato, fra i fiori, ed aspettare insieme all'erba che lei cresca e con lei in noi la presa di coscienza e la consapevolezza che qualcosa succedera' da sola e ci permettera' di vedere tutto piu' chiaro e di essere sicuri che la decisione o la strada che prenderemo sara', in quel preciso momento della nostra vita, quella giusta per noi!
 
E da li' in poi perseguirla fino all'ultima goccia di sudore, fino all'ultimo grammo di energia da spendere!!!!
 
D.
 
PS: Vetri so che si sei....

 

 

Profondo Nord

giovedì 18/01/2007

In questi giorni mi trovo nel "profondo Nord" dell'Argentina, a cavallo fra le province di Salta e Jujuy, probabilmente le piu' povere, al confine con la Bolivia, dove la vita procede con ritmi e modalita' completamente differenti da quelli dei "pueblos" piu' piccoli, e mille anni luce distanti da quello che e' la vita a Buenos Aires "Capital", il cuore, come dicono i "porteños", della Nazione.
Qui, fra le montagne e le valli del Nord, vivono i discendenti degli antichi abitanti del Sud America, nelle loro case di fango e con capre e somari sulla soglia...
E' il regno dei mercatini artigianali, dove per pochi pesos puoi comperare coloratissimi berretti, maglioni, guanti, sciarpe di Lama o oggetti d'argilla o di tessuto molto belli.
La musica che si sente per le strade e nelle piazze delle varie Tilcara, Purmamarca e Humahuaca non e' quella "globalizzata" delle radio internazionali, quella che se chiudi gli occhi puoi immaginare di trovarti indistintamente a Milano, a Buenos Aires, a Londra o a Barcellona, ma e' la loro musica caratteristica, il loro Folklore, come dicono, che i nativi si offrono di insegnarti a danzarlo nelle stesse piazze o nelle "peñas", dove alla sera ci si ritrova ad ascoltare gruppi locali e a ballare fino alle 4 di mattina, senza malizie, senza droghe, senza pregiudizi e con una gran voglia di vivere...
Certo questi posti non sono assolutamente alieni al turismo.
Non un turismo di massa, non ci sono quasi stranieri, ma tutti giovani argentini, "stranieri" in patria, che si muovono anche in grossi gruppi con tende e sacchi a pelo e che trovano conveniente venire a passare le vacanze in questa zona perche' meno cara della costa o della Patagonia.
 
E i paesaggi che ci sono qui non hanno paragoni con nulla che abbia mai visto in vita mia...e' anche difficile da spiegare, ma ci provo...
Qui la natura sembra che si sia divertita a giocare con la terra e i suoi strati, alzando e spostando le montagne in una maniera tale da lasciare scoperti tutti i suoi segreti, tutti i suoi colori altrimenti nascosti, in un paesaggio surreale punteggiato da un'infinita' di cactus e di arbusti, con anfiteatri naturali e montagne argillose stratificate, nelle quali si distinguono chiaramente le sue componenti a secondo del colore delle rocce.
E' un paradiso per i geologi (o geologhi?) e per i collezionisti di pietre, qui si puo' trovare di tutto, dai basalti neri ai graniti rosati, dai quarzi bianchi alle rocce sedimentarie gialle, verdi e azzurre...
Anche chi, come me, non se ne intende tanto, non puo' non restarne affascinato.
 
Ed e' sempre un' avventura spostarsi con gli autobus locali, che hanno come unica certezza quella di partonire, ma non si sa esattamente quando e quanto ci impiegano ad arrivare...ma anche questo fa parte del gioco, anche questo mi dimostra che non esiste un solo modo di vivere e di affrontare la vita.
 
Domani o dopodomani riprendo la mia strada, ora verso il Sud, verso San Juan e Mendoza, dove il picco dell'Aconcagua, con i suoi 6959m e' il tetto di tutta l'America. Non aspiro certo a scalarlo ma voglio contemplarlo da vicino!!!!
 
