Spagna

Diario di viaggio a Benidorn, Madrid e Costa Brava: 2000 e 2002

di Massimo Galiero

 

Introduzione

Nell’ agosto del 2000 intrapresi il mio primo viaggio all’ estero senza genitori al seguito. Avevo quasi 19 anni e l’idea di questa nuova tappa verso l’autonomia mi affascinava non poco.

Così con alcuni compagni di scuola partimmo alla volta della Spagna. Fu un’esperienza bella, divertente, ma che mi lasciò per certi versi insoddisfatto. Certo era stata una bella vacanza, ero stato bene, ma avevo cominciato ad avere i primi sintomi della malattia del viaggiatore: voglia di conoscere e di interagire con le persone del posto. Infatti, già in quella occasione, avevo abbandonato i miei compagni di viaggio a Benidorm (per intenderci, la Rimini spagnola) e mi ero trasferito a Madrid con alcune amiche conosciute in discoteca un paio di giorni prima, per trascorrere l’ultimo pezzetto delle mie vacanze in un posto nuovo, diverso e in un contesto relazionale nuovo.

In Spagna ci sarei ritornato altre due volte in futuro, ma con uno spirito nuovo, che, da allora, non mi ha mai abbandonato.

L’ idea di scrivere questo breve racconto delle mie esperienze di viaggio nasce da una serie di motivi: in primo luogo, non ho mai scritto un diario di viaggio. Mi sono reso conto che dopo qualche anno e qualche decina di viaggi in giro per il mondo, non si riesce più a tenere in ordine nella mente i posti visitati e le persone conosciute.

Inoltre può essere uno strumento utile da mettere al servizio degli altri viaggiatori intenzionati a visitare i posti in cui già sei stato.

Ed ancora, fattore non trascurabile,  la voglia di condivisione delle proprie esperienze, che ho cominciato a coltivare dopo il casuale incontro con Michele del sito www.viaggiareliberi.it.

Nella primavera del 2004, cercando informazioni sul Venezuela (che poi non ho più visitato), mi sono imbattuto in questo sito, dove una lista interminabile di viaggiatori indipendenti mettevano a disposizione degli altri diari, racconti, esperienze e quant’altro potesse essere utile ad organizzare un viaggio in qualsiasi paese del mondo. Di lì, è iniziata una costante corrispondenza con gli amici del sito, con il quale ho cominciato a collaborare dando informazioni sulla Finalndia e su Cuba.

Nella prospettiva di viaggi futuri, ho aperto un blog[1], che, per il momento, raccoglie alcune episodi della mia vita, anche non di viaggiatore, inizia a proporre idee, pensieri e suggerimenti per gli amanti del viaggio indipendente,  ma che sarà anche, in futuro, un utile strumento per seguire in diretta i miei viaggi: in qualsiasi posto del mondo sarò, dedicherò qualche ora all’aggiornamento del blog e alla condivisione delle mie esperienze con chi vorrà seguirmi.

Dopo gli incontri viaggiatori in Campania[2] e in Liguria[3], ho deciso che era venuto il momento di mettere giù qualche riga. Tanti degli amici che hanno partecipato hanno portato con sé foto, filmati, diari ecc. e io, che non ho mai avuto neanche la passione per le foto, mi son portato dietro solo i pensieri confusi che la mia mente conservava.

E’ proprio al prossimo incontro, che si terrà tra circa due mesi, che mi propongo di portare il mio contributo con questo rapido, veloce e breve resoconto della mia giovane vita da viaggiatore.

Napoli,  quattro maggio duemilasei

 

 

 

1. Spagna

1.1 Benidorm, estate 2000[4]

Dopo il viaggio di fine anno, con la scuola, a Parigi nella primavera del 1999, l’estate successiva si decise di organizzare il primo viaggio all’estero da soli. Il promotore fu il mio compagno di scuola e caro amico ancora oggi, Michele[5] di Frattamaggiore (è quello a sinistra nella foto sopra).