D.

          

    

 

   

 

 

 

Strade

venerdì 02/02/2007

Era un po' di tempo che non mi mettevo a un computer per raccontare qualcosa...
L'estate argentina, soprattutto nel nord del paese, e' veramente calda, e nella zona tropicale all'estremo nord le piogge a volte torrenziali bloccano ogni cosa: dal traffico stradale alle povere attivita' commerciali all'aperto.
E' strano per me trovare dei paesi interi in cui non c'e' neppure una strada asfaltata, ma tutte di terra, e quando piove e' un disastro!!!!
 
Ho trascorso un paio di giorni a Tafi del Valle, nella provincia di Tucuman, localita' in mezzo ad una valle meravigliosamente verde, costellata da infinite mandrie di mucche e di cavalli lasciati liberi a pascolare e a correre.
Qui la vita trascorre lenta, scandita semplicemente dal sole che nasce e che muore e da una leggera pioggerellina immancabile nel tardo pomeriggio; d'altra parte questa valle come potrebbe essere tanto verde???
 
E dopo Tafi, eccomi a San Juan, una provincia non troppo conosciuta sotto il profilo turistico, ma che grazie a dei ragazzi di qui incontrati qualche giorno fa ho potuto visitare in lungo e in largo in auto.
Sono infatti stato ospite per qualche giorno a casa loro, e da li' ci siamo spostati su polverose strade a bordo di una vecchia Fiat Uno senza aria condizionata, fino a raggiungere delle bollenti zone desertiche, dove le tempeste di sabbia si susseguono in continuazione, piu' o meno forti a seconda del vento.
E anche qui dei panorami incredibili e dei colori impossibili da descrivere, paesini sonnacchiosi e laghi artificiali di cui i windsurfisti ne hanno fatto il loro Paradiso, e poi strade, strade infinite a mezzo metro dalla roccia delle montagne; strade tortuose che salgono e scendono per la costa della montagna senza alcun guardrail che ti protegga; strade a volte asfaltate e altre di terra o di ghiaia, in cui sobbalzi e rischi di distruggere le gomme e gli amortizzatori ogni volta che becchi una buca piu' profonda del solito o una pietra piu' grande; strade in cui mi sono divertito infinitamente a guidare per ore e ore senza trovarci niente in mezzo, a parte un cadavere rognoso di un cavallo...
Ho visitato il Parco del Leoncito, un parco nazionale istituito appena due anni fa e che e' sede di un paio di osservatori stellari sensazionali.
Qui le stelle che si vedono anche a occhio nudo sono incredibili, il cielo di notte e' estremamente limpido e sembra che alzando un dito si possano accarezzare tutti gli astri visibili.
 
E dopo l'esperienza "sanjuanina", eccomi a Mendoza, la Capitale assoluta del Sudamerica per la produzione di vino, il miglior vino del continente, senza alcun dubbio.
Shyrac, Merlot, Sauvignon e soprattutto Malbec rendono questa provincia, e in particolare questa citta' una delle piu' "allegre" del Paese!!!!
Sto alloggiando in un Youth Hostel, un ostello della gioventu', dove ogni giorno arrivano e se ne vanno giovani e meno giovani di ogni nazionalita'...quasi di ogni nazionalita', visto che di italiani proprio non ce ne sono...
Mi fermero' qui qualche giorno, sembra una citta' frizzante e molto bella, vediamo!!!!
 
Un saluto a tutti!!!!

 

 

 

 

La "classica"

domenica 11/02/2007

River Plate - Boca Juniors, l'incontro di calcio fra le due squadre piu' famose del "futbol" argentino, e' sempre un evento, anche se non si svolge alla "Bombonera", mitico Stadio del Boca o nel "Monumental", moderno Colosseo sede del River.
Nei giorni di soggiorno a Mendoza sono riuscito, dopo una coda di varie ore sotto un sole feroce, a conseguire un biglietto per assistere a questa "classica", trovando posto nella curva dei tifosi del Boca Jr, vecchia squadra di Diego Maradona, rappresentato su ogni tipo di maglietta, bandiera o striscione.
 