         Un bel giorno, mi arriva una mail: “ciao amici, è qui che mi piacerebbe andare la prossima estate” , di seguito una foto di Benidorm e una breve descrizione della località.

         Detto fatto, il 4 agosto con volo Sabenia da Napoli, con scalo a Bruxelles, arriviamo a Valencia il sottoscritto, Michele e Mario. Ci raggiunge a Valencia, arrivato con un viaggio in treno di 30 ore, Frankie (al centro nella foto di Parigi).

         Ci trasferiamo velocemente alla estacion central del autobus dove con un pullman di linea in poco meno di due ore arriviamo a Benidorm.

         Raggiungiamo l’abitazione dove già da Napoli abbiamo prenotato per pernottare 14 notti. Si trova in un grattacielo situato su una piccola collina. Il nostro appartamento è al ventitreesimo piano, raggiungibile con quattro veloci ascensori. L’edificio dispone anche di un piccolo giardino con piscina.

         Benidorm è una cittadina fatta tutta di grattacieli, sembra di essere negli States.

         Il tempo di sistemarci e siamo subito immersi nella vita notturna di questo rinomato paese della Costa Blanca. La vita a Benidorm trascorre grosso modo così: sveglia di tardo mattino, spiaggia o piscina fino al tramonto, cena e poi a ballare fino al mattino.                                                         Conosciamo lì tre ragazzi di Torino, arrivati lì in macchina e  con loro trascorriamo gran parte delle giornate.

         Nel giro di pochi giorni casa nostra diventa la tappa obbligata di tutti i giovani residenti nel grattacielo prima di uscire la sera. Piccole feste, cene e chiacchierate alle quali si uniscono giovani provenienti un po’ da tutta l’Italia e anche due ragazzi dell’Ecuador con la loro sorella, che lavorano per la stagione balneare a Benidorm nei vari alberghi, bar e locali vari.

         Michele riesce a smarrire i documenti perché si addormenta sulla spiaggia in piena notte e al mattino non trova più il portafoglio. La denuncia alla polizia locale è una barzelletta. Michele in costume e ciabatte, a torso nudo entra nell’ufficio del commissario, il quale, risentito per l’abbigliamento poco decoroso, urlando, lo caccia via in malo modo.

         La seconda settimana ci raggiunge da Napoli anche Fulvio, con il quale dopo un paio di giorni passati nella baldoria totale, decidiamo di seguire alcune amiche a Madrid. Visitiamo la città, i locali salseri di Madrid, pranziamo e ceniamo in ristorantini locali e siamo spesso al negozio di dischi di Stina[6].

         La notte prima del ritorno a Napoli, da Madrid prendiamo un autobus, che ci porta l’indomani mattina all’ aeroporto di Valencia, dove ricongiuntici con gli altri ripartiamo per Napoli.

         Non è ancora finita, perché un ritardo del volo Valencia-Bruxelles ci fa perdere la coincidenza per Napoli. Ci piazzano così in prima classe su un altro volo previsto per la tarda serata con destinazione Roma. Approfittiamo del tempo libero per passare qualche ora da ricconi nel business lunch dell’ aeroporto, dove grazie ai posti di prima classe assegnatici possiamo comodamente sostare e bivaccare.

         Arriviamo a Roma troppo tardi per prendere l’ultimo treno per Napoli e così attendiamo il primo del mattino successivo.

         Giungiamo a Napoli dopo una sfacchinata non da poco, stanchissimi, ma contenti per la nostra prima esperienza da soli all’estero.

1.2 Madrid, capodanno 2002

Ancora in compagnia di Michele di Frattamaggiore, sfruttando una promozione del CTS ed acquistiamo un volo Napoli-Madrid a/r con scalo a Nizza per noi e le nostre fidanzate.

Stavolta, mi preoccupo di trovare personalmente un alloggio e di non rivolgermi a nessuna agenzia di viaggi.

Navigando sulla rete, trovo un Alberghetto: si tratta di un appartamento situato al secondo piano di un palazzo, diviso in numerose camere doppie e bagno indipendente in Calle Atocha (dove ci sarà l’orribile attentato dell’ 11 marzo).

Siamo vicini ai principali siti di interesse della città: Puerta del sol, Plaza Mayor, Palazzo Reale, Museo del Prado.

La notte di capodanno a Madrid è davvero coinvolgente: tutta la popolazione riversata per le strade a festeggiare; dodici secondi prima della mezzanotte è usanza mangiare velocemente dodici chicchi di uva, che porta bene. E poi tutta la notte festa per le strade e per i locali della città, tanta musica e tanta baldoria.

 Assistiamo da Plaza Puerta del Sol al passaggio all’ Euro: grandi palloncini blu con il simbolo della nuova moneta invadono la piazza.

Tra i posti che abbiamo visto, Plaza Mayor, una grande piazza quadrata con quattro o più porte di accesso, resa molto confusionaria dalle bancarelle piazzate lì per i giorni di festa.

La serata più bella è quella in cui, accompagnati da Stina, con la quale sono rimasto in contatto, andiamo ad assistere ad uno spettacolo di Flamenco   in un locale caratteristico nei pressi di Plaza Mayor. Rimaniamo entusiasti.

Ancora, una visita al palazzo reale, che somiglia molto a quello di Napoli, e poi al museo del Prado, dove trovo all’ ultimo piano, con mio grande stupore una stanza tutta dedicata a dipinti raffiguranti vedute del golfo di Napoli.

La mia passione sportiva non mi fa resistere all’ idea di visitare il Santiago Bernabeu, lo stadio del mitico Real Madrid. All’ interno dello stadio è stato allestito un museo del Real, che è possibile visitare pagando un biglietto di ingresso e dove sono esposte maglie, foto dei calciatori del passato e anche le coppe vinte dalla squadra di Madrid. Faccio una foto nel bel mezzo delle due coppe intercontinentali.

Oramai la vacanza è finita, abbiamo l’aereo di primo mattino e non restiamo a dormire alla nostra residenza, passiamo la notte in giro per la città, andiamo a conoscere la mamma di Stina, ed insieme a loro e a Pablo, di Bilbao, compagno di sua madre passiamo le ore che segnano il passaggio dalla notte al primo mattino in una caffetteria. Raggiungiamo poi l’aereoporto e torniamo a Napoli.

 

1.3 Spagna, estate 2002, tour Costa Brava e Costa Blanca in auto.

Nell’ estate del 2002, con Fabrizio di Milano, decidiamo di partire alla volta della Spagna all’ avventura più totale. Saranno in totale diciassette giorni per 6000 km percorsi in auto.

In treno raggiungo Milano, pernottamento a casa di Fabrizio e breve studio del percorso da farsi.

L’ indomani prendiamo l’autostrada direzione Genova, per poi immetterci sulla Genova-Ventimiglia. Ci fermiamo in un paesino della costiera ligure (forse proprio Sestri Levante? Non ricordo!), per rifocillarci, e poi direzione Francia.

Ci fermiamo due giorni in costa Azzurra a Menton, dove troviamo ospitalità da alcuni amici di Napoli lì in vacanza. Visitiamo il Casino di Montecarlo, Nizza e ci bagnamo nelle acque francesi.

Nuova tappa, Montpellier, cittadina francese, caratteristica, forse un po’ triste, ma carina. Passiamo la notte in un albergo-bettola del posto con il bagno in camera. In camera si intende che la tazza del water era davvero all’ interno della stanza dove dormivamo separata dolo da una tenda. Complici le esalazioni della colonna fecale cadiamo in un sonno profondo. Al mattino, colazione e nuova partenza alla volta della Spagna.

Un temporale storico ci aspetta sui Pirenei. Ho avuto paura: non vedevo la strada tanta era l’acqua, ho guidato a fantasia, non sapevo dove andavo e non sapevo neanche se potevo fermarmi, visibilità zero!