Con "la compagnia dell'ostello" ci siamo recati all'entrata dello stadio quasi tre ore prima dell'inizio della partita, e nonostante questo abbiamo dovuto aspettare un'altra ora abbondante per entrare, tanta era le ressa di persone in fila.

La compagnia dell'ostello.JPG (45128 byte)

Immediatamente dentro sono iniziati, interminabili fino alla fine, i cori, gli sberleffi e gli sbandieramenti delle due curve rivali, certa ognuna che la propri a squadra avrebbe avuto la meglio.
I rivaleggianti colori Blu e Oro del Boca di fronte al Bianco Rosso del River facevano da cornice ad uno stadio pieno di gente urlante e decisa a passare una serata di festa.
E cosi' e' stato: i cori si sono susseguiti durante tutta la partita, i palloncini, le sciarpe e le bandiere sventolati tutto il tempo e c'e' perfino stato uno spettacolo di fuochi artificiali quando le due squadre sono entrate in campo.
La partita tecnicamente non e' stata un granche' ma agonisticamente molto bella e combattuta...anzi a dire la verita' se le sono proprio date!!!
Per la cronaca il match e' finito 1-1 dopo i tempi regolamentari, ma il trofeo se l'e' portato a casa il River, dopo i calci di rigore.
 
E poi tutti fuori, le due tifoserie insieme ai due lati della strada, senza scorte di polizia, ne' alcun casino, solo i classici sberleffi e prese in giro da parte dei tifosi del River nei confronti dei sempre allegri fanatici del Boca.

Boca-River.JPG (42864 byte)    River-Boca.JPG (46225 byte)

 
Il mio soggiorno a Mendoza e' stato tanto lungo (9giorni, un record) quanto vario. All'ostello si e' formata una bellissima e variegata compaglia formata da argentini, brasiliani, svizzeri e un italiano ("El Tano", come mi dicono ovunque vada), e spesso ci siamo mossi insieme intervallando uscite diurne per conoscere le famose cantine o a fare escursioni verso le montagne fino alle pendici dell'Aconcagua, o a passare pomeriggi interi a bere mate nel meraviglioso parco della citta', a serate prolungate fino alle prime ore del mattino suonando le chitarre e cantando sotto le stelle o andando a mangiare "asado" o in uno dei tanti locali della citta'.
 
Adesso pero' torno verso la Patagonia; ho intenzione di trascorrere qualche giorno a fare trekking in mezzo ai boschi e su e giu' per le montagne prima del prossimo tour con i miei "amici" statunitensi.
Sento il bisogno di riconnettarmi con la natura e con me stesso, ho voglia di stare un po' da solo e stupirmi non per un gol di Martin Palermo, ma per i colori di un tramonto o per un cielo stellato o il profumo di un fiore.
Mi rendo sempre piu' conto che con uno zaino in spalla o il sellino di una bici sotto il culo mi sento davvero vivo, mi sento davvero bene, sento che sto vivendo la MIA vita, magari un po' strana, magari con dei buchi o degli strappi, magari con delle ferite a volte subite e a volte inflitte, magari senza progetti troppo a lungo termine, ma padrone della MIA vita!
A volte mi metto in situazioni non troppo comode da risolvere, mi cerco la via piu' complicata per fare qualcosa, mi ritrovo a leccarmi le ferite dovute a delle botte che spesso non capisco da dove arrivino, ma che mi colpiscono a volte fuori e a volte dentro, a volte mi tagliano le gambe e altre mi centrano dritto al cuore....ma sono cosi'...non so che farci...
Non riesco a vivere una vita che non sia la mia, non sono PIU' capace di far finta che vada tutto bene quando mi trovo in situazioni che non mi fanno sentire comodo o a mio agio.
Non credo per niente che la vita vada vissuta come una condanna, come una sofferenza per poi avere una "ricompensa"...una ricompensa poi per che cosa? Per essersi repressi per tutta la vita, per essersi negati di viverla appieno, per aver perso giorni, mesi o anni facendo qualcosa che non piace o a cui non si crede?
Per queste cose non credo che si meriti una ricompensa, ma una bella punizione!!!!
 
Va be'...meglio che vada a camminare e a ossigenarmi un po'....i pensieri scorreranno piu' fluidi e le decisioni saranno piu' semplici da prendere, anche se ogni giorno mi sento piu' vicino ad intendermi, e questo credo sia la cosa piu' importante: non che gli altri ti capiscano, ma che ognuno cominci a capire se' stesso, i suoi desideri e le sue aspirazioni; cio' che lo fa star bene e cio' che lo fa soffrire, e tutte queste cose sono diverse in ognuno di noi, non si puo' "globalizzare", non esiste una ricetta universale per "vivere sani e belli" o per raggiungere la felicita' o l'orgasmo: ognuno deve cercare e trovare la sua "forma", la sua "dimensione" o la sua "posizione".
Io ci sto provando...e questa ricerca e' meravigliosa!!!!
 
E VOI????????????????
 
D.

Aconcagua.JPG (36806 byte)    Puente del Inca.JPG (74609 byte)

 

 

 

The final countdown

mercoledì 21/02/2007

Oggi, dopo tre mesi,  ho seguito per intero un telegiornale italiano su Rai International.
Dunque, la prima notizia e' stata quella di un trapianto di organi su tre pazienti, solo che la donatrice era sieropositiva; la seconda quella di una ragazza di 23 anni che stamattina era uscita di casa normalmente per andare al lavoro o non so dove e che dopo un paio d'ore e' stata trovata morta ammazzata; la terza quella di una madre che aveva allegramente deciso di far fuori il suo bambino (o bambina) di pochi giorni (o mesi non ho capito bene tanto era il vomito che mi e' venuto!) colpendolo con un cacciavite o qualcosa di simile...
Dopodiche' ho spento!!!!
 
Be' non penso di dover fare alcun commento...in realta' non ne ho neppure nessuna voglia....
 
Volevo solo dire che probabilmente questa e' l'ultima mail che spedisco dal Sudamerica e inevitabilmente mi viene da pensare ai tanti giorni trascorsi qui, ai volti di tutte quelle persone che ho conosciuto, a volte incrociandole solo per un secondo, giusto per scambiare una parola o una sigaretta, a volte passando con loro giorni o settimane intere, condividendo strade, cibo, acqua e notti insonni...
Ripenso allo stupore delle prime uscite in bici su e giu' per le montagne della Patagonia, al Tour "bagnato" e ammalato di Dicembre, alle Feste natalizie lontano dalle solite abitudini, all'accoglienza riservatami da vecchi e nuovi amici quando mi e' capitato di entrare nelle loro case, al paesaggio desolato del deserto o al verde rigoglioso del tropico; ai fantastici colori delle rocce del Nord o ai fiumi e alle lunghe camminate fatte la settimana scorsa per rifugi di montagna...
Ricordo gia' con nostalgia tutte le emozioni e le sensazioni provate di fronte ad un tramonto o sotto un cielo stellato o di luna piena...
 
A questo punto dovrei dire: eccomi, torno alla vita "normale", alla vita di tutti i giorni, alla famiglia, alle "abitudini"; torno per riprendere da dove avevo lasciato....
Ma non mi sento di dire questo, non lo credo, se lo affermassi non sarei sincero...
Credo che nessun giorno sia uguale ad un altro, penso che nessuna persona sia uguale a se' stessa anche solo a differenza di un giorno; cosi' come non esistono due foglie o due sassi identici...
Non sopporto parole come "abitudini", "abitudinario", "routine" e credo che questo rientro non ria un "ritorno all'antico", ma una nuova ed entusiasmante avventura.
Durante questi mesi ho avuto alcune conferme su me stesso, alcune smentite, ma soprattutto ho scoperto nuovi aspetti di me stesso che non sapevo di avere, anzi, che non sapevo dove fossero nascosti in me e che questa esperienza mi ha fatto tirar fuori...
 