Facciamo tappa a Lloret de mar, un posto disgustoso, dove ti affacci alla finestra e vedi appesa ai vari balconi bandiere delle più rinomate squadre di calcio italiane. In pratica una colonia italiana, popolata però, attenzione, dagli italiani della peggior specie. Incontro anche un ragazzo, che non conoscevo, del mio quartiere che mi chiede se sono interessato a varie tipi di sostanze stupefacenti che lui mi avrebbe potuto procurare.

L’ indomani partiamo per Barcellona. Ad attenderci lì, Chiara, una mia compagna di scuola che andata in vacanza nel 1999 in Spagna non è più tornata. Si è trasferita lì ed ora vive proprio in quel di Barcellona, dove ci ospita a casa sua.

         Il mattino successivo arrivano con l’aereo ancora Michele di Frattamaggiore, Frankie e Marco e Daniele di San Benedetto. Passiamo due giorni in città, visitando i posti più belli notturni e diurni, infine decidiamo di spostarci a Benicassim.

         Affittiamo una seconda auto e ci trasferiamo a Benicassim. Passiamo la prima notte in campeggio una sola tenda di tre posti. Qualcuno dorme in macchina.

Il giorno dopo troviamo un appartamento e passiamo lì 5 giorni tra mare, cene e passeggiate in giro per il paese. Pranzo fisso al ristorante sotto casa, ribattezzato da noi “Il maestro”.

Michele ed io facciamo una visita a Castellon de la Plana, dove consegnamo l’auto presa a noleggio e approfittiamo per un breve giro della città.

Non perdiamo l’occasione per visitare Terra Mitica, il più grande parco dei divertimenti della Spagna.

Ci dividiamo: Chiara e Daniele tornano a Barcellona e noi altri partiamo per ritornare a Benidorm dopo due anni. Triste dirlo, ma la situazione è peggiorata. Inoltre gli italiani sono visti molto male dalle persone del posto, probabilmente per qualche casino che anno combinato negli anni precedenti. Fatto sta che a fatica troviamo un posto per dormire e siamo soggetti a continui controlli sul numero di persone in casa, siamo gli unici a dover lasciare un documento di identità al portiere e subiamo un rigorosissimo controllo dell’ appartamento al momento di andare via.

Ritrovo però una delle cose carine che mi avevano colpito al mio primo soggiorno in Spagna: le sculture in sabbia. Scatto una foto ad una di esse che raffigura i Simpson.

Ci separiamo con gli altri ragazzi che tornano a Barcellona ed io e Fabrizio andiamo a Madrid. E’ la mia terza volta. Mi incontro con Stina per una cerveza al volo. E poi a nanna.

Al mattino partenza in auto senza metà, ma per iniziare il ritorno in Italia. La strada che conduce da Madrid a Barcellona è una delle più brutte che abbia mai percorso. Piena di mezzi pesanti e pessima anche per le continue salite e discese che la contraddistinguono.

Arrivati nei pressi di Barcellona, la stanchezza è tanta. Telefono a Chiara per chiederle di ospitarci per un’altra notte. Alle quattro del mattino ripartiamo e facciamo un’unica tirata fino a Verazze, in Liguria. Giro per il paese, cena e quattordici ore di sonno tutte di fila.

Rientro a Napoli in auto con Fabrizio, che si ferma qualche giorno da me, per poi tornare a Milano.

I costi di questo viaggio non sono in grado di ricostruirli. Posso dire, che oltre alla benzina, abbiamo speso circa 15-20 € a notte per persona negli appartamenti, 8 € per il campeggio, e circa 15 € per cenare nei ristoranti.

 

Massimo Galiero   massimogaliero@hotmail.com



[1] http://cronachediviaggio.blogs.it/
[2] http://www.viaggiareliberi.it/incontroviaggiatori_Campania_2005.htm
[3] http://www.viaggiareliberi.it/incontroviaggiatori_Liguria_2006.htm
[4] Costo di volo a/r più pernottamento £ 1.100.000.
[5] Come si pùo notare c’è sempre un Michele di mezzo!!!
[6] Stina Records, Calle Tres Cruces

 

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