Nei momenti trascorsi da solo ho cercato di entrare dentro ogni sensazione, dentro ogni emozione vissuta e che mi ha accompagnato in questi giorni...
Fra i pensieri uno solo mi e' restato in mente dal primo all'ultimo giorno e con questa mail termino di comunicarlo a tutti voi: e' stato come un filo di Arianna che ha unito il primo e l'ultimo giorno, non e' mai cambiato in tutto questo tempo, e non importa che sia apprezzato o condiviso...e' cosi'!!!!
 
Cosi' sabato torno in Italia, non dico "a casa" perche' per me questo e' un concetto un po' strampalato, visto che per me la casa non e' un luogo fisico, ma il posto in cui il cuore va a parare, in cui piu' spesso si trova.... 
Ogni invito a cena o a colazione sara' ben accetto, ma non tanto per il cibo o il vino ma per la COMPAGNIA...gia', per la compagnia, per l'amicizia, per l'amore, per una risata, per raccontare un aneddoto o condividere un momento...il cibo e' necessario per restare vivi, il vino a volte serve per addormentarsi meglio...ma l'amicizia e l'amore riempiono dentro e quando ti senti colmo d'amore dentro puoi finalmente pensare di donarne un po' agli altri...prima e' un po' difficile!!!!
 
A presto!!!!!
 
Un abbraccio
 
D.
 
Ringrazio chi mi ha scritto dimostrandomi simpatia e facendomi capire una volta di piu' che anche se a volte non ci si conosce poi tanto si puo' essere lo stesso vicini...di cuore!!!!
Ringrazio chi mi ha dato un' emozione anche solo via mail (o via sms)!!!
Ringrazio chi scrivendomi mi ha anche rotto i coglioni, facendomi venir voglia di bruciare il biglietto di ritorno!!!!
Ringrazio chi non mi ha mai scritto...e che casualmente si tratta proprio di quelle persone che in teoria dovrebbero essermi piu' vicine, ma i viaggi e la lontananza servono a capire anche a questo, no?
Ringrazio chi ha sopportato le mie mail o che magari le ha cestinate...
Ringrazio Michele Spiriticchio che ha pubblicato mail e foto sul suo fantastico sito (www.viaggiareliberi.it)
Ringrazio mio fratello Giacomo e i miei "fratelli" Andrews, Antonio, Ricky e Fede (che a volte si perde) solo per il fatto di esserci!
 
Gabri, Francesco...arrivo...e solo per Voi!!!!

 

 

Monte Tronador.JPG (39289 byte)    Tramonto.JPG (20276 byte)

 

Trekking1.JPG (50780 byte)    Trekking2.JPG (73352 byte)    Trekking3.JPG (47883 byte)

trekking

 

 

cittantedamiano@yahoo.it

 

Leggi il racconto di viaggio del Camino de Santiago de Compostela, di DAMIANO

http://daminviaggio.over-blog.com/ 

 

 

Caro Damiano,

sono qui al lavoro, leggo le tue note scritte e ispirate da quel posto meraviglioso che è la Patagonia e mi fermo...penso...ti riferisco di getto, come acqua che sgorga dalla sorgente senza pensare se scriverò bene.male, cose sensate o meno, ma così,come viene...

La prima sensazione avuta appena lette le tue prime parole è stata invidia, invidia benevola si intende, di quelle che ti fanno venire la voglia di chiudere il Pc, lasciare queste maledette carte, i "doveri", il blaterare delle persone accanto a me, che parlano e vedono le cose senza un minimo di prospettiva, di proiezione diversa che non siano i loro piccoli problemi personali e verrebbe voglia di urlargli, di dirgli, di sussurargli: "Parti, viaggia, vai in Patagonia, nel deserto della Mauritania, nei souk marocchini, nelle valli della Giordania, dovunque vuoi,ma vai, muoviti, guarda il mondo come è diverso, assimila, invece di giudicare, le differenti culture, cammina con te stesso, pensa alla tua vita, mettiti in discussione, la vita non è solamente pensare ai regali di Natale, al panettone, al torrone, a cosa fare la sera del 31,bla,bla,bla..."

E adesso squilla il cellulare, e mi interrompe, e i pensieri non scorrono fluidi, intensi, veloci e lenti allo stesso tempo, come quando si viaggia, si pensa, si sta in posti meravigliosi come quelli dove tu ti trovi...sono stato anch'io in Patagonia, uno dei più bei viaggi della mia vita, intenso,forte, ancora oggi il pensiero dà quella fitta lancinante di dolore misto a malinconia, ma anche di gioia per aver potuto vivere come piace a me, viaggiando da viaggiatore, un' esperienza così meravigliosa... ma non è solo un problema di posti, di luoghi, che certo aiutano, ma è la nostra mente la causa del nostro stato di malessere ovvero benessere , come dimostra quel grande film che è "Oltre il giardino" che finisce con la frase "La vita è uno stato mentale" ed io allora non lo capii, quando lo vidi, ma intuii che quella frase era importante, determinante ed è il nodo di tutto... e quindi mi riallaccio alle tue riflessioni, al tuo pensare, e

concordo in molte cose, la maggior parte, se non tutti, dei nostri problemi ce li creiamo noi e la maggior parte, se non tutti, dei nostri problemi si risolvono più da soli che con i nostri grovigli di pensieri, "capriole", come perfettamente le chiami tu..e questo è quello che anch'io vedo guardandomi indietro in anni e anni di affanni dietro alla risoluzione di problemi che poi, come bolle di sapone, si sono dissolti...e allora quale è la soluzione, mettersi fermi sulla sponda del fiume e non fare niente e godersi quello che si ha, aspettando che i problemi si risolvano da sè? non lo so, caro Damiano, non lo so, ma so che intanto che stiamo fermi, tutto intorno ci spinge, ci pressa, ci costringe a muoverci, a fare, ad agire..e siamo lì, tutti Don Chisciotte contro i mulini a vento...ma cos'è questo intorno che ci spinge, ci pressa, sono gli altri, ma gli altri non siamo forse noi, perchè è faciel prendersela con l\'esterno, ma l\'esterno sono io ed ecco che torniamo al punto di partenza di prima...dipende tutto (o quasi...vedi quanti dubbi?) da noi, dai nostri pensieri...

Un mio amico molto pragmatico, concreto, attento alle cose materiali, ogniqualvolta gli mandavo i miei reportage di viaggio da terre lontane,con riflessioni simili a queste in cui gli esternavo anche la mia voglia di non lavorare, di essere meno attaccato al venale (lo stipendio), mi replicava cinicamente ed implacabilmente che era grazie al vile denaro che potevo pagarmi il viaggio aereo, da dormire, da mangiare ed era grazie alla tecnologia ed al progresso che potevo raggiungere luoghi lontani prima, altrimenti, irraggiungibili...quegli stessi luoghi che mi suscitavano poi riflessioni di cui sopra...ed il cerchio si chiude, caro Damiano, senza soluzioni...se non goderti il viaggio, le cose che hai, i problemi affrontarli nel giusto modo...facile a dirsi eh?

Salutami la meravigliosa Argentina...e complimenti per le bellissime riflessioni piene di sensibilità e intelligenza...

Suerte

Gianni

 

 

 

 

 

www.viaggiareliberi.it

hOME